Le quattro leggi del successo di Ezio Ceriana
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Le quattro leggi del successo di Ezio Ceriana
Respira profondamente e rilassati, porta la tua attenzione all’interno della tua mente e ascolta la pace, la calma e il silenzio che si diffondono nella tua mente e nel tuo corpo.
Appena ti abbandoni, appena abbassi la guardia delle tue difese, il tuo sé emerge, attraversa l’oscurità, filtra tra le nuvole e si confonde con la luce delle stelle e trova la via del tuo cuore sulla scia di un raggio di sole.
Il tuo sé è il tuo punto di partenza, il tuo principio, è la pura presenza, l’io sono primordiale che accorre ogni qualvolta gli concedi lo spazio col silenzio della mente, in soccorso al tuo dolore di cui lui ne conosce le cause e la cura. E’ la presenza che ti rincuora per tutti i sogni dell’infanzia svaniti con gli anni, per la tua autostima corrotta dai fallimenti, per la tua individualità calpestata dalla massa, per il tuo talento sciupato da un cattivo uso.
Allenta le tue tensioni, rilassati, lascia affiorare il tuo maestro interiore, porta la tua attenzione oltre il respiro e odi la sua voce che ti parla. Dentro di te questa onda d’amore che pervade il tuo essere e ti sostiene via via che ti abbandoni, che ti accetti, questo amore diviene sempre più percettibile, più caldo, più intenso. Ascolta il sussurro col quale cerca di superare la barriera che hai creato con la paura e il dubbio e l’angoscia e il rimorso e l’odio. Ti sta dicendo non piangere, sono con te, questa è la tua nuova data di nascita.
La tua vita di prima, come a teatro, era solo una prova, questa volta non fallirai, segui la mia sapienza, tu sei il mio miracolo più grande. Non offendermi con la tua mancanza di fede considerandoti un debole, un insicuro, ossessionato dai soldi e incerto del domani. Alla tua nascita ti sussurrai nell’orecchio che tu eri il mio più grande miracolo, ma tu non mi hai creduto. Hai bruciato la mappa della felicità, hai abbandonato la ricerca della pace del cuore, hai soffiato sulle torce accese lungo il tuo predestinato sentiero di gloria e poi hai vacillato, sperso e spaventato nelle tenebre della futilità e dell’autocommiserazione, finché ti sei ritrovato nell’inferno che tu stesso ti eri creato.
Ti sei disperato e hai maledetto la sorte, hai cercato un responsabile ai tuoi insuccessi e subito ne hai trovato uno: hai dato la colpa a me! Hai gridato che i tuoi ostacoli, la tua mediocrità, la tua mancanza d’occasioni, i tuoi fallimenti erano colpa di Dio. Hai sbagliato. Ma prima di tutto facciamo un elenco degli strumenti che possiedi.
◊ Sei cieco? Il sole sorge e tramonta senza che tu possa vederlo? No, tu puoi vedere. I tuoi occhi ti consentono di vedere la magia di una foglia, di un fiocco di neve, di uno specchio d’acqua, e l’aquila, e il bambino, la nuvola, le stelle, la rosa, l’ e lo sguardo dell’amore. Conta questa come la benedizione numero uno.
◊ Sei sordo? Non puoi udire il riso o il pianto di un bimbo? No, tu puoi udire. Le tue orecchie vibrano al vento fra gli alberi, al frangesi delle onde sugli scogli, al suono di una sinfonia, alle grida di bambini che giocano e alla parola “ti amo”. Conta questa come un’altra benedizione.
◊ Sei muto? Le tue labbra si muovono emettendo soltanto un balbettio? No, tu puoi parlare come nessun’altra delle mie creature. Le tue parole possono placare gli irati, sollevare i depressi, confortare gli infelici, far compagnia ai soli, elogiare i meritevoli, incoraggiare gli sconfitti e dire “ti amo”. Conta un’altra benedizione.
◊ Sei paralizzato? La tua forza impotente rattrista la terra? No, tu puoi muoverti. Non sei un albero ancorato per sempre a una piccola zolla in balia del vento e del mondo. Tu puoi tenderti e correre e danzare e operare perché dentro di te tutti i muscoli, le ossa, le fibre nervose sincronizzate possono rispondere ad ogni tuo cenno. Conta un’altra benedizione.
◊ Non sai dare o ricevere amore? La solitudine ti isola giorno e notte? No, ora non più, perché ora tu conosci il segreto dell’amore sai che per ricevere amore devi offrirlo senza chiedere nulla in cambio, amare per il proprio appagamento, per la propria soddisfazione, l’orgoglio non è amore, l’amore è un dono che non può chiedere restituzione. Ora tu sai che l’amore senza egoismo ha in sé la propria ricompensa e se anche non dovesse essere contraccambiato l’amore non va perduto, perché l’amore non corrisposto tornerà di nuovo a te, per addolcire e purificare il tuo cuore. Conta un’altra benedizione.
◊ Il tuo cuore è debole? Perde colpi? Fa fatica a mantenerti in vita? No, il tuo cuore è forte, toccati il petto e senti il suo ritmo che pulsa, ora dopo ora, giorno e notte, anno dopo anno, spingendo il sangue attraverso più di 60 mila chilometri di vene, arterie e capillari, pompando più di 2 milioni e mezzo di litri all’anno. L’uomo non è mai riuscito a creare una macchina simile. Conta un’altra benedizione.
◊ La gente distoglie lo sguardo con orrore quando ti avvicini? No, la tua pelle è pura. È una meraviglia della creazione, ha bisogno soltanto che tu le dedichi acqua e sapone. Col tempo ogni acciaio si macchia, arrugginisce, ma non la tua pelle. Alla fine anche i metalli più forti si consumano con l’uso, ma non quello strato che io ho costruito attorno a te, costantemente si rinnova, le vecchie cellule sono sostituite da cellule nuove, proprio come il vecchio essere è ora sostituito da un essere nuovo. Conta un’altra benedizione.
◊ Hai i polmoni ammalati? Il respiro della vita entra a fatica nel tuo corpo? No, gli alveoli della vita ti sostengono perfino negli ambienti più degradati che tu stesso hai creato e lavorano incessantemente per filtrare l’ossigeno vitale attraverso 600 milioni di tasche di cartilagine ripiegata, mentre liberano il tuo corpo dai rifiuti gassosi. Conta un’altra benedizione.
◊ Il tuo sangue è avvelenato? No, nei tuoi litri di sangue ci sono cellule che in ogni momento si rinnovano, ogni secondo cellule sanguigne sono sostituite da altre cellule nuove in una resurrezione che dura ininterrottamente fin da quando sei nato, come è avvenuto sempre nell’interno del tuo corpo. Conta un’altra benedizione.
◊ Sei debole di mente? Non puoi più badare a te stesso? No, il tuo cervello è la struttura più complessa dell’universo. In 1000 grammi di peso sono racchiuse 13 miliardi di cellule nervose, vale a dire circa tre volte la popolazione della terra, per aiutarti ad archiviare ogni percezione, ogni suono, ogni sapore, ogni odore, ogni azione che hai sperimentato fin dal giorno della nascita. Io ho impiantato nelle tue cellule più di mille miliardi di miliardi di molecole proteiniche, ogni evento della tua vita è là e attende soltanto che tu lo richiami. E per aiutare il cervello a controllare il corpo io ho disseminato in tutto il tuo essere 4 milioni di terminali sensibili al dolore, 5 milioni di rilevatori di contatto e più di 200 mila sensori di temperatura. Non c’è nazione che protegga il suo oro meglio di quanto sei protetto tu. Nessuna delle antiche meraviglie del mondo create dall’uomo è più grande di te. Tu sei la mia creazione più bella.
◊ Se povero? Non possiedi né oro né argento? No, tu sei ricco. Appena abbiamo contatto assieme le tue ricchezze. Studia questo elenco, conta di nuovo i tuoi averi, controlla le tue risorse. Perché hai tradito te stesso? Perché hai gridato che tutti i beni dell’umanità ti erano stati sottratti? Perché hai ingannato te stesso pensando di essere impotente a cambiare la tua vita? Sei forse privo di talento, sensibilità, piaceri, istinti, sensazione, orgoglio? Sei senza speranza? Perché annaspi nelle ombre come un gigante sconfitto e attendi soltanto la spinta per entrare nell’agognato vuoto nello squallore dell’inverno? Tu che hai così tanto.
La tua coppa trabocca di benedizioni e tu le hai ignorate come un bambino viziato fin da quando io te le ho elargite con generosità e regolarità. Rispondi a te stesso. Sii grato per le lezioni che hai imparato dalla povertà perché non è povero chi ha poco, è povero solo chi desidera molto. La vera sicurezza non si trova nelle cose che si possiedono, ma in quelle di cui si può fare a meno. Dove sono gli ostacoli che hanno causato il tuo fallimento? Esistevano soltanto nella tua mente. Conta le tue benedizioni. Questa è la prima legge.
La seconda legge arriva dalla prima: afferma la tua grande rarità! Ti sei condannato a un campo di inezie e là tu giaci, incapace di perdonare il tuo fallimento e distruggerti con l’odio, l’autoaccusa e la repulsione per crimini che hai commesso contro te stesso. Non sei perplesso? Non ti chiedi perché io sono capace di perdonare i tuoi fallimenti, le tue trasgressioni, il tuo pietoso comportamento, mentre tu non riesci a perdonare te stesso? Osserva un dipinto di Rembrandt o un bronzo di Donatello o un violino di Stradivari o un dramma di Shakespeare, hanno grande valore per due motivi: sono stati creati da geni, da grandi maestri ed esistono in numero limitato, ma non sono unici.
Tu sei una grande rarità, tu sei il tesoro più prezioso sulla faccia della terra perché tu sai chi ti ha creato e tu sei un esempio unico. Mai fra tutti i 70 miliardi di esseri umani che hanno percorso questo pianeta fin dall’inizio dei tempi ce n’è stato un altro che fosse esattamente come te. E mai fino alla fine del tempo ci sarà un altro come te. Sei la cosa più rara del mondo anche se non hai mostrato di comprendere e di apprezzare la tua unicità. Tu sei un tesoro inestimabile dotato di qualità di mente e di parole e di movimenti, di aspetto e di azione diverse da quelle di chiunque sia mai vissuto, viva o vivrà.
Perché hai ascoltato coloro che ti sminuivano e, peggio ancora, gli hai prestato fede? Perché ti sei valutato in spiccioli mentre il tuo valore è inestimabile? Non nascondere più la tua rarità nelle tenebre, portala alla luce, mostrala al mondo, sforzati di non camminare come cammina tuo fratello, di non parlare come parla il tuo capo, di non lavorare come lavora il mediocre. Non fare quello che fa un altro. Non imitare mai nessuno, perché come sai di non stare imitando il male? Perché colui che imita il male va sempre oltre l’esempio, mentre chi imita il bene stenta a raggiungerlo. Non imitare nessuno, sii te stesso, mostra al mondo la tua rarità e il mondo ti inonderà d’oro. Proclama la tua rarità. Questa è la seconda legge. Conta le tue benedizioni e proclama la tua rarità. Tu non hai ostacoli, tu non sei un mediocre. Ammetti di esserti ingannato.
Poiché ti lamentavi che non ti capitano mai le buone occasioni, ti darò ora la legge del successo per ogni eventualità. E’ un metodo che non ha mai fallito. Se qualcuno ti chiede di fare un miglio con lui, fanne due. Questa è dunque la terza legge, il segreto che produrrà ricchezza ben oltre quanto hai sognato. L’unico mezzo sicuro per ottenere successo è offrire un servizio migliore in qualità e quantità, quello che ci si attende da te qualunque sia il compito che ti viene affidato. Questo è il comportamento seguito da tutte le persone di successo. Di conseguenza, io ti dico che il modo più sicuro di condannarti alla mediocrità è compiere soltanto il lavoro per cui sei pagato.
Non credere di venir truffato se fai di più del denaro che ricevi, perché c’è un pendolo in tutta la vita e il sudore che tu offri in più se non è ricompensato oggi ti tornerà indietro domani decuplicato. Ma tu non sei un mediocre. Fare un miglio in più è un privilegio di cui devi appropriarti di tua iniziativa. E’ inevitabile che tu riceva la giusta ricompensa per i servizi che rendi, come è inevitabile che ti venga a mancare la remunerazione se rifiuti di renderli. Causa ed effetto, mezzi o fini, seme e frutto non possono essere divisi. L’effetto già fiorisce nella causa, il fine preesiste nei mezzi e il frutto è sempre nel seme.
Fai un miglio in più. E non preoccuparti se dovessi servire un padrone ingrato, servilo meglio e invece che lui fa che sia io in debito con te, perché allora saprai che ogni minuto, ogni parte di servizi in più ti sarà ripagato e non angustiarti se la tua ricompensa non dovesse arrivare presto, perché più ti viene ritardato il pagamento e meglio è per te, perché interessi su interessi sono il più grande beneficio di questa legge. Non puoi obbligare il successo a venire da te, puoi solo meritarlo. Ed ora tu conosci il grande segreto necessario per essere degno della sua rara ricompensa. Fa un altro miglio perché tu sei il più grande miracolo. Niente è cambiato, se non tu, ma tu sei tutto.
Contare le tue benedizioni con gratitudine, proclamare la tua rarità con orgoglio, fare un miglio in più e poi ancora un altro, non sono cose che si compiono in un battere d’occhio. E non avere paura quando entrerai nella nuova vita, chi teme non deve attendersi nulla. Ora tu sai di essere un miracolo e i miracoli non hanno paura. Tu non sei schiavo di forze che non puoi comprendere, tu sei la libera manifestazione di nessun’altra forza se non la mia, di nessun altro amore se non il mio. Tu fosti creato con uno scopo. Per metterti in grado di raggiungere il tuo pieno potenziale ti dotai di poteri sconosciuti ad ogni altra creatura dell’universo.
Ti diedi il potere di pensare, il potere di amare, il potere di volere, il potere di ridere, il potere di immaginare, il potere di creare, il potere di progettare, il potere di parlare, il potere di pregare, tu sei la mia creazione definitiva, il mio miracolo più grande, un completo essere vivente. Un essere che può adattarsi ad ogni clima, ad ogni difficoltà, a ogni sfida, che può gestire il proprio destino senza alcuna inferenza da parte mia, può tradurre sensazioni e percezioni non per istinto, ma attraverso il pensiero e la ragione nelle azioni migliori per se stesso e per l’umanità.
E così giungiamo alla quarta legge del successo e della felicità, perché oltre tutto, tu hai un potere in più, un potere così grande che neppure gli angeli lo possiedono: tu hai il potere di scegliere. Ti ho detto di decidere da solo secondo la tua libera volontà. Per natura non essendo né celeste né terreno tu fosti libero di modellarti nella forma che preferivi. Hai avuto il potere di scegliere e anche di degenerare nelle più basse forme di vita. Ma hai avuto anche il potere, in base al giudizio della tua anima, di rinascere in forme più alte che sono divine. Io non ti mai tolto il tuo grande potere:il potere di scegliere.
Ma tu cosa ne hai fatto di questa forza tremenda? Pensa alle scelte che hai fatto nella vita e richiama ora quegli amari momenti in cui saresti caduto in ginocchio se soltanto avessi avuto l’opportunità di cambiare le tue scelte. Ma quel che è passato è passato. Ora tu conosci la quarta grande legge della felicità e del successo. Usa saggiamente il tuo potere di scegliere.
Scegli di amare invece di odiare, scegli di ridere invece di piangere, scegli di creare invece di distruggere, scegli di perseverare invece di lasciar perdere, scegli di lodare invece di biasimare, scegli di curare invece di ferire, scegli di dare invece di rubare, scegli di agire invece di rimandare, scegli di crescere invece di imputridire, scegli di pregare invece di maledire, scegli di vivere invece di morire.
Ora tu sei diventato grande e saggio e i frutti della terra saranno tuoi. Non accontentarti mai più delle briciole della vita, non nascondere mai più i tuoi talenti da questo giorno in poi. Godi questo giorno oggi, e domani il domani. Tu hai compiuto il più grande miracolo del mondo. Non proverai mai più un senso di autocommiserazione e ogni giorno nuovo ti porterà una sfida e una gioia. Tu sei nato di nuovo, ma proprio come prima puoi ancora scegliere il fallimento e la disperazione oppure il successo e la felicità. La scelta è tua. La scelta è esclusivamente tua.
Io posso soltanto guardarti, come prima, con orgoglio o con dolore. Tu sei più di un essere umano. Tu sei un essere umano in divenire. Tu sei capace di grandi prodigi. Il tuo potenziale è illimitato. Chi altro fa le mie creature ha dominato il fuoco, chi altro fra le mie creature ha vinto la forza di gravità, ha toccato i cieli, ha sconfitto la malattia, la peste o la siccità. Non avvilirti mai più. Conta le tue benedizioni, proclama la tua rarità, fai un miglio in più e ricorda: tu sei il più grande miracolo del mondo.
Appena ti abbandoni, appena abbassi la guardia delle tue difese, il tuo sé emerge, attraversa l’oscurità, filtra tra le nuvole e si confonde con la luce delle stelle e trova la via del tuo cuore sulla scia di un raggio di sole.
Il tuo sé è il tuo punto di partenza, il tuo principio, è la pura presenza, l’io sono primordiale che accorre ogni qualvolta gli concedi lo spazio col silenzio della mente, in soccorso al tuo dolore di cui lui ne conosce le cause e la cura. E’ la presenza che ti rincuora per tutti i sogni dell’infanzia svaniti con gli anni, per la tua autostima corrotta dai fallimenti, per la tua individualità calpestata dalla massa, per il tuo talento sciupato da un cattivo uso.
Allenta le tue tensioni, rilassati, lascia affiorare il tuo maestro interiore, porta la tua attenzione oltre il respiro e odi la sua voce che ti parla. Dentro di te questa onda d’amore che pervade il tuo essere e ti sostiene via via che ti abbandoni, che ti accetti, questo amore diviene sempre più percettibile, più caldo, più intenso. Ascolta il sussurro col quale cerca di superare la barriera che hai creato con la paura e il dubbio e l’angoscia e il rimorso e l’odio. Ti sta dicendo non piangere, sono con te, questa è la tua nuova data di nascita.
La tua vita di prima, come a teatro, era solo una prova, questa volta non fallirai, segui la mia sapienza, tu sei il mio miracolo più grande. Non offendermi con la tua mancanza di fede considerandoti un debole, un insicuro, ossessionato dai soldi e incerto del domani. Alla tua nascita ti sussurrai nell’orecchio che tu eri il mio più grande miracolo, ma tu non mi hai creduto. Hai bruciato la mappa della felicità, hai abbandonato la ricerca della pace del cuore, hai soffiato sulle torce accese lungo il tuo predestinato sentiero di gloria e poi hai vacillato, sperso e spaventato nelle tenebre della futilità e dell’autocommiserazione, finché ti sei ritrovato nell’inferno che tu stesso ti eri creato.
Ti sei disperato e hai maledetto la sorte, hai cercato un responsabile ai tuoi insuccessi e subito ne hai trovato uno: hai dato la colpa a me! Hai gridato che i tuoi ostacoli, la tua mediocrità, la tua mancanza d’occasioni, i tuoi fallimenti erano colpa di Dio. Hai sbagliato. Ma prima di tutto facciamo un elenco degli strumenti che possiedi.
◊ Sei cieco? Il sole sorge e tramonta senza che tu possa vederlo? No, tu puoi vedere. I tuoi occhi ti consentono di vedere la magia di una foglia, di un fiocco di neve, di uno specchio d’acqua, e l’aquila, e il bambino, la nuvola, le stelle, la rosa, l’ e lo sguardo dell’amore. Conta questa come la benedizione numero uno.
◊ Sei sordo? Non puoi udire il riso o il pianto di un bimbo? No, tu puoi udire. Le tue orecchie vibrano al vento fra gli alberi, al frangesi delle onde sugli scogli, al suono di una sinfonia, alle grida di bambini che giocano e alla parola “ti amo”. Conta questa come un’altra benedizione.
◊ Sei muto? Le tue labbra si muovono emettendo soltanto un balbettio? No, tu puoi parlare come nessun’altra delle mie creature. Le tue parole possono placare gli irati, sollevare i depressi, confortare gli infelici, far compagnia ai soli, elogiare i meritevoli, incoraggiare gli sconfitti e dire “ti amo”. Conta un’altra benedizione.
◊ Sei paralizzato? La tua forza impotente rattrista la terra? No, tu puoi muoverti. Non sei un albero ancorato per sempre a una piccola zolla in balia del vento e del mondo. Tu puoi tenderti e correre e danzare e operare perché dentro di te tutti i muscoli, le ossa, le fibre nervose sincronizzate possono rispondere ad ogni tuo cenno. Conta un’altra benedizione.
◊ Non sai dare o ricevere amore? La solitudine ti isola giorno e notte? No, ora non più, perché ora tu conosci il segreto dell’amore sai che per ricevere amore devi offrirlo senza chiedere nulla in cambio, amare per il proprio appagamento, per la propria soddisfazione, l’orgoglio non è amore, l’amore è un dono che non può chiedere restituzione. Ora tu sai che l’amore senza egoismo ha in sé la propria ricompensa e se anche non dovesse essere contraccambiato l’amore non va perduto, perché l’amore non corrisposto tornerà di nuovo a te, per addolcire e purificare il tuo cuore. Conta un’altra benedizione.
◊ Il tuo cuore è debole? Perde colpi? Fa fatica a mantenerti in vita? No, il tuo cuore è forte, toccati il petto e senti il suo ritmo che pulsa, ora dopo ora, giorno e notte, anno dopo anno, spingendo il sangue attraverso più di 60 mila chilometri di vene, arterie e capillari, pompando più di 2 milioni e mezzo di litri all’anno. L’uomo non è mai riuscito a creare una macchina simile. Conta un’altra benedizione.
◊ La gente distoglie lo sguardo con orrore quando ti avvicini? No, la tua pelle è pura. È una meraviglia della creazione, ha bisogno soltanto che tu le dedichi acqua e sapone. Col tempo ogni acciaio si macchia, arrugginisce, ma non la tua pelle. Alla fine anche i metalli più forti si consumano con l’uso, ma non quello strato che io ho costruito attorno a te, costantemente si rinnova, le vecchie cellule sono sostituite da cellule nuove, proprio come il vecchio essere è ora sostituito da un essere nuovo. Conta un’altra benedizione.
◊ Hai i polmoni ammalati? Il respiro della vita entra a fatica nel tuo corpo? No, gli alveoli della vita ti sostengono perfino negli ambienti più degradati che tu stesso hai creato e lavorano incessantemente per filtrare l’ossigeno vitale attraverso 600 milioni di tasche di cartilagine ripiegata, mentre liberano il tuo corpo dai rifiuti gassosi. Conta un’altra benedizione.
◊ Il tuo sangue è avvelenato? No, nei tuoi litri di sangue ci sono cellule che in ogni momento si rinnovano, ogni secondo cellule sanguigne sono sostituite da altre cellule nuove in una resurrezione che dura ininterrottamente fin da quando sei nato, come è avvenuto sempre nell’interno del tuo corpo. Conta un’altra benedizione.
◊ Sei debole di mente? Non puoi più badare a te stesso? No, il tuo cervello è la struttura più complessa dell’universo. In 1000 grammi di peso sono racchiuse 13 miliardi di cellule nervose, vale a dire circa tre volte la popolazione della terra, per aiutarti ad archiviare ogni percezione, ogni suono, ogni sapore, ogni odore, ogni azione che hai sperimentato fin dal giorno della nascita. Io ho impiantato nelle tue cellule più di mille miliardi di miliardi di molecole proteiniche, ogni evento della tua vita è là e attende soltanto che tu lo richiami. E per aiutare il cervello a controllare il corpo io ho disseminato in tutto il tuo essere 4 milioni di terminali sensibili al dolore, 5 milioni di rilevatori di contatto e più di 200 mila sensori di temperatura. Non c’è nazione che protegga il suo oro meglio di quanto sei protetto tu. Nessuna delle antiche meraviglie del mondo create dall’uomo è più grande di te. Tu sei la mia creazione più bella.
◊ Se povero? Non possiedi né oro né argento? No, tu sei ricco. Appena abbiamo contatto assieme le tue ricchezze. Studia questo elenco, conta di nuovo i tuoi averi, controlla le tue risorse. Perché hai tradito te stesso? Perché hai gridato che tutti i beni dell’umanità ti erano stati sottratti? Perché hai ingannato te stesso pensando di essere impotente a cambiare la tua vita? Sei forse privo di talento, sensibilità, piaceri, istinti, sensazione, orgoglio? Sei senza speranza? Perché annaspi nelle ombre come un gigante sconfitto e attendi soltanto la spinta per entrare nell’agognato vuoto nello squallore dell’inverno? Tu che hai così tanto.
La tua coppa trabocca di benedizioni e tu le hai ignorate come un bambino viziato fin da quando io te le ho elargite con generosità e regolarità. Rispondi a te stesso. Sii grato per le lezioni che hai imparato dalla povertà perché non è povero chi ha poco, è povero solo chi desidera molto. La vera sicurezza non si trova nelle cose che si possiedono, ma in quelle di cui si può fare a meno. Dove sono gli ostacoli che hanno causato il tuo fallimento? Esistevano soltanto nella tua mente. Conta le tue benedizioni. Questa è la prima legge.
La seconda legge arriva dalla prima: afferma la tua grande rarità! Ti sei condannato a un campo di inezie e là tu giaci, incapace di perdonare il tuo fallimento e distruggerti con l’odio, l’autoaccusa e la repulsione per crimini che hai commesso contro te stesso. Non sei perplesso? Non ti chiedi perché io sono capace di perdonare i tuoi fallimenti, le tue trasgressioni, il tuo pietoso comportamento, mentre tu non riesci a perdonare te stesso? Osserva un dipinto di Rembrandt o un bronzo di Donatello o un violino di Stradivari o un dramma di Shakespeare, hanno grande valore per due motivi: sono stati creati da geni, da grandi maestri ed esistono in numero limitato, ma non sono unici.
Tu sei una grande rarità, tu sei il tesoro più prezioso sulla faccia della terra perché tu sai chi ti ha creato e tu sei un esempio unico. Mai fra tutti i 70 miliardi di esseri umani che hanno percorso questo pianeta fin dall’inizio dei tempi ce n’è stato un altro che fosse esattamente come te. E mai fino alla fine del tempo ci sarà un altro come te. Sei la cosa più rara del mondo anche se non hai mostrato di comprendere e di apprezzare la tua unicità. Tu sei un tesoro inestimabile dotato di qualità di mente e di parole e di movimenti, di aspetto e di azione diverse da quelle di chiunque sia mai vissuto, viva o vivrà.
Perché hai ascoltato coloro che ti sminuivano e, peggio ancora, gli hai prestato fede? Perché ti sei valutato in spiccioli mentre il tuo valore è inestimabile? Non nascondere più la tua rarità nelle tenebre, portala alla luce, mostrala al mondo, sforzati di non camminare come cammina tuo fratello, di non parlare come parla il tuo capo, di non lavorare come lavora il mediocre. Non fare quello che fa un altro. Non imitare mai nessuno, perché come sai di non stare imitando il male? Perché colui che imita il male va sempre oltre l’esempio, mentre chi imita il bene stenta a raggiungerlo. Non imitare nessuno, sii te stesso, mostra al mondo la tua rarità e il mondo ti inonderà d’oro. Proclama la tua rarità. Questa è la seconda legge. Conta le tue benedizioni e proclama la tua rarità. Tu non hai ostacoli, tu non sei un mediocre. Ammetti di esserti ingannato.
Poiché ti lamentavi che non ti capitano mai le buone occasioni, ti darò ora la legge del successo per ogni eventualità. E’ un metodo che non ha mai fallito. Se qualcuno ti chiede di fare un miglio con lui, fanne due. Questa è dunque la terza legge, il segreto che produrrà ricchezza ben oltre quanto hai sognato. L’unico mezzo sicuro per ottenere successo è offrire un servizio migliore in qualità e quantità, quello che ci si attende da te qualunque sia il compito che ti viene affidato. Questo è il comportamento seguito da tutte le persone di successo. Di conseguenza, io ti dico che il modo più sicuro di condannarti alla mediocrità è compiere soltanto il lavoro per cui sei pagato.
Non credere di venir truffato se fai di più del denaro che ricevi, perché c’è un pendolo in tutta la vita e il sudore che tu offri in più se non è ricompensato oggi ti tornerà indietro domani decuplicato. Ma tu non sei un mediocre. Fare un miglio in più è un privilegio di cui devi appropriarti di tua iniziativa. E’ inevitabile che tu riceva la giusta ricompensa per i servizi che rendi, come è inevitabile che ti venga a mancare la remunerazione se rifiuti di renderli. Causa ed effetto, mezzi o fini, seme e frutto non possono essere divisi. L’effetto già fiorisce nella causa, il fine preesiste nei mezzi e il frutto è sempre nel seme.
Fai un miglio in più. E non preoccuparti se dovessi servire un padrone ingrato, servilo meglio e invece che lui fa che sia io in debito con te, perché allora saprai che ogni minuto, ogni parte di servizi in più ti sarà ripagato e non angustiarti se la tua ricompensa non dovesse arrivare presto, perché più ti viene ritardato il pagamento e meglio è per te, perché interessi su interessi sono il più grande beneficio di questa legge. Non puoi obbligare il successo a venire da te, puoi solo meritarlo. Ed ora tu conosci il grande segreto necessario per essere degno della sua rara ricompensa. Fa un altro miglio perché tu sei il più grande miracolo. Niente è cambiato, se non tu, ma tu sei tutto.
Contare le tue benedizioni con gratitudine, proclamare la tua rarità con orgoglio, fare un miglio in più e poi ancora un altro, non sono cose che si compiono in un battere d’occhio. E non avere paura quando entrerai nella nuova vita, chi teme non deve attendersi nulla. Ora tu sai di essere un miracolo e i miracoli non hanno paura. Tu non sei schiavo di forze che non puoi comprendere, tu sei la libera manifestazione di nessun’altra forza se non la mia, di nessun altro amore se non il mio. Tu fosti creato con uno scopo. Per metterti in grado di raggiungere il tuo pieno potenziale ti dotai di poteri sconosciuti ad ogni altra creatura dell’universo.
Ti diedi il potere di pensare, il potere di amare, il potere di volere, il potere di ridere, il potere di immaginare, il potere di creare, il potere di progettare, il potere di parlare, il potere di pregare, tu sei la mia creazione definitiva, il mio miracolo più grande, un completo essere vivente. Un essere che può adattarsi ad ogni clima, ad ogni difficoltà, a ogni sfida, che può gestire il proprio destino senza alcuna inferenza da parte mia, può tradurre sensazioni e percezioni non per istinto, ma attraverso il pensiero e la ragione nelle azioni migliori per se stesso e per l’umanità.
E così giungiamo alla quarta legge del successo e della felicità, perché oltre tutto, tu hai un potere in più, un potere così grande che neppure gli angeli lo possiedono: tu hai il potere di scegliere. Ti ho detto di decidere da solo secondo la tua libera volontà. Per natura non essendo né celeste né terreno tu fosti libero di modellarti nella forma che preferivi. Hai avuto il potere di scegliere e anche di degenerare nelle più basse forme di vita. Ma hai avuto anche il potere, in base al giudizio della tua anima, di rinascere in forme più alte che sono divine. Io non ti mai tolto il tuo grande potere:il potere di scegliere.
Ma tu cosa ne hai fatto di questa forza tremenda? Pensa alle scelte che hai fatto nella vita e richiama ora quegli amari momenti in cui saresti caduto in ginocchio se soltanto avessi avuto l’opportunità di cambiare le tue scelte. Ma quel che è passato è passato. Ora tu conosci la quarta grande legge della felicità e del successo. Usa saggiamente il tuo potere di scegliere.
Scegli di amare invece di odiare, scegli di ridere invece di piangere, scegli di creare invece di distruggere, scegli di perseverare invece di lasciar perdere, scegli di lodare invece di biasimare, scegli di curare invece di ferire, scegli di dare invece di rubare, scegli di agire invece di rimandare, scegli di crescere invece di imputridire, scegli di pregare invece di maledire, scegli di vivere invece di morire.
Ora tu sei diventato grande e saggio e i frutti della terra saranno tuoi. Non accontentarti mai più delle briciole della vita, non nascondere mai più i tuoi talenti da questo giorno in poi. Godi questo giorno oggi, e domani il domani. Tu hai compiuto il più grande miracolo del mondo. Non proverai mai più un senso di autocommiserazione e ogni giorno nuovo ti porterà una sfida e una gioia. Tu sei nato di nuovo, ma proprio come prima puoi ancora scegliere il fallimento e la disperazione oppure il successo e la felicità. La scelta è tua. La scelta è esclusivamente tua.
Io posso soltanto guardarti, come prima, con orgoglio o con dolore. Tu sei più di un essere umano. Tu sei un essere umano in divenire. Tu sei capace di grandi prodigi. Il tuo potenziale è illimitato. Chi altro fa le mie creature ha dominato il fuoco, chi altro fra le mie creature ha vinto la forza di gravità, ha toccato i cieli, ha sconfitto la malattia, la peste o la siccità. Non avvilirti mai più. Conta le tue benedizioni, proclama la tua rarità, fai un miglio in più e ricorda: tu sei il più grande miracolo del mondo.
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