Il Tessuto Adiposo
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Il Tessuto Adiposo
Il tessuto adiposo rappresenta il principale deposito di trigliceridi nei mammiferi, uomo compreso. E' costituito dall'insieme di numerose cellule, chiamate adipociti, deputate alla sintesi dei trigliceridi ed al loro rilascio sottoforma di glicerolo più acidi grassi. L'orientamento dell'adipocita verso una o l'altra via metabolica dipende soprattutto dallo stato nutrizionale dell'organismo.
I lipidi immagazzinati nel tessuto adiposo sono in parte di origine alimentare (esogena) ed in parte di derivazione endogena (vengono formati all'interno degli stessi adipociti, grazie alla trasformazione chimica di altre sostanze come il glucosio).
Al di sotto della pelle gli adipociti si raggruppano a formare uno strato più o meno spesso, comunemente chiamato tessuto adiposo sottocutaneo o ipoderma.
Lo spessore e la distribuzione di questi pannicoli adiposi dipende da diversi fattori, alcuni dei quali molto ovvi. Per esempio in alcune zone del corpo i pannicoli adiposi sono ridotti (mani, piedi, avambraccio), specie se paragonati con quelli presenti in altre regioni (addome, fianchi, glutei).
Lo spessore e la distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo è differente nei due sessi. Nelle donne, per esempio, la massa adiposa è generalmente concentrata nelle anche, nelle natiche, nelle cosce e nell'addome al di sotto dell’ombelico (obesità ginoide). La natura ha infatti saggiamente voluto che le scorte lipidiche fossero distribuite in zone essenziali per portare a termine la gravidanza, anche in condizioni di carestia.
Negli uomini prevale una distribuzione di tipo androide (massa adiposa concentrata nel viso, nel collo, nelle spalle e soprattutto nell'addome al di sopra dell’ombelico). Quest'ultima condizione è più pericolosa della precedente, poiché un eccesso di tessuto adiposo androgeno si associa a livelli più alti di glicemia, trigliceridi e pressione arteriosa.
L'entità delle masse adipose dipende anche dallo stato di nutrizione: aumenta in caso di eccessiva assunzione calorica (obesità) e diminuisce in presenza di deficit nutrizionali cronici. Infine, nelle società del benessere, il tessuto adiposo è generalmente superiore negli anziani rispetto agli adolescenti ed ai giovani adulti.
L’aumento delle masse adipose può avvenire in due modi:
In base alla teoria lipostatica, che vede nella riduzione del contenuto lipidico degli adipociti il principale fattore stimolante l'appetito, un numero elevato di cellule adipose vuote sarebbe responsabile degli attacchi di fame incontrollata, che molto spesso vanificano le diete dimagranti proposte alle persone obese.
I lipidi immagazzinati nel tessuto adiposo sono in parte di origine alimentare (esogena) ed in parte di derivazione endogena (vengono formati all'interno degli stessi adipociti, grazie alla trasformazione chimica di altre sostanze come il glucosio).
Al di sotto della pelle gli adipociti si raggruppano a formare uno strato più o meno spesso, comunemente chiamato tessuto adiposo sottocutaneo o ipoderma.
Lo spessore e la distribuzione di questi pannicoli adiposi dipende da diversi fattori, alcuni dei quali molto ovvi. Per esempio in alcune zone del corpo i pannicoli adiposi sono ridotti (mani, piedi, avambraccio), specie se paragonati con quelli presenti in altre regioni (addome, fianchi, glutei).
Lo spessore e la distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo è differente nei due sessi. Nelle donne, per esempio, la massa adiposa è generalmente concentrata nelle anche, nelle natiche, nelle cosce e nell'addome al di sotto dell’ombelico (obesità ginoide). La natura ha infatti saggiamente voluto che le scorte lipidiche fossero distribuite in zone essenziali per portare a termine la gravidanza, anche in condizioni di carestia.
Negli uomini prevale una distribuzione di tipo androide (massa adiposa concentrata nel viso, nel collo, nelle spalle e soprattutto nell'addome al di sopra dell’ombelico). Quest'ultima condizione è più pericolosa della precedente, poiché un eccesso di tessuto adiposo androgeno si associa a livelli più alti di glicemia, trigliceridi e pressione arteriosa.
L'entità delle masse adipose dipende anche dallo stato di nutrizione: aumenta in caso di eccessiva assunzione calorica (obesità) e diminuisce in presenza di deficit nutrizionali cronici. Infine, nelle società del benessere, il tessuto adiposo è generalmente superiore negli anziani rispetto agli adolescenti ed ai giovani adulti.
Funzioni del tessuto adiposo
Molte persone credono che una volta accumulato grasso in certe zone del corpo sia impossibile rimuoverlo. In realtà i trigliceridi del tessuto adiposo non sono stazionari, ma vengono continuamente mobilizzati e ridepositati, rinnovandosi ogni 10-15 giorni.
Aumento del tessuto adiposo
Riserva energetica
Protezione contro gli urti e sostegno meccanico a vari organi
Modellamento della figura corporea
Isolamento termico (tessuto adiposo bianco); aumento della temperatura corporea e smaltimento degli eccessi alimentari sottoforma di calore (tessuto adiposo bruno).
Per approfondire: le funzioni dei grassi
L’aumento delle masse adipose può avvenire in due modi:
Fino a pochi anni fa si riteneva che l’iperplasia degli adipociti avvenisse soltanto nell’infanzia. Oggi sappiamo che tale fenomeno può manifestarsi anche nell'adulto, in special modo quando si passa da sovrappeso moderato ad una condizione di obesità. La conferma di questo fenomeno, in parte intuitivo, è stata data dalla scoperta di preadipociti, cellule indifferenziate immerse nel tessuto adiposo degli adulti. Tali cellule conservano la capacità di dividersi e, se stimolate ed attivate, di originare nuovi adipociti. Una volta formate, queste nuove cellule adipose rimarranno tali fino alla morte dell'individuo, potranno quindi aumentare o diminuire di volume ma non di numero.
per iperplasia: aumento del numero di adipociti
per ipertrofia: aumento del contenuto lipidico di ciascun adipocita
In base alla teoria lipostatica, che vede nella riduzione del contenuto lipidico degli adipociti il principale fattore stimolante l'appetito, un numero elevato di cellule adipose vuote sarebbe responsabile degli attacchi di fame incontrollata, che molto spesso vanificano le diete dimagranti proposte alle persone obese.
E' dunque importante prevenire un aumento eccessivo del tessuto adiposo e del numero di adipociti, soprattutto nei bambini, nei quali tale fenomeno li condannerebbe, con elevate probabilità, a rimanere obesi per tutto il resto della vita.
In un soggetto normopeso il numero delle cellule adipose è di circa 25-30 miliardi, nei soggetti obesi tale valore sale mediamente tra i 40 e i 100 miliardi.
Se lo si guarda con gli occhi di un vecchio fisiologo, lasciando stare per un momento canoni estetici, mode e quant'altro, il tessuto adiposo è un connettivo costituito da cellule, chiamate adipociti, deputate soprattutto all'accumulo di grasso sotto forma di trigliceridi. Se invece lo si osserva in base alle più recenti acquisizioni scientifiche, il tessuto adiposo è un vero e proprio organo, costituito da due tipi di cellule (bianche e brune), in grado di produrre veri e propri ormoni, come la leptina, che influenzano l'attività dell'intero organismo. (vedi anche: Tessuto adiposo e obesità)
Tessuto adiposo bianco e tessuto adiposo bruno
Nei mammiferi esistono due differenti tipi di tessuto adiposo: quello bianco e quello bruno. Il primo, nonostante il nome, ha un colorito giallognolo, legato al suo contenuto in carotenoidi. Da solo rappresenta la quasi totalità del grasso di riserva.
L’altro tipo di tessuto adiposo, detto bruno, è abbondante nei mammiferi che vanno in letargo (ibernanti) e nei cuccioli.
Nell’uomo il tessuto adiposo bruno è presente in piccole quantità nel neonato (zona ascellare ed interscapolare). Con la crescita buona parte di questo tessuto si trasforma in tessuto adiposo bianco; per questo motivo nell’adulto troviamo soltanto delle tracce di tessuto adiposo bruno, distribuite sottoforma di piccole isole cellulari sparse tra i numerosi adipociti bianchi.
Caratteristiche del tessuto adiposo bianco
Si tratta di cellule molto grandi, in grado di accumulare al loro interno cospicue quantità di trigliceridi, che si riuniscono a formare una grande goccia oleosa. La fluidità di questa goccia è garantita dalla temperatura interna dell’organismo, che risulta superiore al punto di fusione dei lipidi in essa contenuti. A causa delle notevoli dimensioni di questa goccia, il citoplasma ed il nucleo vengono relegati alla periferia.
Gli adipociti bianchi non sono dei semplici serbatoi di grassi, ma cellule metabolicamente attive, in grado di sintetizzare trigliceridi ed immagazzinarli. Le stesse cellule sono anche in grado di idrolizzare questi trigliceridi e riversare il glicerolo e gli acidi grassi ottenuti nel sangue. Gli adipociti hanno anche la capacità di convertire l’eccesso di glucosio in trigliceridi di riserva.Le adipochine, che hanno un ruolo importante nei metabolismi energetici, stanno anche alla base di malattie molto diffuse (ipertensione arteriosa, obesità, aterosclerosi, diabete di tipo 2).
PRINCIPALI FUNZIONI DEL TESSUTO ADIPOSO BIANCO
Sintetizzare trigliceridi ed immagazzinarli come riserva energetica (1Kg = 7000 Cal circa).
Idrolizzare i trigliceridi depositati ed immettere acidi grassi liberi nel sangue.
Sintetizzare trigliceridi a partire dal glucosio.
Ammortizzatore meccanico, isolante termico e produttore di ormoni (adipocitochine), tra cui la leptina, l'adipsina, l'interleuchina 6 ( IL-6 ) ed il fattore di necrosi tumorale-α. Il più attivo dal punto di vista endocrino è il tessuto adiposo addominale.
Caratteristiche del tessuto adiposo bruno
Il ruolo svolto dagli adipociti bruni è diverso da quello ricoperto dagli adipociti bianchi. Innanzitutto perché si tratta di cellule di minori dimensioni, il cui colore scuro è dovuto alla presenza dei citocromi contenuti nei numerosi mitocondri. A differenza dell’adipocita bianco, gli adipociti bruni non contengono un’unica grossa massa adiposa ma tante piccole gocce di trigliceridi, dette vacuoli lipidici. Di conseguenza il nucleo ed il citoplasma non sono situati in periferia ma ben distinguibili all’interno della cellula. Oltre ad una differenza morfologica ne esiste anche una di natura funzionale. Mentre negli adipociti bianchi l’idrolisi dei trigliceridi avviene in base alle richieste energetiche dell’organismo, in quelli bruni la degradazione dei grassi avviene in risposta ad un abbassamento della temperatura corporea.
Se l’organismo soffre di ipotermia, gli adipociti bruni rispondono andando a mobilitare i propri trigliceridi, dal cui catabolismo si libera energia dissipabile sottoforma di calore.
Questo fenomeno è chiamato termogenesi senza brivido, per distinguerlo dal classico brivido (contrazione muscolare involontaria indirizzata alla produzione di calore).
Il tessuto adiposo bruno è dotato di una ricca innervazione simpatica che lo rende particolarmente sensibile all'attività delle catecolamine, ormoni secreti rapidamente in risposta a stress psicofisici acuti.
Il tessuto adiposo bruno si attiva, non solo in risposta ad un abbassamento della temperatura, ma anche in caso di eccessivo introito calorico con la dieta. In teoria questo fenomeno, basato sulla dispersione del surplus calorico sottoforma di calore, dovrebbe garantire l’omeostasi del peso corporeo, indipendentemente dagli eccessi alimentari.
Nei ratti ipernutriti è stato evidenziato un aumento della termogenesi, con effetto preventivo sullo sviluppo dell'obesità. Il tessuto adiposo bruno ha risposto a tale condizione con le stesse variazioni metaboliche e strutturali attivate durante la termogenesi da freddo.
In ratti geneticamente obesi il tessuto adiposo bruno possiede una ridotta capacità termogenetica.
La ridotta presenza di adipociti bruni in un individuo adulto sembra quindi essere uno dei tanti meccanismi patogenetici che stanno alla base dell'obesità.
Fonte: http://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/tessuto-adiposo2.html
Ospite- Ospite
Re: Il Tessuto Adiposo
Tessuto adiposo : ti odio!
lilly- Utente Senior
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Re: Il Tessuto Adiposo
lilly ha scritto:Tessuto adiposo : ti odio!
minerva- Utente Senior
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Re: Il Tessuto Adiposo
io sono quella della foto in alto!
lalba- Utente Senior
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