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AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ?

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Messaggio Da MAURO LORE Mer 23 Lug 2008 - 19:35

... ottimo documentario di 2 h. (in Inglese) ... sulla favola del' AIDS....

... interessante anche per quello che viene detto sull AZT ed altri "chemioterapici"...

... vengono intervistati scienziati di fama ed premi nobel... che sono stati censurati dalla stampa ed i Mass Media Ufficiali (di regime)---


su GoogleVideo : http://video.google.com/videoplay?docid=3983706668483511310



scaricabileanche da "emule" : " NWO - BIG FARMA - Pharmaceutical company ethics.flv " Laughing Wink
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Messaggio Da MAURO LORE Mer 23 Lug 2008 - 19:39

...scusate...

...su "emule" : NWO - BIG FARMA - Deconstructing The Myth Of AIDS (Gary Null).flv Very Happy Wink
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Messaggio Da XENA Mer 23 Lug 2008 - 19:42

il mio pensiero in merito è :quando vedro qualcuno iniettarsi il virus dell'aids e dopo cinque anni risulterà negativo e sano come un pesce ..allora ci crederò fermissimamente .
xena pensiero eh Very Happy
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Messaggio Da MAURO LORE Mer 23 Lug 2008 - 20:09

XENA ha scritto:il mio pensiero in merito è :quando vedro qualcuno iniettarsi il virus dell'aids e dopo cinque anni risulterà negativo e sano come un pesce ..allora ci crederò fermissimamente .
xena pensiero eh Very Happy

----------------------------------

... dovrai aspetare molto... è dal 1980 che lo cercano... "il virus dell'AIDS"... ma NESSUNO lo ha MAI TROVATO... Laughing Laughing Laughing
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Messaggio Da XENA Mer 23 Lug 2008 - 20:38

be allora s'è così posson star tranquille quelle mogli che si son infettate tramite i loro maritozzi porcelloni Very Happy le solite desperates houses Rolling Eyes autosuggestione Very Happy
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Messaggio Da XENA Mer 23 Lug 2008 - 22:03

Very Happy Per par condicio

posto 2 link da wikipedia ,il secondo è sulle argomentazioni dei dissidenti dell'aids.



http://it.wikipedia.org/wiki/AIDS




http://it.wikipedia.org/wiki/Ipotesi_alternative_sull%27Aids
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Messaggio Da Pinco Pallino Mer 23 Lug 2008 - 23:44

Scusate, ma non sono troppo presente e forse questi link ci sono già

http://scienzamarcia.blogspot.com/2008/01/r-gallo-lo-scopritore-dellhiv-confessa.html

anche altri link
http://it.youtube.com/watch?v=-sWVZXLjwAA&feature=related
http://www.riflessioni.it/lettereonline/Hiv_Aids.htm
http://mednat.org/aids/aids_base.htm
http://www.laleva.cc/cura/aids_imperialismo.html

anche questo ci sarà già, ma per sicurezza http://biasco.ch/originedelmale/ (ottimo filmato)

P.S.
Voglio precisare che secondo alcuni "geni" io sono un complottista, quindi date il giusto peso alle notizie da me linkate
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Messaggio Da viernes Mer 23 Lug 2008 - 23:45

Beh, che questo fantomatico HIV non sia mai stato isolato, credo che sia indiscutibile come fatto.
Tant'è che nemmeno la medicina ufficiale l'ha mai negato...
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Messaggio Da XENA Gio 24 Lug 2008 - 11:40

Pinco Pallino ha scritto:</A>

P.S.
Voglio precisare che secondo alcuni "geni" io sono un complottista, quindi date il giusto peso alle notizie da me linkate


Ma no qui nessuno sparla di te Very Happy

io perlomeno no Very Happy

ciao Max
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Messaggio Da XENA Gio 24 Lug 2008 - 11:46

non si leggono i link AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ? 727784

wikipedia : Grazie a tecnologie come la reazione polimerasica a catena o i campioni di DNA, oggi applicate con regolarità in tutti i pazienti nelle nazioni progredite, l'HIV è rintracciabile in quasi tutti i malati sintomatici di AIDS. I test attuali sulla struttura genetica del virus, sugli antigeni e sul virus stesso nei fluidi e nelle cellule, sono molto più reattivi ed affidabili di quelli sulla ricerca degli anticorpi. È anche risaputo che non tutti gli anticorpi hanno un effetto neutralizzante, e sono stati individuati molti altri anticorpi generati dall'infezione da HIV. Sebbene non siano diffusi come esami di routine a causa dei costi elevati e di specifiche attrezzature di laboratorio, queste analisi tecniche dirette hanno confermato la validità dei test sugli anticorpi. (Jackson et al., 1990; Busch et al., 1991; Silvester et al., 1995; Urassa et al., 1999; Nkengasong et al., 1999; Samdal et al., 1996).
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Messaggio Da Ospite Gio 24 Lug 2008 - 11:54

Ehi Max ...Ma ciao ...

Fatti leggere un pò di più sù .... Wink ormai siamo diventati grandi (come forum intendo) Very Happy

Ciao Max pollice alto

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Messaggio Da XENA Gio 24 Lug 2008 - 12:01

se qualcuno mi spiegasse come fanno gli emofiliaci politrasfusi ad infettarsi se non è un virus?
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Messaggio Da Pinco Pallino Gio 24 Lug 2008 - 13:25

XENA ha scritto:se qualcuno mi spiegasse come fanno gli emofiliaci politrasfusi ad infettarsi se non è un virus?

i link mi sembrano funzionanti, ne copio/incollo uno sottolineando una frase che secondo me spiega tutto

Hiv - Aids
lettera inviata da Gianluigi Costa

"..Sappiamo che errare è umano, ma l'ipotesi Hiv-Aids è un errore macroscopico. Lo dico forte e chiaro per mettere in guardia la gente.."
Kary B. Mullis
Premio Nobel per la Chimica nel 1993 per aver scoperto la PCR (Polymerase Chain Reaction) reazione a catena della polimerase.

Oggi il movimento del dissenso raccoglie oltre 700 firme tra virologi, infettivologi, epidemiologi ed altri specialisti di 23 nazioni tra cui 3 premi Nobel, tutti indignati dalla colossale mistificazione e speculazione imbastita intorno all'AIDS.
Sono passati oltre 12 anni da quando le autorità sanitarie hanno cominciato ad annunciare al mondo intero che l'umanità era minacciata da una nuova terribile peste, la cosiddetta "peste del 2000" che nell'arco di pochi anni avrebbe colpito decine e decine di milioni di persone continuando ad espandersi a macchia d'olio fino a diventare veramente il flagello del secolo che sta per finire e di quello che sta per cominciare.
Nonostante questi allarmi spaventosi, però, l'AIDS continua a restare una epidemia molto più piccola di quel che si vuol far credere, confinata in Occidente ad alcuni gruppi a rischio ben precisi; ed in Africa gonfiata da una definizione artificiosa, capace di riunire sotto il suo largo ombrello malattie antiche cambiandone il nome.
La teoria ufficiale non è tuttora in grado di spiegare in quale modo il virus HIV possa provocare le malattie che gli vengono imputate. Tale teoria descrive l'AIDS come una malattia infettiva provocata dal virus HIV che distrugge pian piano le cellule del sistema immunitario, lasciando l'organismo indifeso di fronte a malattie "opportunistiche". Il virus penetra nell'organismo di un dato soggetto attraverso un contatto con sangue o sperma infetto. Questa infezione virale provoca una reazione anticorpale inefficace, utile solo ad essere registrata con i cosiddetti test dell'AIDS (o anti-HIV). La sieropositività costituirebbe il segnale di una malattia subdola, progressiva, inesorabile nella gran parte dei casi.

Dunque AIDS è un termine calderone che raccoglie condizioni eterogenee e disparate. Si tratta di condizioni che vengono tra loro associate solo quando il risultato del test dell'AIDS è positivo. Se il risultato è negativo, le stesse malattie vengono chiamate con il loro vecchio nome.


1) Assenza di correlazione tra risultati del test e malattia:
Una peculiarità delle malattie infettive virali è che hanno una causa unica (il virus), e ovviamente non possono verificarsi in sua assenza. Così non c'è varicella senza il virus della varicella, non c'è morbillo senza il virus del morbillo e così via. La letteratura medica ha registrato migliaia di casi di AIDS sieronegativi (cioè presentavano i sintomi ma il test era negativo), e sieropositività (test positivo) in assenza di AIDS.

La reazione al test, evidentemente capricciosa, può legarsi alla salute come alla malattia, è spesso associata ad un aumento aspecifico delle immunoglobuline, il che si verifica in molte situazioni, come nel corso di malattie autoimmuni, di infezioni croniche, di malaria, di parassitosi, talvolta anche per motivi banali come una vaccinazione antinfluenzale.

2) L'AIDS non si comporta come una malattia infettiva contagiosa: Nonostante l'allarmismo, l'AIDS è rimasto confinato a gruppi in cui sono presenti fattori di rischio ben precisi:
a) tossicodipendenti: (circa il 32% dei malati in USA e il 60% in Italia) si tratta di individui che oltre a subire gli effetti negativi dell'eroina, della cocaina, dell'alcool, delle anfetamine e di altre sostanze psicotrope, si alimentano in maniera scorretta ed insufficiente e sono colpiti in modo più o meno continuo da infezioni multiple. In queste condizioni di immunodepressione (molte droghe hanno effetto depressivo sul sistema immunitario). Anche i figli di madri tossicodipendenti ricevendo per via uterina tossine dalla madre possono presentare una sieropositività alla nascita.
b) omosessuali: (circa il 62% in USA e il 48% in Europa) il problema riguarda gli utilizzatori sistematici di droghe multiple, cocaina, extasy, alcool, nitriti assunti per via inalatoria a forti dosi (i nitriti sono sostanze molto reattive, causano immunodepressione, e vengono utilizzati per il loro effetto afrodisiaco e rilassante per la muscolatura sfinterica).
c) emofiliaci (circa l'1% in USA e il 3% in Europa). I carichi di proteine estranee sono essi stessi immunodepressivi sia in emofiliaci sieropositivi che sieronegativi.

3) Non esistono studi che dimostrino che l'AIDS è causato dall'HIV: Kary Mullis Premio Nobel per la chimica nel 1993 per aver inventato la PCR (Reazione Polimerasica a Catena) interpellò svariati virologi ed epidemiologi su dove trovare il riferimento bibliografico che spiegasse come l'HIV provochi l'AIDS. Ma nessuno dei colleghi fu in grado di precisarlo.

4) La definizione della malattia:
Essa comprende un alto numero di malattie già conosciute, attualmente esse sono ben 29! Queste malattie non sono affatto associate sempre ad immunodeficienza, sono definite AIDS se associate ad un test positivo. Se una persona ha la tubercolosi e risulta sieropositiva allora "ha l'AIDS". Se invece ha la tubercolosi ed il test è negativo, allora ha "soltanto la tubercolosi"

5) Incubazione misteriosa:
Tutte le malattie infettive virali, salvo rare eccezioni, hanno una incubazione breve, di pochi giorni o settimane. L'incubazione del virus dell'AIDS è stata calcolata inizialmente attorno ai 18 mesi, per aumentare poi di anno in anno, fino a raggiungere nel 1992, i 10/14 anni. A questo super-virus viene attribuito di tutto. Di volta in volta può essere furbissimo, tanto da sfuggire ad ogni tentativo di controllo da parte dei ricercatori, o viceversa, completamente "scemo".

6) L'allarme prostitute:
Le prostitute non potevano non diventare le vittime designate delle campagne propagandistiche dei tutori della nostra salute fisica e morale. Sennonché, via via che passavano i mesi, si è visto che il tasso di sieropositività era estremamente basso tra le prostitute. Al 31 Marzo 1995, su 27.043 casi solo 22 riguardavano prostitute non tossicodipendenti (non dipende dalla maggior protezione, perché quelle stesse prostitute presentavano un alto tasso di infezioni sessuali).

7) La terapia con AZT:
Sintetizzato nel 1964 come farmaco antitumorale. Rimase inutilizzato per 20 anni, poiché si constatò sperimentalmente che i topi leucemici trattati morivano in numero maggiore di quelli non trattati. Ma perché questo farmaco così tossico, cancerogeno e privo di effetti benefici continua ad essere somministrato? La Wellcome (casa farmaceutica produttrice) ha venduto 0.9 tonnellate nel 1987, ed è passata a 44.7 tonnellate nel 1992. Il costo dell'AZT per malato è di circa 450.000 lire al mese. Il profitto lordo per la Wellcome nel 1993 è stato di 586 miliardi di lire l'anno.

Da tempo i settori più reazionari del mondo politico e religioso occidentale erano alla ricerca di pretesti scientifici cui ancorare le loro offensive puritane e restauratrici. Un primo tentativo fu compiuto alla fine degli anni '70, con una raffica di informazioni più o meno terroristiche sulle malattie veneree. Ma l'AIDS sembrò l'occasione d'oro. Qui si delineava una malattia non solo sessuale ma mortale e invulnerabile agli arsenali medici esistenti. Insomma una malattia inventata su misura per i sessuofobi di ogni stampo e di ogni paese.

Kary B. Mullis (Premio Nobel per la Chimica): Il mistero che circonda quel dannato virus è il frutto inevitabile di quei due miliardi di dollari che ci spendono sopra ogni anno. Se prendessimo un qualsiasi altro virus e spendessimo due miliardi di dollari ogni anno per studiarlo, state certi che anche quel virus produrrebbe misteri a bizzeffe.

Tratto da: "AIDS la grande truffa" di Luigi De Marchi e Franco Franchi NEXUS NEW TIME edizione italiana n°5.
-------------------------------------
Nel 1970, il Dipartimento per la Difesa degli Stati Uniti d'America chiese alla Commissione Senatoriale cospicui fondi per la ricerca e lo sviluppo di armi biologiche per attaccare il sistema immunitario umano. La richiesta fu avanzata per lo sviluppo di "agenti biologici sintetici". Testimoniando davanti alla Commissione, Donald McArthur, esperto militare di guerra biologica, dichiarò: "..tra 5 o 10 anni, probabilmente sarà possibile creare un nuovo microrganismo infettivo che potrebbe essere diverso per alcuni importanti aspetti da ogni altro agente conosciuto..".
McArthur concludeva che un programma di ricerca del genere "..poteva essere completato in circa 10 anni al costo di 10 milioni di dollari..". La somma richiesta fu accordata.

Jacob Segal, di origine russa, docente di biologia all'università di Humboldt, Germania è convinto che l'AIDS sia stato creato nel laboratorio di Fort Detrick, nel Maryland, centro di ricerca su armi chimiche e biologiche. Insieme alla moglie, Segal pubblicò le sue scoperte nel 1986 in un opuscolo polemico intitolato AIDS: una malattia prodotta in America. Poi cercò di dimostrare che il virus della immunodeficienza (HIV), che molti scienziati ritengono evolva in AIDS, è quasi identico al altri due virus: il VISNA, una malattia mortale che colpisce le pecore ma non l'uomo, e il virus della leucemia delle cellule T (HTLV-1) il quale, sebbene non mortale è altamente infettivo per l'uomo. Segal afferma che il laboratorio di alta sicurezza di Fort Detrick realizzò l'unione dei virus VISNA e HTLV-1, originando così un'arma biologica artificiale altamente contagiosa e mortale per gli uomini. Il risultato fu l'HIV messo a punto tra la fine del 1977 e la primavera del 1978.

Segal respinge la tesi che l'AIDS abbia avuto origine dal contatto fra uomini e scimpanzé in Africa, e sottolinea che il cocktail di Fort Detrick venne testato su carcerati che decidevano volontariamente di partecipare all'esperimento in cambio della libertà anticipata. Siccome i sintomi non si manifestarono prima di sei mesi, i test furono giudicati fallimentari e i carcerati vennero rilasciati. Alcuni di loro erano omosessuali, fa notare Segal, e una volta arrivati a New York, ignari delle loro condizioni, cominciarono a trasmettere il contagio a persone del giro dei gay newyorchesi. E qui, nel 1979, si manifestò il primo caso conclamato di AIDS, e la malattia cominciò a diffondersi rapidamente.
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Messaggio Da Pinco Pallino Gio 24 Lug 2008 - 13:26

continua


Articolo tratto dal Newsgroup it.discussioni.insabbiamenti
--------------------------------------------
LA STORIA SEGRETA DELL’AIDS
di Giuseppe Cosco

Dopo
che per anni siamo stati terrorizzati dallo spettro terrificante
dell’AIDS, oggi non se ne parla quasi. Forse per questo è venuto il
momento di riscrivere la storia di questa misteriosa sindrome, che
colpisce selettivamente omosessuali e drogati. C’è chi sostiene che
questa terribile malattia è stata creata in laboratorio come arma di
sterminio controllato In vero, assistiamo al propagarsi di nuovi
razzismi, culminanti in "programmi di controllo" che celano genocidi e
stermini accuratamente programmati in ambienti militari e asettici
laboratori, dove si studiano nuovi tipi di morte. In certi ambienti
scientifici, si svolgono esperimenti, capaci di suscitare veri e propri
flagelli. La nostra, in fondo, è un’Era di pericolosi angeli
sterminatori o, se preferite, anticristi.
Un documento del
Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, gli Atti del 91° Congresso
– Sottocomitato del Dipartimento della Difesa, 1 Luglio 1969, dice
testualmente: "Gli studi sulla biologia molecolare progrediscono con
straordinaria velocità. (…). Entro cinque o dieci anni sarebbe
possibile produrre un nuovo agente biologico che non esiste in natura,
e contro cui non è stata acquisita nessuna immunizzazione naturale".
Nel periodo di tempo previsto, "cinque o dieci anni", scoppia
l’epidemia denominata AIDS. La storia dell’AIDS, dunque, sarebbe molto
diversa da come fino ad ora è stata raccontata. La verità sarebbe ben
altra e nel mio libro documento cosa si nasconderebbe dietro la
cosiddetta "peste del XX secolo".
Nel 1981, presso il "Centers for
Disease Control" di Atlanta, in Georgia, si cominciò a parlare di una
nuova malattia molto contagiosa denominata: "Sindrome di
immunodeficienza acquisita" provocata, a quanto dicevano e dicono, da
un virus. Robert C. Gallo e Luc Montagnier, gli scopritori spiegarono
che l’AIDS è: "...una malattia devastante causata da una classe di
agenti infettivi - i retrovirus - che erano stati individuati per la
prima volta in esseri umani solo qualche anno prima. ...fu isolato un
nuovo virus - il virus dell'immunodeficienza acquisita dell'uomo (HIV,
da human immunodeficiency virus) - e si dimostrò che esso era la causa
della malattia..." (3). E solo nel 1984, l’allora Ministro della Sanità
statunitense Margaret Heckler ed il virologo Robert Gallo,
dell’Istituto Superiore di Sanità, annunciarono al mondo, nel corso di
una conferenza stampa, che era stata individuata una nuova malattia
virale, trasmessa attraverso il sangue o i rapporti sessuali. Si disse
e ancora si dice che esso opera sulla cellula a livello genetico in
maniera tale che il DNA delle cellule infettate riceve "comandi"
direttamente dall’RNA virale, differentemente di come solitamente
avviene nelle cellule, dove i "comandi" sono trasmessi dal DNA, mentre
l’RNA si comporta soltanto da messaggero. Questo modus operandi gli
deriva da un particolare enzima, la trascrittasi inversa, che
costruisce una coppia di DNA a partire dall’RNA virale, che poi va ad
integrarsi nel patrimonio genetico (DNA) della cellula ospite. Il
"virus dell’immunodeficienza acquisita" infetterebbe i linfociti T
(helper), adibiti alla produzione di anticorpi da parte del sistema
immunitario. Diversi scienziati sono convinti che non sia, com’è
sancito dall’ortodossia medica, il virus HIV a causare l’AIDS e, tra
questi, il famoso scienziato Peter Duesberg ( www.duesberg.com ),
esperto, a livello mondiale, di retrovirus e professore di biologia
molecolare alla University of California di Berkeley, scopritore, nel
1970, del primo gene collegato al cancro, che, tra l’altro, afferma:
"Il virus di Gallo non è la causa dell’AIDS perché non rispetta i
postulati di Koch e Henle di malattia contagiosa e perché non rispetta
sei regole cardinali della virologia" (4). In sostanza Koch ha
affermato che si può parlare di malattia contagiosa solo quando
l’agente infettante, oltre a causare la stessa affezione in tutti
quegli individui coi quali viene a contatto, è anche sempre presente in
ogni stadio della malattia.

Con l’AIDS tutto ciò non avviene,
infatti, "ci sono molti casi di persone con tutti i sintomi dell’AIDS
ma che non presentano alcuna infezione da Hiv, così come ci sono
soggetti che sono stati infettati dall’Hiv da oltre 10 anni e che non
mostrano alcun segno di malattia" E’ da sottolineare, invece, che il
modello dell’HIV (nome attuale del virus di Robert Gallo deciso da un
apposito comitato scientifico al posto dei nomi LAV e HTLV-III) sta
miseramente fallendo ad ogni test scientifico. La ricerca basata su di
esso non è stata in grado di fornire non soltanto una cura efficace o
un vaccino, ma neanche una spiegazione teorica per il meccanismo che
causa lo stato patologico. Che l’HIV non sia la causa dell’AIDS sono
ormai diversi scienziati a crederlo, tra i quali, oltre al prof.
Duesberg, i premi Nobel Walter Gilbert e Kary B. Mullis, ecc..
Quest’ultimo è stato insignito del prestigioso riconoscimento per la
Chimica nel 1993, per aver scoperto la Polimerase Chain Reaction (PCR),
metodo per amplificare il DNA applicato pure nello studio dell’HIV.
Neppure Eleni Papadopulos-Eleopulos ci crede.

Gli scienziati,
sulla causa dell’Immunodeficenza acquisita (AIDS), propendono per
spiegazioni diverse, che possono essere suddivise in due correnti: la
prima attesta che l’HIV è necessario ma insufficiente, perché asserisce
che devono essere presenti altri cofattori per far esplodere la
malattia. La seconda corrente, invece, attesta che questo virus sarebbe
niente più che il segno di una immunodeficienza già preesistente,
provocata da agenti non per forza di cose infettivi, che potrebbero
essere anche chimici, comportamentali e/o ambientali. Il prof. Duesberg
ha precisato inoltre: "promuovo le mie idee per integrità scientifica,
perché quando scopri che una strada non funziona è giusto cercarne
altre", aggiungendo che "chi sostiene che l’Aids è provocato dal virus
Hiv spinge migliaia di persone a prendere una medicina dannosa come
l’Azt e convince i sieropositivi che la loro vita è di fatto finita,
terrorizza il mondo intero riguardo ai rapporti sessuali, e specula
sull’esistenza di persone malate".

Ci stanno ancora altre
teorie, molto inquietanti, sull’Aids e chi le diffonde viene tacciato
di cospirazionismo, di paranoia e ridicolizzato. Alcune di queste gravi
accuse meritano, per lo meno, di essere conosciute dall’opinione
pubblica, visto che non trovano spazi sui mass media che diffondono
soltanto le teorie "ufficiali". Ecco di seguito un breve sunto di
queste gravissime accuse. Taluni studiosi hanno sostenuto che questa
terribile malattia è stata creata in laboratorio come arma di sterminio
controllato.
Sorprende, inoltre, sapere che il virus responsabile
dell’immunodeficienza acquisita è stato scoperto da Gallo, addirittura,
un anno prima che si manifestasse la malattia! "Nessun altro
ricercatore, mai, nella storia della medicina, è riuscito a scoprire
l’agente patogeno di una epidemia l’anno prima che l’epidemia
scoppiasse. Solo Robert C. Gallo c’è riuscito", hanno denunciato i
giornalisti Francesco Romano e Elizabeth Vogel. Come si spiega questo
anacronismo? La storia "ufficiale" dell’AIDS racconta che il dott.
Robert Gallo ipotizzò un virus come causa dell’Immunodeficienza
acquisita, a febbraio 1983, tuttavia, Jerome Groopman, sulla rivista
"Nature", già cinque mesi prima, a settembre dell’82, aveva scritto:
"Robert Gallo del National Cancer Institute sta studiando i pazienti di
AIDS in funzione del virus HTLV perché il virus HTLV ha una simpatia
per i T-linfociti, e perché è endemico dei Caraibi" ("Nature", 9
settembre 1982).
La storia della "sindrome di immunodeficienza
acquisita" è del resto un vero e proprio maledetto puzzle con risvolti
e sorprese, così inquietanti, da sembrare incredibili e guai a chi
denuncia il misfatto. Ci ha provato il professor Duesberg pubblicando
assieme a Bryan Ellison il libro: "Why We Will Never Win the on AIDS",
ebbene, una Corte Federale Di New York, il 29 dicembre del 1995, ha
ordinato che tutte le copie del libro venissero ritirate e distrutte.
Una precedente ordinanza dello stesso giudice vietava la distribuzione
del libro ovunque in America, anche gratuitamente. Come interpretare
questa congiura del silenzio?

E se davvero Duesberg avesse
ragione a sostenere che l’Hiv non è la causa dell’AIDS? Allora sarebbe
davvero tremendo per l’ortodossia sull’AIDS, perché: "dal 1987 sta
prescrivendo a più di 200.000 sieropositivi, non importa se colpiti o
meno dall’AIDS, una micidiale accozzaglia di farmaci venefici, come la
pentamidina e i chemioterapici (tipo l’AZT, il ddl e il ddc); ...sta
infliggendo mortifere prognosi di AIDS a centinaia di migliaia di
persone risultate sieropositive al test dell’HIV"
Ma, se non è l’HIV, cos’è?

Il
"Sunday Express" (26 ottobre 1986), scrisse che, secondo tre studiosi,
"l’AIDS, la patologia mortale apparsa nel 1979 negli USA e che miete
vittime in tutti i continenti, è stata ‘inventata’ in laboratorio". Nel
frattempo si levano, da più parti, accuse gravissime mentre le bugie
dette sull’AIDS "...ancora oggi si ripetono per coprire lo sterminio
dei negri, dei drogati e degli omosessuali..."
E’, infatti, ormai
evidente che ben lontana "dal minacciare la popolazione eterosessuale
in generale, l’AIDS resta confinato, principalmente, ai
tossicodipendenti ed agli omosessuali maschi di particolari zone
urbane" Cosa si cela dietro l’AIDS?
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AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ? Empty Re: AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ?

Messaggio Da Pinco Pallino Gio 24 Lug 2008 - 13:27

continua

C’è chi ha parlato di
sterminio, di congiura contro una parte dell’umanità. La popolazione
nera degli Stati Uniti crede che "l’unico dato in comune tra le vittime
dell’AIDS... non è né il sesso né la droga, ma sono le manipolazioni
dell’uomo bianco. Secondo queste storie ai drogati viene fornita eroina
opportunamente tagliata con sostanze che danneggiano il sistema
immunitario, mentre gli omosessuali e gli africani vengono infettati
mediante vaccinazioni di massa, col pretesto di proteggerli da altre
malattie. Oppure accusano il governo di praticare la guerra
batteriologica contro i propri cittadini omosessuali mettendo in giro
un virus (!) che contagia a preferenza gli omosessuali"

Leggiamo
ancora, nel dossier inchiesta di Romano e Vogel, che "la rivista gay
New York Native, nell’83 pubblicò la lettera di un dipendente del
laboratorio di guerra biologica di Fort Detrick il quale assicurava di
aver partecipato all’operazione, che era iniziata nel ‘78. La lettera
era anonima ma è stata pubblicata anche in Unione Sovietica dalla
Literaturnaya Gazeta (il 30.10.85 secondo Covert Action)... Secondo un
articolo apparso con rilievo nel Times di Londra l’epidemia di AIDS in
Africa ed in Sud America segue la vaccinazione in massa contro il
vaiolo, effettuata nei primi anni ‘80. Per estirpare il vaiolo dalla
faccia della terra l’OMS avrebbe vaccinato almeno 70 milioni di negri
dell’Africa Centrale"

La gravissima accusa fu pubblicata prima
da un giornale di New Delhi "The Patriot" (ottobre 1985), e poi ripresa
e stigmatizzata dalla sovietica "Literaturnaya Gazeta" il 30 ottobre
dello stesso anno. In Brasile, la notizia che il virus dell’AIDS era un
prodotto dell’ingegneria genetica, messo appunto come terribile arma
biologica, fu pubblicata dal giornale "L’Estado de Sao Paulo". In
Inghilterra, il 26 ottobre 1986, il quotidiano londinese "Sunday
Express" ripubblicò la terribile accusa. La "Pravda", nell’ex Unione
Sovietica, il 31 ottobre 1986, corredò una vignetta, che raffigurava un
militare che dava un pacchetto di dollari ad un medico che aveva una
provetta con dentro il mortale virus con una didascalia che ribadiva
l’accusa della creazione del virus nei laboratori del Pentagono. La
rivista francese "Eléments" (n. 63, 1988) rilanciò l’accusa con un
articolo titolato "AIDS, il Pentagono sotto accusa". Tutto ciò sembra
essere però passato sotto silenzio.

E se l’AIDS fosse, davvero,
una vera e propria strage programmata di omosessuali, drogati, gente di
colore e poveri del mondo? Proviamo a prendere sul serio queste
gravissime accuse. Non c’è dubbio che un certo razzismo considera i gay
e i drogati delle minoranze moleste, di cui se ne potrebbe benissimo
fare a meno. Quanto alle sterminate masse di poveri del Terzo Mondo,
che non producono e coi loro bisogni pongono problemi alle nazioni più
ricche, un loro sterminio si concilierebbe molto bene con il modello di
una società basata sul mercato, la produzione e il consumo. Secondo una
filosofia alquanto cinica, occorre qualcosa che sostituisca le guerre e
le grandi epidemie che in passato avevano la funzione di calmierare e
selezionare la popolazione del pianeta.

E’ atroce pensare che
scienziati e studiosi possano mettersi al servizio di un tale disegno,
ma d’altra parte non si può negare che in certi santuari della scienza
medica si agisca contravvenendo al giuramento di Ippocrate e, invece,
si sacrifichino vittime umane per teoremi di morte. Lo ha denunciato il
dott. Robert Newman, presidente di un grande ospedale di New York, il
"Beth Israel Medical Center". Parlando dei tossicodipendenti ha
dichiarato: "Nessuno lo ha ancora detto apertamente, ma sono sicuro che
molti sono d’accordo che dovremmo lasciarli morire tutti". Questa
logica di morte è confermata anche dalle parole di Julian Huxley,
fondatore della Società Eugenetica Britannica, il quale ha asserito
che: "L’intelligenza di un nero è differente da quella di un bianco,
come lo è il corpo (...). Del resto è sufficiente vedere il
comportamento religioso dei negri per comprendere le differenze:
urlano, danzano, si abbandonano alle emozioni più violente (...). Negri
e bianchi presentano differenze organiche inarmonizzabili". E’ in base
a queste convinzioni che l’uomo arriva a sterminare i propri simili. Ma
poi, dovremmo forse stupirci che si possano organizzare simili crudeli
stermini al termine di un secolo segnato dal nazismo e dallo
stalinismo? Questo abominio, d’altronde, è stato denunciato,
soprattutto nei primi anni ’80, da alcuni studiosi e ricercatori che la
pensano proprio cosi e, a supporto delle loro gravissime accuse,
indicano alcuni documenti del governo degli Stati Uniti.
Tra questi,
il Memorandum 200 per la Sicurezza nazionale è uno dei primi e forse il
più importante. Fu "redatto nell’aprile del 1974 dall’allora
Consigliere americano per la Sicurezza nazionale, Henry Kissinger. Il
documento, a lungo tenuto segreto, fu reso di dominio pubblico nel 1990
grazie alla legge per la libertà d’informazione, e collocato negli
Archivi nazionali americani. Si tratta di un documento agghiacciante,
che denota il cinismo di un governo quando afferma: "Lo spopolamento,
dovrebbe essere la principale priorità della politica estera americana
verso i Paesi del Terzo mondo" Un altro documento terribile è il
"Global 2000 Report to the President" presentato dal Dipartimento di
Stato americano. Il giornalista Rogelio Maduro nel suo libro "The Ozone
Scare" scrive: "Questo dossier fu elaborato dal Consiglio della Casa
Bianca per l’Ambiente e dal Dipartimento di Stato a partire dai primi
giorni della presidenza Carter. Decine di alti funzionari e centinaia
di consulenti hanno lavorato a questo rapporto che proponeva di fare
del "controllo demografico" la pietra angolare delle politiche di tutti
i futuri presidenti americani. Nel rapporto e nei documenti che lo
accompagnano, si trovano tutta una serie di profezie terrorizzanti:
crisi delle risorse idriche, penuria di energia, carenza di materie
prime strategiche. La causa di tutto ciò? La crescita demografica.
(...). E’ dunque necessario, concludeva il documento, che il governo
faccia convergere politica estera ed interna con l’obiettivo di
eliminare questi uomini di troppo. (...). Dal momento in cui questo
documento è stato reso di pubblico dominio, sezioni intere del governo
americano non lavorano che per mettere in pratica le sue
raccomandazioni: il genocidio"

Questo programma non è condiviso
solo dagli americani. Il celebre documentarista Jacques Cousteau, che
fu un accanito propugnatore del programma xenofobo in Francia, scrisse:
"Noi vogliamo eliminare le sofferenze, le malattie? L’idea è bella ma
non può rivelarsi positiva nel lungo termine. C’è da temere di
compromettere così l’avvenire della nostra specie. E’ terribile da
dirsi. E’ necessario che la popolazione mondiale si stabilizzi e perciò
è necessario eliminare 350 mila uomini al giorno". E Filippo duca di
Edimburgo, marito della Regina Elisabetta II presidente del WWF
internazionale, affermò: "Nel caso che io rinasca, mi piacerebbe essere
un virus letale così da contribuire a risolvere il problema della
sovrappopolazione". (Deutsche Press Agentur, DPA, 8 agosto 1988).

Ecco
un altro esempio del disprezzo verso le popolazioni del Terzo mondo. Il
patologo dr. Cornelius Rhoades, che qualche anno dopo avrebbe diretto
il reparto di patologia del Rockefeller Institute, nel 1932, diede
inizio ad una vasta ricerca sul cancro. In definitiva effettuava
orribili esperimenti, tra cui far insorgere deliberatamente delle
infezioni sui malati. Trenta portoricani, morirono a causa di questi
orribili esperimenti.
Rhoades come giustificazione sostenne che: "I
portoricani sono la più sporca, la più fannullona, degenerata e ladra
razza sulla faccia della terra... e che perciò tutti i medici potevano
deliziarsi nell’abuso e nella tortura di questi sciagurati".

Alla
luce di considerazioni così sinistre non è più fantascienza credere a
quanto sostengono alcuni scienziati, e cioè che "l’AIDS fu in effetti
il risultato di un programma di ricerca a lungo termine". Qualcuno
afferma addirittura di averne le prove, come il russo Jakob Segal,
docente di biologia all’Università di Humboldt, nella ex Germania
orientale. Il professor Segal è certo che l’AIDS è stato messo a punto
nel laboratorio di Fort Detrick, nel Maryland, un centro di ricerca su
armi chimiche e biologiche. Segal per dimostrare la gravissima accusa
pubblicò tutti i dati, che aveva raccolto nel 1986, in un libro dal
titolo: "AIDS: una malattia prodotta in America".
In esso lo
studioso sostiene che: "il virus della immunodeficienza (Hiv), che
molti scienziati ritengono evolva in AIDS, è quasi identico ad altri
due virus: il Visna, una malattia mortale che colpisce le pecore, il
BVL (Bovine Leukemia Virus), ma non l’uomo, e il virus della leucemia
delle cellule T: Htlv-1 (Human T Cell Leukemia Virus). Il Laboratorio
di alta sicurezza di Fort Detrick realizzò l’unione dei virus Visna e
Htlv-1. Il risultato fu l’Hiv messo a punto tra la fine del 1977 e la
primavera del 1978. Il ‘cocktail’ di Fort Detrick venne testato su
carcerati che decidevano volontariamente di partecipare all’esperimento
in cambio della libertà anticipata. Siccome i sintomi non si
manifestano prima di 6 mesi, i test furono giudicati fallimentari e i
carcerati vennero rilasciati".
"Alcuni di loro erano omosessuali, -
continua Segal - e una volta arrivati a New York, ignari delle loro
condizioni, cominciarono a trasmettere il contagio a persone del giro
dei gay newyorckesi. E qui, nel 1979, si manifestò il primo caso
conclamato di AIDS, e la malattia cominciò a diffondersi rapidamente".
Un altro ricercatore Robert Strecker, confermò le accuse fatte da
Segal. Egli affermò: "Quando si studia la natura del virus dell’AIDS si
scopre qualcosa di estremamente interessante. I geni del virus
dell’AIDS non esistono nei primati o nell’uomo. Se si prende il
materiale genetico di primati, scimpanzé, esseri umani e lo si
riordina, non si può ottenere l’AIDS". Per Segal l’AIDS si sarebbe
diffuso a causa di un incidente; per Strecker, invece, sarebbe stato
iniettato volutamente ai membri della comunità omosessuale americana
durante il programma per la vaccinazione contro l’epatite B.
Nel
frattempo si continua a morire di AIDS specialmente tra le categorie a
rischio (omosessuali e drogati) e nel Terzo mondo. Tra i Paesi dove vi
sono più persone colpite dall’AIDS vi è l’India "che conta già quattro
milioni di abitanti sieropositivi e rischia di diventare il Paese più
colpito dall’epidemia dell’AIDS. Lo ha denunciato a Manila il ministro
della sanità indiano, signora Renu Ka Chowdury..."(Rai-Televideo del 26
ottobre 1997). Dopo quanto esposto il fatto che segue fa venire la
pelle d’oca. Il 19 gennaio 1989 "‘Nature’ esce con una serie di
articoli sconcertanti sull’India. "Saranno sterilizzate tutte le mucche
improduttive" scrive ‘Nature’. Poi c’è la notizia che riguarda
direttamente la nostra storia: "entro il ‘92, dice ‘Nature’, tutti i
bambini indiani saranno vaccinati contro una serie di malattie". (...).
Tutti i bambini indiani dovranno essere immunizzati entro il 1992.
"Chiaramente
qualcosa non funziona nella redazione di ‘Nature’. In India ci sono più
di 200.000.000 di bambini, e il 92 inteso come anno non è una scadenza
realistica. (...). Alla fine del 1988 in India si contavano 9 casi di
AIDS"(17). Traete da soli le conclusioni. Sulla base di questi fatti
esposti c’è da chiedersi con inquietudine che cosa ci riserva il
futuro. Che sia davvero in atto una mortale congiura? Come si è visto
non sono in pochi a crederlo. Alcune delle tesi riportate in questo
studio ricevono, oggi, numerose conferme, anche molto autorevoli.

Un
altro fatto, alquanto enigmatico, fa notare "Nexus. New Time" (edizione
italiana, anno IV, n. 29, 2000) è quanto scrisse, il 30 aprile scorso,
il Washington Post che, tra l’altro: annunciava un’iniziativa della
National Security Agency (NSA) volta a collocare lo studio dell’Aids e
tutti gli istituti pubblici della sanità, che lo stanno conducendo,
sotto il controllo della Central Intelligence Agency (CIA)… Il
Presidente Clinton, consigliato dal National Intelligence Council (NIC)
di dichiarare formalmente l’epidemia globale di AIDS una ‘minaccia alla
sicurezza nazionale’ degli Stati Uniti, ha trasformato questa politica
in legge. L’azione prefigura la probabile persecuzione, se non
l’incarcerazione o l’assassinio, degli scienziati ‘dissidenti’ che si
occupano dell’AIDS…

(Fonte: dr. Leonard Horowitz, Idaho Observer, USA, luglio 2000)
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Messaggio Da XENA Gio 24 Lug 2008 - 13:34

un'attimo ...ammazz quanto da leggere ,lo faccio dopo;
intanto chiedo rinforzi Wink

hepl me Very Happy
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Messaggio Da mara Gio 24 Lug 2008 - 15:51

Ti aiuterei volentieri....ma non so come! risatona

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Messaggio Da MAURO LORE Gio 24 Lug 2008 - 16:22

... "Pinco Pallino...

... OTTIMO lavoro...

sono +/- le stesse cose che vengono dette dagli scienziati nel documentario di 2 h. in Inglese... Wink
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Messaggio Da XENA Gio 24 Lug 2008 - 21:06

si ho letto velocemente ma non mi si è spiegato come un emofiliaco con le trafusioni diventi sieropositivo,ho la zucca dura Very Happy
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Messaggio Da MAURO LORE Gio 24 Lug 2008 - 21:35

XENA ha scritto:si ho letto velocemente ma non mi si è spiegato come un emofiliaco con le trafusioni diventi sieropositivo,ho la zucca dura Very Happy

-----------

... se trovi un' "anima gentile" che capisce l'inglese/Americano... la spiegazione scientifica... la trovi nel Documentario che ho indicato nell'apertura del topic...

... poi... soprattutto... "sieropositivo"... NON significa un bel niente... in CONCRETO...

... per molti... significa la MORTE... perchè... presi dalla PAURA... SI UCCIDONO "da soli"... Wink

-----------------

... hmm... qesta storia... mi ricorda tanto... quella di un'altra brutta "malattia"... Wink

-----------------
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Messaggio Da XENA Gio 24 Lug 2008 - 21:38

MAURO LORE ha scritto:
XENA ha scritto:il mio pensiero in merito è :quando vedro qualcuno iniettarsi il virus dell'aids e dopo cinque anni risulterà negativo e sano come un pesce ..allora ci crederò fermissimamente .
xena pensiero eh Very Happy

----------------------------------

... dovrai aspetare molto... è dal 1980 che lo cercano... "il virus dell'AIDS"... ma NESSUNO lo ha MAI TROVATO... Laughing Laughing Laughing


basterebbe molto meno,non serve il virus isolato ,basterebbe entrare in contatto con il sangue dell'ipotetico infetto;ad esempio :i dissidenti Very Happy si fanno un taglio su di una mano e ci sparono una siringa di sangue prelevato da un immunodepresso positivo agli anticorpi hiv1 e noi
aspettiamo con pazienza che lui abbia ragione ..perchè non l'ha mai fatto nessuno per comprovare la tesi : -la bufala dell'aids-? Shocked Very Happy
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Messaggio Da XENA Gio 24 Lug 2008 - 22:31

XENA ha scritto:i dissidenti Very Happy si fanno un taglio su di una mano e ci sparono una siringa di sangue prelevato da un immunodepresso positivo agli anticorpi hiv1 e noi
aspettiamo con pazienza che lui abbia ragione ..perchè non l'ha mai fatto nessuno per comprovare la tesi : -la bufala dell'aids-? Shocked Very Happy

Ovvio , per dissidenti intendevo :scienziati non noi ,comuni mortali Very Happy
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Messaggio Da viernes Gio 24 Lug 2008 - 23:51

tantovale ribadirlo Very Happy

viernes ha scritto:Beh, che questo fantomatico HIV non sia mai stato isolato, credo che sia indiscutibile come fatto.
Tant'è che nemmeno la medicina ufficiale l'ha mai negato...
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Messaggio Da Pinco Pallino Ven 25 Lug 2008 - 0:03

XENA ha scritto:
MAURO LORE ha scritto:
XENA ha scritto:il mio pensiero in merito è :quando vedro qualcuno iniettarsi il virus dell'aids e dopo cinque anni risulterà negativo e sano come un pesce ..allora ci crederò fermissimamente .
xena pensiero eh Very Happy

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... dovrai aspetare molto... è dal 1980 che lo cercano... "il virus dell'AIDS"... ma NESSUNO lo ha MAI TROVATO... Laughing Laughing Laughing


basterebbe molto meno,non serve il virus isolato ,basterebbe entrare in contatto con il sangue dell'ipotetico infetto;ad esempio :i dissidenti Very Happy si fanno un taglio su di una mano e ci sparono una siringa di sangue prelevato da un immunodepresso positivo agli anticorpi hiv1 e noi
aspettiamo con pazienza che lui abbia ragione ..perchè non l'ha mai fatto nessuno per comprovare la tesi : -la bufala dell'aids-? Shocked Very Happy

L'ha fatto un certo dottor Robert Willner ma nessuno ne sa niente, certe notizie "non passano".

http://infsalutementale.splinder.com/tag/aids

xena, era quello che chiedevi?
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Messaggio Da Ospite Ven 25 Lug 2008 - 0:18

ecco fregata Very Happy

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Messaggio Da MAURO LORE Ven 25 Lug 2008 - 0:30

Pinco Pallino ha scritto:
XENA ha scritto:
MAURO LORE ha scritto:
XENA ha scritto:il mio pensiero in merito è :quando vedro qualcuno iniettarsi il virus dell'aids e dopo cinque anni risulterà negativo e sano come un pesce ..allora ci crederò fermissimamente .
xena pensiero eh Very Happy

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... dovrai aspetare molto... è dal 1980 che lo cercano... "il virus dell'AIDS"... ma NESSUNO lo ha MAI TROVATO... Laughing Laughing Laughing


basterebbe molto meno,non serve il virus isolato ,basterebbe entrare in contatto con il sangue dell'ipotetico infetto;ad esempio :i dissidenti Very Happy si fanno un taglio su di una mano e ci sparono una siringa di sangue prelevato da un immunodepresso positivo agli anticorpi hiv1 e noi
aspettiamo con pazienza che lui abbia ragione ..perchè non l'ha mai fatto nessuno per comprovare la tesi : -la bufala dell'aids-? Shocked Very Happy

L'ha fatto un certo dottor Robert Willner ma nessuno ne sa niente, certe notizie "non passano".

http://infsalutementale.splinder.com/tag/aids

xena, era quello che chiedevi?

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... bravo "Pinco Pallino"... sei proprio "in gamba"... Wink

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Messaggio Da XENA Ven 25 Lug 2008 - 0:31

Pinco Pallino ha scritto:
XENA ha scritto:
MAURO LORE ha scritto:
XENA ha scritto:il mio pensiero in merito è :quando vedro qualcuno iniettarsi il virus dell'aids e dopo cinque anni risulterà negativo e sano come un pesce ..allora ci crederò fermissimamente .
xena pensiero eh Very Happy

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... dovrai aspetare molto... è dal 1980 che lo cercano... "il virus dell'AIDS"... ma NESSUNO lo ha MAI TROVATO... Laughing Laughing Laughing


basterebbe molto meno,non serve il virus isolato ,basterebbe entrare in contatto con il sangue dell'ipotetico infetto;ad esempio :i dissidenti Very Happy si fanno un taglio su di una mano e ci sparono una siringa di sangue prelevato da un immunodepresso positivo agli anticorpi hiv1 e noi
aspettiamo con pazienza che lui abbia ragione ..perchè non l'ha mai fatto nessuno per comprovare la tesi : -la bufala dell'aids-? Shocked Very Happy

L'ha fatto un certo dottor Robert Willner ma nessuno ne sa niente, certe notizie "non passano".

http://infsalutementale.splinder.com/tag/aids

xena, era quello che chiedevi?


Pinco Pallino lo sai che questo bacucco è morto sei mesi dopo??? uhmmmm....


punto e a capo Basketball


http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Willner&sa=X&oi=translate&resnum=4&ct=result&prev=/search%3Fq%3Drobert%2Bwillner%2Baids%26hl%3Dit%26lr%3Dlang_it%26sa%3DG
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Messaggio Da XENA Ven 25 Lug 2008 - 0:32

Ricky ha scritto:ecco fregata Very Happy

dici??? lol!
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Messaggio Da MAURO LORE Ven 25 Lug 2008 - 1:25

XENA ha scritto:
Pinco Pallino ha scritto:
XENA ha scritto:
MAURO LORE ha scritto:
XENA ha scritto:il mio pensiero in merito è :quando vedro qualcuno iniettarsi il virus dell'aids e dopo cinque anni risulterà negativo e sano come un pesce ..allora ci crederò fermissimamente .
xena pensiero eh Very Happy

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... dovrai aspetare molto... è dal 1980 che lo cercano... "il virus dell'AIDS"... ma NESSUNO lo ha MAI TROVATO... Laughing Laughing Laughing


basterebbe molto meno,non serve il virus isolato ,basterebbe entrare in contatto con il sangue dell'ipotetico infetto;ad esempio :i dissidenti Very Happy si fanno un taglio su di una mano e ci sparono una siringa di sangue prelevato da un immunodepresso positivo agli anticorpi hiv1 e noi
aspettiamo con pazienza che lui abbia ragione ..perchè non l'ha mai fatto nessuno per comprovare la tesi : -la bufala dell'aids-? Shocked Very Happy

L'ha fatto un certo dottor Robert Willner ma nessuno ne sa niente, certe notizie "non passano".

http://infsalutementale.splinder.com/tag/aids

xena, era quello che chiedevi?


Pinco Pallino lo sai che questo bacucco è morto sei mesi dopo??? uhmmmm....


punto e a capo Basketball


[url=http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Willner&sa=X&oi=translate&resnum=4&ct=result&prev=/search%3Fq%3Drobert%2Bwillner%2Baids%26hl%3Dit%26lr%3Dlang_it%26sa%3DG
http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Willner&sa=X&oi=translate&resnum=4&ct=result&prev=/search%3Fq%3Drobert%2Bwillner%2Baids%26hl%3Dit%26lr%3Dlang_it%26sa%3DG[/quote[/url]]


-------------------------------

... si ... ma lì AIDS... NON fa morire di ATTACCO di CUORE...


... e a fronte dei MILA-MILIRDI-di-DLOLLARI di ricerca e prodotti farmaceutici che rappresenta (l'AIDS)... la vita di un uomo/medico qualunque... per i ns. "amici"... NON è NIENTE...

... non lo è quella di PRESIDENTI USA assassinati... figuriamoci un "dott. Rober Wilner"... "qualunque"....

Wink
... COMUNQUE... ognuno è libero di "credere" cio che vuole...


.. io ho detto il mio punto di vista....


... è forse... ho fatto anche troppo... Laughing


... siamo tutti adulti e vaccinati...


... abbiamo TUTTI... i "cinque denari".. da far fruttare ...


... liberi di seppellire... i VOSTRI... Wink
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Messaggio Da Pinco Pallino Ven 25 Lug 2008 - 14:10

Pinco Pallino lo sai che questo bacucco è morto sei mesi dopo??? uhmmmm....


punto e a capo
vabbè, ma xena ha chiesto se qualcuno aveva fatto quel gesto, non ha specificato che poi il tizio non doveva morire felice

A parte gli scherzi, non crederete sul serio che sia morto di AIDS?
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Messaggio Da lalba Ven 25 Lug 2008 - 17:42

...scusate senza offesa, spero stiate scherzando su questo argomento, ma se così non fosse mi sembrate un poco visionari! che si chiami AIDS o qualunque altro nome vi pare, che la medicina ufficiale diffonda le notizie che vuole,+ o - false, che sia frutto di speculazioni o -, ma come si può pensare, o anche solo immaginare che una malattia di questo genere sia frutto dell'immaginazione?!? i milioni di morti che si è portata dietro e si porterà dietro sono e saranno il frutto di cosa? Non vi piace AIDS? allora datele il nome che vi pare, con le cause che volete, ma è purtroppo che ci piaccia o meno una triste REALTA'...
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Messaggio Da Pinco Pallino Lun 28 Lug 2008 - 19:43

Un link interessante secondo me, c'è un test fatto ad una persona in 19 laboratori diversi ... con 19 risultati diversi Very Happy

http://www.oikos.org/aids/it/test.htm
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Messaggio Da XENA Lun 28 Lug 2008 - 20:03

Pinco Pallino ha scritto:
Pinco Pallino lo sai che questo bacucco è morto sei mesi dopo??? uhmmmm....


punto e a capo
vabbè, ma xena ha chiesto se qualcuno aveva fatto quel gesto, non ha specificato che poi il tizio non doveva morire felice

A parte gli scherzi, non crederete sul serio che sia morto di AIDS?


no no è morto d'infarto,ma diffondere ciò (non parlo di pinco p.)come una prova lampante e schiacciante che qualcuno ha rischiato le ciappette per dimostrare la sua tesi ce ne passaaaaaaaaaaaaaa che sbadato!
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Messaggio Da MAURO LORE Mar 29 Lug 2008 - 18:32

lalba ha scritto:...scusate senza offesa, spero stiate scherzando su questo argomento, ma se così non fosse mi sembrate un poco visionari! che si chiami AIDS o qualunque altro nome vi pare, che la medicina ufficiale diffonda le notizie che vuole,+ o - false, che sia frutto di speculazioni o -, ma come si può pensare, o anche solo immaginare che una malattia di questo genere sia frutto dell'immaginazione?!? i milioni di morti che si è portata dietro e si porterà dietro sono e saranno il frutto di cosa? Non vi piace AIDS? allora datele il nome che vi pare, con le cause che volete, ma è purtroppo che ci piaccia o meno una triste REALTA'...

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... i "milioni di morti" che adesso chiamano per AIDS... prima.... li ciamavano con un altro nome...

... e ce ne erano molti... ma molti... di meno... perchè...

... NON cìerano :

- morti per eccesso di farmaci...
- morti per cattiva alimentazione... (non parlo di de-nutrizione... parlo di... CONSERVANTI... COLORANTI... DOLCIFICANTI... ANTICRITTOGAMICI... ERBICIDI... FLUORAZIONE ACQUA POTABILE. etc. etc...

... la mia generazione... (classe di ferro... anno '57.. Laughing )... non avevo un.... dico un... amico che fosse "Allergico"... "Asmatico"... "Celiaco"... etc. etc. etc. .... potete dire della stessa cosa... delle ulrime generazioni.... dei VOSTRI figli... ??!!!

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... "la verità... stà sotto gli occhi di tutti... e... NESSUNO... la VEDE"...

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... informateVi GENTE... informateVi...

... Ci stanno PORTANDO al MACELLO... e non ce ne accorgiamo...

... (o meglio... PREFERIAMO... NON VEDERE)...

-------------------

... resta... poco tempo... Wink
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Messaggio Da XENA Mer 30 Lug 2008 - 20:30

Evidenze che confermano l'HIV come causa dell'AIDS



Prima dell’apparire dell’HIV le sindromi associate all’AIDS erano rare; oggi sono comuni negli individui HIV-infetti.
Precedentemente all’apparire dell’HIV, le condizioni associate all’AIDS come Pneumocystis pneumonia (PCP), il sarcoma di Kaposi (KS) e le infezioni disseminate del complesso del Mycobacterium avium (MAC) erano straordinariamente rare negli Stati Uniti. Nel 1967 si osservarono solo 107 casi di PCP, tutti individui in condizioni di immunosoppressione. Prima dell’epidemia di AIDS l’incidenza del sarcoma di Kaposi negli Stati Uniti andava da 0,021 a 0,061 ogni 100.000 persone e solo 32 individui con infezioni disseminate del MAC sono stati descritti in letteratura medica.
Dal 31 dicembre 1994, i medici hanno riportato al CDC (Centers for Diesease Control and Prevention), 127.626 casi di pazienti con AIDS negli Stati Uniti con una diagnosi definitiva di PCP, 36.693 con KS e 28.954 con MAC disseminato.
AIDS e HIV sono invariabilmente collegati in tempi, luoghi e gruppi di popolazioni.
Storicamente il verificarsi di malattie associate all’AIDS nella popolazione è stato nascostamente accompagnato dalla comparsa dell’HIV. I primi casi di AIDS negli uomini omosessuali a San Francisco sono stati rilevati nel 1981, ma esami retrospettivi di campioni di sangue congelato di uomini gay hanno mostrato la presenza degli anticorpi per l’HIV fin dal 1978, non prima. Successivamente, in molti paesi e città dove l’AIDS è apparso, le infezioni da HIV hanno preceduto l’AIDS solo di pochi anni. In Thailandia, per esempio, l’esplosione di casi di AIDS ha seguito un drammatico aumento nel tasso di sieropositivi.
I principali fattori di rischio per l’AIDS – contatti sessuati tra uomini e tra uomini e donne, trasfusioni, trattamenti per l’emofilia e aghi condivisi tra gli utilizzatori di droghe – sono esistiti per anni, aumentando solo relativamente negli ultimi tempi.
Se, come qualcuno ha notato, questi fattori erano di per se stessi immunosoppressivi, uno degli aspetti che avremmo dovuto osservare sarebbe stato un ampio numero di sindromi da AIDS tra prostitute (maschi o femmine), i riceventi di sangue HIV-sieronegativo, gli emofiliaci e gli utilizzatori di droghe ricreative precedentemente all’apparire dell’HIV.
La letteratura medica, le registrazioni di autopsie e i registri sui tumori indicano invece che questi casi erano straordinariamente rari.
Molti studi concordano che solo un singolo fattore, l’HIV, predice se una persona svilupperà l’AIDS.
Altre infezioni virali e batteriche, modelli comportamentali sessuali e di abuso di droghe non predicono chi svilupperà l’AIDS. Individui appartenenti a diverse categorie, inclusi uomini e donne eterosessuali, uomini e donne omosessuali, emofiliaci, partner sessuali di emofiliaci e persone riceventi trasfusioni, utilizzatori di droghe iniettabili e bambini, hanno tutti sviluppato l’AIDS, con il solo comune denominatore della loro iniziale infezione da HIV.
Numerosi test sierologici mostrano che l’AIDS è comune nelle popolazioni dove molti individui hanno anticorpi per l’HIV. Diversamente, nelle popolazioni con bassa prevalenza di sieropositivi, l’AIDS è estremamente raro.
Per esempio, Malawi, un paese africano con un’alta prevalenza di persone con anticorpi HIV, ha riportato 34.167 casi di AIDS al WHO dal 31 dicembre 1994. All’opposto il Madagascar, un’isola a sud-est dell’Africa ha una prevalenza bassa di sieropositivi e riporta solo 9 casi di AIDS al WHO dal 31 dicembre dello stesso anno.
In una serie di studi, gravi immunosoppressioni e malattie che caratterizzano l’AIDS incorrono esclusivamente in individui che sono HIV-infetti.
Al contrario, da controlli fatti, individui con stili di vita simili ma senza infezioni da HIV, virtualmente non soffrono mai di questi sintomi. Per esempio, a Vancouver, gli investigatori hanno seguito 715 uomini omosessuali per una media di 8,6 anni.
Ogni caso di AIDS in questo gruppo si è manifestato in individui che erano positivi per gli anticorpi da HIV. Nessuna malattia tipica dell’AIDS è comparsa negli uomini che sono rimasti negativi a test per l’HIV, nonostante il fatto che questi uomini abbiano fatto apprezzabilmente uso di droghe illecite e abbiano avuto rapporti sessuali tra loro.
Il profilo immunologico specifico che tipizza l’AIDS – persistente basso numero di cellule T CD4+ - è straordinariamente raro in assenza di infezione da HIV o in altre cause note di immunosoppressione.
Per esempio, al Multicenter AIDS Cohort Study (MACS), supportato dal NIAID, 22.643 accertamenti di cellule T CD4+ in 2.713 omosessuali uomini sieronegativi rivelano solo un individuo con un numero di cellule T CD4+ persistentemente basso a 300 cell/mm3, e questo individuo era stato sottoposto ad una terapia immunosoppressiva.
Quasi tutti gli individui con AIDS hanno anticorpi per l’HIV.
Un recente esame di 230.179 pazienti con AIDS negli Stati Uniti rivela solo 299 individui sieronegativi. Un ulteriore analisi di 172 di questi 299 pazienti ne sono risultati 131 attualmente sieropositivi; più 34 morti prima che il loro stato sierologico fosse confermato.
L’HIV può essere virtualmente rilevato in ogni paziente con AIDS.
Recentemente lo sviluppo di test più sensibili, inclusa la PCR (Reazione a Catena della Polimerasi) e nuove tecniche di coltura hanno permesso ai ricercatori di trovare l’HIV nei pazienti con AIDS con poche eccezioni. L’HIV è stato ripetutamente isolato dal sangue, dalle secrezioni vaginali e dallo sperma di pazienti con AIDS, trovando corrispondenza con i dati epidemiologici che dimostrano la trasmissione dell’AIDS per via sessuale e per contatto con sangue infetto.
L’HIV soddisfa i postulati di Koch come causa dell’AIDS.
I postulati di Koch sulla causalità di una malattia stabiliscono che un agente infettante deve essere trovato in tutti i casi della malattia, questo agente deve essere isolato dal corpo dell’ospite, deve causare la malattia quando iniettato in un ospite sano, e lo stesso agente deve essere ancora isolato dal nuovo ospite malato.
Tutti e quattro i postulati sono stati soddisfatti in 3 persone che lavoravano nei laboratori, con nessun altro fattore di rischio questi hanno sviluppato l’AIDS o gravi immunosoppressioni dopo un’accidentale esposizione ad un concentrato di cloni di HIV in laboratorio. Due individui sono stati infettati nel 1985 e uno nel 1991. Tutti e 3 mostrarono una marcata diminuzione delle cellule T CD4+ e due avevano una quantità di CD4+ che era scesa sotto 200 cell/mm3 nel sangue. Uno di loro, più tardi sviluppò la PCP, una malattia indicatore dell’AIDS, 68 mesi dopo mostrava evidenze dell’infezione, e non ricevette farmaci antiretrovirali fino ad 83 mesi dopo l’infezione. In tutti e 3 i casi, l’HIV isolato dagli individui infetti e sequenziato mostrava essere il ceppo infettante del virus.
In aggiunta, durante il 1994, il CDC ha ricevuto un rapporto di 42 casi documentati di lavoratori in ambito sanitario negli Stati Uniti che hanno acquisito l’infezione da HIV, dei quali 16 hanno sviluppato l’AIDS in assenza di altri fattori di rischio. Lo sviluppo dell’AIDS seguendo la HIV-sieroconversione è stata anche ripetutamente osservata in casi di trasfusioni di sangue in bambini ed adulti, in trasmissioni da madre a figlio, e in studi di emofilia, uso di droghe iniettabili e trasmissione sessuale nei quali la sieroconversione è stata documentata usando campiono seriali di sangue.

I neonati non hanno comportamenti a rischio, tuttavia 6.209 bambini negli Stati Uniti hanno sviluppato l’AIDS dal 31 dicembre 1994.
Solo dal 15 al 40% dei bambini che diventano sieropositivi da HIV prima o durante la nascita, sviluppano immunosoppressione e AIDS. I bambini che non sono infetti da HIV non sviluppano l’AIDS.
Poiché molte madri sieropositive abusano di droghe, alcuni hanno ipotizzato che i farmaci usati dalla madre causino l’AIDS pediatrico. Comunque, studi hanno consistentemente dimostrato che i bambini che non sono infettati dall’HIV non sviluppano l’AIDS, senza fare riferimento all’utilizzo di droghe da parte della madre.

Di due gemelli quello infettato dall’HIV sviluppa l’AIDS mentre l’altro non infettato, no.
Ricercatori hanno documentato casi di madri sieropositive che hanno dato alla luce gemelli, uno dei quali HIV-positivo e l’altro no. Il bambino sieropositivo ha sviluppato l’AIDS, mentre l’altro bambino è rimasto clinicamente e immunologicamente normale.

Dall’apparire dell’HIV, la mortalità negli emofiliaci è drammaticamente aumentata.
L’impatto dell’HIV sull’aspettativa di vita degli emofiliaci è stata drammatica. Tra coloro che avevano una grave deficienza del fattore VIII di agglutinazione, la mortalità è aumentata di 6 volte dal 1981 al 1990.
Mediamente l’aspettativa di vita a un anno di età per i maschi con emofilia è aumentato dai 40,9 anni all’inizio del secolo (1900-1920) ai 68 anni dopo l’introduzione della terapia fattoriale (1971-1980). Nell’era dell’AIDS (1981-1990), l’aspettativa di vita è declinata a 49 anni.
Studi di cadi si acquisizione dell’AIDS per trasfusione hanno ripetutamente condotto alla scoperta dell’HIV nei pazienti così come nei donatori di sangue.
Numerosi studi hanno dimostrato una quasi perfetta correlazione tra l’incidenza dell’AIDS nei riceventi e nei donatori di sangue, ed evidenziano l’omologia dei ceppi di HIV negli stessi gruppi.
Partner sessuali di emofiliaci sieropositivi e riceventi trasfusioni, acquisiscono il virus e sviluppano l’AIDS senza altri fattori di rischio.
Dal 10 al 20% di mogli e partner sessuali di maschi emofiliaci sieropositivi negli Stati Uniti sono infettati dall’HIV. Dal 31 dicembre 1994 il CDC ha ricevuto 266 rapporti di casi di AIDS nei quali il solo fattore di rischio erano i rapporti sessuali con una persona emofiliaca sieropositiva. Il CDC ha anche ricevuto rapporti di 628 casi di AIDS in individui nei quali il fattore di rischio principale erano i rapporti sessuali con un ricevente di trasfusioni sieropositivo.
L’HIV infetta ed è responsabile della morte dei linfociti T CD4+ in vitro e in vivo.
Le cellule T CD4+ sono ridotte nelle persone con AIDS. Sebbene la mancanza di cellule T CD4+ non sia il solo difetto immunitario noto nelle persone con AIDS, l’osservazione che l’HIV infetti e danneggi anche queste cellule in vitro stabilisce un’ovvia correlazione tra l’HIV e l’AIDS.
Recentemente studi in vivo suggeriscono che durante l’infezione da HIV, più di 1 bilione di cellule T CD4+ vengano distrutte ogni giorno, sopraffacendo alla fine la capacità rigenerativa del sistema immunitario.

L’HIV danneggia la sorgente di cellule T CD4+ dell’organismo e i centri dell’attività immunitaria.
L’HIV distrugge i precursori delle cellule e le strutture del midollo osseo e del timo che sono necessari per lo sviluppo e la maturazione delle cellule immunitarie. Questo danneggiamento può aiutare a spiegare perché il sistema immunitario di persone con AIDS non rigeneri con successo le cellule T CD4+. Il virus distrugge progressivamente anche i linfonodi, i centri dell’attività immunitaria dell’organismo. Significativamente, in circa il 5% delle persone infette da HIV nelle quali la malattia non progredisce, la struttura dei linfonodi sembra rimanere intatta.

Studi su persone infette da HIV mostrano che aumenta la quantità del virus nell’organismo in correlazione con la progressione dei processi immunologici che conducono all’AIDS.
Come i livelli di replicazione virale e la quantità del virus nell’organismo aumentano così avviene anche per i vari processi immunologici associati all’AIDS. Recenti studi hanno dimostrato che un incremento nell’espressione dell’RNA dell’HIV in cellule mononucleari del sangue periferico precede la progressione clinica della malattia nelle persone con HIV.
In circa il 5% degli individui affetti da HIV nei quali la malattia progredisce molto lentamente, la quantità di virus nel sangue e nei linfonodi è significativamente bassa rispetto alle persone con HIV in cui la progressione della malattia segue un andamento più tipico.

L’HIV è simile nella struttura genica e nella morfologia ad altri lentivirus che spesso causano immunodeficienze nei loro ospiti animali in aggiunta ad apatia, deperimento progressivo, neurodegenrazione e morte.
Come l’HIV nell’uomo, i virus animali quali il virus dell’immunodeficienza felina (FIV) nei gatti, il visna virus nelle pecore e il simian virus (SIV) nelle scimmie infettano primariamente le cellule del sistema immunitario, come le cellule T e i macrofagi. Per esempio, il visna virus infetta i macrofagi e causa una lenta e progressiva malattia neurologica.

I babbuini sviluppano l’AIDS dopo inoculazione con cloni di una variante dell’HIV che causa l’AIDS anche nell’uomo.
Nel corso di 2 anni i babbuini infettati con HIV-2 mostrano un significativo declino delle funzioni immunitarie, in aggiunta ai sintomi caratteristici dell’AIDS.

Le scimmie asiatiche sviluppano l’AIDS dopo infezione con il simian virus (SIV), un virus strettamente connesso all’HIV.
Nei macachi, diversi cloni di SIV isolati inducono le sindromi che, in parallelo all’infezione dell’HIV e all’AIDS nell’uomo, includono iniziale ingrossamento dei linfonodi, deplezione delle cellule T CD4+, infezioni opportunistiche come il PCP e il MAC, e morte.

Tratto dal sito www.healthsquare.com le cui informazioni sono state fornite dal National Institute of Allergy e dall’Infectious Diseases National Institutes of Health
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Messaggio Da XENA Mer 30 Lug 2008 - 20:44

Ricostruita l'origine del virus HIV-1 che ha già fatto e continua a fare milioni di vittime nel mondo. La riserva naturale del virus dell'Aids è lo scimpanzè selvatico (Pan troglodytes) della sottospecie "troglodytes" che vive nelle foreste dell'Africa centro-occidentale. La notizia è riportata sulla rivista Science.

La prova di ciò che si è a lungo sospettato, e cioè che il virus dell'Aids viene da scimpanzè selvatici, arriva grazie al primo studio molecolare epidemiologico sul campo, cioè compiuto su un vasto campione di animali nel loro habitat naturale. Esperti Usa, europei, del Camerun, diretti da Beatrice Hahn della University of Alabama a Birmingham, hanno inoltre ricostruito con uno studio di genetica l'albero genealogico dell'HIV-1, risalendo all'origine di quella che è la riserva sia di HIV non pandemico (HIV-1 gruppo N) sia pandemico (cioè il più diffuso oggi nell'uomo, gruppo M).

I due gruppi di virus si sono rispettivamente originati da due distinte comunità di scimpanzè Pan troglodytes troglodytes (P. t. troglodytes). I ricercatori per la prima volta hanno trovato tracce del ceppo di virus dell'immunodeficienza delle scimmie (Simian immunodeficiency virus o SIV), parente più stretto dellHiv, nelle feci di scimpanzè selvaggi delle foreste del sud del Camerun. Il ceppo di virus SIV, massimo indiziato, era stato isolato finora solo in scimpanzè in cattività, nondimeno gli scienziati avevano a lungo sospettato che l'origine dell'HIV avesse le sue radici in scimpanzè selvatici. Tuttavia era difficile averne le prove perché è molto arduo studiare gli scimpanzè nel loro habitat naturale.

Gli esperti ci sono riusciti con un escamotage: hanno studiato le feci di popolazioni di scimpanzè selvatici abitanti nelle foreste di diverse regioni del Camerun e appartenenti a due sottospecie: P. t. troglodytes e P. t. Vellerosus. Nei campioni della sottospecie P. t. troglodytes, i cui esemplari sono abitanti delle foreste del Sud del Camerun, gli esperti hanno estratto anticorpi specifici contro il virus SIV.
Gli anticorpi isolati sono risultati reattivi contro il virus Hiv umano e in alcuni casi, è emerso da questo che è in assoluto il primo studio molecolare sul campo, i test con gli anticorpi hanno dato un responso esattamente identico e indistinguibile da quello che si ottiene da un test dell'Hiv sul sangue di un individuo sieropositivo. Il tasso di infezione desunto dai campioni fecali era molto elevato, raggiungendo quota del 35% in certe comunità di scimpanzè.

Gli esperti hanno inoltre isolato dai campioni fecali materiale genetico virale e lo hanno sottoposto ad un'attenta disamina genetica. Mettendo a confronto il materiale genetico a disposizione, i genetisti hanno evidenziato che i virus trovati nella sottospecie si raggruppano in maniera molto netta in vari sottotipi che sono geograficamente e da un punto di vista filogenetico ben separati tra loro. Questi gruppi virali hanno permesso ai ricercatori di tracciare le origini dei vari virus dell'AIDS umani in distinte comunità di scimpanzè.

Tutta la vasta mole di dati epidemiologici e molecolari raccolta in questo studio punta dunque in un'unica direzione: gli scimpanzè del Sud del Camerun sono le sorgenti dell'Hiv. In particolare alla comunità del Sud-Est si può far risalire l'origine dell'Hiv gruppo M (il ceppo pandemico), a quella del centro-sud del Camerun l'Hiv del gruppo N. Queste ricerche, insieme con precedenti studi, danno dunque per la prima volta un'immagine precisa dell'origine dell'HIV-1 e del seme della pandemia di AIDS.
Il progenitore dell'HIV, hanno concluso gli esperti, viene dunque da un virus SIV ricombinante acquisito a un certo punto dagli scimpanzè per trasmissione tra specie diverse di scimmie. I diversi gruppi di HIV-1 vengono da diversi episodi indipendenti di salto di specie dei suoi progenitori virali dallo scimpanzè P. t. troglodytes all'uomo, episodi avvenuti probabilmente agli inizi del XX secolo. Il progenitore del virus HIV-1 del gruppo M (quello oggi pandemico) è una linea di SIV tuttora vivente negli scimpanzè P. t. troglodytes.
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Messaggio Da XENA Gio 31 Lug 2008 - 9:09

Insomma gira e rigira nessuno (ancora vivente Shocked )si è iniettato il retrovirus Wink a dimostrazione delle sue ragioni.

questo è quanto..poi se si stato isolato oppure no è tematica scientifica di cui io non posso sapere nello specifico non essendo virologa ,ma le statistiche parlano chiaro. risatona


smile con stelle
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Messaggio Da XENA Gio 31 Lug 2008 - 12:48

AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ? Hiv

Risposte agli scettici dal sito:
http://www.poloinformativohiv.info/index.php

Leggenda:
I test per la ricerca degli anticorpi anti-HIV non sono affidabili.
Realtà:
La diagnosi di infezione attraverso l'impiego di test anticorpali è uno dei concetti più assodati della medicina. I test anticorpali per l'HIV superano la maggior parte di quelli per le altre malattie infettive sia in termini di sensibilità (la capacità di un test di fornire un risultato positivo quando la persona esaminata ha davvero la malattia), sia in termini di specificità (la capacità di un test di fornire un risultato negativo quando le persone esaminate non hanno la relativa malattia). Gli attuali test anticorpali per l'HIV possiedono sensibilità e specificità superiori al 98% e sono pertanto estremamente affidabili .
Il progresso nella metodologia di analisi ha anche permesso il rilevamento di materiale genetico virale, di antigeni e del virus stesso nei liquidi corporei e nelle cellule. Anche se, a causa del costo elevato e dei requisiti in termini di attrezzature di laboratorio, non vengono largamente utilizzate per analisi di routine, queste tecniche di analisi diretta hanno confermato la validità dei test anticorpali .


Leggenda:
L'AIDS in Africa non esiste. "AIDS" non è nient'altro che un nome nuovo per vecchie malattie.
Realtà:
In Africa, le malattie che sono state collegate all'AIDS, come la sindrome da deperimento, le malattie diarroiche e la tubercolosi, costituiscono da lungo tempo gravi problemi. Ma l'elevata mortalit? per queste malattie, in precedenza confinata alle persone più anziane e malnutrite, ora è diffusa tra le persone giovani e di mezza età con infezione da HIV.
Per esempio, in uno studio svolto in Costa d'Avorio, le persone HIV-sieropositive con tubercolosi polmonare (TB) avevano una probabilità 17 volte maggiore di morire entro sei mesi rispetto alle persone HIV-sieronegative con TB polmonare. In Malawi, la mortalità sopra i tre anni nei bambini che avevano ricevuto le vaccinazioni infantili raccomandate e che erano sopravvissuti al primo anno di vita era 9,5 volte maggiore nei bambini HIV-sieropositivi che in quelli HIV-sieronegativi. Le cause principali di morte erano costituite da malattie da deperimento e respiratorie I dati sono analoghi in altre parti dell'Africa.
Leggenda:
L'HIV non può essere la causa dell'AIDS perchè i ricercatori non sono in grado di spiegare con precisione in che modo il virus distrugge il sistema immunitario.
Realtà:
Anche se rimangono da chiarire dettagli importanti, sulla patogenesi della malattia da HIV si sa molto. In ogni caso, una completa comprensione della patogenesi di una malattia non costituisce un prerequisito per la conoscenza della sua causa. La maggior parte degli agenti infettivi è stata associata alla malattia che provoca molto tempo prima che ne fossero scoperti i meccanismi patogeni. Poichè la ricerca sulla patogenesi risulta difficoltosa quando non sono disponibili precisi modelli animali, per molte malattie, tra cui la tubercolosi e l'epatite B, si ha una scarsa comprensione dei meccanismi che le provocano. Il ragionamento degli scettici porterebbe alla conclusione che il M. tuberculosis non è la causa della tubercolosi o che i virus dell'epatite B non è causa di malattia del fegato.
Leggenda:
L'AZT e altri farmaci antiretrovirali, e non l'HIV, provocano l'AIDS.
Realtà:
La grande maggioranza delle persone con AIDS non ha mai preso farmaci antiretrovirali: nei Paesi sviluppati prima dell'approvazione dell'AZT, avvenuta nel 1987, e ancor oggi nei Paesi in via di sviluppo, dove pochissime persone hanno accesso a questi farmaci.
Come tutti i farmaci per malattie gravi, gli antiretrovirali possono avere effetti collaterali tossici. Ma non c'è nessuna dimostrazione che i farmaci antiretrovirali provochino la grave immunodepressione che caratterizza l'AIDS, mentre esistono abbondanti prove che la terapia antiretrovirale, quando impiegata secondo le linee guida stabilite, è in grado di migliorare la durata e la qualità della vita delle persone con infezione da HIV.
Negli anni 80, le sperimentazioni cliniche su pazienti con AIDS hanno rilevato che la monoterapia con AZT conferiva un modesto (e breve) vantaggio in termini di sopravvivenza rispetto al placebo. Tra i pazienti con infezione da HIV che non avevano ancora sviluppato l'AIDS, le sperimentazioni controllate con placebo hanno rilevato che la monoterapia con AZT ritardava di uno o due anni l'insorgenza di malattie correlate all'AIDS. E' significativo che l'osservazione a lungo termine nell'ambito di queste sperimentazioni non abbia dimostrato un beneficio prolungato dell'AZT, ma non abbia nemmeno mai indicato che questo farmaco aumentava la progressione della malattia o la mortalità. L'assenza di un maggior numero di casi di AIDS e di morte nei bracci dell'AZT di queste sperimentazioni controllate con placebo smentisce efficacemente l'argomentazione che l'AZT provoca l'AIDS.
Successive sperimentazioni cliniche hanno rilevato che i pazienti che assumevano combinazioni di due farmaci mostravano incrementi fino al 50% del tempo di progressione verso l'AIDS e della sopravvivenza rispetto alle persone che prendevano una terapia composta da un solo farmaco. In anni più recenti, nelle sperimentazioni cliniche le terapie di combinazione composte da tre farmaci hanno prodotto un altro incremento tra il 50% e l'80% nel tempo di progressione verso l'AIDS e nella sopravvivenza rispetto ai regimi composti da due farmaci. L'impiego di potenti terapie di combinazione anti-HIV ha contribuito alla drastica riduzione dell'incidenza dell'AIDS e delle morti ad esso collegate nelle popolazioni dove questi farmaci sono largamente disponibili, un effetto che chiaramente non si sarebbe osservato se i farmaci antiretrovirali provocassero l'AIDS.
Leggenda:
Fattori comportamentali, quali l'uso di droghe ricreative e numerosi partner sessuali, giustificano l'AIDS.
Realtà:
Le cause comportamentali che sono state proposte per l'AIDS, come numerosi partner sessuali e l'uso prolungato di droghe ricreative, esistono da molti anni. Negli Stati Uniti, l'epidemia di AIDS, caratterizzata da infezioni opportunistiche prima rare come la polmonite da Pneumocystis carinii (PCP), non si è verificata finchè un retrovirus umano, in precedenza ignoto - l'HIV -, si è diffuso in certi gruppi.
Prove schiaccianti contro l'ipotesi che l'AIDS sia provocata da fattori comportamentali giungono da studi recenti che, seguendo gruppi di uomini omosessuali per lunghi periodi, hanno rilevato che solo quelli HIV-sieropositivi sviluppano l'AIDS.

Per esempio, in un gruppo di Vancouver oggetto di uno studio prospettico, 715 uomini omosessuali sono stati seguiti per una media di 8,6 anni. Tra 365 persone HIV-positive, 136 hanno sviluppato l'AIDS. Tra i 350 uomini sieronegativi non si è verificata nessuna malattia caratteristica dell'AIDS, nonostante il fatto che questi uomini abbiano riferito un uso considerevole di nitriti inalabili ("poppers") e di altre droghe ricreative, e frequenti rapporti anali ricettivi.
Altri studi dimostrano che tra gli uomini omosessuali ed i tossicodipendenti il deficit immunitario specifico che porta all'AIDS - una perdita progressiva e costante di cellule T CD4+ - è estremamente raro in assenza di altre condizioni immunosoppressive. Per esempio, nel Multicenter AIDS Cohort Study, oltre 22.000 analisi delle cellule T in 2.713 uomini omosessuali HIV-sieronegativi hanno rivelato una sola persona con un numero di cellule T CD4+ ripetutamente inferiore a 300 cellule/mm3 di sangue, e questa persona stava assumendo una terapia immunosoppressiva.
In un'indagine su 229 tossicodipendenti HIV-sieronegativi di New York, il numero medio di cellule T CD4+ del gruppo era sistematicamente maggiore di 1.000 cellule/mm3 di sangue. Solo in due persone si sono avute due misurazioni di cellule T CD4+ inferiori a 300/mm3 di sangue, e una di queste persone è morta a causa di malattia cardiaca e linfoma non-Hodgkin.
Leggenda:
Nelle persone trasfuse, l'AIDS è dovuta alle malattie che hanno determinato la necessità di trasfusioni, non all'HIV.
Realtà:
Questa teoria è contraddetta da un resoconto del Transfusion Safety Study Group (TSSG), che ha confrontato trasfusi HIV-negativi e HIV-positivi che avevano ricevuto trasfusioni per malattie analoghe. Circa 3 anni dopo la trasfusione, il numero medio di cellule T CD4+ dei 64 trasfusi HIV-negativi era di 850/mm3 di sangue, mentre la media delle cellule T CD4+ nei 111 HIV-positivi era di 375/mm3 di sangue. Fino al 1993, ci sono stati 37 casi di AIDS nel gruppo con infezione da HIV e nemmeno una malattia caratteristica dell'AIDS nei trasfusi HIV-sieronegativi.
Leggenda:
L'impiego intensivo di fattori della coagulazione concentrati, e non l'HIV, determina la perdita delle cellule T CD4+ e l'AIDS negli emofiliaci.
Realtà:
Questa opinione è contraddetta da molti studi. Per esempio, nei pazienti HIV-sieronegativi con emofilia A arruolati nel Transfusion Safety Study, non è stata notata nessuna differenza significativa tra il numero di cellule T CD4+ dei 79 pazienti mai o minimamente sottoposti a trattamento col fattore della coagulazione ed i 52 pazienti sottoposti al maggior numero di trattamenti nell'arco di tutta vita. I pazienti di entrambi i gruppi avevano numeri di cellule T CD4+ nell'intervallo di normalità. In un altro resoconto della Transfusion Safety Study, non ? stato rilevato alcun caso di malattie caratteristiche dell'AIDS in 402 emofiliaci HIV-sieronegativi che erano stati curati con il fattore della coagulazione.
In Gran Bretagna, i ricercatori hanno confrontato 17 emofiliaci HIV-sieropositivi con 17 emofiliaci HIV-sieronegativi relativamente all'uso di concentrato di fattore di coagulazione nell'ambito di un periodo di 10 anni. Durante questo periodo, si sono verificati 16 eventi clinici caratteristici dell'AIDS in 9 pazienti, e tutti erano HIV-positivi. Nei pazienti HIV-negativi non si ? verificata nessuna malattia caratteristica dell'AIDS. In ogni coppia, il numero medio di cellule T CD4+ durante il periodo di osservazione era, in media, più basso di 500 cellule/mm3 nel paziente HIV-sieropositivo.
I ricercatori del Transfusion Safety Study hanno rilevato che, negli emofiliaci con infezione da HIV, nè la purezza nè la quantità della terapia con Fattore VIII avevano un effetto nocivo sul numero di cellule T CD4+. Analogamente, il Multicenter Hemophilia Cohort Study non ha trovato nessuna associazione tra la dose cumulativa di concentrato di plasma e l'incidenza dell'AIDS negli emofiliaci con infezione da HIV.
Leggenda:
La distribuzione dei casi di AIDS suscita dubbi sul fatto che l'HIV ne sia la causa. I virus non hanno specificità sessuale, eppure solo una piccola percentuale dei casi di AIDS riguarda le donne.
Realtà:
La distribuzione dei casi di AIDS, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo, rispecchia inevitabilmente la prevalenza dell'HIV in una certa popolazione. Negli Stati Uniti, l'HIV è comparso inizialmente nella popolazione degli uomini omosessuali e dei tossicodipendenti, che sono in maggioranza maschi. Poichè l'HIV si diffonde principalmente attraverso il sesso o lo scambio di aghi contaminati dall'HIV utilizzati per iniettare la droga, non sorprende che la maggioranza dei casi di AIDS negli Stati Uniti si sia verificata nei maschi.
Tuttavia, negli Stati Uniti le donne stanno infettandosi sempre di più con l'HIV, solitamente attraverso lo scambio di aghi contaminati dall'HIV o il sesso con un maschio infetto. I CDC stimano che il 30% delle nuove infezioni che si sono verificate negli Stati Uniti nel 1998 abbia riguardato le donne. Con l'aumento del numero delle donne con infezione da HIV, è cresciuto negli Stati Uniti anche il numero di pazienti di sesso femminile con AIDS. Circa il 23% dei casi di AIDS in adulti/adolescenti statunitensi riportati dai CDC nel 1998 riguardava donne. Nel 1998, negli Stati Uniti l'AIDS è stata la quinta causa di morte tra le donne di età compresa tra 25 e 44 anni, e la terza causa di morte tra le donne afro-americane della stessa fascia d'età.
In Africa, fin dall'inizio l'HIV è stato riscontrato negli eterosessuali sessualmente attivi, ed i casi di AIDS in Africa si sono verificati con frequenza perlomeno uguale nelle donne e negli uomini. Complessivamente, la distribuzione mondiale dell'infezione da HIV e dell'AIDS negli uomini e nelle donne presenta all'incirca un rapporto di 1 a 1 .
Leggenda:
L'HIV non può essere la causa dell'AIDS perchè il fisico sviluppa una vigorosa risposta anticorpale contro il virus.
Realtà:
Questo ragionamento non tiene conto di numerosi esempi di virus diversi dall'HIV che possono essere patogeni anche dopo la comparsa di segni di immunità. Il virus del morbillo può persistere per anni nelle cellule del cervello, provocando infine una malattia neurologica cronica nonostante la presenza di anticorpi. Virus come il citomegalovirus, l'herpes simplex ed il varicella zoster possono attivarsi dopo anni di latenza anche in presenza di una intensa risposta anticorpale. Negli animali, i virus imparentati con l'HIV che hanno periodi di latenza lunghi e variabili, come il visna virus delle pecore, provocano danni al sistema nervoso centrale anche dopo la produzione di anticorpi.
Inoltre, è ben noto che l'HIV è in grado di mutare per sfuggire alla progressiva risposta immunitaria dell'ospite.
Leggenda:
Solo poche cellule T CD4+ vengono infettate dall'HIV, non abbastanza da danneggiare il sistema immunitario.
Realtà:
Nuove tecniche, come la reazione polimerasica a catena (PCR), hanno permesso agli scienziati di dimostrare che viene infettata una percentuale di cellule T CD4+ molto maggiore di quanto si ritenesse in precedenza, soprattutto nel tessuto linfoide. Anche i macrofagi e altri tipi di cellule vengono infettati dall'HIV e funzionano da serbatoi per il virus. Anche se la quota di cellule T CD4+ che è infettata dall'HIV in un certo istante non è mai elevatissima (solo un piccolo sottoinsieme di cellule attivate costituisce il bersaglio ideale dell'infezione), vari gruppi di scienziati hanno dimostrato che durante tutto il decorso della malattia si verificano rapidi cicli di morte delle cellule infette e di infezione di nuove cellule bersaglio.


segue


Ultima modifica di XENA il Gio 31 Lug 2008 - 12:54 - modificato 1 volta.
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Messaggio Da XENA Gio 31 Lug 2008 - 12:50

Leggenda:
L'HIV non è la causa dell'AIDS perchè molte persone con HIV non hanno sviluppato l'AIDS.
Realtà:
La malattia da HIV ha un decorso lungo e variabile. Sulla base di che condividono una caratteristica: l'infezione da HIV.
Leggenda:
La gamma delle infezioni correlate all'AIDS che si osservano nelle diverse popolazioni dimostra che l'AIDS si riduce in pratica ad una varietà di malattie non causate dall'HIV.
Realtà:
Le malattie associate all'AIDS, come la PCP e la micobatteriosi atipica da Mycobacterium avium complex (MAC), non sono causate direttamente dall'HIV, ma derivano piuttosto dalla immunosoppressione determinata dalla malattia da HIV. Quando il sistema immunitario di una persona con infezione da HIV si indebolisce, questa diventa vulnerabile a particolari infezioni virali, fungine e batteriche che sono diffuse nella popolazione. Ad esempio, le persone con infezione da HIV che abitano in alcune regioni del midwest e del medio Atlantico hanno più probabilità rispetto ai cittadini di New York di sviluppare l'istoplasmosi, che è causata da un fungo. Un africano è esposto a patogeni differenti rispetto ad un americano. I bambini possono essere esposti ad agenti infettivi diversi rispetto agli adulti.


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NIAID, 1995
AIDS Knowledge Base, 1999 (a)
AIDS Knowledge Base, 1999
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Messaggio Da lalba Ven 1 Ago 2008 - 19:11

MAURO LORE ha scritto:
lalba ha scritto:...scusate senza offesa, spero stiate scherzando su questo argomento, ma se così non fosse mi sembrate un poco visionari! che si chiami AIDS o qualunque altro nome vi pare, che la medicina ufficiale diffonda le notizie che vuole,+ o - false, che sia frutto di speculazioni o -, ma come si può pensare, o anche solo immaginare che una malattia di questo genere sia frutto dell'immaginazione?!? i milioni di morti che si è portata dietro e si porterà dietro sono e saranno il frutto di cosa? Non vi piace AIDS? allora datele il nome che vi pare, con le cause che volete, ma è purtroppo che ci piaccia o meno una triste REALTA'...

---------------------------

... i "milioni di morti" che adesso chiamano per AIDS... prima.... li ciamavano con un altro nome...

... e ce ne erano molti... ma molti... di meno... perchè...

... NON cìerano :

- morti per eccesso di farmaci...
- morti per cattiva alimentazione... (non parlo di de-nutrizione... parlo di... CONSERVANTI... COLORANTI... DOLCIFICANTI... ANTICRITTOGAMICI... ERBICIDI... FLUORAZIONE ACQUA POTABILE. etc. etc...

... la mia generazione... (classe di ferro... anno '57.. Laughing )... non avevo un.... dico un... amico che fosse "Allergico"... "Asmatico"... "Celiaco"... etc. etc. etc. .... potete dire della stessa cosa... delle ulrime generazioni.... dei VOSTRI figli... ??!!!

-------------------

... "la verità... stà sotto gli occhi di tutti... e... NESSUNO... la VEDE"...

-------------------

... informateVi GENTE... informateVi...

... Ci stanno PORTANDO al MACELLO... e non ce ne accorgiamo...

... (o meglio... PREFERIAMO... NON VEDERE)...

-------------------

... resta... poco tempo... Wink



...e quindi???? avrà avuto un altro nome, ma pur sempre mortale è!
sono classe '55 (non di ferro come la tua), con molte allergie io e mia madre (classe '27), ai ns. tempi c'era il DDT con i suoi danni, depositato inevitabilmente nei ns. tessuti, che bella consapevolezza!
oggi c'è tutto il resto che hai detto tu, al macello ci siamo da + di 1/2 secolo!
CE NE SIAMO ACCORTI Mauro!

ABBIAMO VISTO...

LO PROVIAMO SULLA NS. PELLE! TUTTI!

...resta poco tempo...e quindi che fai? la consapevoleza ti fa forse cambiare il corso delle cose???

...scusa ma non capisco dove vuoi arrivare... Wink
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Messaggio Da ANTONIO55 Dom 5 Ott 2008 - 14:11

Dal link:
http://www.oikos.org/AIDS/it/malattiemisteriose.htm

L'articolo è molto lungo, ma leggetelo tutto!!!
E' illuminante su quello che sta succedendo intorno a noi.
Specialmente sulle concause delle malattie oncologiche.
Antonio
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Messaggio Da MAURO LORE Lun 6 Ott 2008 - 2:49

ANTONIO55 ha scritto:Dal link:
http://www.oikos.org/AIDS/it/malattiemisteriose.htm

L'articolo è molto lungo, ma leggetelo tutto!!!
E' illuminante su quello che sta succedendo intorno a noi.
Specialmente sulle concause delle malattie oncologiche.
Antonio

-----------------------------

... interessante...


... "collima"... con altre mie "conoscenze documentaristiche"... travate su internet...

Wink
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Messaggio Da minerva Lun 6 Ott 2008 - 7:41

Tutto collima! Collima anche con la domanda che mi sono sempre fatta sull'immunità di cui hanno sempre goduto i nazisti dei lager. Non li trovavano e se li trovavano no gli facevano nulla.
Balle! Hanno continuato l'olocausto.
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Messaggio Da minerva Lun 6 Ott 2008 - 8:50

Ma secondo voi i terremoti saranno tutti naturali o qualcuno è pilotato?
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Messaggio Da ANTONIO55 Lun 6 Ott 2008 - 8:59

Pilotati non credo, ma certo naturali non sono. Almeno non tutti.
Se continuiamo a pompare petrolio all'esterno delle falde, la pressione interna non rimane la stessa e quindi niente di strano che ogni tanto madre Terra si ribelli.
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Messaggio Da silver surfer Lun 6 Ott 2008 - 11:37

Caro Antonio,
questi sono bei romanzi di fantascienza, interessanti ai fini di speculazione intellettuale ma poco dimostrabili e fuorvianti all'atto pratico.
Senza tirar fuori i morti da sottoterra, bastano i links del mio post qua:
https://salutenaturale.forumattivo.com/discussioni-varie-circa-l-argomenti-del-forum-f1/cibo-biologico-e-non-avvelenato-t1408.htm
per spiegare molte cose, volendosi fermare solo al già noto.
Aggiungici Chernobyl e non hai bisogno di Hitler.
Per terremoti e tsunami, allora, mettici questo:
http://www.disinformazione.it/tsunami.htm
considerando soprattutto che nella stessa IDENTICA zona c'è stato DOPO un terremoto di magnitudo molto maggiore che NON HA PROVOCATO ALCUNO TSUNAMI.
Fosse vera l'ipotesi prospettata, avevo letto che lo scopo era quello di bloccare gli impianti di raffreddamento di un reattore nucleare indiano sulla costa, provocando un disastro nucleare che avrebbe spento gli entusiasmi della rampante potenza indiana.
Se la teoria dell'esplosione atomica fosse vera, in Thailandia lo tsunami avrebbe dovuto essere preceduto da un black-out elettrico, come racconta la disinformazione.
Qualcuno che era in Thailandia il giorno lo conosco e quindi sto cercando di approfondire

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Messaggio Da Ospite Lun 6 Ott 2008 - 12:36

Gli esperimenti nucleari sotterranei penso che qualcosa facciano.

A proposito di terremoti, di questi due filmati che ne dite?

http://it.youtube.com/watch?v=hzVamNQzfYA

http://it.youtube.com/watch?v=KKMTSDzU1Z4&feature=related



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Messaggio Da XENA Mer 17 Dic 2008 - 19:40

news sull'HIV.

HIV INFETTA LE DONNE ATTRAVERSO TESSUTO SANO
Stampa Invia questo articolo(AGI) - San Francisco - Anziche' infiltrarsi attraversoparti lacerate della pelle, sembra che l'Hiv attacchi il tessuto genitale normale, sano. Almeno questo e' quanto ha scoperto un gruppo di ricercatori della Feinberg School of Medicine della Nortwestern University in uno studio presentato in occasione del meeting annuale dell'American Society for Cell Biology a San Francisco. Finora i ricercatori hanno ritenuto che il virus dell'immunodeficienza umana o Hiv cercasse parti lacerate della pelle per accedere alle cellule del sistema immunitario che si trovano in profondita' nei tessuti. Ma adesso i ricercatori americani hanno scoperto che esiste una nuova via di trasmissione uomo-donna. Una strada veloce che permette al virus di attraversare le cellule epiteliali sane dell'apparato genitale femminile e di raggiungere le cellule immunitarie in appena quattro ore. I ricercatori hanno osservato l'attacco del virus - reso fluorescente da marcatori attivati con la luce - a campioni di tessuto femminile ottenuti da isterectomie: nel giro di quattro ore, l'Hiv si insinua velocemente nell'epitelio squamoso, fino a una profondita' di 50 micron, pari allo spessore di un capello; dove trova alcune delle cellule immunitarie che sono suo bersaglio. Quanto osservato dai ricercatori smentisce quindi anche l'idea che la trasmissione per via sessuale sfruttasse l'epitelio che riveste il canale della cervice o eventuali lesioni della pelle, causate per esempio da un herpes virus. Tesi peraltro entrambe smentite da precedenti studi: ne' l'uso del diaframma ne' quello di farmaci per ridurre le lesioni vaginali hanno fatto diminuire il tasso di trasmissione del virus. Alla luce dei nuovi risultati, quindi, l'Hiv puo' entrare nel tessuto vaginale e dare inizio all'infezione anche in assenza di lesioni. Il prossimo passo sara' quello provare che il virus infetta le cellule immunitarie nel tratto vaginale, proprio dove le incontra per la prima volta.
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Messaggio Da Ospite Mer 17 Dic 2008 - 23:56

Grande la confusione sopra e sotto il cielo recitava una vecchia canzone dei CCCP. Dopo 26 anni siamo ancora lì. I punti fermi sono pochi ma molto fermi e cioè:

- hiv non è un virus ma, se esiste, casomai è un retrovirus; nessun altro retrovirus conosciuto è patogeno per l'uomo dice la scienza

- nessuno ha mai dimostrato correlazione tra hiv e insorgenza di AIDS

- Montaigner o Gallo non l'hanno mai isolato e finora non c'è riuscito nessuno quindi per la scienza hiv non dovrebbe nemmeno esistere, se la scienza fosse neutrale invece che venduta alle corporation

- hiv non risponde ai nessuno dei quattro postulati di Koch, quindi per la scienza non è un patogeno

- se hai il virus del morbillo ti viene il morbillo, invece esistono casi di AIDS in pazienti negativi, esistono hiv+ senza AIDS, esistono hiv+ che misteriosamente diventano negativi, la scienza non ammette incongruenze del genere

- nessuno spiega perchè hiv dovrebbe infettare solo i linfociti T e nemmeno tutti ma solo 1/500-1/1000 o più

- la reazione anticorpale non qualifica come malato ma solo che c'è stato contatto col patogeno, che nel caso, come dicono Mullis Deusberg e altri 700 tra nobel, virologi, medici ecc, patogeno non è; un positivo al citomegalovirus o alla toxoplasmosi non è detto che sviluppi o abbia sviluppato malattia

- la brillante soluzione proposta dalla MU è distruggere il sistema immunitario del paziente con antivirali di vario tipo e natura, tutti carissimi, AZT non viene più usato (brevetto scaduto?); complimenti per la genialità del rimedio, ci vuole un genio che per salvarti la vita ti spara in testa

- i test danno una congrua percentuale di falsi positivi e i criteri per stabilire la positività all'hiv sono diversi da stato a stato per cui un hiv+ in Italia potrebbe non esserlo in Australia (alla faccia del rigore scientifico e della ripetibilità delle prove)

- pochissimi sanitari diventano hiv+ mentre tantissimi contraggono epatite B che ha gli stessi modi di contagio del hiv

- la PCR non rileva il genoma hiv

Resta valido il principio di cautela, detto alla toscana "meglio aver paura che buscarle", per cui è necessario proteggersi in caso di rapporti intimi con persone hiv+, il resto è tutta scienza che smentisce se stessa pur di vendere farmaci a caro prezzo.

detto questo la mia modestissima opinione è che HIV non esiste, AIDS è qualcos'altro, AZT è veleno per topi, big pharma incetta miliardi di dollari e questo mi spiega tutto. Ci spiegassero invece qualcosa sulla pericolosità di SV40

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Messaggio Da XENA Gio 1 Gen 2009 - 20:08

ritengo sia utile conoscere il parere di chi la malattia la combatte sul campo ,quindi vi posto un forum di discussione specifico:

http://hivfriends.forumfree.net/?t=17141476


Capitano


Le origini dell'HIV

Sebbene varie ipotesi siano state fatte nel corso degli ultimi 15 anni, è ormai chiaro che l'HIV si è formato attraverso un processo di evoluzione naturale. La teoria che ha trovato maggiori consensi circa l'origine dell'HIV sostiene infatti che questo virus sia derivato da mutazioni genetiche di un virus che colpisce alcune specie di scimpanzé africani, il SIV (Scimmian Immunodeficiency Virus); tramite studi di biologia molecolare è stato possibile stabilire una relazione fra l'HIV ed il SIV, identificando una omologia genetica del 98% tra questi due virus, ed arrivando a costruire un vero e proprio albero genealogico virale.
L'infezione da HIV sarebbe pertanto una zoonosi, cioè una infezione trasmessa all'uomo da altre specie animali: l'HIV sarebbe migrato dal serbatoio dei primati a quello umano probabilmente con la cacciagione oppure tramite riti tribali che comportavano il contatto con il sangue di questi animali. Il SIV sarebbe poi mutato nell'HIV nel corso di molti anni attraverso successive variazioni genetiche. Tale ipotesi è stata recentemente confermata dal lavoro di un gruppo di ricercatori della University of Alabama di Birmingham, presentata alla 6a Conferenza sui Retrovirus e sulle Infezioni Opportunistiche tenutasi a Chicago nel febbraio 1999 (1), dove una particolare specie di scimpanzé, il Pan troglodytes troglodytes (Figura 1), è stata riconosciuta quale più probabile sorgente dell'infezione per l'uomo.
L'HIV sarebbe quindi verosimilmente esistito per lungo tempo in piccole comunità tribali dell'Africa. L'urbanizzazione, soprattutto durante il colonialismo, ha portato a grandi spostamenti di persone e all'acquisizione di costumi più liberi, con conseguente aumento degli scambi sessuali, dovuti anche alla prostituzione. Questi movimenti hanno favorito la diffusione dell'HIV, creando così una "base" di individui infetti, sufficiente alla futura espansione dell'infezione. In seguito, vari fattori quali i contatti con l'Occidente, l'uso di siringhe ipodermiche non sterili per le campagne di vaccinazione, l'impiego di emotrasfusioni nei casi di malaria, hanno favorito la diffusione dell'HIV. Nell'Occidente, libertà sessuale e tossicodipendenza hanno poi originato l'epidemia che abbiamo conosciuto negli anni '80 e '90.
Un articolo pubblicato sulla rivista Nature dal gruppo di David Ho (2) (direttore del Aaron Diamond AIDS Research Center di New York), ha riportato la scoperta di tracce del genoma dell'HIV in un campione di sangue appartenente ad un uomo vissuto a Kinshasa (Congo) e deceduto nel 1959. Tramite analisi molecolari di questo virus, confrontato con altri ceppi virali isolati più recentemente, è stato possibile stimare l'origine dell'HIV prima del 1940, ipotizzando quindi che la trasmissione del virus dallo scimpanzé all'uomo sarebbe venuta per la prima volta circa 60 anni fa.
In un altro lavoro, recentemente pubblicato sulla rivista Science (3), l'analisi di sequenze genetiche del virus, elaborate con sofisticati modelli statistici e con l'ausilio di supercomputers, ha permesso di stimare che il ceppo originario dell'HIV risalga fin dal 1931.



Caratteristiche del virus

L'HIV è un virus con genoma ad RNA appartenente alla famiglia dei Retrovirus, genere Lentivirus. Attualmente se ne conoscono due tipi: HIV-1, diffuso in tutto il mondo (quello che abitualmente conosciamo) e HIV-2, presente solo in alcuni Paesi africani e meno virulento del tipo 1.
Come molti altri tipi di virus, l'HIV è composto schematicamente da tre parti

1. Envelope è il rivestimento esterno, formato da una membrana lipidica e da "proiezioni" proteiche, costituite da due glicoproteine denominate gp120 e gp41: la gp41 forma la base di queste proiezioni, mentre la gp120 forma la parte più esterna. Queste strutture sono importanti per i meccanismi che permettono al virus di legarsi alle cellule bersaglio.

2. Matrice: strato proteico situato all'interno dell'envelope, che circonda la parte centrale del virus. Contribuisce alla stabilità strutturale della particella virale.

3. Core circondato dalla matrice, il core contiene le parti vitali del virus: il materiale genetico, costituito da due catene di RNA, e gli enzimi fondamentali per i processi di replicazione virale, quali la transcriptasi inversa (p51), l'integrasi (p32) e la proteasi (p11). L'RNA contiene tre geni principali che codificano la sintesi di importanti componenti strutturali e funzionali del virus
- env: codifica la produzione della glicoproteina gp160, la quale poi si scinde a formare la glicoproteina di superficie gp120 e la glicoproteina transmembrana gp41, entrambe presenti nell'envelope;
- pol: codifica la sintesi degli enzimi transcriptasi inversa, integrasi e proteasi;
- gag: codifica la sintesi della proteina nucleocapsidica p24.
Sono poi presenti altri geni, tat, nef, rev, ecc., responsabili della regolazione delle diverse fasi del ciclo replicativo del virus.
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