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Messaggio Da mara Sab 17 Apr 2010 - 9:03



















La colite



La colite, meglio conosciuta come
sindrome
del colon irritabile, è un disturbo piuttosto diffuso che interessa
circa il 15% della popolazione. I sintomi della colite sono classici:
dolore addominale associato a crampi, sensazione di gonfiore e peso
accompagnata a
stitichezza
e/o a
diarrea.
La maggior parte delle persone può controllare questi sintomi
semplicemente adeguando la propria dieta,
utilizzando qualche farmaco nelle fasi acute e tenendo sotto controllo
lo stress.La colite


Con il termine "colite" si intende una generica infiammazione del
colon.
Tale infiammazione
può insorgere a causa di infezioni batteriche o virali (alimentari,
da farmaci ecc.), malattie (gotta
e diabete)
oppure trasformarsi in una forma cronica senza che all'origine vi sia
una causa ben precisa (colite
ulcerosa, morbo
di Crohn).
In questo articolo parleremo soprattutto di sindrome
del colon irritabile,
un'altra forma di colite particolarmente diffusa, non grave, ma
estremamente
fastidiosa.
Per capire bene le cause di origine, i sintomi ed i trattamenti di
questa particolare forma di colite, dobbiamo innanzitutto dare un
piccolo sguardo all'anatomia e alla fisiologia del colon.

Il colon è il tratto terminale del nostro intestino,
dove arrivano i residui della
digestione
ormai poveri di sostanze nutritive.
L'intestino
crasso, di cui fa parte il colon, ha proprio la funzione di
assorbire questa quota residua di acqua e sali
minerali,
favorendo allo stesso tempo la formazione e l'evacuazione delle feci.
Il colon è caratterizzato dalla presenza di una ricchissima flora
batterica. Questi microrganismi
compiono processi fermentativi e putrefattivi che interessano i residui
della digestione (soprattutto fibre e
proteine). Tali processi portano alla formazione di
ammine, acidi, gas e sostanze pigmentate che danno la caratteristica
colorazione alle feci.
Grazie ad energiche contrazioni del colon (chiamate movimenti di
massa), che avvengono solo poche volte
durante la giornata, la massa fecale procede lungo l'intestino crasso
fino a raccogliersi nell'ampolla rettale.
La sindrome
del colon irritabile è conosciuta anche come colite nervosa,
poiché il più delle volte è causata da un forte stress psichico
(diarrea da esame, da incontro importante ecc.). Il nostro intestino può
essere paragonato ad un secondo cervello, in quanto
deriva da una specie di estensione del sistema nervoso. Durante lo
sviluppo
embrionale entrambe queste strutture sono sensibili all'azione comune
di alcune cellule che producono peptidi (sostanze ad azione ormonale di
origine proteica).
Tale affinità tra cervello e intestino viene mantenuta anche dopo
la vita fetale e, dal punto di vista dell'organizzazione
neuroendocrina, queste due strutture rimangono ampiamente collegate per
tutta la vita. Alcune sostanze ormonali prodotte sotto stimolo nervoso
vanno quindi ad agire sia sul cervello sia,
inconsciamente, sul nostro intestino. Di conseguenza tutto ciò che
succede a livello cerebrale tende a
ripercuotersi sulla funzionalità intestinale.

Se le terminazioni sensitive che innervano l'intestino sono
particolarmente sensibili a questo tipo di stimoli, il soggetto ha
un'elevata probabilità di soffrire di colite. In particolare stress,
collera trattenuta, intense emozioni, ansia ecc.
possono andare a contrarre, anche con violenza, le pareti del colon,
causando o aggravando i sintomi classici della colite.
CAUSE DELLA
COLITE


Accanto ai fattori di natura psicologica che abbiamo appena visto,
la colite può insorgere o aggravarsi anche a causa di:

dieta
(ipersensibilità o intolleranza a determinati alimenti, stile
nutrizionale inadeguato, povero di acqua o di fibre);
ciclo
mestruale (l'intestino è piuttosto sensibile ai cambiamenti degli
ormoni sessuali femminili);
alterazione della normale flora
intestinale, con aumento dei microrganismi
patogeni;
infestazione parassitaria cronica dell'intestino.

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Messaggio Da mara Sab 17 Apr 2010 - 9:08

Ho trovato enorme beneficio nell'uso di questo prodotto per quanto riguarda la mia stitichezza e il mio gonfiore addominale.

NEO BIOXY


Polvere – bustine -
capsule


antidisbiotico – ossigenante intestinale


Composizione per 100 gr:

O.E. Melaleuca alternifolia
adsorbita su:
Perossido di magnesio 50gr
Ossido di magnesio 50gr

Indicazioni


Rimedio indispensabile nella
preparazione del Colon, per
ristabilire l’eubiosi intestinale.



- In tutte le situazioni che
favoriscono la
Disbiosi intestinale



- Stipsi e/o diarrea, alternanza
dell’alvo



- Coadiuvante nelle terapie
drenanti e disintossicanti



- Nella preparazione all’Idrocolon
terapia



- Precede e rafforza ogni terapia
naturale


Polvere ad azione lassativa ed
esfoliante la mucosa intestinale.



Utile per eliminare la flora
batterica
disbiosica, causa di
alterato assorbimento di elementi nutritivi e
di produzione di sostanze
putrefattive intossicanti l’organismo,
prima di ripristinare una giusta Eubiosi intestinale
con l’uso di fermenti lattici
vivi e selezionati. Ad esempio:



Probioti capsule 1 capsula al mattino e 1 alla
sera per almeno 14 giorni per
continuare con 1 capsula al mattino per periodi indefiniti; oppure,
altri
probiotici quali



Fitofermenti C
capsule
2 capsule due
volte al dì
per 40 giorni e proseguire con



Fructalac capsule 2 capsule al mattino, a digiuno
per almeno 6 mesi successivi.

Meccanismo
d’azione di NEO BIOXY:



2MgO2+ 4HClà 2MgCl2 + 2 H2O + O2

MgCl2à
Azione di stimolo sull’alvo

O2 à Ossigenazione del colon e
contemporanea
azione antiputrefattiva (Clostridi, Candida).


Controindicazioni

Addome acuto e tutte le patologie
intestinali di tipo ostruttivo.

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Messaggio Da rosenz Sab 17 Apr 2010 - 10:25

Interessante argomento la colite...
Il professor Renato De Magistris, persona amica e a me molto cara la rappresenta a ragione come "la madre di tutte le malattie"
http://www.renatodemagistris.net/lavori12.html

Del resto anche i naturopati igienisti quando parlano di "febbre gastrointestinale" che genera uno squilibrio termico dell'intero organismo, pur usando terminologie antiche ed ormai fuori moda, in fondo affermano i medesimi concetti.

Saluti.
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Messaggio Da minerva Sab 17 Apr 2010 - 11:58

Allora! Come devo usarlo il Bioxy?
Poi dopo cosa fare? Capita a fagiolo perchè ho proprio un periodaccio di colite. COLITE 330271 COLITE 365829
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Messaggio Da mara Sab 17 Apr 2010 - 23:13

Minerva, ma tu vai in bagno o tendi alla stitichezza?
Scusa la domanda ..... COLITE Icon_lol

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Messaggio Da minerva Dom 18 Apr 2010 - 10:41

In bagno vado regolare da sempre, tendo a gonfiare e a volte ho episodi di diarrea, poi ho un diverticolo dolente. Sento comunque di essere costipata nonostante la regorarità.
minerva
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Messaggio Da mara Dom 18 Apr 2010 - 15:46

Io il neobioxy(della OTI) lo prendo la sera prima di andare a nanna!
E alla mattina COLITE 330271 .Provalo e fammi sapere! COLITE Icon_biggrin

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Messaggio Da mara Lun 3 Mag 2010 - 10:38

La principale funzione dell'apparato gastroenterico è di provvedere a rifornire continuamente l'organismo di sostanze nutritive, acqua, sali minerali, vitamine, e a questo scopo il cibo deve essere sospinto lungo il canale alimentare ad una velocità appropriata, affinché si possano svolgere le funzioni digestiva e di assorbimento.
Gli alimenti così come noi li assumiamo, non possono venir assimilati tal quali, ma necessitano di un grande lavoro da parte dell'organismo, che li trasforma attraverso la digestione in sostanze più semplici, assimilabili dalle pareti intestinali.
Gli alimenti sono distinti in tre grandi classi: i carboidrati, le proteine, i grassi, oltre ai sali minerali e le vitamine: essi, durante il percorso lungo il tubo digerente, sono sottoposti a successivi trattamenti, inizialmente di tipo principalmente meccanico (macinazione e imbibizione), quindi di tipo biochimico-enzimatico; alla fine del processo risultano sostanze assorbibili direttamente dalle pareti intestinali, che si riversano poi nel torrente circolatorio, per venire distribuite a tutti i distretti dell'organismo.
Gli organi ghiandolari che corredano il tubo digerente provvedono all'immissione in esso di secrezioni legate sia alle funzioni digestive, che a quelle di assorbimento: le ghiandole salivari, situate nel capo, il fegato e il pancreas, nell'addome. Inoltre le pareti dello stomaco contengono numerose altre cellule ghiandolari, deputate alla secrezione dei succhi gastrici.
La digestione quindi è un processo che coinvolge non soltanto lo stomaco, ma anche gli altri tratti del tubo digerente, e implica una successione cronologicamente armoniosa delle secrezioni orali, gastriche, duodenali, biliari e pancreatiche.

Stress e disturbi della digestione

Quando viene alterata una qualunque di queste fasi, si ha uno squilibrio che può provocare disturbi di vario genere, che possono interessare uno o più distretti dell'apparato digerente.
Generalmente i disturbi che ricorrono con più frequenza sono le infiammazioni della mucosa della bocca, la presenza di aria nello stomaco o nell'intestino (meteorismo), con flatulenza ed eruttazioni, l'acidità di stomaco, i rigurgiti acidi, la pesantezza gastrica o addirittura il dolore a carico dello stomaco, definito genericamente col termine di gastrite; se invece il dolore o gli spasmi interessano il colon, questo disturbo viene definito col nome di colite o di colon irritabile.

Questi problemi vengono accentuati dallo stress, quando esso risulti eccessivo, in quanto le funzioni digestive sono regolate dal sistema neurovegetativo, che è molto sensibile alle stimolazioni psichiche. Le reazioni psicosomatiche dell'apparato digerente sono espressione di uno stato di sofferenza emotiva e sono causate molto spesso da attività lavorative frenetiche, che non permettono il giusto tempo per il riposo, o da forti emozioni. Lo stress digestivo può essere causato anche da sbalzi di temperatura bruschi o da viaggi lunghi e faticosi, cioè quando il nostro organismo si deve adattare in tempi brevi a nuove situazioni.

Gastrite, Afte, Ulcera

Le afte sono piccole lesioni del cavo orale e si presentano sotto forma di vescicole molto dolorose e fastidiose, di cui non si conosce la causa scatenante: è probabile che intervengano diversi fattori, come una certa predisposizione genetica (specie per le afte ricorrenti), piccoli traumi, ingestione di certi alimenti, e naturalmente lo stress psicologico.
Per quanto riguarda le infiammazioni della mucosa gastrica è noto che lo stress interviene in modo spesso massiccio nel favorire la gastrite (escludendo i casi di gastrite o ulcera causati da Elicobacter pilori), o nell'accentuarne i sintomi, che sono tipicamente difficoltà digestive, acidità, pesantezza allo stomaco, talvolta anche nausea e vomito, dolori addominali crampiformi continui, stipsi o diarrea dovute all'arrivo del cibo indigerito nell'intestino. La gastrite cronica dunque, e una certa quota di casi di ulcera, colpisce spesso persone emotive e soggette a stress.

La Colite

Aloe veraLa sindrome del colon irritabile si presenta al di fuori di qualunque lesione organica, parassitaria o infiammatoria, e va perciò distinta dalle coliti vere e proprie (come rettocoliti, coliti ulcerose) che richiedono trattamenti specifici.
La sindrome del colon irritabile è una sindrome funzionale caratterizzata da dolori addominali, stipsi alternata a diarrea, ad andamento cronico o ricorrente, con dolori di tipo spastico localizzati all'addome, accompagnati talvolta da disturbi dispeptici quali nausea, senso di ripienezza e meteorismo.
Questa sindrome è di chiara origine psicosomatica ed è molto legata allo stato ansioso del soggetto: è un vero e proprio campanello di allarme lanciato dal colon, quella parte dell'intestino particolarmente sensibile alla vita frenetica, allo stress e ad un'alimentazione sbagliata.
Non esistono dimostrazioni che un rigido regime dietetico abbia un ruolo determinante nel trattamento del colon irritabile, ma è bene evitare quei cibi che sono normalmente mal tollerati; nella variante con stipsi è bene ricorrere ad una dieta ricca di fibre delicate, come ad esempio quelle contenute nell'Avena, invece che quelle del Frumento, un po' più irritanti.

Da tutto questo si evince che questi disturbi sono delle vere e proprie somatizzazioni delle nostre ansie, dello stress continuo a cui andiamo incontro con la vita moderna e che vale la pena talvolta di soffermarsi per "ascoltare" il nostro corpo che ci sta chiedendo aiuto e, se possibile, cercare di aiutarlo con trattamenti il più possibile delicati e che non abbiano controindicazioni, poiché bisogna tenere conto del fatto che questi trattamenti sono spesso sintomatici e vanno ripetuti nel tempo, posto che i disturbi che vanno a trattare dipendono molto dal nostro carattere, che è molto difficile cambiare!

I rimedi naturali

In Natura esistono molte piante in grado di intervenire sull'apparato digerente e correggerne il funzionamento: spesso si ottengono grandi risultati con il solo uso delle piante, e in ogni caso le preparazioni erboristiche, se non riescono ad essere risolutive, risultano comunque di grande valore come trattamento di sostegno, naturalmente affiancando accorgimenti fisici e dietetici, sempre indispensabili.
Vediamo quali piante, o sostanze naturali, possiamo utilizzare, a seconda del problema che ci affligge:

Per le afte un ottimo rimedio, rapido ed efficace, è senz'altro l'olio di Melaleuca (Tea Tree oil), che dà sollievo immediato al dolore provocato dall'afta e velocemente ne promuove la cicatrizzazione.
Anche la Propoli, sotto forma di colluttorio per sciacqui, o in soluzione idroalcolica per toccature locali, dà buoni risultati.
Per le infiammazioni dello stomaco si possono utilizzare diverse piante, in modo da contrastare l'infiammazione della mucosa, ma intervenire anche sul gonfiore, sull'acidità spesso presente, sui crampi dolorosi, eccetera.
Molto utili per le loro proprietà lenitive, antinfiammatorie e cicatrizzanti sono l'Altea, lo Zenzero, la Liquirizia, la Malva, la Melissa, l'Aloe vera , la Menta.

Per il problema dei gonfiori, gastrici o addominali, la fitoterapia utilizza con ottimi risultati il Finocchio, l'Anice, il Coriandolo, l'Anice stellato, il Cumino, il Cardamomo, eccetera, spesso miscelati ad una piccola quota di carbone vegetale: le piante citate riducono le fermentazioni e migliorano la digestione, il carbone vegetale fa da adsorbente verso gas già formati, contribuendo ad eliminarli con le feci.
L'uso di piante carminative associate al carbone vegetale è anche indicato in caso di ernia iatale, in quanto è molto utile per sgonfiare lo stomaco che, riducendo così il suo volume, più difficilmente tende a protrudere attraverso il diaframma.
Anche l'Argilla verde ventilata è utile come antiacido e cicatrizzante della mucosa dello stomaco, in caso di gastrite o ulcera, e dell'intestino in caso di colite o gonfiori. Sull'argilla non mi soffermo oltre, perché è stata trattata ampiamente in un precedente articolo.

Ficus caricaPer la sindrome del colon irritabile la pianta di elezione è il Ficus carica gemmoderivato, che non è altro che l'estratto delle gemme del Fico selvatico, che dà risultati veramente sorprendenti. Esso agisce direttamente sulla pricipale causa del colon irritabile, lo stress e l'ansia, in modo mirato sull'apparato gastroenterico; infatti è benefico anche per la gastrite dovuta a somatizzazione viscerale dell'ansia.
Il Ficus va utilizzato a cicli di due mesi nei periodi più critici per questo disturbo, che in genere sono la primavera e l'autunno; in questo modo si hanno periodi di benessere piuttosto lunghi, che si possono prolungare ripetendo periodicamente il ciclo.
Il trattamento col Ficus può essere iniziato in qualunque momento e l'assunzione va ripetuta due o tre volte l'anno.

Un altro prodotto naturale consigliabile in caso di colon irritabile sono i Fermenti Lattici, probiotici e prebiotici, che arricchiscono la flora batterica intestinale, importantissima per il buon funzionamento dell'intestino, e per il benessere di tutto l'organismo.
Una flora batterica intestinale equilibrata infatti è indispensabile per la salute intestinale (ma non solo) e a mantenerla tale contribuiscono i batteri benefici, acidogeni, che formano una barriera contro quelli nocivi, alcalogeni, responsabili della putrefazione, e impediscono il proliferare dei microrganismi dannosi.
I fermenti lattici di vecchia generazione, nonostante la loro elevata concentrazione al momento dell'assunzione, vanno incontro a una rapida diminuzione della loro attività e per questo spesso risultano poco efficaci. Invece i moderni fermenti lattici probiotici e prebiotici, quindi formati da microrganismi vivi, attivi, gastroresistenti e capaci di proliferare nel nostro intestino perché accompagnati da un substrato che li nutre, mantengono a lungo la loro efficacia e sono in grado quindi di inibire lo sviluppo di organismi patogeni, che altrimenti colonizzerebbero l'intestino, perturbando l'equilibrio dell'ecosistema intestinale con conseguente dannoso dismicrobismo.
I fermenti lattici possono, e dovrebbero, essere assunti da tutti più volte nell'arco dell'anno, anche per lunghi periodi, a tutto vantaggio della nostra salute.

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Messaggio Da Erborista Mer 5 Mag 2010 - 15:53

Per la colite consiglierei alcune erbe che servirebbero a disinfiammare la mucosa intestinale come l'aglio ( con moderatezza anche per l'alito! - per ripristinare la flora batterica), una buona camomilla (per calmare il dolore), del finocchio... consiglio anche di mangiare delle carote e un pò di liquirizia ( 5 grammi) per limitare bruciori.
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Messaggio Da lesley Mer 14 Dic 2011 - 13:14

ragazze vi posso dire che io ho trovato stabilità di intestino e flora batterica bevendo per un mesetto e mezzo succo di aloe pura, costicchia ma fa miracoli!!! :)

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