LE CRUCIFERE ovvero rape broccoli ecc.
salute naturale :: salute :: Erbolario
Pagina 1 di 1
LE CRUCIFERE ovvero rape broccoli ecc.
LE CRUCIFERE
Da sempre note per le loro proprieta’ medicamentose, le crucifere sono state
care alla gente semplice ed ai contadini che ben ne apprezzavano la loro rustica
semplicita’.
Catone il vecchio cita la verza nella prevenzione dei traumatismi dei soldati, il
Morgagni ne ricorda il potere nella prevenzione delle sindromi
catarrali
nell’umida Padova di meta’ Ottocento, mentre le stive delle navi di lungo corso
erano provviste di crauti in salamoia per proteggere gli equipaggi da scorbuto e
verminosi.
Le Crucifere sembrano esplicare virtù terapeutiche a tutto campo, grazie alla loro
composizione chimica; in ognuno dei componenti di questa popolosa famiglia
(che comprende 390 generi e più di 3000 specie in forma di piante erbacee
spontanee, di arbusti rampicanti e di ortaggi e spezie), sono presenti in quantità
significativa zolfo, iodio, calcio, vitamina C ed, in minore percentuale, potassio,
]vitamina K, niacina, riboflavina.
Sono poi “naturalmente” dotate di una notevole quantità di sostanze fitochimiche
(quali polifenoli ed isotiocianati) che esplicano un potere di prevenzione e di
attenuazione del rischio carcinogenico grazie al processo di ossido-riduzione dei
radicali liberi esplicato dai gruppi sulfidrilici e dai legami sulfurici posizionati
sull’anello benzenico caratteristico di tali sostanze.
Le più conosciute ed impiegate Crucifere in terapia nutrizionale sono:
•
il cavolfiore
•
il broccolo romano
•
la verza
•
il cavolo cappuccio
•
i broccoletti
•
le cime di rapa
•
i broccoletti siciliani
•
i cavoletti di Bruxelles
•
la rapa
•
la rucola
•
il ravanello
•
la senape
Il primo ad essere valutato è il cavolfiore perché riunisce, da solo, le qualità
essenziali dell’ intera famiglia.
Povero in zuccheri, povero in sali e fibre (è una infiorescenza, non una pianta vera
e propria ed ha perciò una minore quota in cellulosa), ricco in iodio, in bromuro
ed in vitamine, si configura come un alimento prezioso in situazione di aumento
di peso, di ritenzione idrica o in patologie dove il controllo glicemico sia
fondamentale.
Un pasto serale composto da cavolfiore ripassato, pesce di mare al limone, mela
può determinare un’importate disimbibizione notturna con relativa diminuzione
del peso corporeo al mattino.
L’ortaggio più affine al cavolfiore è il broccolo romano.
Stessa scarsità in fibre e zuccheri ma maggiore contenuto salino, ha analoghe
indicazioni nutrizionali ma deve essere usato con accortezza
perché i sali
potrebbero far trattenere liquidi.
Il pasto con pesce di mare al limone e broccolo diventerà più utile se associato
all’ananas o al melone.
Da ricordare come la scarsità in fibre renda questi due ortaggi cari a pazienti con
problemi di diverticolosi intestinale, mentre sono più problematici da usare in un
intestino colitico perché la componente sulfurica esalta il meteorismo.
Seguirà una breve descrizione della verza e del cavolo cappuccio, strettamente
affini tra loro all’interno della famiglia perché caratteristicamente formati da
foglie concentriche, nella prima rugose nel secondo lisce.
Oltre alle proprietà delle crucifere già elencate (contenuto in iodio, in ferro, in
vitamine ed in sostanze fitochimiche), questi due ortaggi, la verza in particolare,
esplicano una buona capacità lassativa.
Il transito intestinale viene assicurato dallo iodio (che attiva la funzionalità
tiroidea) e dalla cellulosa delle foglie. Ottimi quindi nella donna in menopausa,
nella quale tutte le funzioni sono rallentate.
Lo iodio del vegetale velocizza il metabolismo con conseguente perdita di peso e
migliore svuotamento intestinale.
Si pensi, per esempio, ad un pasto serale composto da riso e verza, filetto di pesce
in padella e fragole, ove il doppio contenuto di iodio pesce-verza determina
rilascio prolungato di questo elemento, lo zucchero e gli acidi organici delle
fragole facilitano il lavoro epatico, il potassio del riso garantisce un buon riposo
notturno.
Un’altra crucifera ad infiorescenza è il broccoletto (una varietà sono le cime di
rapa).
Le parti edibili sono il fiore giallo e le foglie verde scuro a margini frastagliati.
Piatto forte delle migliori tradizioni contadine, le orecchiette con le cime di rapa
assicurano una grande tenuta energetica.
La quantità di amido contenuta in una pasta corta, trafilata in bronzo, come le
orecchiette determina un rapido rilascio dello zucchero che “brucia” rapidamente
alimentato dal “combustibile- iodio” delle cime di rapa.
Come dire, un piatto semplice per resistere a lunghe fatiche, che la sagacia
pugliese inventa con le risorse del suo territorio.
“Cugini” dei broccoletti sono i broccoletti siciliani, infiorescenza dal colore verde
scuro motivato dalle notevoli quantita’ in ferro ed in sali, maggiori che in tutte le
altre crucifere.
E’ proprio questa loro ricchezza che li rende particolarmente indicati in pazienti
astenici e demineralizzati (come possono essere i soggetti in trattamento
chemoterapico), ma anche atleti al termine di una intensa attività sportiva.
Tutte le proprietà delle crocifere elencate si trovano anche nei cavoletti di
Bruxelles. Le loro piccole dimensioni
ne fanno dei veri e propri elementi
concentrati, particolarmente adatti ai metabolismi in forte accrescimento e
rapido consumo energetico, quali quelli dei bambini e degli adolescenti.
Parente povera delle già umili crucifere, è la rapa.
La parte edibile è la radice che, crescendo sottoterra, assorbe direttamente lo
iodio e l’azoto del terreno.
Pur conservando le indicazioni terapeutico-nutrizionali delle altre componenti
della famiglia, è controindicata in soggetti con problemi cardiaci e/o renali a
causa del grande carico elettrolitico.
Da consumare anche in insalate è la rucola, pianta erbacea spontanea con
proprieta’ aperitive e diuretiche. Utilizzata nella notissima associazione con
bresaola e parmigiano, la rucola rende possibile la digestione di un piatto unico
piuttosto complesso, perché formato da proteine diverse.
Per concludere, due crucifere care alla tradizione ed alla storia.
Per primo il ravanello che lega la sua fama alla bella storia di Raperonzolo. In
inverno una donna gravida nutre un insaziabile desiderio di ravanelli, ma in quella
stagione questi crescono solo nell’orto della strega…da qui la saporita storia.
Viste le proprieta’ terapeutiche delle crucifere, chi di noi potra’ affermare che le
“voglie” in gravidanza sono solo “capricci” di donna?
La seconda, la senape (nelle sue varietà alba e nigra), è citata come pianta
medicinale da
Pitagora che la usava come antidoto contro il veleno degli
scorpioni e da Plinio il vecchio che la considerava una spezia ideale. Secondo lo
storico, infatti, il suo uso domestico come condimento avrebbe reso possibile la
trasformazione di pigre matrone romane in attive domestiche le quali
poi
l’avrebbero aggiunta abitualmente nei pasti dei loro mariti, gli instancabili,
coraggiosi, energici Romani…
Se esistesse una connessione storico-nutrizionale?
Dr.ssa Paola Belli
BIBLIOGRAFIA
J. Valnet: cura delle malattie con ortaggi, frutta, e cereali-Giunti editore 2001
D. Arcari Morini, A.D’Eugenio, F.Aufiero:gli alimenti e le loro associazioni- tomo
secondo-Vix sanatrix naturae editrice 2001
B:Carratu’, E.Sanzini: sostanze biologicamente attive presenti neglia alimenti di
origine vegetale; Ann Ist Super Sanita’ 2005;41(1):7-16
Fratelli Grimm: le fiabe del focolare-editrice Einaudi 1951
Da sempre note per le loro proprieta’ medicamentose, le crucifere sono state
care alla gente semplice ed ai contadini che ben ne apprezzavano la loro rustica
semplicita’.
Catone il vecchio cita la verza nella prevenzione dei traumatismi dei soldati, il
Morgagni ne ricorda il potere nella prevenzione delle sindromi
catarrali
nell’umida Padova di meta’ Ottocento, mentre le stive delle navi di lungo corso
erano provviste di crauti in salamoia per proteggere gli equipaggi da scorbuto e
verminosi.
Le Crucifere sembrano esplicare virtù terapeutiche a tutto campo, grazie alla loro
composizione chimica; in ognuno dei componenti di questa popolosa famiglia
(che comprende 390 generi e più di 3000 specie in forma di piante erbacee
spontanee, di arbusti rampicanti e di ortaggi e spezie), sono presenti in quantità
significativa zolfo, iodio, calcio, vitamina C ed, in minore percentuale, potassio,
]vitamina K, niacina, riboflavina.
Sono poi “naturalmente” dotate di una notevole quantità di sostanze fitochimiche
(quali polifenoli ed isotiocianati) che esplicano un potere di prevenzione e di
attenuazione del rischio carcinogenico grazie al processo di ossido-riduzione dei
radicali liberi esplicato dai gruppi sulfidrilici e dai legami sulfurici posizionati
sull’anello benzenico caratteristico di tali sostanze.
Le più conosciute ed impiegate Crucifere in terapia nutrizionale sono:
•
il cavolfiore
•
il broccolo romano
•
la verza
•
il cavolo cappuccio
•
i broccoletti
•
le cime di rapa
•
i broccoletti siciliani
•
i cavoletti di Bruxelles
•
la rapa
•
la rucola
•
il ravanello
•
la senape
Il primo ad essere valutato è il cavolfiore perché riunisce, da solo, le qualità
essenziali dell’ intera famiglia.
Povero in zuccheri, povero in sali e fibre (è una infiorescenza, non una pianta vera
e propria ed ha perciò una minore quota in cellulosa), ricco in iodio, in bromuro
ed in vitamine, si configura come un alimento prezioso in situazione di aumento
di peso, di ritenzione idrica o in patologie dove il controllo glicemico sia
fondamentale.
Un pasto serale composto da cavolfiore ripassato, pesce di mare al limone, mela
può determinare un’importate disimbibizione notturna con relativa diminuzione
del peso corporeo al mattino.
L’ortaggio più affine al cavolfiore è il broccolo romano.
Stessa scarsità in fibre e zuccheri ma maggiore contenuto salino, ha analoghe
indicazioni nutrizionali ma deve essere usato con accortezza
perché i sali
potrebbero far trattenere liquidi.
Il pasto con pesce di mare al limone e broccolo diventerà più utile se associato
all’ananas o al melone.
Da ricordare come la scarsità in fibre renda questi due ortaggi cari a pazienti con
problemi di diverticolosi intestinale, mentre sono più problematici da usare in un
intestino colitico perché la componente sulfurica esalta il meteorismo.
Seguirà una breve descrizione della verza e del cavolo cappuccio, strettamente
affini tra loro all’interno della famiglia perché caratteristicamente formati da
foglie concentriche, nella prima rugose nel secondo lisce.
Oltre alle proprietà delle crucifere già elencate (contenuto in iodio, in ferro, in
vitamine ed in sostanze fitochimiche), questi due ortaggi, la verza in particolare,
esplicano una buona capacità lassativa.
Il transito intestinale viene assicurato dallo iodio (che attiva la funzionalità
tiroidea) e dalla cellulosa delle foglie. Ottimi quindi nella donna in menopausa,
nella quale tutte le funzioni sono rallentate.
Lo iodio del vegetale velocizza il metabolismo con conseguente perdita di peso e
migliore svuotamento intestinale.
Si pensi, per esempio, ad un pasto serale composto da riso e verza, filetto di pesce
in padella e fragole, ove il doppio contenuto di iodio pesce-verza determina
rilascio prolungato di questo elemento, lo zucchero e gli acidi organici delle
fragole facilitano il lavoro epatico, il potassio del riso garantisce un buon riposo
notturno.
Un’altra crucifera ad infiorescenza è il broccoletto (una varietà sono le cime di
rapa).
Le parti edibili sono il fiore giallo e le foglie verde scuro a margini frastagliati.
Piatto forte delle migliori tradizioni contadine, le orecchiette con le cime di rapa
assicurano una grande tenuta energetica.
La quantità di amido contenuta in una pasta corta, trafilata in bronzo, come le
orecchiette determina un rapido rilascio dello zucchero che “brucia” rapidamente
alimentato dal “combustibile- iodio” delle cime di rapa.
Come dire, un piatto semplice per resistere a lunghe fatiche, che la sagacia
pugliese inventa con le risorse del suo territorio.
“Cugini” dei broccoletti sono i broccoletti siciliani, infiorescenza dal colore verde
scuro motivato dalle notevoli quantita’ in ferro ed in sali, maggiori che in tutte le
altre crucifere.
E’ proprio questa loro ricchezza che li rende particolarmente indicati in pazienti
astenici e demineralizzati (come possono essere i soggetti in trattamento
chemoterapico), ma anche atleti al termine di una intensa attività sportiva.
Tutte le proprietà delle crocifere elencate si trovano anche nei cavoletti di
Bruxelles. Le loro piccole dimensioni
ne fanno dei veri e propri elementi
concentrati, particolarmente adatti ai metabolismi in forte accrescimento e
rapido consumo energetico, quali quelli dei bambini e degli adolescenti.
Parente povera delle già umili crucifere, è la rapa.
La parte edibile è la radice che, crescendo sottoterra, assorbe direttamente lo
iodio e l’azoto del terreno.
Pur conservando le indicazioni terapeutico-nutrizionali delle altre componenti
della famiglia, è controindicata in soggetti con problemi cardiaci e/o renali a
causa del grande carico elettrolitico.
Da consumare anche in insalate è la rucola, pianta erbacea spontanea con
proprieta’ aperitive e diuretiche. Utilizzata nella notissima associazione con
bresaola e parmigiano, la rucola rende possibile la digestione di un piatto unico
piuttosto complesso, perché formato da proteine diverse.
Per concludere, due crucifere care alla tradizione ed alla storia.
Per primo il ravanello che lega la sua fama alla bella storia di Raperonzolo. In
inverno una donna gravida nutre un insaziabile desiderio di ravanelli, ma in quella
stagione questi crescono solo nell’orto della strega…da qui la saporita storia.
Viste le proprieta’ terapeutiche delle crucifere, chi di noi potra’ affermare che le
“voglie” in gravidanza sono solo “capricci” di donna?
La seconda, la senape (nelle sue varietà alba e nigra), è citata come pianta
medicinale da
Pitagora che la usava come antidoto contro il veleno degli
scorpioni e da Plinio il vecchio che la considerava una spezia ideale. Secondo lo
storico, infatti, il suo uso domestico come condimento avrebbe reso possibile la
trasformazione di pigre matrone romane in attive domestiche le quali
poi
l’avrebbero aggiunta abitualmente nei pasti dei loro mariti, gli instancabili,
coraggiosi, energici Romani…
Se esistesse una connessione storico-nutrizionale?
Dr.ssa Paola Belli
BIBLIOGRAFIA
J. Valnet: cura delle malattie con ortaggi, frutta, e cereali-Giunti editore 2001
D. Arcari Morini, A.D’Eugenio, F.Aufiero:gli alimenti e le loro associazioni- tomo
secondo-Vix sanatrix naturae editrice 2001
B:Carratu’, E.Sanzini: sostanze biologicamente attive presenti neglia alimenti di
origine vegetale; Ann Ist Super Sanita’ 2005;41(1):7-16
Fratelli Grimm: le fiabe del focolare-editrice Einaudi 1951
Re: LE CRUCIFERE ovvero rape broccoli ecc.
Brava Xena ora vanno analizzate una per una .... su
Ospite- Ospite
Re: LE CRUCIFERE ovvero rape broccoli ecc.
Ricky ha scritto:Brava Xena ora vanno analizzate una per una .... su
in che senso analizzate??? cotte intendi???
Re: LE CRUCIFERE ovvero rape broccoli ecc.
Recensione per ognuna delle crucifere elencate !
Ospite- Ospite
salute naturale :: salute :: Erbolario
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.