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CISTITE

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Messaggio Da XENA Ven 28 Mar 2008 - 20:56

da lerboristeria





Uno dei disturbi più frequenti riguardanti le vie urinarie, soprattutto nella donna, è senz'altro la cistite; essa è un'infiammazione della mucosa vescicale che colpisce oltre il 40% delle donne in età fertile, molto fastidiosa, dolorosa, irritante, talvolta frequente o ciclica.
Nella nostra società ipercivilizzata, iperigienizzata, attenta a tutto quanto possa nuocere alla salute, sembra impossibile che i disturbi acuti e cronici delle vie urinarie costituiscano ancora una fonte di malessere e di sofferenza per milioni di persone, eppure si tratta di una realtà di assai difficile gestione, poiché è facile che il primo banale episodio di sofferenza urinaria, se mal gestito e trattato, possa cronicizzarsi diventando via via più complicato da affrontare.

In effetti, molti comportamenti della nostra vita quotidiana possono favorire l'insorgere e soprattutto il recidivare di infezioni batteriche o virali, ma anche di infiammazioni sterili, non legate cioè all'intervento di agenti microbici, come ad esempio quelle causate dall'eliminazione di materiali renali microcristallini (sabbia renale o microcalcoli) che ne possono costituire l'agente scatenante.
Possiamo senz'altro affermare che oggi tanti comportamenti tipici dello stile di vita moderno, costituiscono sempre più spesso la causa dello scatenarsi della malattia e hanno quasi completamente soppiantato le antiche cause batteriche, che un tempo erano in buona parte dipendenti da scarsa igiene della persona e degli ambienti domestici e lavorativi. Infatti i modi usuali del vivere moderno sono assai spesso lontani dal rispetto delle più elementari esigenze organiche: basti pensare alle lunghe ore seduti, in ufficio o in auto, con scarse assunzioni di liquidi (che di frequente sono costituiti da caffè, alcolici, bibite gassate, ecc.), all'alimentazione inadeguata per quantità e composizione, alle conseguenze della sedentarietà, allo stress, e così via.

In particolare un gran numero di infezioni ricorrenti sono legate all'enorme frequenza di alterazioni della flora batterica intestinale (disbiosi intestinale), anch'esse conseguenza delle situazioni suddette.
La flora intestinale infatti è costituita da un'insieme di microbi benefici per la nostra vita, che vivono stabilmente nel nostro intestino, e che facilmente va incontro ad alterazioni per le cause più svariate, come ad esempio l'assunzione di farmaci, come gli antibiotici.
Le disbiosi intestinali diventano vere e proprie sorgenti autogene di infezioni urinarie, specialmente nella donna per le caratteristiche anatomiche dell'apparato urinario, ma che sono ormai comuni anche nell'uomo a causa dei disturbi prostatici.
La cistite è un problema che non va sottovalutato e che va sempre curato con la massima scrupolosità, soprattutto se è derivato da un'infezione batterica.

Talvolta però, nonostante le cure, il disturbo si ripresenta con frequenza diventando molto fastidioso. Quando il ricorso alle terapie classiche non ottiene i risultati sperati, o per supportarne l'azione, possiamo ricorrere a numerosi principi attivi vegetali che si sono rivelati benefici per contrastare le più comuni infiammazioni localizzate a livello delle vie urinarie.
Analizziamone alcuni, descrivendo le piante più comunemente usate come ad esempio l'Uva ursina, il Cranberry o Mirtillo di palude, il Pompelmo, il Ginepro, l'Equiseto, il Mais.

L'Uva ursina, di cui si utilizzano le foglie, è un piccolo arbusto sempreverde, che cresce di preferenza nelle foreste di conifere, nelle brughiere alpine e nell'Appennino settentrionale e centrale.
L'azione elettiva dell'uva ursina è quella antisettica delle vie urinarie; la sua azione è favorita dalle urine alcaline per cui, se queste non lo fossero, si dovrà renderle tali con la somministrazione di bicarbonato di sodio o di altri alcalinizzanti urinari. E' quindi utilizzata in caso di infiammazioni delle vie urinarie, come cistite, infiammazioni del rene, uretrite, ipertrofia prostatica.

Il Cranberry è costituito dai frutti di Vaccinium macrocarpon, conosciuto anche col nome di Mirtillo americano, poiché è un piccolo arbusto di origine nordamericana. Questa pianta cresce bene nei terreni marginali e paludosi, prestandosi a colture su vaste aree di territorio, adatte ad una produzione intensiva.
Il Mirtillo americano contiene significative quantità di antocianosidi, flavonoidi, acido citrico, malico, chinico e ippurico, e numerose altre sostanze dalle proprietà antibatteriche, che esplicano la loro azione soprattutto a livello dell'apparato urinario.
Studi recenti hanno dimostrato che il succo dei frutti di questa pianta ha la capacità di rendere antiadesiva la superficie delle mucose, ciò che inibisce l'adesione cellulare dei vari batteri patogeni responsabili delle infezioni urinarie, fra cui anche l'Escherichia coli (l'agente patogeno che è più spesso responsabile delle infezioni urinarie).
Tale azione antiaderente, favorendo la fisiologica eliminazione delle popolazioni batteriche anomale, può contribuire a contrastare la colonizzazione dell'intestino e della vescica da parte di questi agenti potenzialmente patogeni.
Particolarmente interessante nel contrastare le infezioni urinarie recidivanti è la proprietà del succo di abbassare i valori del pH urinario, rendendo quindi più acide le urine, il che contribuisce a combattere le infezioni stesse.
L'uso del Mirtillo di palude è particolarmente adatto per i disturbi acuti e cronici delle vie urinarie, come le cistiti, spesso accompagnate da disbiosi intestinali che diventano vere e proprie sorgenti autogene di infezioni urinarie. Raccomandato quindi ai soggetti che presentano ricorrenti infezioni alle vie urinarie, come cistiti e prostatiti, sia occasionali che recidivanti o croniche.
Il Cranberry, data la concentrazione abbastanza significativa di ossalati presente nel suo succo, è sconsigliato nei casi di nefrolitiasi (tendenza alla formazione di calcoli renali, che spesso sono costituiti proprio da ossalati).

Del Pompelmo, Citrus paradisi Mact., viene utilizzato l'estratto dei semi, che si ottiene dalla loro macinazione e la successiva estrazione glicerica.
L'estratto dei semi di Pompelmo, (o G.S.E., Grapefruit seed Extract) contiene un'elevata concentrazione di bioflavonoidi e la sua azione battericida si esplica sulla membrana cellulare dei microrganismi, modificandone la permeabilità e le attività enzimatiche, sino alla morte del microrganismo stesso. L'azione è proporzionale alla concentrazione.

Il Ginepro, di cui si utilizzano i coni femminili maturi essiccati, comunemente chiamati bacche, ha un'azione antisettica e diuretica, ma anche antispasmodica della muscolatura liscia. L'uso del Ginepro come antisettico delle vie urinarie e come diuretico risale all'antica medicina egizia.

L'Equiseto, o Coda cavallina, è un'altra pianta di cui si sfrutta l'elevata capacità diuretica, ma essa è anche emostatica, remineralizzante, particolarmente per l'apparato scheletrico e per il trofismo dei tessuti connettivi.

Un'altra pianta che si usa spesso, associandola a quelle suddette, è il Mais: la droga é costituita dagli stili dei fiori femminili (detti anche "barbe di mais") di Zea mays (fam. Graminaceae), pianta erbacea annuale coltivata in tutto il mondo come pianta alimentare e foraggera, largamente conosciuta nel suo aspetto esteriore. Gli stili si raccolgono in luglio-agosto durante la fioritura, oppure in agosto-settembre, dopo la fecondazione: così non si danneggia la pianta e si ottiene un prodotto già in parte essiccato.
Questa pianta ha proprietà diuretiche, elimina l'acido urico e i fosfati, ma soprattutto è calmante della sintomatologia dolorosa nelle affezioni delle vie urinarie, quindi è indicata in caso di litiasi urinaria e affezioni delle vie urinarie come cistiti e nefriti.

Un'altra sostanza di origine naturale che viene adoperata per contrastare le infiammazioni dell'apparato urinario è l'aceto di mele biologiche, che ha un'azione acidificante e di regolazione della microflora intestinale, con una spiccata azione antiputrefattiva.

Per completare infine l'azione delle piante utili alla salute dell'apparato urinario è bene fare un uso regolare, a cicli da ripetere abbastanza spesso, di fermenti lattici probiotici, come il Lactobacillus sporogenes, che ha un'alta capacita di proliferazione e di fissazione nell'ambiente intestinale, aiutando così a limitare le infezioni autogene di cui abbiamo parlato.

Molte altre sono le piante che si possono utilizzare per i disturbi dell'apparato urinario, ma ne parleremo il mese prossimo, quando analizzeremo l'altro grande capitolo di questo argomento: i calcoli renali.









Integrazione nutrizionale con Cranberry


Angela Nanni Nutrizione | Articoli | ** | Italiano


Il mirtillo di palude (mirtillo rosso americano cranberry) o più precisamente il vaccinium macrocarpon è un piccolo arbusto di origine nordamericana con caratteristiche botaniche molto simili al mirtillo italiano: cresce bene nei terreni paludosi e negli USA viene intensivamente coltivato su vaste aree di territorio a scopo alimentare.

24/12/2007
Il succo dei frutti rossi di questa pianta, dal sapore aspro e acidulo, è ricco in protoantocianidine, flavonoidi, antocianosidi, acido benzoico, malico, chinico e ippurico e viene impiegato nell'integrazione nutrizionale volta a ridurre le recidive delle infezioni urinarie batteriche.

Tali infezioni affliggono soprattutto l'universo femminile: circa un terzo delle donne ha vuto almeno un'infezione urinaria nel corso della vita e il 20% di loro ha manifestato anche un secondo episodio.

Le cause di recidiva sono molteplici:
nelle giovani donne sono riconducibili, solitamente all'attività sessuale;
negli uomini le recidive sono quasi sempre dovute a prostatite batterica cronica.
Il succo di mirtillo è in grado di abbassare il pH urinario, lo rende cioè più acido e quindi rende più difficoltoso l'attecchimento batterico, in ragione del suo contenuto in vitamina C e della sua capacità di metabolizzare l'acido benzoico in acido ippurico dalle proprietà antibatteriche.

Il succo di mirtillo, inoltre, contiene protoantocianidine, capaci di inibire l'adesione soprattutto di Escherichia Coli, l'agente microbico più spesso responsabile delle infezioni urinarie, esplica quindi un'azione antiaderente e dunque l'integrazione nutrizionale con cranberry può aiutare a contrastare la colonizzazione dell'intestino e della vescica da parte dei patogeni.

Il cranberry può essere il modo per evitare di ricorrere troppo spesso al trattamento farmacologico che comunque a volte è inevitabile: le corrette abitudini quotidiane però sono molto importanti, forse più di una terapia farmacologica e dell'integrazione nutrizionale.

Indicazioni utili
bere nelle 24 ore 1,5 - 2 l di acqua;
evitare la stipsi avvalendosi di un corretto apporto di fibre e supportare la dieta stessa con un giusto quantitativo di fibre prebiotiche e probiotiche al fine di mantenere o restaurare l'equilibrio della flora batterica vaginale.
Particolare cura va prestata all'igiene dei genitali esterni.

Bisognerebbe svuotare la vescica dopo ogni rapporto sessuale.

Possibili interazioni con i farmaci
L'integrazione con mirtillo rosso, poi, non è sempre possibile perchè sono state raccolte diverse segnalazioni circa possibili interazioni fra cranberry e warfarin, un anticoagulante orale capace di antagonizzare l'effetto della vitamina K.

L'interazione, infatti, è biologicamente plausibile perchè il warfarin è metabolizzato dal citocromo P450 (CYP2C9) e il succo di cranberry contiene flavonoidi che inibiscono gli enzimi CYP.


Ultima modifica di XENA il Dom 22 Giu 2008 - 13:57 - modificato 1 volta.
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Messaggio Da XENA Ven 6 Giu 2008 - 15:13

La parola cistite significa semplicemente infiammazione della vescica. Non significa per forza che ci vogliano gli antibiotici, perché non sempre l'infiammazione dipende dai batteri. Se pensiamo al pollice della nostra mano, avremo una pollicite, sia che ci si pesti il dito con il martello, sia che si congeli il dito sul campo da sci e sia che finalmente si formi un ascesso batterico intorno all'unghia. Non in tutti i casi gli antibiotici sarebbero utili. Invece nel caso della cistite sembra che la “tradizione popolare” imponga sempre l'antibiotico o il sulfamidico.
Per affrontare la cistite ci sono una serie di rimedi naturali molto efficaci che possono essere usati anche immediatamente da chiunque. Inoltre per affrontare la cistite cronica (spesso una forma di cistite interstiziale) diventa indispensabile affrontare il tema della alimentazione e della infiammazione correlata al cibo. Nei nostri centri curiamo la cistite ricorrente affrontando subito il problema della dieta e delle allergie alimentari ritardate. Spesso c'è infatti una intolerranza alimentare alla base di una cistite o di una forma di candida. Anche la candidosi, vaginale o intestinale che sia, dipende infatti da problemi analoghi, e la prima cura è sempre alimentare.

Capita spesso che si prenda l'antibiotico e che dopo mezz'ora la cistite sia passata. In quel caso la cistite sarebbe comunque passata da sola e non è stato l'antibiotico a guarirla, anche se molti lo credono. In un simile lasso di tempo non è possibile raggiungere concentrazioni attive del farmaco.
La cistite corrisponde ad una serie di sintomi, che non sono sempre dipendenti dalla irritazione della vescica. Può bastare infatti che della renella (vedi Coliche) inizi a scendere lungo l'uretere per provocare degli spasmi o delle contratture che determinano appunto quei sintomi.
Oppure basta una infiammazione indotta da una intolleranza alimentare per mantenere infiammata la vescica, rendendola sensibile a qualsiasi stimolo indiretto: freddo, rapporto sessuale, bagno, malposizione in viaggio ecc.
È comunque possibile intervenire molto efficacemente con i rimedi naturali in qualsiasi tipo di cistite, batterica o non batterica che sia.
Omeopatia
Equisetum hiemale 7 o 5 CH: presenza di urine abbondanti con dolore soprattutto alla fine della minzione.
Staphysagria 7 CH: dolori brucianti sentiti soprattutto nell'intervallo tra una minzione e l'altra, ma migliorano nettamente, o addirittura cessano, mentre si urina.
Cantharis 7 CH: dolori violenti che si accentuano subito prima, durante e subito dopo la minzione, con urina generalmente scarsa. E' possibile che sia presente sangue, anche abbondante.
Mercurius corrosivus 7 CH: si usa in condizioni simili a quelle di Cantharis, ove però vi sia anche una intensa contrazione dolorosa al termine della minzione.
Terebentina 5 CH: si usa quando il sangue nelle urine è abbondante, nerastro, e lascia abbondanti sedimenti.
Tutti questi rimedi, da soli o in associazione tra loro, vanno presi subito all'inizio dei sintomi, nella misura di 3 granuli anche ogni 10 minuti, fino a riduzione o cessazione dei dolori.
La presenza del sangue non deve sconvolgere: andrà sempre riferita al proprio medico, ma è in realtà un evento molto frequente anche in forme cistitiche non gravi.
Oligoelementi
Quando si sospetta una cistite batterica, con febbre e interessamento generale dell'organismo, si deve assumere il Rame, alla dose di 2-3 cucchiaini al giorno, almeno fino a cessazione della febbre.
Se invece si sospetta una forma derivante da spasmo, contrattura o renella, si utilizzerà una miscela di oxiprolinati come quella presente in Oximix 4+, assumendo 2 cucchiai da 5 ml al giorno di questo composto.
La cistite “cronica” batterica deve essere accompagnata dall'utilizzo di Rame (una dose al giorno per lunghi periodi), fino a che non si normalizzino le urinoculture.
Fitoterapia e drenaggi
Chi soffre spesso di fenomeni cistitici, o anche solo di renella, dovrebbe tenere sempre in casa un minimo quantitativo delle piante in seguito citate per poter iniziare subito un trattamento adeguato.
Se infatti si interviene subito sul problema, l'azione disinfettante, diuretica, e decongestionante di questo decotto, può riportare rapidamente alla norma la situazione generale.
Il decotto va composto con 20 grammi di Gramigna, 20 grammi di fiori e foglie di Malva, e 20 grammi di Uva ursina, per un quantitativo di 2 litri d'acqua: la particolarità sta nel trattamento della gramigna, di cui bisogna fare una doppia bollitura. Si prende infatti la gramigna, la si mette in pochissima acqua e la si pone a riscaldare; non appena inizia a bollire la si toglie dal fuoco e si butta via l'acqua, dopo di che si pone la gramigna (appena sbollentata) nei due litri di acqua fredda insieme all'Uva ursina e alla Malva, facendone un normale decotto di 10 minuti seguiti poi da tre o quattro minuti di riposo coperto. Si filtra ed è pronto. In genere se ne usa anche un litro al giorno in fase acuta, mentre si può proseguire ad utilizzarne due bicchieri al giorno per un lungo periodo nelle condizioni croniche.
Nelle condizioni di cistite in cui possono essere coinvolti dei batteri, ma anche in tutte le cistiti o le uretriti solo infiammatorie, si può associare anche Arbutus unedo TM, prendendone 20 gocce tre volte al giorno.
Se la cistite è associata alla produzione di renella o di calcoli, si veda anche quanto detto alla voce Coliche.
Colibacillosi


Oltre a quanto appena detto, si rammenta che la cistite cronica legata ad una autoinfezione che origina dall'intestino, va trattata riequilibrando appunto quest'ultimo.
In quasi tutti i casi è infatti importante verificare l'esistenza di possibili Intolleranze alimentari e impostare la dieta più idonea al loro controllo: con questa viene ridotta l'infiammazione locale e vengono aumentate le capacità difensive dell'intestino.
Si integrerà quindi l'alimentazione con Yogurt, Fermenti lattici, Vitamina C, Bioflavonoidi e Vitamina A; si ripulirà l'intestino con una dose di Oxiurus vermicularis 200 CH, e si assoceranno TM di Vaccinium Myrtillus (20 gocce tre volte al giorno) oppure Vaccinium vitis idaeae 1D (alla dose di 30-40 gocce tre volte al giorno).
Si assocerà inoltre un litoterapico, Pyrite de fer D8, di cui prendere alla sera una fiala per via perlinguale, per un periodo di 15-20 giorni.
Naturopatia


In caso di cistite batterica, in particolare se cronica, è d’obbligo migliorare il terreno individuale, mirando a correggere lo scompenso che ha permesso l’insediamento dei germi. Oltre a procedere all’eventuale, e in parte già citato, riequilibrio dell’intestino, mediante apposito trattamento della disbiosi, si devono pertanto rinforzare le difese dell’organismo.
In primo luogo, è indispensabile adeguare l’alimentazione, che può rappresentare un motivo di forte depressione del sistema immunitario: è inutile pensare di assumere l’Echinacea o quant’altro se continuiamo a nutrirci in modo scorretto. Per un certo periodo è quindi bene astenersi dal consumare i cibi che contengono zucchero e lieviti, introducendo invece nell’alimentazione quotidiana cibi immunostimolanti e antisettici quali aglio, cipolla, limone, tè verde e il già menzionato yogurt.
Solo una volta che sia stata perfezionata l’alimentazione, la naturopatia suggerisce l’assunzione di piante in grado di fortificare il sistema immunitario. Possono risultare validi molti dei mix già pronti esistenti in commercio, a base di Uncaria, Astragalo, Echinacea, Shitake, Maitake, Whitania, ecc, alle dosi riportate sulle confezioni.
Al fine di rinforzare il terreno, può anche essere opportuno l’utilizzo di oligoelementi diatesici quali Rame-Oro-Argento, 1 fiala a giorni alterni al mattino a digiuno, a cui si potrà associare vitamina C mg 500 al giorno, che, oltre ad essere immunostimolante, è in grado di acidificare le urine (l’acidificazione ostacola la proliferazione batterica).
Dott. Attilio Speciani
Allergologo e Immunologo clinico
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Messaggio Da XENA Ven 6 Giu 2008 - 15:25

qualcuno di voi ha esperienze con un vaccino chiamato colifagina contro e.coli ???
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Messaggio Da XENA Ven 6 Giu 2008 - 17:26

colifagina


PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - La somministrazione orale di vaccini polivalenti, allestiti con enterobatteri patogeni inattivati, determina nell'animale da esperimento la produzione di anticorpi specifici sia in sede locale che a livello sistemico; ciò si traduce nell'acquisizione di una resistenza alle infezioni sperimentali omologhe.
A conferma del ruolo protettivo svolto dal sistema immunitario secretorio è documentata la comparsa di immunoglobuline IgA 11S a livello della mucosa intestinale. L'inserimento nei preparati polivalenti di ceppi patogeni, scelti fra quelli più frequentemente responsabili di infezioni dell'apparato gastrointestinale ed urogenitale, è reso possibile dalla completa inattivazione dei batteri per lisi alcalina a caldo.
I lisati batterici mantengono quali-quantitativamente le stesse proprietà immunogene dei corrispondenti batteri vivi.
La produzione di anticorpi rivolti verso l'antigene comune delle enterobatteriacee riveste un grande interesse per quanto riguarda la potenzialità immunizzante degli enterovaccini polivalenti nei confronti di più ceppi batterici.
I dati sperimentali e clinici indicano che l'attività immunizzante degli enterovaccini polivalenti si esplica con pari efficacia anche nell'uomo.
Tali preparati inducono nella pressoché totalità dei soggetti trattati una vivace risposta anticorpale specifica sia in sede locale che sistemica; i titoli rilevati negli estratti di feci risultano uguali o superiori a quelli riscontrati nel siero.
Lo studio dell'andamento temporale della risposta dimostra la precocità dell'insorgenza e la persistenza di concentrazioni efficaci di copro anticorpi anche oltre due mesi dalla vaccinazione.
Anche nell'uomo la maggior quota dell'attività anticorpale specifica intestinale è stata identificata nelle immunoglobuline IgAS.
In accordo con le più recenti acquisizioni sul sistema immunitario secretorio è stato dimostrato che la somministrazione di Colifagina S a donne in puerperio induce una risposta immunitaria a livello della ghiandola mammaria con comparsa di attività anticorpale specifica nel latte.
Le indagini epidemiologiche hanno dimostrato in un'ampia casistica di soggetti vaccinati con Colifagina S una diminuzione dell'incidenza di episodi enterici rispetto ai controlli.
La vaccinazione con Colifagina S è risultata perfettamente tollerata in tutti i soggetti trattati, sia nell'età adulta sia in quella nipiologica e pediatrica.
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Messaggio Da XENA Ven 20 Giu 2008 - 12:49

Maometto ha affermato testualmente “ può guarire tutto, tranne la morte”


La Nigella Sativa è molto ricca di principi nutrizionali, contiene ben otto dei nove aminoacidi essenziali e oltre un centinaio di componenti preziosi tanto da potersi definire una ‘sinfonia di sostanze vitali’ tra cui: arginina, acido ascorbico, acido glutammico, calcio, carboidrati, carotene, cisteina, ferro, lisina, magnesio, minerali, potassio, proteine, selenio, vitamine A-B1-B2-C, zinco.

Ricca anche di preziosi grassi acidi essenziali insaturi, nutritivi e lenitivi, che il nostro corpo non è in grado di produrre e che offrono spiccate capacità purificanti e anti-infiammatorie.

Contro : batteri – funghi – parassiti – vermi -infiammazioni – ossidazioni – ulcerazioni.

Immunomodulatore – ripristina i valori glicemici e pressori.

Campi storici principali d’uso dell’olio e dei semi di Nigella sativa:
Dolori e Rigidità: in tutte le giunture, specie con reumatismi;
Gas: induce l’espulsione di gas dallo stomaco e dall’intestino (carminativo);
Intestino: promuove l’espulsione dei parassiti;
Latte: incremento nell’allattamento;
Mestruazioni: stimolo e regolazione;
Organi: detossificazione del fegato- incremento funzioni renali-ecc;
Pelle: sistemazione problemi e pulizia profonda;
Sangue: disintossicazione e normalizzazione pressione;
Secrezioni incremento: catarro, muco e altro dal tratto respiratorio;
Stimolazione, tonicizzazione e energizzante
Stomaco: digestivo e stimolante.

Recenti conferme
- incremento funzioni sistema immunitario
- incremento produzione interferone
- incremento del numero delle cellule B
- potente effetto antistaminico, antiossidante, antibiotico e antimicotico.
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Messaggio Da XENA Dom 22 Giu 2008 - 13:22

Molte donne, soprattutto nel corso degli anni di attività sessuale, vanno incontro a infezioni delle vie urinarie, spesso recidivanti. Queste infezioni sono frequenti anche negli anziani, nei bambini e nei soggetti con problemi neurologici come ad esempio la spina bifida. Per prevenire o trattare queste infezioni sempre più spesso i pazienti cercano aiuto nei prodotti di erboristeria. Tra questi prodotti uno dei più utilizzati è il mirtillo rosso (Vaccinium macrocarpon) presente in commercio sotto forma di succo o di integratori (compresse, polveri, es. Mirtillo Rosso capsule della Body Springht, Sciroppo di Mirtillo Rosso della Weleda). <hr class=hrgrey>Come agisce il mirtillo rosso?
I mirtilli sono costituiti per la maggior parte da acqua, ma contengono anche diversi composti organici (es. catechine, flavonoidi, antocianine). Il meccanismo con cui il mirtillo contribuirebbe alla prevenzione o al trattamento delle infezioni delle vie urinarie non è noto con esattezza. Sembra che agisca principalmente impedendo che i batteri patogeni (come l'Escherichia coli) aderiscano alla mucosa delle vie urinarie, evitando in questo modo lo sviluppo dell?infezione. Altri meccanismi ipotizzati ma meno plausibili, includono la capacità del mirtillo di acidificare le urine e l'effetto antisettico di alcuni suoi componenti. Gli studi effettuati, pur con alcuni limiti, sembrano indicare che i prodotti a base di mirtillo rosso, assunti a lungo (6-12 mesi), possano essere utili nel prevenire le recidive delle infezioni delle vie urinarie nelle donne a rischio e non è noto tuttavia quale sia la posologia giornaliera ottimale. Non ci sono invece prove a sostegno della sua efficacia preventiva negli altri gruppi di pazienti più soggetti alle infezioni delle vie urinarie, come bambini, anziani e persone con problemi neurologici. Infine non sono disponibili dati provenienti da studi condotti in modo corretto e pubblicati che abbiano valutato l'efficacia del mirtillo rosso nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie o che lo abbiano confrontato con terapie tradizionali, ad esempio quelle antibiotiche.
[torna su] <hr class=hrgrey>E' sicuro?
La sicurezza del mirtillo rosso ai dosaggi presenti nei preparati erboristici non è nota, ma le segnalazioni di effetti indesiderati sono rare. Il mirtillo rosso contiene ossalato, un componente comune dei calcoli renali. L'osservazione che i livelli urinari di ossalato aumentano considerevolmente dopo assunzione di succo di mirtillo per alcuni giorni, ha indotto a sconsigliarne l'uso alle persone con calcoli renali, anche se non è stato segnalato alcun caso di calcolosi renale in seguito all'assunzione di mirtillo rosso. I diabetici dovrebbero evitare i succhi di frutta contenenti mirtillo rosso unicamente per l'elevato contenuto di zuccheri. Possono però optare per prodotti ipocalorici e senza zucchero aggiunto che sono dolcificati con dolcificanti artificiali. Non sono disponibili dati sulla sicurezza del mirtillo rosso in gravidanza o durante l'allattamento. Secondo recenti segnalazioni, il mirtillo rosso sembra in grado di aumentare il rischio emorragico in pazienti in trattamento con warfarin che dovrebbero perciò evitare l'assunzione di succo di mirtillo rosso o altri integratori a base di questo fitoterapico. Per ora non sono note interazioni tra mirtillo rosso e altri farmaci o tra mirtillo rosso e altri fitoterapici.
[torna su] <hr class=hrgrey>Le diverse preparazioni
I dietetici a base di mirtillo rosso sono venduti nei supermercati, nelle farmacie e nelle erboristerie, sia come alimenti (succhi di frutta) che come integratori alimentari (es. sciroppi, succhi concentrati, capsule di estratto, tavolette o formulazioni in polvere). Il succo puro di mirtillo rosso ha un gusto molto acido e astringente che lo rende sgradevole, per questo motivo vengono aggiunti dolcificanti (fruttosio o dolcificanti artificiali), acqua e vitamina C fino ad ottenere una bevanda al mirtillo rosso. Nelle bevande, la concentrazione del mirtillo rosso è variabile, ma nella maggior parte dei casi vi è contenuto circa il 25% circa di succo puro. La composizione chimica degli altri prodotti a base di mirtillo rosso non è standardizzata e non è possibile confrontare tra loro le forme liquide e solide, né stabilire quali siano le formulazioni più efficaci.




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Messaggio Da XENA Dom 22 Giu 2008 - 13:51

Bere molto : 1.5 a 2 litri di liquidi al giorno, perché come nel caso del raffreddamento, bere permette una diluizione e un’eliminazione dei germi infetti. Questo effetto è particolarmente utile al livello delle vie urinarie e della vescica.

Potete applicare una borsa con acqua calda sulla parte bassa del ventre per diminuire il dolore durante la cistite.



Avere una buona igiene intima, l’uso di saponi o agenti cosmetici troppo irritanti può favorire l’entrata d’agenti infetti.
Evitare di bere delle bevande gassate o altre bevande frizzanti, privilegiare l’acqua , dei succhi a base di cranberry o tisane a base di piante medicinali contro le cistiti.

Urinare quando il bisogno si fa sentire, non è consigliato “trattenersi” perché i germi sensibili possono proliferare più facilmente.

Rispettare delle consegne d’igiene al bagno, per la donna, asciugarsi dal avanti all’indietro, in direzione dell’ano. Per evitare di contaminare le vie urinarie con degli agenti fecali infetti.

Vestirsi con idumenti caldi ed evitare degli indumenti intimi sintetici (privilegiare degli indumenti intimi in cotone), troppo stretti o troppi corti. Si deve notare che la moda non aiuta le ragazze con i maglioni che lasciano spesso scoperta la pancia (attenzione in inverno ! ) perché come per i raffreddamenti, il freddo rende più fragile il sistema immunitario e aumenta così il rischio di avere una cistite.

Cambiare regolarmente i propri indumenti intimi , questo perché questi ultimi possono essere una sorgente di agenti infetti.

Curare tutti i problemi di stitichezza il più velocemente possibile, in effetti la stitichezza può favorire un fermento intestinale che potrebbe sboccare ad una propagazione di batteri verso le vie urinarie.

A volte i rapporti sessuali possono favorire la venuta di cistiti, è consigliato di bere prima del rapporto e subito dopo avere urinato (svuotato la vescica), questo permette un “eliminazione” di certi germi suscettibili di provocare una cistite.

CISTITE Fotolia_155623-cystite-opt2Potete applicare una borsa con acqua calda nel basso del ventre per alleviare il dolore durante le cistiti.

Se vi trovate nell’età della menopausa, bisogna sapere che una secchezza vaginale sintomatica della menopausa può favorire delle infezioni urinarie. Parlatene con il vostro medico se dovesse essere il vostro caso.

Lottate contro la stanchezza e lo stress, in effetti quest’ultimi possono essere responsabili dell’apparizione di cistiti affaticando il sistema immunitario. Prendete ad esempio dei fortificanti o delle vitamine (>> vedi qui sotto).

Aumentate le vostre difese immunitarie praticando ad esempio delle saune , alimentandovi in modo sano con dei frutti (ricchi in vitamina) o con degli yogurt, lattosi, ecc… Potete ugualmente prendere dei medicamenti a base d’ echinacea , di vitamina C o dei medicamenti immunostimulanti a base d’estratti di germi (in vendita in farmacia) per rinforzare il sistema immunitario.

Utilizzare dei succhi (250 ml ogni giorni) a base di piante di bacche (mirtilli ) come prevenzione contro le cistiti a ripetizioni.

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Messaggio Da XENA Lun 23 Giu 2008 - 13:22

Ricky nel manuale aci che hai tu :è scritto qualcosa di specifico per la cistite,puoi vedere? grazie
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Messaggio Da XENA Lun 23 Giu 2008 - 13:33

Per la cistite ho letto su internet che il mannosio è molto efficace ,le info si trovano a riguardo solo nel sito che lo vende ,altre fonti nn sono riuscita ad avere .
Qualcuno è più informato?
se si ,posti le sue notizie per cortesia Very Happy
grazie
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Messaggio Da XENA Lun 23 Giu 2008 - 13:36

C'è qualcuno che riesce a tenere sotto controlloo la sua cistite senza ricorrere a d antibiotici ed eventualmente con quale sostanza ,erba ecc...

grazie
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Messaggio Da LUNA Ven 14 Nov 2008 - 18:33

io prima provo con uva ursina e litri di acqua,camomilla.
Se entro due giorni non passa,prendo il monuril!!!!
Ho letto sul volume di salute naturale(riza:

-bevete 600ml di acqua o tisana di malva a brevi intervalli,per favorire la diuresi e con essa l'eliminazione dei germi.
-1 cucchiaino da te di bicarbonato di sodio,in un bicchiere di acqua ,ogni 3 ore,rende l'urina meno acida,blocca la riproduzione dei batteri e allevia il bruciore ATTENZIONE:le persone ipertese e con problemi cardiaci,dovrebbero consultare il medico prima di assumere il bicarbonato di sodio.
-non mangiare agrumi o frutta acida ,evitate cibo contenente aceto o proteine,carne ,latte,uova,formaggio perchè rendono l'urina più acida e dolorosa al passaggio.... pale
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Messaggio Da ANTONIO55 Ven 14 Nov 2008 - 21:50

A pagina 23 del manuale ci sono riportate cistiti e cistiti croniche come patologie curate dall'Aci.
Credo comunque che per l'assunzione orale vada aumentata la dose rispetto al cucchiaio giornaliero e per un tempo più lungo.
Mentre si possono fare lavande esterne senza problemi anche diverse volte al giorno fino a completa guarigione.
Nel caso di cistiti maschili chiaramente l'uso topico è un po' più complicato.
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Messaggio Da Ospite Sab 15 Nov 2008 - 0:26

Scusa Xena, non avevo visto questo 3D .

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Messaggio Da XENA Sab 15 Nov 2008 - 11:11

Ricky ha scritto:Scusa Xena, non avevo visto questo 3D .


ci son tante cose che non hai visto Very Happy
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Messaggio Da Ospite Sab 15 Nov 2008 - 11:59

XENA ha scritto:
Ricky ha scritto:Scusa Xena, non avevo visto questo 3D .


ci son tante cose che non hai visto Very Happy

affraid davvero ?

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Messaggio Da Tuono Dom 3 Ott 2010 - 20:27

XENA ha scritto:Per la cistite ho letto su internet che il mannosio è molto efficace ,le info si trovano a riguardo solo nel sito che lo vende ,altre fonti nn sono riuscita ad avere .
Qualcuno è più informato?
se si ,posti le sue notizie per cortesia Very Happy
grazie

Ciao xena,stamattina in edicola ho comprato la rivista di salute OK (quella di Veronesi) e parla del mannosio per la cistite (a pagina n° 36)
Incuriosito ho fatto un po di ricerche in rete e ho trovato alcuni link interessanti..soprattutto la testimonianza di una donna che ne è guarita ed ha fatto di tutto per far si che il mannosio fosse venduto anche in Italia....
Ti passo i link:

http://qn.quotidiano.net/salute/2009/12/21/273445-rosanna_vittoria_contro_cistite.shtml

http://www.cistite.org/dmannosio-plus-p-213.html?gclid=CJq3wqWWt6QCFcWQ3wodOEMKJA

http://www.farmacialegnani.com/Dynamic/News.php?intItemID=155

Una curiosità,ma la mannite di cui avevamo parlato come dolcificante non è la stessa cosa?
Vedrò di indagare Very Happy
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Messaggio Da Tuono Dom 3 Ott 2010 - 20:45

Forum al Femminile dove parlano di cistite e mannosio

http://forum.alfemminile.com/forum/f338/__f371_f338-D-mannosio.html

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Messaggio Da caterina Lun 4 Ott 2010 - 9:26

XENA ha scritto:qualcuno di voi ha esperienze con un vaccino chiamato colifagina contro e.coli ???
La colifagina l'ho usata io.che soffro di cistite da 10 anni,in sostituzione di un altro prodotto che si chiamava COLOPTEN.
L'esperienza è stata più che positiva,però si debella l'infezione solo finchè ne fai uso.
Dopo ritorna.....
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Messaggio Da caterina Lun 4 Ott 2010 - 10:43

Grazie Tuono per il link che hai postato,però non ho capito una cosa,il D Mannosio va assunto per sempre o va preso per risolvere momentaneamente il disagio?
Io soffro di cistite cronica asintomatica......
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Messaggio Da Tuono Lun 4 Ott 2010 - 19:23

Ciao Caterina,ti faccio un copia e incolla di un passaggio del terzo link che ho messo:

Qual’è la posologia consigliata?
Si consiglia l’assunzione di 1 capsula ogni 2 o 3 ore ( 6 capsule al dì) per i primi 10 o 20 giorni. Superata la fase acuta di cistite, si può diminuire il dosaggio a 3 capsule al dì. Si raccomanda l’assunzione di D-mannosio per almeno 6 mesi.

Stando a quello che dicono il D- Mannosio va assunto per almeno 6 mesi.
ciao
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Messaggio Da caterina Lun 4 Ott 2010 - 21:47

Intanto stasera io ho prenotato le gocce di tintura madre di Nigella Sativa(Boiron)e spero che arrivino mercoledì.
Il Dmannosio dove si acquista?L'erborista non ce l'ha e in farmacia c'era una tale fila che mi è sembrato poco oppouno chiedere un ulteriore prodotto.
Magari glielo chiederò al telefono.
Posso eventualmente assumerli contemporaneamente?Grazie!
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Messaggio Da Tuono Lun 4 Ott 2010 - 23:15

Caterina,il D-mannosio si acquista in farmacia o nelle erboristerie ben fornite.
Per quanto riguarda al fatto se puoi usare sia il mannosio che la Nigella sativa non so dirti niente..non sono un Dottore e non ti posso consigliare..lascio la parola ai più esperti di me!
ciao
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Messaggio Da caterina Mar 5 Ott 2010 - 12:56

Grazie Tuono,aspetto che qualcuno legga.....
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Messaggio Da caterina Mer 6 Ott 2010 - 22:29

XENA ha scritto:Maometto ha affermato testualmente “ può guarire tutto, tranne la morte”





La Nigella Sativa è molto ricca di principi nutrizionali, contiene ben otto dei nove aminoacidi essenziali e oltre un centinaio di componenti preziosi tanto da potersi definire una ‘sinfonia di sostanze vitali’ tra cui: arginina, acido ascorbico, acido glutammico, calcio, carboidrati, carotene, cisteina, ferro, lisina, magnesio, minerali, potassio, proteine, selenio, vitamine A-B1-B2-C, zinco.

Ricca anche di preziosi grassi acidi essenziali insaturi, nutritivi e lenitivi, che il nostro corpo non è in grado di produrre e che offrono spiccate capacità purificanti e anti-infiammatorie.

Contro : batteri – funghi – parassiti – vermi -infiammazioni – ossidazioni – ulcerazioni.

Immunomodulatore – ripristina i valori glicemici e pressori.

Campi storici principali d’uso dell’olio e dei semi di Nigella sativa:
Dolori e Rigidità: in tutte le giunture, specie con reumatismi;
Gas: induce l’espulsione di gas dallo stomaco e dall’intestino (carminativo);
Intestino: promuove l’espulsione dei parassiti;
Latte: incremento nell’allattamento;
Mestruazioni: stimolo e regolazione;
Organi: detossificazione del fegato- incremento funzioni renali-ecc;
Pelle: sistemazione problemi e pulizia profonda;
Sangue: disintossicazione e normalizzazione pressione;
Secrezioni incremento: catarro, muco e altro dal tratto respiratorio;
Stimolazione, tonicizzazione e energizzante
Stomaco: digestivo e stimolante.

Recenti conferme
- incremento funzioni sistema immunitario
- incremento produzione interferone
- incremento del numero delle cellule B
- potente effetto antistaminico, antiossidante, antibiotico e antimicotico.
Qualcuno sa quante gocce si possono prendere e se di mattina o di sera?
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Messaggio Da Dezeb Gio 7 Ott 2010 - 0:07

io di -olio- di cumino nero ne ho consumato due boccette da 100ml, non per la cistite, ma giusto per provare, 5 fino a 10gocce a pasto, salutare devo dire.
ho visto tempo fa un sito specializzato in germania dove lo vendono a prezzo vantaggiosissimo:
1litro circa 20euro, quello organico un pò di più.
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Messaggio Da caterina Gio 7 Ott 2010 - 10:41

Grazie Dezeb,
prenderò 5/10 gocce alla sera,durante il pasto! Very Happy
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