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Bloccare il cancro con i microRNA

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Messaggio Da VITA Mar 16 Giu 2009 - 9:28

Prospettive oncologiche
Bloccare il cancro con i microRNA


L'introduzione attraverso un vettore virale di questi piccoli frammenti di RNA nelle cellule tumorali potrebbe rappresentare una nuova linea di attacco contro i tumori

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L'introduzione attraverso un vettore virale di piccoli frammenti di RNA, i cosiddetti microRNA, nelle cellule tumorali potrebbe rappresentare una nuova linea di attacco contro il cancro. Un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine ha infatti dimostrato - come è illustrato in un articolo pubblicato su "Cell" - che la somministrazione di un singolo tipo di microRNA in topi affetti da una forma particolarmente aggressiva di cancro del fegato era sufficiente a bloccare la malattia.

I microRNA sono importanti regolatori dell'attività dei geni e un singolo microRNA può avere effetti notevoli, dato che può influenzare centinaia di trascritti genici e determinare un cambiamento generale nella fisiologia della cellula. Negli ultimi cinque anni si è inoltre compreso che i microRNA hanno un ruolo di rilievo anche nel cancro.

"Praticamente tutti i tipi di tumore esaminati sono caratterizzati da schemi di espressione dei microRNA complessivamente anomali", ha spiegato Joshua Mendell, che ha diretto la ricerca. Alcuni microRNA portano al cancro quando raggiungono livelli superiori alla norma, ma nella generalità dei casi nei tumori maligni i livelli di microRNA appaiono ridotti rispetto ai tessuti normali.

Studi precedenti avevano suggerito che il rimpiazzamento dei microRNA perduti potesse rappresentare una strategia terapeutica, dato che la riduzione sperimentale del loro livello agevola la trasformazione di una cellula in cancerosa. Inoltre il gruppo di Mandell aveva già mostrato che un singolo microRNA può sopprimere in vitro la crescita delle cellule cancerose prelevate da un linfoma.

Lo studio attuale è il primo a dimostrare che questa strategia può essere efficace anche in vivo. "Abbiamo trovato che le cellule tumorali sono straordinariamente sensibili al rimpiazzamento con microRNA: non solo smettono di proliferare, ma di fatto muoiono", ha detto Mandell, aggiungendo che i topi trattati non mostravano segni di alcun danno a carico dei tessuti epatici normali.

In particolare i ricercatori hanno mostrato che nel carcinoma epatocellulare (HCC) si ha una drastica riduzione di uno specifico microRNA, detto miR-26a. Reintroducendo questo microRNA nelle cellule cancerose, queste hanno di fatto interrotto il proprio ciclo cellulare. Per introdurre il microRNA nelle cellule tumorali è stato sfruttato come vettore un virus già utilizzato negli studi di altre terapie geniche, un virus adenoassociato (AVV), caricato con il microRNA in questione.

I ricercatori spiegano di avere testato la strategia sul HCC perché il fegato è un bersaglio piuttosto facile per l'AVV, ma che gli epatociti non sono particolarmente più sensibili di altri tipi cellulari al rimpiazzamento dei microRNA.

Il principale problema per un'applicazione della metodologia ad altri tumori è quello di trovare un vettore altrettanto efficiente rispetto ai differenti tipi di tessuti, vettore che potrebbe essere anche non virale, ma costituito, per esempio, da nanoparticelle. (gg)


http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1338825
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