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Teoria del caos

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Messaggio Da XENA Ven 27 Nov 2009 - 12:41

ciao Ned
vado O.T forse ,inserendo questa teoria ,che poi illustrerò linkando un'articolo;
la mia domanda non che sia rivolta esclusivamente a te ma anche a me stessa naturalmente,ed è questa :
si parla della teoria del caos -della farfalla del Meteorogo Lorenz - nei fenomi con controllabili come il clima e mercato azionario e in riferimento anche salute..

Può un battito d'ali di farfalla realmente modificare il clima dell'universo?
Cosa ne pensi te ?
grazie per la pazienza


Ultima modifica di XENA il Dom 29 Nov 2009 - 1:05 - modificato 1 volta.
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Messaggio Da Ospite Ven 27 Nov 2009 - 16:12

Cara Xena,

per come e' stata prospettata da Lorenz (penso tu ti riferisca all' etologo scomparso qualche anno fa), e per quanto mi ricordi a distanza di parecchio tempo da quando l' ho letta, la sua affermazione e' tecnicamente possibile, ma altamente improbabile.

Supponiamo infatti che il primo effetto di quel battito di ali sia un qualcosa che ha la probabilita' del 90% di accadere; e supponiamo che la stessa probabilita' del 90% ci sia per ognuno degli eventi successivi (il valore non ha importanza, basta che sia minore di 1, come tutte le probabilita').
Se la catena e' formata da 2 eventi, la probabilita' per il secondo evento e' 0,9*0,9=0,81; se di 3, quella del terzo e' 0,81*0,9=0,72, se di 4, quella del quarto e' 0,72*0,9=0,64; e cosi' via.

Ti accorgi subito che, se gli eventi da concatenare sono molti (e magari con probabilita' diverse tra loro e non sempre alte), la probabilita' totale decade molto rapidamente: quindi l' evento finale non e' impossibile, solo molto molto improbabile.

Mi sembra comunque di ricordare che, quando Lorenz presento' questa sua affermazione, lo fece prospettando un paragone con le probabilita' che aveva inizialmente l' Universo di svilupparsi per come noi lo vediamo oggi, vita compresa.
Erano talmente tanti gli eventi da concatenare per arrivare al risultato che abbiamo sotto gli occhi, che Lorenz diceva: quello che e' accaduto aveva la stessa probabilita' di accadere che ha il battito d' ali di una farfalla ecc. ecc.

Questo fa pensare, almeno a me, che (con buona pace di Odifreddi e di tutti i matematiconi che vogliono fare i teologi) Qualcuno piuttosto in Alto una manina per mandare le cose nel verso giusto ce la deve avere messa per forza ...

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Messaggio Da Ospite Ven 27 Nov 2009 - 16:23

Cara Xena,

noto solo ora una mia frase comparire nel riquadro dei tuoi post: ti ringrazio, anche se penso sia tutto sommato una affermazione che non si possa fare a meno di fare, se si vuole essere onesti con se' stessi e con gli altri.
Ciao.

Comunque:

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Messaggio Da XENA Ven 27 Nov 2009 - 18:56

Io credo Ned,che il modello della teoria del caos ora non possa essere applicato uniformemente a tutto ,anche se condivido la teoria del caos relativa ai fenomeni atmosferici e imprevedibili ,non trovo riscontri per il momento applicati scientificamente relativi alle varie patologie;
ci sono modificazioni non prevedibili dipendenti da moltleplici fattori che ora non ne possono fare uno strumento terapeutico ,ma forse diagnostico si ....


Ultima modifica di XENA il Dom 29 Nov 2009 - 22:59 - modificato 2 volte.
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Messaggio Da XENA Ven 27 Nov 2009 - 19:07

penso sia tutto sommato una affermazione che non si possa fare a meno di fare, se si vuole essere onesti con se' stessi e con gli altri.
Trovo quest'affermazione molto onesta intellettualmente e mi ci son ritrovata subito,sembra un'affermazione condivisibile e logica ma ho potuto riscontrare ch'è un concetto molto difficile da digerire Very Happy
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Messaggio Da Ospite Ven 27 Nov 2009 - 19:26

Ho gia' scritto (credo nel mio secondo post su Escozul) quale sia la mia (scientificamente rozza) idea del comportamento del nostro organismo: condivido in pieno, quindi, che una teoria del caos non sia ad esso applicabile.

Riguardo ai fenomeni atmosferici, la vita ce la siamo complicata noi Teoria del caos 326699 .
Quando, verso la meta' degli anni '70, comparvero i primi modelli di simulazione per le previsioni atmosferiche, ci si accontentava come obbiettivo di avere buone previsioni sui tre-quattro giorni ed approssimazioni sulla settimana.
Poi, l' appetito vien mangiando, ed i computer piu' potenti anche.
Quello che all' epoca richiedeva ore (e parlo per esperienza personale, anche se in altri campi), si faceva adesso in minuti e secondi, i modelli si sono complicati, introducendo sempre piu' parametri, dalle previsioni atmosferiche si e' passati a quelle sul clima, e ad infinite altre cose, e cosi' via, incasinando l' incasinabile.
Oggi, purtroppo, molti modelli sono quello che i miei colleghi inglesi chiamano modelli GIGO (Garbage In, Garbage Out - Spazzatura entra, Spazzatura esce), per significare che il volere descrivere tutto di tutto e prevedere tutto finisce per essere una descrizione del nulla senza prevedere niente.

In piu', nessuno fornisce piu' le sue stime sull' errore che la sua soluzione presenta, come se il risultato fosse preciso, perfetto, esatto alla virgola: non e' cosi', purtroppo, ed il discorso che ho fatto prima sulle probabilita' si applica, inesorabilmente, anche a questo tipo di previsioni, fatte le dovute proporzioni.

Ma, comunque, il nostro organismo e' qualcosa di completamente diverso, nessun modello matematico lo descrivera' mai.
Per fortuna.

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Messaggio Da XENA Sab 28 Nov 2009 - 0:12

La teoria del caos è molto complicata relativamente alla matematica e fisica.

Nei sistemi fisici che viviamo non ci sono comportamenti periodici e regolari...
la prevedibilità delle fasi lunari o del moto dei pianeti sono prevedibili anche a distanza di centinaiai di anni, a differenza delle perturbazioni atmosferiche invece, imprevedibili anche a breve termine, come anche i mercati azionari,per fare due semplici esempi...
Tutti questi sistemi non possono essere matematici e/o ripetivivi e sono detti sistemi caotici.

Spiegazione la mia ,terra terra :scusate !

il video semplica molto meglio Very Happy







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Messaggio Da Ospite Sab 28 Nov 2009 - 9:31

Il video e' molto suggestivo, ma credo che c' entri abbastanza poco con una teoria del caos.

A me sembra in realta' un sistema molto deterministico, un po' complicato per il solo fatto che unisce un fenomeno meccanico (l' oscillazione del pendolo) ad uno elettromagnetico (l' attrazione verso dei magneti permanenti), ma comunque e' un sistema descrivibile con un po' di sane equazioni di meccanica e di elettrodinamica.

I punti di partenza sono ben precisi ed ognuno e' molto diverso dall' altro (la forza di attrazione e repulsione magnetica va con il quadrato della distanza e questo pesa anche su due quadratini di partenza molto vicini): per cui le condizioni iniziali non variano in maniera infinitesima, tutt' altro.
E per lo stesso motivo e' evidente che, quanto piu' la partenza e' vicina ad un magnete, tanto piu' ti fermerai su quel magnete.

In piu' trascura apparentemente il fatto che il sistema e' in rotazione con la terra (fenomeno del pendolo di Foucault).

Se avessi con me un testo di Fisica, potrei provare a scriverti le equazioni precise, ma in ogni caso, dato un quadratino di partenza, e' possibile calcolare (anche se con un po' di lavoro matematico) quale sara' il magnete di arrivo.

Spero di non averti delusa.
Ciao.

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Messaggio Da Ospite Sab 28 Nov 2009 - 10:03

Scusa, ma la ruggine del tempo e' difficile da scrostare. quando queste cose le hai studiate quarant' anni fa.

Teoria del caos 883872

Il riferimento che facevo alla rotazione della terra (Foucault) era relativo agli aspetti meccanici della cosa; dimenticavo pero' che anche le condizioni magnetiche possono variare.

Visto infatti che il tutto avveniva sul tavolo della cucina, se in quel momento veniva accesa una luce, o si metteva in moto il forno a microonde, o partiva il motore del frigorifero, o si muoveva il gatto (con il suo campo magnetico personale), le variazioni dei campi magnetici indotte avrebbero influenzato il campo magnetico complessivo in cui si svolgeva la cosa, cambiandone le condizioni e quindi i risultati.

Se si volesse effettivamente fare un esperimento, bisognerebbe prima di tutto porre il pendolo in un ambiente magneticamente neutro, e costante per tutta la sua durata.

Non picchiatemi per queste mie aggiunte, per favore !!! Teoria del caos 874636

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Messaggio Da XENA Sab 28 Nov 2009 - 11:56

Infatti non è possibile ripetere lo stesso risultato finale con un'altro lancio ,perchè come dici te le variabili che lo possono determinare sono infinite.
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Messaggio Da Ospite Sab 28 Nov 2009 - 12:27

Beh, infinite no, ma, se dovessi condurre un esperimento vero e proprio Teoria del caos 807840 , dovrei:

- porre il pendolo in un ambiente magneticamente neutro
- verificare che ogni sua parte, ad eccezione dei magneti, sia di materiale non magnetico
- predisporre un meccanismo di sgancio automatico del pendolo che non gli trasmetta alcuna forza aggiuntiva
- verificare che tale meccanismo lo trattenga sempre con la stessa forza prima dello sgancio
- verificare che non ci siano movimenti dell' aria intorno al pendolo, in modo tale da poter ritenere che l' attrito dell' aria sul pendolo sia costante
- sempre in relazione a questo, verificare che la temperatura, la pressione e l' umidita' dell' aria nell' ambiente magneticamente neutro rimangano costanti
- verificare che gli attriti del perno del pendolo rimangano costanti
- in ogni caso, predisporre delle tabelle di compensazione per temperatura, pressione, umidita', attriti
- applicare la correzione legata alla rotazione terrestre.

Forse mi sto dimenticando qualcosa, ma, fatto tutto questo, credo potrei verificare la rispondenza dei risultati delle equazioni (soggette evidentemente alle stesse condizioni) ai risultati reali Teoria del caos 69854 .

Ciao.

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Messaggio Da XENA Sab 28 Nov 2009 - 13:13

Il video e' molto suggestivo, ma credo che c' entri abbastanza poco con una teoria del caos.

Ho postato quel video proprio per rilevare che nonostante l'attrazione dei magneti ,il pendolo si ferma indipendentemente dall'attrazione ,appunto essendo condizionato da un'eventuale starnuto o dalla scia di un gatto di passaggio ecc...e dunque ,
non ripetebile il lancio con lo stesso risultato ;quindi per me, rappresenta in maniera elementare " la teoria del caos"
Certo non sono un fisico matematico ,ma solo contadina uzbeka ,però certe cose semplici le capisco anche io. Wink Very Happy
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Messaggio Da Ospite Sab 28 Nov 2009 - 14:16

Cara Xena,

credo di aver capito il tuo punto di vista, forse non sono stato chiaro io Teoria del caos Icon_redface .
Cerco di farlo meglio:

- se quello che vediamo nel video fosse predisposto con criteri di esperimento di laboratorio, quindi con tutte le condizioni che ho indicato ed altro ancora che mi puo' essere sfuggito, i risultati sarebbero prevedibili (con il margine di approssimazione dato dall' approssimazione delle condizioni iniziali) e ripetibili, sempre
- e' in questa prospettiva che, appunto, vanno escluse le correnti d' aria, il gatto, ecc., oppure ne va tenuto opportunamente conto come condizioni al contorno delle equazioni
- quindi non sono le correnti d' aria o il gatto a poter essere definite "variazioni infinitesime delle condizioni iniziali", si tratta solo di predisposizione non corretta o incompleta dell' esperimento
- se, spostando il pendolo di un millesimo di millimetro (spostamento, come lo chiama il video, infinitesimo), esso tendesse (tenendo ferme tutte le altre condizioni, gatto compreso) ad uscire dalla stanza, allora si' che ci troveremmo di fronte ad un risultato inaspettato, da verificare.

In conclusione, non e' quel tipo di esperimento che ci puo' descrivere una teoria del caos, perche' si tratta solo di un esperimento su di un fenomeno del tutto deterministico impostato in maniera non corretta o incompleta.

Ciao.

P.S. Quando lavoravo in ABB, nel 1997, avevo iniziato ad occuparmi di un impianto in Ukbekistan (molto bellino, tra l' altro), poi non ci sono piu' andato perche' mi hanno spedito in Congo ... Teoria del caos 993703

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Messaggio Da XENA Sab 28 Nov 2009 - 14:48

In conclusione, non e' quel tipo di esperimento che ci puo' descrivere una teoria del caos, perche' si tratta solo di un esperimento su di un fenomeno del tutto deterministico impostato in maniera non corretta o incompleta.


Ned ,ma si che ti eri spiegato Very Happy
magari il video è elementare ma per me non toglie che sia deterministico per esprimere un concetto di caos a basso livello Laughing

sarei contenta postassi un'esempio più completo e complicato ,tempo il tuo permettendo.

il nomignolo di contadina uzbeka me lo diede una persona con cui litigavo sul web furiosamente Very Happy
pensa ora con quella persona ho un rapporto di amicizia e stima profonda. Very Happy
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Messaggio Da Ospite Sab 28 Nov 2009 - 15:22

Cara Xena,

cerchero' di portare qualche esempio, appena possibile.

Uno che mi viene in mente sul momento (me lo ricordo essendo fumatore) e' quello del fumo di più fiammiferi accesi in condizioni macroscopicamente molto simili (pressione, temperatura, correnti d'aria, ecc.), che segue pero' traiettorie di volta in volta molto differenti tra loro.

Riguardo al video, un' ultima cosa che forse chiarisce meglio di tutto il mio pensiero: se l' impostazione dell' esperimento fosse stata completa e corretta, le quattro aree di colore che si vedono alla fine nel centro del quadratone generale avrebbero praticamente occupato tutto lo spazio, un quarto per ciascun colore, confinando le frange sul bordo esterno, in proporzione al margine di approssimazione fissato per le condizioni iniziali.
Per cui, in maniera deterministica, se parti da in alto a sinistra arrivi in alto a sinistra, e cosi' via.

Ciao.

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Messaggio Da Ospite Sab 28 Nov 2009 - 20:09

Non so se postando, copia e incolla, un interessante articolo sulla teoria del caos, sono OT oppure Xena (complimenti per tenere testa a Ned!!!) me lo fa passare.
Su questi argomenti così scientifici confesso la mia ignoranza... smile con stelle

[justify]Teoria del caos: influenze positive sulla medicina pratica.
di
Enzo Grossi
Centro Diagnostico Italiano - Milano
Pensa continuamente al cosmo come a un solo essere
che racchiude una sola sostanza e una sola anima,
e pensa come tutto pervenga a una sola sensazione, la sua,
come quest'essere compia tutto per un solo impulso,
come tutte le cose siano concausa di tutti gli eventi,
e quale sia il loro fitto intrecciarsi e connettersi.
Marco Aurelio(121-180)

Introduzione
Una delle maggiori scoperte del ventesimo secolo, favorita dalla scienza informatica, è rappresentata dal riconoscimento che semplici regole non sempre conducono ad un "ordine stabile", ma in molti casi determinano un apparente disordine caratterizzato da una evidente instabilità e da variazioni imprevedibili per ragioni intrinseche alle regole stesse.
Il fenomeno delle regole che determinano un disordine crescente, in maniera controintuitiva, è l'ambiente comunemente esplorato come "auto-organizzazione", "frattale", "sistema dinamico non-lineare" e "caos".
La teoria del Caos, anche denominata teoria dei sistemi non lineari, fornisce nuove intuizioni nella comprensione di processi che in precedenza si riteneva fossero imprevedibili e randomici. Inoltre fornisce un nuovo insieme di strumenti che possono essere utilizzati per analizzare i dati clinici e psicologici, come ad esempio i segnali elettrici provenienti dal cuore o dal cervello.
La teoria del Caos è nata nel ventesimo secolo originariamente come una branca della scienza matematica grazie al lavoro di Edward Lorenz nell'ambito della metereologia (Lorenz, 1963). La teoria del caos è interessata a trovare delle spiegazioni razionali per quei fenomeni come i cambiamenti climatici inattesi, e tratta gli eventi e i processi che non possono essere modellati o previsti utilizzando i teoremi e le leggi matematiche convenzionali, come quelli della teoria della probabilità. La teoria parte dal concetto che piccole, localizzate perturbazioni in una parte del sistema complesso possono avere profonde ripercussioni in tutto il sistema. Per i sistemi non lineari, la proporzionalità semplice non regge. Piccoli cambiamenti possono avere conseguenze drammatiche e inattese, alcune volte riferibili all'"effetto farfalla". Questo affascinante esempio, spesso utilizzato per descrivere questo concetto, si riferisce al fatto che ad una data combinazione critica di cambiamenti pressorici nell'atmosfera, il battito d'ali di una farfalla in Cina può causare un uragano in Brasile. La parola chiave è "criticità" e la maggior parte dei tentativi degli scienziati impegnati nella teoria del caos consiste nel cercare di modellizzare circostanze basate su specifiche condizioni congiunturali. Eventi imprevedibili in medicina, come le aritmie ventricolari e le morti cardiache improvvise negli atleti, il decorso di alcuni tipi di cancro e le oscillazioni nella frequenza di alcune malattie, possono essere attribuibili alla teoria del caos.
Una definizione della Teoria del Caos
Il dizionario corrente MEDLARS definisce le dinamiche non-lineari come:
Lo studio dei sistemi che rispondono in modo sproporzionato (non-linearmente) alle condizioni iniziali o agli stimoli perturbativi.
I sistemi non lineari possono manifestare il "caos", caratterizzato classicamente da dipendenza sensibile rispetto a condizioni iniziali. I sistemi caotici, distinti dai sistemi periodici più ordinati, non sono random.
Quando il loro comportamento nel tempo è rappresentato in modo appropriato (nello "spazio"), le costrizioni evidenti sono descritte mediante gli "attrattori strani". Le rappresentazioni nello spazio dei sistemi caotici, o attrattori strani, abitualmente rivelano stesse similarità frattali attraverso la scala temporale.
I sistemi naturali, inclusi quelli biologici, spesso presentano dinamiche non lineari e un comportamento caotico nel loro stato normale - nel senso specifico del "caos deterministico" - (Holm, 2002).
Le Dinamiche Non Lineari nella fisiologia umana
La teoria del caos può essere considerata un paradigma delle cosiddette dinamiche non-lineari.
La questione della non-liearità dei dati medici è stata raramente sollevata in letteratura. Chiaramente gli epidemiologi e gli statistici devoti al campo medico sono abbastanza soddisfatti delle tecniche lineari, poichè sin dall'inizio la loro formazione si è basata su questo metodo; i medici e altri professionisti della sanità, a causa della loro proverbiale povertà di competenze matematiche, sono anch'essi felici, a patto che gli statistici e le agenzie regolatorie non pensino in modo diverso.
Tuttavia, persistere nell'approccio lineare non giova: ad esempio nel caso di due variabili cliniche che presentino un coefficiente di correlazione lineare particolarmente basso, poniamo di 0,018, a cui sia associato un valore di p 0,80, si è portati alla esclusione di una relazione tra le due.
Rivedendo le relazioni fra queste due variabili attraverso l'approccio non-lineare potrebbe cambiare drammaticamente la situazione in quanto interazioni "smooth e fuzzy" possono determinare effetti significativi attraverso un complessa interazione multi-fattoriale.
Le analisi matematiche dei ritmi fisiologici mostrano che le equazioni non lineari sono necessarie a descrivere i sistemi fisiologici (Gollub, 2000).
La variazione fisiologica del glucosio nel sangue, ad esempio è stata considerata tradizionalmente come lineare.
Recentemente una componente caotica è stata descritta sia nei pazienti diabetici che nei soggetti normali.
Questa dinamica di tipo caotico è comune ad altri sistemi fisiologici ( Kroll,1999).

E' stato dimostrato che nell'uomo l'intervallo tra un battito cardiaco e l'altro è caotico, e che il battito regolare del cuore è un segnale della malattia ed un forte fattore preditivo di un imminente arresto cardiaco ( Singer, 1988).
Il lavoro di Goldberg ha brillantemente evidenziato come le statistiche tradizionali possano essere fuorvianti nella valutazione delle fasi cardiache in soggetti sani e malati. Ci sono infatti circostanze in cui due insiemi di dati appartenenti a due soggetti possono avere medie e varianze quasi identiche e tuttavia contenere un informazione drammaticamente diversa nella loro struttura temporale.
L'importanza delle dinamiche caotiche e dei fenomeni non lineari ad esse correlate è stata riconosciuta in medicina solo recentemente. E' ora abbastanza chiaro che il caos non è un disordine bizzarro; esso è una indefinibile forma di ordine, in cui i risultati approssimativi del trattamento possono essere previsti (Ruelle, 1994).
Le dinamiche caotiche possono essere caratterizzate il più delle volte dal cosiddetto 'attrattore strano'. Questo vuol dire all'incirca che durante l'evoluzione caotica, le variabili caratterizzanti lo stato del sistema rimagono entro un ristretto intervallo di valori. Ciò conduce alla possibilità di caratterizzare l'evoluzione del sistema in termini di probabilità (Firth, 1991).

Esempi di applicazione della teoria del caos al campo medico
Un ambito interessante di applicazione delle analisi dinamiche riguarda le strategie per restituire la complessa variabilità biologica delle fluttuazioni frattali ai sistemi cardiopolmonari. I risultati iniziali che utilizzano la ventilazione artificiale negli esperimenti animali e negli ambiti clinici suggeriscono la possibilità di migliorare la funzione fisiologica con parametri ambientali che vanno dal "rumoroso" al "metronomico". L'utilizzo dell'approccio dinamico cerca di ottenere informazioni cliniche essenziali codificate in sequenze temporali, e fornisce nuovi test diagnostici potenziati per condizioni prevalenti come l'apnea ostruttiva nel sonno. La misura in cui gli interventi e i modelli informativi complessi e dinamici accresceranno le capacità diagnostiche e le opzioni terapeutiche nelle malattie polmonari ostruttive croniche è un'area investigativa interessante per il futuro (Goldberger, 2006).
Il problema principale, quindi, è il rapporto tra il segnale (informazione rilevante) e il rumore (informazione non rilevante) dove, allo stato attuale, il secondo supera abbondantemente il primo. Partendo da un esempio semplice, quando si esaminano le oscillazioni EEG di 19 elettrodi di registrazione è come avere a che fare con l'oscillazione nel tempo dei titoli di 19 borse (in minuti, ore, giorni, etc.) generata dal rapporto tra acquisti e vendite di milioni di investitori invisibili, che seguono una logica sconosciuta all'analista che si basa sul meccanismo intrinseco che regola il mercato.
In questo contesto, l'"analista" ignora tutte le seguenti variabili:
a) perchè in ogni momento il valore di una determinata obbligazione (il segnale EEG) scende o sale;
b) quanti investitori (i neuroni, le sinapsi, gli spikes sincronici) sono attivi su quella obbligazione ad un dato momento;
c) quando i nuovi investitori, finalmente organizzati, entrano improvvisamente nel mercato regolato dalle obbligazioni e alterano la tendenza delle precedenti oscillazioni (ad esempio la condizione dei soggetti è alterata a causa di un evento "esterno" o "interno");
Le sole due variabili che l' "analista" conosce come sicure sono le seguenti:
1) Il caotico mercato finanziario dipende interamente dal ruolo giocato da un largo numero di investitori (cervello, neuroni, sinapsi);
2) nell'ambito delle dinamiche delle obbligazioni finanziarie (variabilità) è importante lo stile e l'abilità degli investitori.

Conclusioni
L'avanzamento della conoscenza e il progresso nella comprensione della natura dei ritmi e dei processi corporei ha mostrato che la complessità e la non linearità sono molto diffuse negli organismi viventi. Questi ritmi derivano da meccanismi biologici non lineari stocastici che interagiscono con gli ambienti fluttuanti (Glass, 1988).
Ci sono molte questioni irrisolte riguardo alle dinamiche di questi processi ritmici: ad esempio, come far interagire i ritmi tra di loro e l'ambiente esterno? Possiamo decodificare le fluttuazioni nei ritmi fisiologici per meglio diagnosticare le malattie nell'uomo?
Le tecniche matematiche e fisiche combinate con gli studi medici e fisiologici stanno indirizzando queste domande e stanno trasformando la nostra comprensione dei ritmi della vita.

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Messaggio Da XENA Sab 28 Nov 2009 - 23:34

Ottimo articolo Elena,
lo avevo letto tempo fà ,perchè volevo approfondire nel mio piccolo l'imprevedibilita e la diagnostica circa i ritmi vitali - teoria del caos- in rapporto alle aritmie cardiache .
pollice alto
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Messaggio Da XENA Sab 28 Nov 2009 - 23:38

chi volesse approfondire un pochino poco ,ecco quà:

http://www.dti.unimi.it/~pizzi/TESI_ECG/1%20Teoria%20del%20caos.pdf
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Messaggio Da grazia Dom 29 Nov 2009 - 12:26

aromenti interessantissimi quelli da voi affrontati, ragazzi!! Confesso però la mia incapacità di comprensione...Forse richiedono un pò di preparazione in una materia troppo scientifica quale la fisica, che x per me al tempo della scuola fu davvero ostica... Ahimè!! C'è modo di trattare questi argomenti "traducendoli" come se si parlasse ad una platea di Stu..di Teoria del caos Icon_redface quale io mi ritengo?? Parlo della mia limitata compresione, ovvio che non intendevo offendere i miei amici del forum, che magari hanno la capacità di comprendere benissimo... Teoria del caos Icon_wink
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Messaggio Da XENA Dom 29 Nov 2009 - 12:33

Cara Grazia ,
di dotti qui c'è solo il caro amico Ned,
lo dico anche per l'avatar che ha postato Very Happy ( scherzo)e naturalmente perchè è vero ,come avrete avuto modo di constatare dai suoi cognitivi interventi... pollice alto

Per comprendere in maniera rudimentale ed essenziale la teoria del caos, ho postato un link che rimanda ad una tesi ,se lo apri vedrai che non è poi cosi tanto difficile comprenderne l'essenza. Very Happy
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Messaggio Da Ospite Dom 29 Nov 2009 - 14:49

Ma vedete un po' l' ignoranza, porc pupazz ...

Teoria del caos 700278

Non ero per nulla al corrente di quanto si sta studiando nell' ambito della medicina basandosi sulle teorie del caos.

Grazie, Elena Teoria del caos 954644 .

Devo documentarmi meglio, uscendo un po' di piu' dal seminato della mia professione: se qualcuno avesse altri suggerimenti, gliene sarei davvero grato Teoria del caos Icon_lol .

Riguardo all' Avatar, il fatto che si tratti di Dotto e' puramente casuale: quello che mi piace di quel disegno sono le maniche rimboccate, il viso sorridente, la voglia di fare che traspare, anche se la strada e' in salita.
Spero di conservarmi cosi' ...
Ciao.

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Messaggio Da XENA Dom 29 Nov 2009 - 17:18

Dinamismo delle teorie caotiche nell'omeostasi :


http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:Wnic8diIQpQJ:www.biolifestyle.org/it/index.php%3Find%3Ddownloads%26op%3Ddownload_file%26ide%3D63%26file%3DIl%2520Caos%2520...patologico.pdf+teoria+del+caos+in+cardiologia&hl=it&pid=bl&srcid=ADGEESjGbpyBUVtAMOL1sB-qaV7rCKWCI-q1jlRXkPwCIb-ZUp_y5_Fju3wsm8Y0KZpJp5ieiXN5BgJ_QWDbpnMg60w_i3qlhprifqwROs7DlUvuz7dPmhxBjZiEnESVvux71m3Rw9qi&sig=AHIEtbRmoWm3rn9BRTBIByeprM5sBnQHOA
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Messaggio Da Ospite Dom 29 Nov 2009 - 17:26

study

Ottimi i tuoi link, Xena!!! Adesso non posso sforzare la vista più di tanto (sono reduce dal primo intervento per cataratta "senile", sigh...

Veramente, scorrendo velocemente, molto interessanti. Grazie. :pollice alto:

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Messaggio Da grazia Dom 29 Nov 2009 - 21:07

Grazie, Simo...come sempre , sei fantastica!!! Teoria del caos 575534
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Messaggio Da XENA Lun 30 Nov 2009 - 0:32

Bè Grazia mò non esagerà... Embarassed

magari dopo averlo letto ,me ci manni pure...naturamente con eleganza Laughing
comunque grazie flower
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Messaggio Da Giggia Mar 1 Dic 2009 - 22:51

Ned ha scritto:Cara Xena,

per come e' stata prospettata da Lorenz (penso tu ti riferisca all' etologo scomparso qualche anno fa)

Non è l'etologo tedesco Konrad ma il matematico americano Edward Norton Lorenz. Ci ho fatto su una tesina per un'esame di filosofia della scienza sulla teoria del caos Teoria del caos Icon_biggrin non so la matematica ma ho capito bene cos'è

partorì la teoria mentre studiava un programma per computer, un modello matematico che doveva riprodurre il clima planetario, i movimenti dell'aria insomma

mentre ci lavorava si rese conto che una minima perturbazione poteva sconvolgere l'equilibrio dell'intero modello cioè il battito d'ala di una farfalla in brasile scatenava una tempesta in texas

questo rendeva impossibile fare previsioni meteo abbastanza sicure oltre i due tre giorni. Dal punto di vista filosofico è stato un colpo duro per gli scienziati che pensavano di determinare tutto quel che volevano basta avere il pc giusto e tantissimi non si sono ancora persuasi Teoria del caos 326699 come i medici

in poche parole non è possibile conoscere in anticipo il comportamento dei sistemi complessi e i sistemi complessi sono per loro natura imprevedibili
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Messaggio Da minerva Mer 2 Dic 2009 - 7:22

Teoria del caos Icon_sunny Le variabili!
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