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RICINO

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Messaggio Da Ospite Ven 30 Gen 2009 - 18:08

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Fonte: Erbe e Cure di Frate Indovino.
Autorizzazione a pubblicare ricevuta dalla redazione "Frate Indovino"

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Messaggio Da Nata Mer 21 Set 2011 - 0:07

L'olio di ricino è un trigliceride dell'acido ricinoleico. Sembra che questo acido non si trovi in altre sostanze eccetto questa. Una così alta concentrazione di questo acido grasso è ritenuta responsabile delle sue notevoli proprietà curative.

L'acido ricinoleico si è dimostrato essere efficace nel prevenire la crescita di numerose specie di virus, batteri, lieviti e muffe. Ciò dovrebbe spiegare l'alto grado di successo nell'uso topico dell'olio nel trattare malattie quali la tinea (causata da larve, vermi o funghi), cheratosi (malattie della pelle), infiammazioni cutanee, abrasioni, infezioni da funghi alle unghie, acne e prurito cronico.

Di solito per queste malattie sulla zona coinvolta viene semplicemente fatto un impacco con un panno imbevuto di olio di ricino oppure, se la zona è molto piccola, può essere usato un cerotto imbevuto. Si può rendere più veloce la guarigione delle infezioni resistenti e quelle alle unghie dei piedi e delle mani che sono scolorite e indurite, facendo precedere l'impacco con l'olio di ricino da un immersione delle parti interessate in una soluzione con sali Epsom.

Nonostante la sua indubbia efficacia come antimicrobico, la ricerca sui suoi benefici come medicinale è stata piuttosto scarsa. E' invece utilizzato ampiamente per impieghi industriali.

In medicina l'olio è aggiunto a prodotti per risanare i capelli (una parte di olio e 10 parti di alcool etilico), per trattare costipazioni, ulcere cutanee, alcune infezioni ginecologiche e irritazioni agli occhi.

Sono state trovate anche testimonianze di madri che allattavano (nelle isole Canarie) che utilizzavano un cataplasma ricavato dalle foglie della pianta. Esse lo applicavano sul seno per aumentare la secrezione di latte e per alleviare l'infiammazione e il ristagno di latte nelle ghiandole mammarie. Applicando il cataplasma nella zona addominale venivano anche normalizzate le mestruazioni.

Alcuni medici in anni recenti hanno ottenuto continui e notevoli risultati dall'applicazione di impacchi al'olio di ricino nonostante oggi questa tecnica sia piuttosto sconosciuta ed evitata da molti altri medici.

Per chi soffre per malattie di origine virale
Chi soffre per l'AIDS o altre serie malattie di origine virale o batterica può trovare utili queste informazioni. Numerosi pazienti con l'AIDS sono riusciti ad aumentare il numero di linfociti-T ed eliminare molti dei loro problemi usando le tecniche che saranno descritte più avanti. Altri hanno eliminato problemi cronici associati all'epilessia, iperattività, malattie del fegato e della cistifellea e ritenzione di liquidi.

Una ricerca medica ha evidenziato come, quando usati in maniera appropriata, gli impacchi con l'olio di ricino migliorano le funzioni della ghiandola timo e altre aree del sistema immunitario. In particolare, in due separati studi dei pazienti che avevano utilizzato impacchi addominali avevano ottenuto un significativo aumento della produzione di linfociti rispetto all'aumento di quelli che avevano usato un impacco placebo.

I linfociti sono cellule del sistema immunitario che combattono le malattie. Sono prodotti e "alloggiati" principalmente nel tessuto linfatico. Questo comprende fra gli altri la ghiandola timo, la milza, i linfonodi e l'intestino tenue. Il sistema linfatico è una struttura straordinariamente complessa, lavora di pari passo con il sitema circolatorio e quello digestivo.

Nel sistema circolatorio il sangue appena ossigenato dai polmoni si muove dal cuore attraverso le arterie più piccole fino a raggiungere i vasi più piccoli chiamati capillari. E' in questi microscopici tubicini che il sangue scambia l'ossigeno e i nutrienti con i prodotti di scarto delle circostanti cellule del corpo. I capillari allora divengono gradualmente più grandi fino a formare le vene attraverso le quali il sangue non ossigenato e portatore di prodotti di scarto ritorna ai polmoni e poi al cuore per essere rimesso in circolazione.

Ulteriori fluidi e i prodotti di scarto vengono espulsi da ogni cellula del corpo. Questi fluidi si accumulano in piccoli spazi fra le cellule. Se tutto questo materiale non fosse in qualche modo eliminato, cominceremmo a gonfiarci come un rospo e moriremmo nel giro di 24 ore. Fortunatamente, abbiamo un sistema circolatorio completamente separato, chiamato sistema linfatico, che è capace di assorbire e rimuovere tutti questi fluidi, proteine e materiali di scarto.

L'estesa rete del sistema lifatico ha centinaia di chilometri di "tubetti" che ricoprono l'intero corpo. Attraverso questi tubetti tutto questo materiale può ritornare al sangue così da essere riutilizzato o eliminato .

Lungo questi tubetti linfatici troveremo delle masse a forma di bulbo chiamate linfonodi, che agiscono come filtro e producono anticorpi quando affrontiamo proteine estranee. Sicuramente ognuno di noi avrà avuto esperienza di linfonodi infiammati gonfi o doloranti. Di solito è il risultato di anticorpi che hanno combattuto un'infezione.
Oltre a far ritornare i fluidi filtrati dal sistema circolatorio e creare anticorpi per il sistema immunitario, il sistema linfatico esegue anche un'altra importante funzione.

Piccole aree di tessuto linfatico, chiamate placche del Peyer, sono diffuse lungo tutto l'intestino tenue. Diversamente da altri nutrienti, le molecole grasse sono generalmente troppo grandi per essere assorbite direttamente dall'intestino. Infatti, esse sono assorbite da queste placche e trasportate lungo il sistema linfatico e quindi rilasciate nel flusso sanguigno dove possono essere portate in tutto il corpo. Fra l'80 e il 90% di tutti i grassi assorbiti dall'intestino richiedono l'aiuto del sistema linfatico.

Quando è il momento di trattare la maggioranza dei problemi di salute, raramente è preso in considerazione lo stato del sistema linfatico. Agli studenti di medicina è insegnato che un malfunzionamento del sistema linfatico è facile da scoprire perché è accompagnato da edema plastico (l'accumulo di liquidi nei tessuti, cioé gonfiore dei piedi, caviglie o mani).

Il test per l'edema plastico è abbastanza semplice. Si preme un dito e immediatamente lo si riascia nell'area della pelle dove vediamo il gonfiore. La pelle rimarrà abbassata formando una piccola fossa che rimane fino a quando il fluido esterno alle cellule ritorna nella zona (questo può avvenire da 5 a 30 secondi). Purtroppo, degli studi hanno dimostrato che l'edema plastico e altri segni di ritenzione di liquidi non possono essere osservati fino a quando il livello di fluidi fuori dalle cellule raggiunge il 30% sopra la normalità. In altre parole, si può avere un serio problema al drenaggio linfatico molto prima che possa essere scoperto.

Quando il drenaggio della linfa diminuisce e i fluidi cominciano ad accumularsi attorno alle cellule possono capitare problemi molto seri. Primo, ogni cellula è forzatamente allontanata dai capillari. Quindi la quantità di ossigeno e di nutrimento che riceve diminuisce. Sotto sforzo o stress alcune cellule possono morire. In aggiunta, le cellule sono obbligate a sopravvivere immerse nei loro propri prodotti tossici e di scarto. Questa situazione può alla fine portare alla degenerazione e alla distruzione di organi. Per esempio, uno scarso drenaggio linfatico del cuore può causare danni al suo tessuto e persino insufficienza cardiaca. Problemi simili succedono al fegato, ai reni e ad altri organi.

Un buona analogia sarebbe quella di una persona che dovesse essere confinata in una stanza della propria casa. Qualcuno potrebbe portarle cibo e acqua, ma non rimuovere i suoi prodotti di scarto. Alla fine lei avrebbe difficoltà a restare sana in un simile ambiente. Come i prodotti di scarto si accumulano, si ammalerebbe non solo la persona, ma anche quelle attorno a lei. Proprio come ogni cellula, in aggiunta al nutrimento e all'ossigeno, la rimozione dei prodotti di scarto è essenziale per la salute dell'intero organismo.

A dispetto del problema di salute, molti medici presumono che il sistema linfatico stia funzionando adeguatamente. Questa ipotesi è fatta a rischio del paziente. Ricerche hanno dimostrato che con l'invecchiamento certi organi cominciano a degenerarsi. Il timo è il componente chiave del sistema immunitario. E' responsabile inizialmente dell' appropriato sviluppo del sistema linfatico ed è praticamente assente negli individui anziani. Le placche di Peyer, cominciano a divenire più piccole con l'età e sono spesso distrutte da alcune malattie.

Un ricercatore, il dott. Cayce, ritiene che la salute e il benessere dipendano dallo stato di queste placche. Ha affermato in diverse occasioni che un particolare componente che si forma al loro interno è necessario per mantenere l'integrità del sistema nervoso. Potrebbe aver ragione. A tutt'oggi, non si conosce completamente l'importanza sia della ghiandola timo che di queste placche.

Si dovrebbero fare maggiori sforzi per migliorare le funzioni del sistema linfatico in ogni problema di salute. Questo si applica all'AIDS, così come alle malattie cardiache, emorroidi e qualunque altra malattia. Non esiste alcun medicinale che possa migliorare il flusso linfatico; comunque questo compito può essere facilmente svolto dall'applicazione esterna dell'olio di ricino.

Quando l'olio è assorbito attraverso la pelle, succedono alcuni straordinari avvenimenti. Il numero dei linfociti aumenta. E' il risultato di una positiva influenza sulla ghiandola del timoe/o sul tessuto linfatico.

Il flusso della linfa aumenta in tutto il corpo. Ciò velocizza la rimozione delle tossine che circondano le cellule e riduce il gonfiore dei linfonodi. Il risultato finale è un complessivo miglioramento delle funzioni organiche con una diminuzione della fatica e della depressione.

Come la tossicità viene ridotta, il pH della saliva diviene meno acido, il che indica un miglioramento della salute. Le placche di Peyer nell'intestino tenue divengono più efficienti nell'assorbimento degli acidi grassi, che sono essenziali per la formazione degli ormoni e di altri componenti necessari per la crescita e la riparazione (generale e delle cellule).


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Massaggiato direttamente sulla pelle.
Per diverse condizioni menzionate più avanti, l'olio può essere semplicemente strofinato sulla pelle. Può anche essere usato come olio per massaggi che sembra particolarmente efficace quando applicato lungo la colonna vertebrale. La direzione del massaggio dovrebbe sempre seguire lo stesso cammino del sottostante sistema linfatico drenante.

Indicazioni per l'applicazione topica (sulla superfice della pelle)

Molto spesso non è necessario applicare impacchi di olio di ricino, si possono ottenere incredibili risultati anche con una semplice applicazione direttamente sulla pelle. La seguente è una lista parziale dei più comuni disturbi cui può porre rimedio:

borsite,
cheratosi cutanea,
cisti sebacee,
distorsione dei legamenti,
ferite,
infezioni batteriche e da funghi,
lentigini senili (macchie "del fegato" o "dell'età"),
prurito,
smagliature addominali (prevenzione),
strappi muscolari,
tinea,
Impacchi con olio di ricino
Uno dei più utili e meno usati metodi di usare quest'olio è di adoperare impacchi. Questi sono un modo economico ed efficace per assorbire direttamente nei tessuti dell'organismo l'acido ricinoleico e altri componenti salutari dell'olio di ricino.

Per preparare un impacco saranno necessari i seguenti articoli: olio di ricino pressato a freddo, un termoforo standard, un sacco di plastica (tipo quelli delle immondizie o della spesa), due o tre pezzi di flanella di cotone o di lana e un asciugamano grande.

1. Iniziare mettendo il termoforo sopra una superficie liscia e impostarlo sulla posizione: alto.
2. Sopra il termoforo mettere il sacco di plastica. Poi inzuppare i pezzi di flanella con l'olio di ricino (circa mezza tazza) e distenderli sopra il sacco e il termoforo.
3. Ora l'intero impacco può essere messo sul corpo con la parte imbevuta direttamente sulla pelle. Per condizioni generali l'impacco dovrebbe essere posto sull'addome. Per problemi alla schiena, lo si può mettere dove c'è dolore. Per aiutare a mantenerlo sul posto e per evitare che l'olio fuoriesca e macchi lenzuola o altro, il corpo può essere avvolto in un asciugamano grande.
4. L'impacco dovrebbe essere mantenuto per almeno un'ora e la temperatura del termoforo dovrebbe essere la massima tollerabile dal paziente.
5. Quando si toglie l'impacco, l'olio che rimane può essere frizionato sulla pelle oppure tolto utilizzando un pò di acqua e bicarbonato di sodio (due cucchiai in poco meno di un litro d'acqua).
6. La flanella può essere riutilizzata se conservata opportunamente. Metterla in una busta di plastica o in un contenitore e conservarla nel frigorifero. Prima di usarla la prossima volta, farla riscaldare e aggiungere sempre 1 o 2 cucchiai di olio di ricino fresco. Dopo un mese di utilizzo è consigliabile usare una flanella nuova.
Indicazioni per gli impacchi con l'olio di ricino.
Congestione linfatica.
Si tratta, ovviamente, di condizioni di cui si conosce il collegamento con uno scarso drenaggio del sistema linfatico. Queste dovrebbero comprendere disturbi quali:

appendicite,
artrite,
ritenzione di liquidi con gonfiore alle articolazioni e dolore,
cirrosi epatica, epatiti, congestioni,
congestioni relative a mestruazioni,
costipazione, occlusione intestinale o aderenze,
foruncoli,
gonfiore ai linfonodi,
infezioni alle vie aeree superiori,
infezioni vaginali o alla vescica,
iperattività,
malattie della cistifellea,
problemi al colon, tipo morbo di Crohn o colite.
Problemi neurologici.
Diversi problemi neurologici hanno reagito bene all'olio di ricino.

infiammazioni ai nervi quali sciatica, herpes zoster, ecc.
morbo di Parkinson,
sclerosi multipla,
emicranie,
paralisi cerebrale.

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AIDS
Le condizioni che stressano o compromettono il sistema immunitario potranno spesso trarre benefici dagli impacchi di olio di ricino. Molti pazienti con l'AIDS che hanno aggiunto gli impacchi alle loro cure hanno ottenuto risultati positivi. Entro due settimane non è insolito che aumenti il numero dei globuli bianchi, rossi, piastrine ed ematocrito.

Fra questi molti hanno anche aggiunto agli impacchi una bevanda a base di olio di oliva e succo di limone per stimolare ulteriormente il flusso linfatico e l'attività del fegato. Può essere preparata in questo modo:

un limone intero pulito (polpa, scorza, semi),
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva,
1 tazza e mezza di acqua distillata,
4 cucchiai di succo d'arancia concentrato.
La miscela ottenuta viene filtrata per togliere la polpa. Il liquido rimanente è suddiviso in quattro parti uguali di circa un quarto di tazza e si consuma ogni porzione con ognuno dei tre pasti giornalieri e prima di andare a letto.

Oltre a stimolare il flusso linfatico, la bevanda aumenta la secrezione della bile dal fegato e dalla cistifellea, che a sua volta aumenta le capacità di assimilare gli acidi grassi essenziali da parte delle placche di Peyer nell'intestino tenue. Non è raro che pazienti con AIDS riscontrino un aumento di peso e un'inversione della lunga lista dei disturbi spesso associati alla deficienza di acidi grassi.

* Acquistare l'olio di ricino. *
Qualsiasi olio che entra nell'organismo sia attraverso la pelle che oralmente deve essere di alta qualità. Cercare olio pressato a freddo.

Conclusioni
Nei suoi studi, il dott. Cayce ha attribuito diverse proprietà all'olio di ricino. Molte erano in un modo o nell'altro collegate al sistema linfatico. Comunque egli ha anche accennato l'idea che questo olio abbia una qualità vibrazionale che aiuta ad armonizzare e promuovere la guarigione all'interno delle cellule del corpo. In base a dichiarazioni come queste, molta gente ha bollato i suoi studi come ciarlataneria. Comunque, acquisendo sempre nuove conoscenze sul funzionamento dell'organismo umano, le sue teorie non sembrano così inverosimili.

La dott. Johanna Budwig ha connesso le prorietà curative dell'olio di lino al suo unico legame chimico che vibra alla stessa frequenza delle onde della luce solare. Lei ritiene che gli acidi grassi essenziali dell'olio di lino abbiano la capacità di assorbire e conservare l'energia della luce solare. E' possibile quindi che lo speciale legame dell'olio di ricino funzioni in maniera simile.

Indipendentemente da come funzioni, è probabile che saremo più che soddisfatti nel provare gli incredibili benefici che si potranno ottenere con il semplice uso dell'olio di ricino. Molti secoli fa, la pianta fu chiamata con il nome di "Palmo di Cristo". Fu così chiamata per la forma delle sue foglie che si riteneva rappresentassero il palmo della mano del Cristo. Conoscendo il potere curativo di questa pianta, questo nome potrebbe essere una delle più accurate descrizioni mai fatte.

Bibliografia
Tratto dal sito Naturmedica

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Messaggio Da Silver Mer 21 Set 2011 - 0:45

ottimo nata.
grazie

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Messaggio Da Nata Mer 21 Set 2011 - 2:50

Io stessa ho fatto spesso gli impacchi di olio di ricino sull´addome, con olio caldo (a temperatura corporea!) e tenuto tutta la notte: al mattino mi sentivo bene, estremamente riposata e i miei dolori erano pressoché scomparsi (avevo dei problemi al sistema linfatico).

Aiutano anche moltissimo il fegato a disintossicarsi e danno un certo senso di vigore, anche perché, non so grazie a quale meccanismo, fanno si che il sonno diventi veramente ristoratore.

A volte i metodi "della nonna" sono veramente i migliori.


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