Frazione insaponificabile e schede tecniche oli e burri cosmetici
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Frazione insaponificabile e schede tecniche oli e burri cosmetici
Gli insaponificabili in cosmesi
in Benessere e Salute, by AriannaF
Molto spesso, soprattutto in fitocosmesi, sentiamo parlare dei componenti insaponificabili di un olio. Ma che cosa sono e come agiscono?
Generalmente viene chiamata frazione insaponificabile, quella parte dell’estratto oleoso di semi e frutti che se fatta reagire con delle basi, non dà origine al sale corrispondente, ossia il sapone. Proprio per questo motivo questa frazione dell’olio è detta insaponificabile.
In poche parole stiamo parlando di tutto ciò che non è rappresentato dagli acidi grassi ma che è solubile nell’olio.
La loro fama in dermatologia e cosmesi risale agli studi di Thiers (1961), il quale riuscì a trattare con soddisfacenti risultati la sclerodermite, malattia del connettivo del derma dovuta ad una diminuzione della quota di collagene in contrasto con un eccessivo aumento di quella lipidica.
Gli studi che seguirono dimostrarono un effetto positivo sui tessuti cutanei dovuto molto probabilmente ad una sinergia della miscela di insaponificabili utilizzata, tanto da estendere il trattamento con insaponificabili alla cosmetologia.
L’azione della frazione insaponificabile nel derma si traduce in una attivazione del metabolismo dei fibroblasti (le cellule del derma deputate alla produzione delle fibre elastiche) attraverso l’aumento dell’attività enzimatica cellulare. In questo modo i fibroblasti stessi sarebbero stimolati alla produzione di collagene solubile, rispetto al temuto collagene insolubile proprio delle pelli più mature. Per questo risulterebbero delle ottime sostanze funzionali utilizzabili nelle creme per pelli mature, ma anche per pelli secche e delicate. Questa loro applicazione riveste un notevole interesse nel campo dei trattamenti cosmetici se pensiamo che il collagene presente nelle creme o nelle maschere per il viso ha un peso molecolare troppo elevato per poter penetrare fino al derma e per questo la sua funzione si svolge esclusivamente sulla superficie cutanea, senza dimenticare del resto che un’eccessiva penetrazione di questa molecola di derivazione animale potrebbe portare a problemi irritativi e di intolleranza. In questo modo sono i nostri tessuti che vengono stimolati alla produzione di collagene giovane, che viene in questo modo perfettamente integrato nel tessuto.
Molto importante sembra anche l’effetto degli insaponificabili sulle pelli soggette a scottature solari grazie alle loro proprietà fotoprotettive.
Grazie poi alla loro azione sul connettivo gli insaponificabili possono essere utilizzati con buoni risultati nel trattamento della cellulite per la loro azione rinforzante sulla parete dei capillari sanguigni.
in Benessere e Salute, by AriannaF
Molto spesso, soprattutto in fitocosmesi, sentiamo parlare dei componenti insaponificabili di un olio. Ma che cosa sono e come agiscono?
Generalmente viene chiamata frazione insaponificabile, quella parte dell’estratto oleoso di semi e frutti che se fatta reagire con delle basi, non dà origine al sale corrispondente, ossia il sapone. Proprio per questo motivo questa frazione dell’olio è detta insaponificabile.
In poche parole stiamo parlando di tutto ciò che non è rappresentato dagli acidi grassi ma che è solubile nell’olio.
La loro fama in dermatologia e cosmesi risale agli studi di Thiers (1961), il quale riuscì a trattare con soddisfacenti risultati la sclerodermite, malattia del connettivo del derma dovuta ad una diminuzione della quota di collagene in contrasto con un eccessivo aumento di quella lipidica.
Gli studi che seguirono dimostrarono un effetto positivo sui tessuti cutanei dovuto molto probabilmente ad una sinergia della miscela di insaponificabili utilizzata, tanto da estendere il trattamento con insaponificabili alla cosmetologia.
L’azione della frazione insaponificabile nel derma si traduce in una attivazione del metabolismo dei fibroblasti (le cellule del derma deputate alla produzione delle fibre elastiche) attraverso l’aumento dell’attività enzimatica cellulare. In questo modo i fibroblasti stessi sarebbero stimolati alla produzione di collagene solubile, rispetto al temuto collagene insolubile proprio delle pelli più mature. Per questo risulterebbero delle ottime sostanze funzionali utilizzabili nelle creme per pelli mature, ma anche per pelli secche e delicate. Questa loro applicazione riveste un notevole interesse nel campo dei trattamenti cosmetici se pensiamo che il collagene presente nelle creme o nelle maschere per il viso ha un peso molecolare troppo elevato per poter penetrare fino al derma e per questo la sua funzione si svolge esclusivamente sulla superficie cutanea, senza dimenticare del resto che un’eccessiva penetrazione di questa molecola di derivazione animale potrebbe portare a problemi irritativi e di intolleranza. In questo modo sono i nostri tessuti che vengono stimolati alla produzione di collagene giovane, che viene in questo modo perfettamente integrato nel tessuto.
Molto importante sembra anche l’effetto degli insaponificabili sulle pelli soggette a scottature solari grazie alle loro proprietà fotoprotettive.
Grazie poi alla loro azione sul connettivo gli insaponificabili possono essere utilizzati con buoni risultati nel trattamento della cellulite per la loro azione rinforzante sulla parete dei capillari sanguigni.
argan oil
Argan oil
uso esterno:
coadiuvante nel TRATTAMENTO della PELLE DISIDRATATA, RUVIDA, PRIVA DI ELASTICITA’ E SENESCENTE, trattamento di LABBRA SCREPOLATE, applicare puro con un delicato massaggio, anche al mattino, la pelle acquista così morbidezza, elasticità e tonicità.
Uso interno: i Berberi lo usano in miscela con miele e mandorle (Amlou) come alimento o condimento TONICO-ENERGIZZANTE (1-3 cucchiaini al giorno di olio di argan puro).
Olio di Argan purissimo.
CARATTERISTICHE e COMPOSIZIONE (1,2):
- Peso specifico a 20°C: 0,905-0,920 g/ml
- Indice di rifrazione a 20°C: 1,464-1,475
- Indice di acidità: <= 2,0
- Indice di perossidi: <= 5
- Indice di iodio: 90-105
- Indice di saponificazione: 190-210
- acidi grassi poliinsaturi: acido linoleico: 30-38%, acido alfa-linolenico ca. 0,6%, ac. gadoleico ca. 0,5%
- acidi grassi monoinsaturi: acido oleico 43-55%
- acidi grassi saturi: ac. palmitico, ac. stearico, ac. arachidico
- frazione insaponificabile (0,5-1,5% ca.): vitamina E, polifenoli, fitosteroli, alcoli triterpenici.
Vero "relitto" del terziario, periodo nel quale doveva essere diffuso in gran parte del Nord-Africa e dell’Europa meridionale, l’albero di Argan o A****a oggi si trova soltanto in Marocco, concentrato nella regione del Souss e in alcune altre piccole colonie (Rabat e Ait Iznassen). E’ un albero alto fino a 8 a 10 metri, dal tronco nodoso e contorto con rami spinosi, che può vivere fino a 200 anni, molto resistente al clima arido e alle temperature fino a 50°C, possiede foglie verde scuro coriacee, produce fiori da bianco a giallo-verdastri in maggio-giugno, dai quali si sviluppano poi frutti ovali (drupe) giallo bruni a maturazione, contenenti 3 semi. Per pressione a freddo dei semi si ottiene un olio prezioso, noto e commercializzato fin dal tempo dei Fenici e ancora tradizionalmente impiegato dalle locali popolazioni Berbere.
La moderna bilbiografia e le riviste di settore riportano le seguenti informazioni sull'impiego dell'olio di argan (vedi bibliografia 1,2,3,4).
1) AZIONE RIGENERANTE DEI TESSUTI EPITELIALI: l’elevata presenza di acidi grassi poliinsaturi (PUFA), componenti essenziali delle membrane cellulari, è responsabile dell’attività rigenerativa delle membrane cellulari. Infatti l’acido alfa-linolenico (ALA) è il precursore dei PUFA della serie omega-3, mentre l’acido linoleico è il precursore della serie omega-6, quindi entrano in gioco anche nella sintesi delle prostaglandine. L’applicazione cutanea di Olio di Argan manifesta una notevole capacità rigenerativa nei confronti dei tessuti epidermici. I primi studi scientifici sull’olio di Argan sono stati effettuati dalla ricercatrice Zoubida Charrouf e dal centro di Ricerca per lo Sviluppo Internazionale (CRDI - Canada). Tali effetti sono dovuti alla contemporanea presenza di elevate quantità di acidi grassi poliinsaturi e altri componenti della frazione in saponificabile, ricca di vit. E e fitosteroli.
L’olio di Argan mantiene elastica la pelle, contrasta le rughe cutanee, ringiovanisce la pelle secca e screpolata.
2) AZIONE IDRATANTE: sulla pelle l’olio di Argan viene facilmente assorbito soprattutto dalla pelle secca e svolge un notevole e rapido effetto idratante.
3) AZIONE ANTIOSSIDANTE: l'olio di argan ha un elevato contenuto di acidi grassi poliinsaturi e vitamina E grazie ai quali svolge una notevole azione antiossidante, aiuta a mantenere sotto controllo i livelli ematici di colesterolo, agendo positivamente sulle capacità cerebrali e sulle fisiologiche funzione del fegato (per uso interno).
1) Rachida N. : L’arganier du Maroc, entre mythes et réalités. Une civilisation née d’un arbre, une espéce fruitiére-forestiére à usage multiples, Ed. L’Harmattan, Paris, 2005
2) M’Hirit O., Bensyane M., Benchekroun F. et al.: L’arganier, une espéce fruitiére-forestiére à usage multiples, Ed. Pierre Mardaga, Sprimont (B), 1998
3) Morton J.F., Voss G.L. : “The argan tree (A****a sideroxylon, Sapotaceae), a desert source of edible oil”, Economic Botany 41.2 (1987), pp. 221-233
4) Prendergast H.D.V., Walker C.C.: “The argan: multipurpose tree of Morocco”, Kew Magazine 9.2 (1992), pp. 76-85
uso esterno:
coadiuvante nel TRATTAMENTO della PELLE DISIDRATATA, RUVIDA, PRIVA DI ELASTICITA’ E SENESCENTE, trattamento di LABBRA SCREPOLATE, applicare puro con un delicato massaggio, anche al mattino, la pelle acquista così morbidezza, elasticità e tonicità.
Uso interno: i Berberi lo usano in miscela con miele e mandorle (Amlou) come alimento o condimento TONICO-ENERGIZZANTE (1-3 cucchiaini al giorno di olio di argan puro).
Olio di Argan purissimo.
CARATTERISTICHE e COMPOSIZIONE (1,2):
- Peso specifico a 20°C: 0,905-0,920 g/ml
- Indice di rifrazione a 20°C: 1,464-1,475
- Indice di acidità: <= 2,0
- Indice di perossidi: <= 5
- Indice di iodio: 90-105
- Indice di saponificazione: 190-210
- acidi grassi poliinsaturi: acido linoleico: 30-38%, acido alfa-linolenico ca. 0,6%, ac. gadoleico ca. 0,5%
- acidi grassi monoinsaturi: acido oleico 43-55%
- acidi grassi saturi: ac. palmitico, ac. stearico, ac. arachidico
- frazione insaponificabile (0,5-1,5% ca.): vitamina E, polifenoli, fitosteroli, alcoli triterpenici.
Vero "relitto" del terziario, periodo nel quale doveva essere diffuso in gran parte del Nord-Africa e dell’Europa meridionale, l’albero di Argan o A****a oggi si trova soltanto in Marocco, concentrato nella regione del Souss e in alcune altre piccole colonie (Rabat e Ait Iznassen). E’ un albero alto fino a 8 a 10 metri, dal tronco nodoso e contorto con rami spinosi, che può vivere fino a 200 anni, molto resistente al clima arido e alle temperature fino a 50°C, possiede foglie verde scuro coriacee, produce fiori da bianco a giallo-verdastri in maggio-giugno, dai quali si sviluppano poi frutti ovali (drupe) giallo bruni a maturazione, contenenti 3 semi. Per pressione a freddo dei semi si ottiene un olio prezioso, noto e commercializzato fin dal tempo dei Fenici e ancora tradizionalmente impiegato dalle locali popolazioni Berbere.
La moderna bilbiografia e le riviste di settore riportano le seguenti informazioni sull'impiego dell'olio di argan (vedi bibliografia 1,2,3,4).
1) AZIONE RIGENERANTE DEI TESSUTI EPITELIALI: l’elevata presenza di acidi grassi poliinsaturi (PUFA), componenti essenziali delle membrane cellulari, è responsabile dell’attività rigenerativa delle membrane cellulari. Infatti l’acido alfa-linolenico (ALA) è il precursore dei PUFA della serie omega-3, mentre l’acido linoleico è il precursore della serie omega-6, quindi entrano in gioco anche nella sintesi delle prostaglandine. L’applicazione cutanea di Olio di Argan manifesta una notevole capacità rigenerativa nei confronti dei tessuti epidermici. I primi studi scientifici sull’olio di Argan sono stati effettuati dalla ricercatrice Zoubida Charrouf e dal centro di Ricerca per lo Sviluppo Internazionale (CRDI - Canada). Tali effetti sono dovuti alla contemporanea presenza di elevate quantità di acidi grassi poliinsaturi e altri componenti della frazione in saponificabile, ricca di vit. E e fitosteroli.
L’olio di Argan mantiene elastica la pelle, contrasta le rughe cutanee, ringiovanisce la pelle secca e screpolata.
2) AZIONE IDRATANTE: sulla pelle l’olio di Argan viene facilmente assorbito soprattutto dalla pelle secca e svolge un notevole e rapido effetto idratante.
3) AZIONE ANTIOSSIDANTE: l'olio di argan ha un elevato contenuto di acidi grassi poliinsaturi e vitamina E grazie ai quali svolge una notevole azione antiossidante, aiuta a mantenere sotto controllo i livelli ematici di colesterolo, agendo positivamente sulle capacità cerebrali e sulle fisiologiche funzione del fegato (per uso interno).
1) Rachida N. : L’arganier du Maroc, entre mythes et réalités. Une civilisation née d’un arbre, une espéce fruitiére-forestiére à usage multiples, Ed. L’Harmattan, Paris, 2005
2) M’Hirit O., Bensyane M., Benchekroun F. et al.: L’arganier, une espéce fruitiére-forestiére à usage multiples, Ed. Pierre Mardaga, Sprimont (B), 1998
3) Morton J.F., Voss G.L. : “The argan tree (A****a sideroxylon, Sapotaceae), a desert source of edible oil”, Economic Botany 41.2 (1987), pp. 221-233
4) Prendergast H.D.V., Walker C.C.: “The argan: multipurpose tree of Morocco”, Kew Magazine 9.2 (1992), pp. 76-85
Ultima modifica di XENA il Mer 8 Set 2010 - 18:15 - modificato 1 volta.
Burro di Karitè ( shea butter)
Burro di Karitè Puro contiene:
- trigliceridi di acidi grassi insaturi: acido oleico e linoleico e saturi: acido palmitico e stearico
- frazione insaponificabile (3,5-17%): karitene, alcoli triterpenici, fitosteroli
Denominazione botanica: Butyrospermum parkji Kotzkji
Famiglia: Sapotacee
Parti usate: burro dei semi
Sinonimi: albero del burro, Shea Butter
L'albero del burro è diffuso nelle zone tropicali dell'Africa settentrionale, che produce semi della grandezza di una castagna, facilmente decorticabile il cui seme è costituito quasi esclusivamente da lipidi.
Estratto dai semi di Butyrospermum parkii (Albero del burro). Assolutamente genuino, i prima spremitura a freddo. Massa pastosa quasi bianca,odore e sapore dolce.
L'uso cutaneo del burro di karité ha in Africa una lunga tradizione come unguento da massaggio, come lenitivo per le ferite, protettivo negli eritemi, emolliente per capelli. Le proprietà nutritive, protettive solari, elasticizzanti, rassodanti e antirughe sono ormai state ampiamente dimostrate e sono dovute fondamentalmente all'alta percentuale di frazione insaponificabile.
In Africa viene utilizzato anche come alimento.
Porto P.: "L'albero del burro e la cera del deserto", L'Erborista n. 2, 1993
Proserpio G., Martelli A, Patri G.F.: Elementi di fitocosmesi II vol., SEPEM Società Editrice, Milano, 1983
Nardi U.: "Jojoba cosmeticai", Erboristeria Domani n.12, 1993
- trigliceridi di acidi grassi insaturi: acido oleico e linoleico e saturi: acido palmitico e stearico
- frazione insaponificabile (3,5-17%): karitene, alcoli triterpenici, fitosteroli
Denominazione botanica: Butyrospermum parkji Kotzkji
Famiglia: Sapotacee
Parti usate: burro dei semi
Sinonimi: albero del burro, Shea Butter
L'albero del burro è diffuso nelle zone tropicali dell'Africa settentrionale, che produce semi della grandezza di una castagna, facilmente decorticabile il cui seme è costituito quasi esclusivamente da lipidi.
Estratto dai semi di Butyrospermum parkii (Albero del burro). Assolutamente genuino, i prima spremitura a freddo. Massa pastosa quasi bianca,odore e sapore dolce.
L'uso cutaneo del burro di karité ha in Africa una lunga tradizione come unguento da massaggio, come lenitivo per le ferite, protettivo negli eritemi, emolliente per capelli. Le proprietà nutritive, protettive solari, elasticizzanti, rassodanti e antirughe sono ormai state ampiamente dimostrate e sono dovute fondamentalmente all'alta percentuale di frazione insaponificabile.
In Africa viene utilizzato anche come alimento.
Porto P.: "L'albero del burro e la cera del deserto", L'Erborista n. 2, 1993
Proserpio G., Martelli A, Patri G.F.: Elementi di fitocosmesi II vol., SEPEM Società Editrice, Milano, 1983
Nardi U.: "Jojoba cosmeticai", Erboristeria Domani n.12, 1993
olio di mandorle
1-2 applicazioni cutanee al giorno (per uso topico), anche per impacchi ai capelli, 1 cucchiaino 1-2 volte al giorno, eventualmente anche come condimento (per uso orale).
Olio di Mandorle Dolci Purissimo
Analisi media in percentuale
acido oleico 65.6&
acido linoleico 25.5%
Acidi saturi 3%
Frazione insaponificabile 0,6%
Denominazione botanica: Prunus amygdalus L. var. dulcis Stock; P. dulcis (Mill.) Webb., P. communis L. var. dulcis; Amygdalus communis L. var. dulcis
Fam. Rosacee
Parti usate: olio dei semi (mandorle)
Sinonimi: Sweet Almond Oil
L' olio di mandorle dolci é adatto a ogni tipo di pelle, combatte l'invecchiamento cutaneo e viene utilizzato per il trattamento delle pelli secche e arrossate come quelle sensibili dei bambini. E’ anche un ottimo rimedio per capelli sfibrati e opachi con punte secche che necessitano di una cura rigenerante.
L'azione emolliente dell'olio di mandorle dolci attenua il prurito in caso di morbillo, varicella ed eczema, accelera la guarigione delle dermatosi ed è un rimedio molto efficace contro le smagliature: soprattutto nel periodo di gravidanza o quando si segue un regime dimagrante il consiglio è di applicarlo nelle "zone critiche" come seno, fianchi, cosce, sulla pelle pulita con un leggero massaggio, delicatamente per favorire l'assorbimento dell'olio che penetra bene negli strati profondi e rilascia i suoi principi attivi.
Per detergere il viso, in alternativa ai saponi che molte volte contengono sostanze alcaline che influiscono sul suo equilibrio chimico fisiologico, il consiglio è usare l'olio di mandorla dolce: toglie le impurità che si accumulano quotidianamente sulla nostra pelle, non altera l'equilibrio naturale, ed è un'ottima sostanza idratante.
Ottimo emolliente per tutto il corpo dopo il bagno o la doccia, lascia la pelle liscia e morbida.
Assolutamente genuino, di prima spremitura a freddo.
Liquido limpido giallo pallido, inodore, sapore caratteristico.
L'olio di mandorle dolci é tra gli oli quello che contiene la più alta percentuale di acidi grassi insaturi e polinsaturi (ac. oleico 65% e linoleico25,5%), dotati di particolari proprietà eudermiche.
Nonstante l' alta insaturazione o'olio di mandorle dolci risulta molto persistente agli agenti atmosferici ed é ben tollerato anche dalle pelli più sensibili come quelle dei bambini.
L'olio di mandorle dolci ha un sapore gradevole e può essere impiegato come rinfrescante oppure, per la sua specifica azione emolliente e surgrassante, viene usato molto spesso per massaggi o come veicolo nelle preparazioni topiche, anche nella prevenzione delle smagliature.
Tutti gli studi tossicologici confermano che l'olio di Mandorle dolci non presenta alcuna Tossicità e possiede una notevole sicurezza d'uso. Non sono stati ad oggi evidenziati effetti collaterali.
Informazioni sulla composizione dell'olio di mandorle
Acido oleico: C18H34O2
L'acido oleico rappresenta il 65% circa dell'acido dell'olio di mandorle, questo valore determina l'acidità del prodotto.
Acido linoleico: C18H32O2
L'acido linoleico, detto anche acido 9,12-linoleico; acido linolico, é un acido grasso essenziale insaturo costituente, oltre che dell'olio di mandorle, di molti altri oli vegetali come l'olio di mais, di lino etc.
Proserpio G., Martelli A, Patri G.F.: Elementi di fitocosmesi II vol., SEPEM Società Editrice, Milano, 1983
Tringale M.: "Basta che siano crudi", L'erborista n.6, 1996
olio di Avocado
Tutti gli studi tossicologici confermano che l’olio di Avocado non presenta alcuna tossicità e possiede una notevole sicurezza d'uso. Non sono stati ad oggi evidenziati effetti collaterali
Gli integratori non vanno intesi come sostituto di una dieta variata.
Non eccedere le dosi giornaliere raccomandate.
Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni
In caso di uso prolungato consultare il medico.
In presenza di determinati stati fisiologici o patologici, o in associazione a terapie farmacologiche, consultare il medico.
Avocado Purissimo
Denominazione botanica: Persea gratissima Gaertn., P.americana, Laurus persea
Famiglia: Lauracee
Parti usate: frutti
Nomi stranieri: ingl. Alligator Pear Oil
Apprezzato da secoli nei Paesi tropicali d’origine sia come alimento che come prodotto per uso topico, l’olio di Avocado è stato riscoperto a apprezzato recentemente per l’alto contenuto in frazione insaponificabile, ricca di squalene, tocoferoli naturali (vit.E) e fitosteroli. Mediante un processo di spremitura a freddo viene garantita la conservazione delle proprietà naturali dell’olio.
COMPOSIZIONE:
- Trigliceridi di acidi grassi essenziali polinsaturi e monoinsaturi (77-78%): palmitoleico, oleico, docosenoico, linoleico;
- Frazione insaponificabile (3,1-27%): squalene, vitamina E, fitosteroli, alcoli triterpenici
PROPRIETA’ FISIOLOGICHE:
1) Azione generale: per la sua ricchezza in acidi grassi insaturi, vitamine liposolubili, lecitine, l’olio di avocado rappresenta un olio altamente energetico e rivitalizzante. Grazie alla presenza di tocoferoli naturali è resistente all’irrancidimento.
2) Azione locale: per la presenza di una elevatissima quantità di insaponificabile, l'olio di avocado ha caratteristiche eudermiche e sebosimili uniche. Possiede per tale motivo una ottima capacità di penetrazione attraverso la cute anche in caso di pelle secca, facilitando contemporaneamente l’assorbimento di eventuali altri principi attivi associati.
Svolge azione nutriente e restitutiva soprattutto se applicato su pelli spente, secche o comunque disidratate, ma grazie alla sua peculiare composizione svolge fondamentalmente una azione sebonormalizzante ed è altrettanto indicato per il trattamento delle pelli grasse.
Proserpio G., Martelli A, Patri G.F.: Elementi di fitocosmesi II vol., SEPEM Società Editrice, Milano, 1983
Tringale M.: “Basta che siano crudi”, L’erborista n.6, 1996
Gli integratori non vanno intesi come sostituto di una dieta variata.
Non eccedere le dosi giornaliere raccomandate.
Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni
In caso di uso prolungato consultare il medico.
In presenza di determinati stati fisiologici o patologici, o in associazione a terapie farmacologiche, consultare il medico.
Avocado Purissimo
Denominazione botanica: Persea gratissima Gaertn., P.americana, Laurus persea
Famiglia: Lauracee
Parti usate: frutti
Nomi stranieri: ingl. Alligator Pear Oil
Apprezzato da secoli nei Paesi tropicali d’origine sia come alimento che come prodotto per uso topico, l’olio di Avocado è stato riscoperto a apprezzato recentemente per l’alto contenuto in frazione insaponificabile, ricca di squalene, tocoferoli naturali (vit.E) e fitosteroli. Mediante un processo di spremitura a freddo viene garantita la conservazione delle proprietà naturali dell’olio.
COMPOSIZIONE:
- Trigliceridi di acidi grassi essenziali polinsaturi e monoinsaturi (77-78%): palmitoleico, oleico, docosenoico, linoleico;
- Frazione insaponificabile (3,1-27%): squalene, vitamina E, fitosteroli, alcoli triterpenici
PROPRIETA’ FISIOLOGICHE:
1) Azione generale: per la sua ricchezza in acidi grassi insaturi, vitamine liposolubili, lecitine, l’olio di avocado rappresenta un olio altamente energetico e rivitalizzante. Grazie alla presenza di tocoferoli naturali è resistente all’irrancidimento.
2) Azione locale: per la presenza di una elevatissima quantità di insaponificabile, l'olio di avocado ha caratteristiche eudermiche e sebosimili uniche. Possiede per tale motivo una ottima capacità di penetrazione attraverso la cute anche in caso di pelle secca, facilitando contemporaneamente l’assorbimento di eventuali altri principi attivi associati.
Svolge azione nutriente e restitutiva soprattutto se applicato su pelli spente, secche o comunque disidratate, ma grazie alla sua peculiare composizione svolge fondamentalmente una azione sebonormalizzante ed è altrettanto indicato per il trattamento delle pelli grasse.
Proserpio G., Martelli A, Patri G.F.: Elementi di fitocosmesi II vol., SEPEM Società Editrice, Milano, 1983
Tringale M.: “Basta che siano crudi”, L’erborista n.6, 1996
oli ad uso cutaneo antiage
Oli da piante non espressamente oleaginose
Negli ultimi anni grazie a tecniche estrattive molto sofisticate si sono ottenuti particolari oli vegetale da piante non tipicamente oleaginose. E’ il caso dei semi di Rapunzia (Oenothera biennis), Ribes nero (Ribes nigrum), Borragine (Borago officinalis) e Rosa mosqueta (Rosa rubiginosa)
Questi oli vegetali ricchi in Acidi Grassi Essenziali (EFA) sono diventati di grande interesse sia in campo dietetico che cosmetico in quanto svolgono una triplice funzione nella fisiologia della pelle:
1) strutturale perché rientrano nella composizione delle membrane cellulari dei cheratinociti epidermici che aiutano a rendere più fluide e meno rigide
2) plastica in quanto sono presenti sia in forma libera che come Ceramidi nel materiale cementante
lipidico situato tra i corneociti epidermici
3) biologica in quanto sono precursori delle prostaglandine
L’importanza degli Acidi Grassi Essenziali (EFA) è stata di recente oggetto di numerosi studi biochimici della cute , grazie ai quali si è osservato che , nei tessuti animali, essi sono distribuiti prevalentemente nei fosfolipidi di membrana dove funzionano come serbatoio di riserva. In particolare l’acido Cis Linoleico (CLA Omega 6) e Alfa Linolenico (ALA Omega 3) sono necessari ,tramite reazioni alternate di desaturazione e allungamento , per la sintesi di acidi grassi a catena più lunga che vengono utilizzati dalle cellule per la formazione degli eicosanoidi (Prostaglandine, Trombossani, Leucotrieni, Lipossine ecc) , ormoni locali che modulano varie funzioni cellulari tra cui reazioni infiammatorie e immunologiche. Inoltre nell’epidermide vengono utilizzati per la sintesi di alcune particolari ceramidi , il cemento intercellulare dello strato corneo , e quindi contribuiscono al perfetto funzionamento della barriera cutanea. Le cellule cutanee però non contengono certi enzimi di desaturasi che permettono la formazione di doppi legami insaturi durante l’allungamento delle catene di acidi grassi , Queste sostanze lipidiche non possono essere sintetizzate ex novo ma possono giungere alla cute solo tramite la dieta o tramite applicazioni locali ed è per questo che vengono chiamati cioè Acidi Grassi Essenziali (EFA)
Vi sono diverse ragioni che portano a pensare che gli Acidi Grassi Essenziali (EFA) siano fra i più adatti all’uso cutaneo. Mentre l’acido Cis Linoleico della serie Omega 6 non può essere convertito per via enzimatica dalla pelle in Acido Gamma Linolenico (GLA) , in quanto la pelle non contiene gli enzimi necessari per questi passaggi , la serie Omega 6 rappresentata dall’acido Gamma Linolenico ( GLA) costituisce un reale apporto di Acidi Grassi Essenziali (EFA) che diventa prontamente disponibile a livello cutaneo più efficace dell’acido linoleico
L’uso cutaneo di GLA determina infatti una riduzione della disidratazione , un ritorno alla normale funzione barriera della pelle e una normalizzazione del processo di cheratinizzazione. Si ritiene che i GLA vengano incorporati nella struttura lipidica intercorneocitaria assieme a colesterolo e ceramidi a formare una barriera fisica alle perdite d’acqua dello strato corneo. Solo in una seconda fase si suppone che entrino a costituire la componente polinsatura necessaria alla sintesi biologica delle Ceramidi
I GLA presenti nelle Ceramidi riducono le forze di coesione tra i corneociti dello strato corneo con azione diretta sulla fluidità, plasticità mobilità dei bilayers ceramidici ed incremento nella capacità di ritenzione idrica da parte degli strati lamellari.
La formazione di questo cemento lipidico interconeocitario è di vitale importanza per mantenere l’acqua nell’epidermide e per regolare l’ingresso e l’uscita dalla superficie epidermica
Recenti studi con gruppo di controllo hanno dimostrato che gli EFA sono efficaci nell'eczema atopico. Uno studio condotto su adulti e bambini ha mostrato miglioramenti significativi nel gruppo trattato con olio di Borragine e di Enotera in contrapposizione a quello trattato con placebo. L'effetto sul sollievo dal prurito era particolarmente evidente. Questo studi hanno gettato nuova luce sulla vecchia osservazione che l'eczema atopico si sviluppa frequentemente nei bambini durante il passaggio dall'allattamento materno a quello artificiale (il latte materno contiene GLA mentre quello artificiale no) confermando così la possibilità che alcuni bambini siano incapaci di convertire l'acido linoleico in GLA. Il meccanismo d'azione degli EFA sull'eczema atopico è dubbio. Si sa che i linfociti T soppressori funzionano in maniera difettosa nei pazienti affetti da eczema atopico. Le PGE1 sembrano essere importanti nella regolazione dei linfociti T soppressori ed è perciò possibile che un insufficienza di PGE1 possa essere determinante. In tale caso un incremento della produzione di PGE1 causata da somministrazione di GLA potrebbe essere il meccanismo chiave.
Da ricordare che le Prostaglandine della serie 1, come la PGE1, sono dotate di attività antinfiammatoria, eudermiche ed immunostimolanti ed antagonizzano le PGE2 che hanno invece effetti opposti. Su questi presupposti metabolici si basano molte proprietà terapeutiche ascritte agli oli ricchi di GLA come l’Olio di Borragine , di Enotera e Ribes .
Olio di Borragine (Borago officinali seed oil)
Si ottiene per spremitura a freddo dai semi di Borragine, pianta annuale della famiglia delle Borraginacee, caratterizzata da un’infiorescenza “a pannocchia” con fiori che ricordano nella forma una stella . L’olio grezzo è caratterizzato dal colore giallo carico ed odore marcato e caratteristico.
Gli studi tossicologici confermano che l'olio di Borragine è privo di alcaloidi pirrolizidinici, presenti infatti soltanto nelle foglie, e possiede quindi una notevole sicurezza d'uso
Composizione
Acidi grassi caratteristici
Formula
percento
Acido Palmitico C16 14%
Acido Stearico C18 5% Acido Oleico (Omega 9) C18:1 17%
Acido Cis Linoleico (CLA-Omega 6) C18:2 36%
Acido Gamma Linolenico (GLA-Omega 6)C18:3 22%
Dati analitici
N°di Iodio
130-150
N°di saponificazione
175-195
Insaponificabile
01-1,9%
Densità a 20°C
0,91-0,93
Indice di acidità
4
Nota caratteristica
Per il suo elevato tenore in Acido Gamma Linolenico (GLA) svolge un’importante ruolo a livello cutaneo come lenitivo e calmante negli stati irritativi della pelle
Uso
L'applicazione maggiormente studiata dell'olio di Borragine riguarda il trattamento della dermatite atopica che colpisce molto frequentemente i bambini, e che è caratterizzata da intenso prurito, arrossamento e desquamazione della pelle.
I dati che emergono sull'efficacia di quest’olio nell'eczema atopico ha consentito di ottenere notevoli miglioramenti dei sintomi tipici di questi pazienti, senza causare effetti collaterali rilevanti.
Olio di Ribes nero (Ribes nigrum seed oil)
Il Ribes è un arbusto senza spine, con fusti ramificati che può raggiungere l’altezza di 2 metri. Le foglie da margine dentellato sono cosparse in superficie di numerose ghiandole che danno un caratteristico odore alla pianta. I frutti a forma di bacche contengono numerosi piccoli semi da cui si estrae per pressione a freddo un olio limpido di colore giallo chiaro e odore tenue.
Composizione
Acidi grassi caratteristici
Formula
percento
Acido Palmitico
C16
3%
Acido Oleico (Omega 9)
C18:1
30%
Acido Cis Linoleico (CLA-Omega 6)
C18:2
40%
Acido Gamma Linoleico (GLA-Omega 6)
C18:3
15%
Acido Alfa Linoleico (ALA-Omega 3)
C18:3
12%
Dati analitici
N°di Iodio
175
N°di saponificazione
190
Densità a 20°C
0,928
Nota caratteristica.
L’acido polinsaturo più abbondante nell’epidermide è il Cis Linoleico (CLA) ed una sua carenza determina disturbi della pelle come desquamazione, eruzioni, prurito e aumento delle perdite d’acqua trans-epidermica (TEWL). La dermatite atopica può essere considerata conseguenza di un alterato metabolismo dell’acido Cis Linoleico. Vi sarebbe infatti una ridottissima attività dell’enzima 6-Desaturasi con il risultato di una carente produzione gi GLA da cui derivano le PGE1. L’olio di Ribes, grazie alla presenza contemporanea di acidi grassi polinsaturi della serie Omega 6 (GLA) e della serie Omega 3 (ALA), rappresenta il principale precursore delle prostaglandine della serie PGE1 e dell Acido Eicosapaentenoico , noti agenti antinfiammatori
Uso
Nel trattamento della dermatite atopica contro il prurito e la desquamazione della cute
e in tutte le manifestazioni di alterata funzionalità della pelle come le rughe la cui formazione viene accelerata e sostenuta dai processi pro-infiammatori innescati dall’eccesiva esposizione alla luce del sole . Un modo per ridurne più efficacemente la loro formazione , oltre ad esporsi alla luce diretta del sole sempre con un’ adeguata protezione , è anche quello di abbassare i livelli degli eicosanoidi cosidetti “cattivi” come l’acido Arachidonico (AA) che si liberano in seguito di un processo infiammatorio silente , sub-clinico , che inesorabilmente nel corso degli anni porta all’invecchiamento prematuro della pelle . La presenza di eicosanoidi “buoni”della serie PGE1 ed EPA serve a ridurne e contrastare la formazione dell’acido Arachidonico e quindi ridurre i processi di invecchiamento della pelle .
Olio di Enotera (Oenothera biennis seed oil)
L’Enotera , nota anche come Rapunzia, è una pianta erbacea biennale con foglie basali riunite a rosetta e fiori con corolla a quattro petali gialli molto vistosi . Il frutto è una capsula che contiene numerosi semi dalla cui spremitura si ottiene un olio di colore giallo carico e dall’odore tipico .
Composizione
Acidi grassi caratteristici
Formula
percento
Acido Palmitico
C16
6%
Acido Oleico
C18:1
8%
Acido Cis Linoleico (CLA-Omega 6)
C18:2
75%
Acido Gamma Linolenico (GLA-Omega 6)
C18:3
10%
Dati analitici
N°di Iodio
152
N°di saponificazione
191
Indice di acidità
4
N° di Perossidi meq/kg
15
Densità a 20°C
0,92-0,94
Nota caratteristica:
Per il suo elevato tenore in Acido Gamma Linolenico (GLA) svolge un’importante ruolo a livello cutaneo come lenitivo e calmante negli stati irritativi della pelle
Uso
Come coadiuvante cosmetico in caso di dermatite irritativa da pannolino, da contatto ecc. e nell’alleviare il prurito nella dermatite atopica nei bambini
Olio di Rosa rubiginosa (Rosa rubiginosa seed oil)
La Rosa rubiginosa detta anche Mosqueta del Cile è un arbusto selvatico simile per molti aspetti alla Rosa canina, che cresce spontaneamente nella zona centro-meridionale del Cile in un clima temperato e piovoso. Gli steli e i rami sono coperti di spine e i fiori sono di colore bianco o rosa pallido. Questo arbusto fiorisce tra i mesi di ottobre e dicembre generando un frutto di colore rosso con abbondanti semi nel nucleo. La polpa, commestibile, ha un elevato contenuto di vitamina C ed è spesso utilizzata per la preparazione di marmellate e conserve. Le foglie e i petali vengono utilizzati per bagni e infusi dalle proprietà astringenti e rinfrescanti.
E’ dai semi che si ottiene per spremitura a freddo l’elemento più prezioso: un olio che evidenzia, in misura elevata e bilanciata, la presenza simultanea dei due acidi grassi polinsaturi essenziali: l’acido Cis Linoleico 45% (CLA - Omega 6) e l’acido Alfa Linolenico 35% (ALA - Omega 3), accompagnati e protetti da una notevole concentrazione di antiossidanti naturali, Tocoferoli (Vitamina E) e Carotenoidi, e numerosi Fitosteroli.
Composizione
Acidi grassi caratteristici
formula
percento
Acido oleico
C18:1
15%
Acido Cis Linoleico (CLA-Omega 6)
C18:2
45%
Acido Alfa Linolenico (ALA-Omega 3)
C18:3
35%
Dati analitici
N°di Iodio
180
N°di saponificazione
177
Densità a 20°C
0,94
Insaponificabile
fino al 2%
Nota caratteristica
Oltre agli acidi grassi essenziali della serie Omega 3 e 6 dalle note proprietà eudermiche si aggiunge anche la presenza di acido Transretinoico, un isomero della Vitamina A, di cui è provato l'effetto di rinnovamento sull’epidermide con attenuazione delle piccole rugosità di superficie .
Uso
Le preziose proprietà dell’Olio di Rosa Mosqueta contribuiscono al mantenimento della funzionalità cellulare e dei meccanismi di difesa nell’epidermide con il risultato di favorire il rinnovamento dei tessuti cutanei . L'Olio di Rosa Mosqueta è indicato nel trattamento cosmetico della pelle secca e sciupata , in caso di cicatrici e smagliature e contro le piccole rugosità cutanee per attenuare le rughe di espressione,
E’ un olio è molto sensibile all'aria, alla luce e agli sbalzi di temperatura, e va incontro quindi a un rischio elevato di alterazione, per cui è assolutamente necessario che sia di buona qualità e certificato, perché mantenga intatto tutto il suo contenuto di sostanze preziose
Olio di Lino (Linum usitatissimum seed oil)
Il Lino è una pianta erbacea annuale, totalmente glabra, con fusto eretto alto fino ad un metro con radice fusiforme . Le foglie sono alterne di forma lanceolata , i fiori, a cinque petali, si presentano di colore azzurro. I frutti a forma di capsula contengono circa dieci semi ovali che a contatto con l’acqua si rigonfiano per la presenza di uno strato di mucillagine
Per pressione a freddo dei semi si estrae un olio dal caratteristico colore paglierino con una resa che varia tra il 35-45% .
Composizione
Acidi grassi caratteristici
formula
percento
Acido Palmitico
C16
5%
Acido Oleico
C18:1
17%
Acido Cis Linoleico (CLA-Omega 6)
C18:2
15%
Acido Alfa Linolenico (ALA-Omega 3)
C18:3
61%
Dati analitici
N°di saponificazione
187-197
N° di iodio
190
Insaponificabile
1%
Nota caratteristica
L'olio di lino ha il primato di essere il più ricco tra tutte le piante da semi di acido Alfa-linolenico (ALA,) il capostipite dei grassi della serie omega-3
E’ un olio essiccativo, facilmente ossidabile all’aria, che tende a polimerizzare formando film solidi sulle superfici di applicazione
Uso
Utile come lucidante e ammorbidente per capelli secchi e sfibrati, per togliere l’effetto crespo e renderli lucidi. Da usare in piccola quantità
Olio di Zucca (Cucurbita pepo seed oil)
La Zucca è una pianta erbacea annuale con fusto strisciante o rampicante , foglie normalmente di forma ovale-oblunga e fiori campanulati di colore giallo dorato . Il frutto carnoso , molto variabile nella forma e nelle dimensioni a secondo della varietà, contiene nella polpa numerosi semi appiattiti da cui si ottiene , mediante una tecnica di estrazione in Co2 supercritica, un olio di colore aranciato–scuro in forma altamente purificata esente da solventi .
Composizione
Acidi grassi caratteristici
Formula
percento
Acido Palmitico
C16
10,3%
Acido Stearico
C18
5,3%
Acido Oleico (Omega 9)
C18:1
29,3%
Acido Cis Linoleico ( CLA-Omega 6)
C18:2
49%
Dati analitici
Viscosità a 20°C
80mPa.s
Peso specifico a 20°
0,9159
N°di saponificazione
174-196
N° di acidità
4-12
N° di iodio
116-120
Insaponificabile
0,6-1,8
Nota caratteristica
Lo studio su volontari ha mostrato che l’Olio di semi di Zucca ha la capacità di ridurre in modo significativo, attraverso un meccanismo d’azione di tipo fisico , la brillantezza della superficie cutanea senza alterare la composizione del sebo né della sua secrezione.
Uso
Trova indicazione in opportuna percentuale in tutti quei prodotti destinati ad opacizzare la superficie cutanea e a ridurne la lucentezza. Ideale il suo utilizzo in pelli miste, miste -grasse e grasse
Autore : Porto Pietro
Bibliografia:
Anthony J.O’Lenik,jr. David C. Steinberg “Oils of Nature” - ed.Allured , 2007
G.Proserpio, A .Martelli, G.F:Patri “Elementi di Fitocosmesi” vol.1 ed.Sepem , 1982
Olle Leissner, Helmut Korp, Goran Magnusson “Vegetable oils and fats” ed.Karlshamns -1989
G.Proserpio e all.” I lipidi Vegetali” - Erboristeria Domani n°4 - Aprile 1984
Porto Pietro: “Olio di Jojoba e Burro di Karitè , una cera liquida ed un trigliceride burroso” Tesi di fine anno - Corso fitopreparatori , Milano 1980
Barry Sears “La zona omega 3 rx” ed.Sperling&Kupfer Editori - 2003
Paola Ponzo ”Olio di Oliva bellezza al naturale” – Kosmetica n°3 - Aprile 2009
SICC “Derivati vegetali in cosmetica” atti del convegno 15 Settembre 1978
Boselli, Di Lecce, Minardi, Pacetti, Frega “La spettrometria di massa nell’analisi dei componenti minori polari dell’olio vergine di oliva” RISG n°1 – anno 2007
Sito consultati: Promiseland.it – Forumup di Lola
Mauro Prevedello: “Cosmetologia guida visuale” ed.Tecniche Nuove - 2004
Piergiorgio Pietta “Sistema immunitario e acidi grassi” – Massetti Rodella editori 2005
Paolo Rovest, Umberto Boni, Gianfranco Patri “Le Erbe” F.lli Fabbri Editori - 1980
" Questo articolo è libero e può essere riprodotto e distribuito con ogni mezzo a condizione che la riproduzione del testo avvenga integralmente , senza modifiche , citando la fonte e l'attribuzione della paternità dell'opera. "
Negli ultimi anni grazie a tecniche estrattive molto sofisticate si sono ottenuti particolari oli vegetale da piante non tipicamente oleaginose. E’ il caso dei semi di Rapunzia (Oenothera biennis), Ribes nero (Ribes nigrum), Borragine (Borago officinalis) e Rosa mosqueta (Rosa rubiginosa)
Questi oli vegetali ricchi in Acidi Grassi Essenziali (EFA) sono diventati di grande interesse sia in campo dietetico che cosmetico in quanto svolgono una triplice funzione nella fisiologia della pelle:
1) strutturale perché rientrano nella composizione delle membrane cellulari dei cheratinociti epidermici che aiutano a rendere più fluide e meno rigide
2) plastica in quanto sono presenti sia in forma libera che come Ceramidi nel materiale cementante
lipidico situato tra i corneociti epidermici
3) biologica in quanto sono precursori delle prostaglandine
L’importanza degli Acidi Grassi Essenziali (EFA) è stata di recente oggetto di numerosi studi biochimici della cute , grazie ai quali si è osservato che , nei tessuti animali, essi sono distribuiti prevalentemente nei fosfolipidi di membrana dove funzionano come serbatoio di riserva. In particolare l’acido Cis Linoleico (CLA Omega 6) e Alfa Linolenico (ALA Omega 3) sono necessari ,tramite reazioni alternate di desaturazione e allungamento , per la sintesi di acidi grassi a catena più lunga che vengono utilizzati dalle cellule per la formazione degli eicosanoidi (Prostaglandine, Trombossani, Leucotrieni, Lipossine ecc) , ormoni locali che modulano varie funzioni cellulari tra cui reazioni infiammatorie e immunologiche. Inoltre nell’epidermide vengono utilizzati per la sintesi di alcune particolari ceramidi , il cemento intercellulare dello strato corneo , e quindi contribuiscono al perfetto funzionamento della barriera cutanea. Le cellule cutanee però non contengono certi enzimi di desaturasi che permettono la formazione di doppi legami insaturi durante l’allungamento delle catene di acidi grassi , Queste sostanze lipidiche non possono essere sintetizzate ex novo ma possono giungere alla cute solo tramite la dieta o tramite applicazioni locali ed è per questo che vengono chiamati cioè Acidi Grassi Essenziali (EFA)
Vi sono diverse ragioni che portano a pensare che gli Acidi Grassi Essenziali (EFA) siano fra i più adatti all’uso cutaneo. Mentre l’acido Cis Linoleico della serie Omega 6 non può essere convertito per via enzimatica dalla pelle in Acido Gamma Linolenico (GLA) , in quanto la pelle non contiene gli enzimi necessari per questi passaggi , la serie Omega 6 rappresentata dall’acido Gamma Linolenico ( GLA) costituisce un reale apporto di Acidi Grassi Essenziali (EFA) che diventa prontamente disponibile a livello cutaneo più efficace dell’acido linoleico
L’uso cutaneo di GLA determina infatti una riduzione della disidratazione , un ritorno alla normale funzione barriera della pelle e una normalizzazione del processo di cheratinizzazione. Si ritiene che i GLA vengano incorporati nella struttura lipidica intercorneocitaria assieme a colesterolo e ceramidi a formare una barriera fisica alle perdite d’acqua dello strato corneo. Solo in una seconda fase si suppone che entrino a costituire la componente polinsatura necessaria alla sintesi biologica delle Ceramidi
I GLA presenti nelle Ceramidi riducono le forze di coesione tra i corneociti dello strato corneo con azione diretta sulla fluidità, plasticità mobilità dei bilayers ceramidici ed incremento nella capacità di ritenzione idrica da parte degli strati lamellari.
La formazione di questo cemento lipidico interconeocitario è di vitale importanza per mantenere l’acqua nell’epidermide e per regolare l’ingresso e l’uscita dalla superficie epidermica
Recenti studi con gruppo di controllo hanno dimostrato che gli EFA sono efficaci nell'eczema atopico. Uno studio condotto su adulti e bambini ha mostrato miglioramenti significativi nel gruppo trattato con olio di Borragine e di Enotera in contrapposizione a quello trattato con placebo. L'effetto sul sollievo dal prurito era particolarmente evidente. Questo studi hanno gettato nuova luce sulla vecchia osservazione che l'eczema atopico si sviluppa frequentemente nei bambini durante il passaggio dall'allattamento materno a quello artificiale (il latte materno contiene GLA mentre quello artificiale no) confermando così la possibilità che alcuni bambini siano incapaci di convertire l'acido linoleico in GLA. Il meccanismo d'azione degli EFA sull'eczema atopico è dubbio. Si sa che i linfociti T soppressori funzionano in maniera difettosa nei pazienti affetti da eczema atopico. Le PGE1 sembrano essere importanti nella regolazione dei linfociti T soppressori ed è perciò possibile che un insufficienza di PGE1 possa essere determinante. In tale caso un incremento della produzione di PGE1 causata da somministrazione di GLA potrebbe essere il meccanismo chiave.
Da ricordare che le Prostaglandine della serie 1, come la PGE1, sono dotate di attività antinfiammatoria, eudermiche ed immunostimolanti ed antagonizzano le PGE2 che hanno invece effetti opposti. Su questi presupposti metabolici si basano molte proprietà terapeutiche ascritte agli oli ricchi di GLA come l’Olio di Borragine , di Enotera e Ribes .
Olio di Borragine (Borago officinali seed oil)
Si ottiene per spremitura a freddo dai semi di Borragine, pianta annuale della famiglia delle Borraginacee, caratterizzata da un’infiorescenza “a pannocchia” con fiori che ricordano nella forma una stella . L’olio grezzo è caratterizzato dal colore giallo carico ed odore marcato e caratteristico.
Gli studi tossicologici confermano che l'olio di Borragine è privo di alcaloidi pirrolizidinici, presenti infatti soltanto nelle foglie, e possiede quindi una notevole sicurezza d'uso
Composizione
Acidi grassi caratteristici
Formula
percento
Acido Palmitico C16 14%
Acido Stearico C18 5% Acido Oleico (Omega 9) C18:1 17%
Acido Cis Linoleico (CLA-Omega 6) C18:2 36%
Acido Gamma Linolenico (GLA-Omega 6)C18:3 22%
Dati analitici
N°di Iodio
130-150
N°di saponificazione
175-195
Insaponificabile
01-1,9%
Densità a 20°C
0,91-0,93
Indice di acidità
4
Nota caratteristica
Per il suo elevato tenore in Acido Gamma Linolenico (GLA) svolge un’importante ruolo a livello cutaneo come lenitivo e calmante negli stati irritativi della pelle
Uso
L'applicazione maggiormente studiata dell'olio di Borragine riguarda il trattamento della dermatite atopica che colpisce molto frequentemente i bambini, e che è caratterizzata da intenso prurito, arrossamento e desquamazione della pelle.
I dati che emergono sull'efficacia di quest’olio nell'eczema atopico ha consentito di ottenere notevoli miglioramenti dei sintomi tipici di questi pazienti, senza causare effetti collaterali rilevanti.
Olio di Ribes nero (Ribes nigrum seed oil)
Il Ribes è un arbusto senza spine, con fusti ramificati che può raggiungere l’altezza di 2 metri. Le foglie da margine dentellato sono cosparse in superficie di numerose ghiandole che danno un caratteristico odore alla pianta. I frutti a forma di bacche contengono numerosi piccoli semi da cui si estrae per pressione a freddo un olio limpido di colore giallo chiaro e odore tenue.
Composizione
Acidi grassi caratteristici
Formula
percento
Acido Palmitico
C16
3%
Acido Oleico (Omega 9)
C18:1
30%
Acido Cis Linoleico (CLA-Omega 6)
C18:2
40%
Acido Gamma Linoleico (GLA-Omega 6)
C18:3
15%
Acido Alfa Linoleico (ALA-Omega 3)
C18:3
12%
Dati analitici
N°di Iodio
175
N°di saponificazione
190
Densità a 20°C
0,928
Nota caratteristica.
L’acido polinsaturo più abbondante nell’epidermide è il Cis Linoleico (CLA) ed una sua carenza determina disturbi della pelle come desquamazione, eruzioni, prurito e aumento delle perdite d’acqua trans-epidermica (TEWL). La dermatite atopica può essere considerata conseguenza di un alterato metabolismo dell’acido Cis Linoleico. Vi sarebbe infatti una ridottissima attività dell’enzima 6-Desaturasi con il risultato di una carente produzione gi GLA da cui derivano le PGE1. L’olio di Ribes, grazie alla presenza contemporanea di acidi grassi polinsaturi della serie Omega 6 (GLA) e della serie Omega 3 (ALA), rappresenta il principale precursore delle prostaglandine della serie PGE1 e dell Acido Eicosapaentenoico , noti agenti antinfiammatori
Uso
Nel trattamento della dermatite atopica contro il prurito e la desquamazione della cute
e in tutte le manifestazioni di alterata funzionalità della pelle come le rughe la cui formazione viene accelerata e sostenuta dai processi pro-infiammatori innescati dall’eccesiva esposizione alla luce del sole . Un modo per ridurne più efficacemente la loro formazione , oltre ad esporsi alla luce diretta del sole sempre con un’ adeguata protezione , è anche quello di abbassare i livelli degli eicosanoidi cosidetti “cattivi” come l’acido Arachidonico (AA) che si liberano in seguito di un processo infiammatorio silente , sub-clinico , che inesorabilmente nel corso degli anni porta all’invecchiamento prematuro della pelle . La presenza di eicosanoidi “buoni”della serie PGE1 ed EPA serve a ridurne e contrastare la formazione dell’acido Arachidonico e quindi ridurre i processi di invecchiamento della pelle .
Olio di Enotera (Oenothera biennis seed oil)
L’Enotera , nota anche come Rapunzia, è una pianta erbacea biennale con foglie basali riunite a rosetta e fiori con corolla a quattro petali gialli molto vistosi . Il frutto è una capsula che contiene numerosi semi dalla cui spremitura si ottiene un olio di colore giallo carico e dall’odore tipico .
Composizione
Acidi grassi caratteristici
Formula
percento
Acido Palmitico
C16
6%
Acido Oleico
C18:1
8%
Acido Cis Linoleico (CLA-Omega 6)
C18:2
75%
Acido Gamma Linolenico (GLA-Omega 6)
C18:3
10%
Dati analitici
N°di Iodio
152
N°di saponificazione
191
Indice di acidità
4
N° di Perossidi meq/kg
15
Densità a 20°C
0,92-0,94
Nota caratteristica:
Per il suo elevato tenore in Acido Gamma Linolenico (GLA) svolge un’importante ruolo a livello cutaneo come lenitivo e calmante negli stati irritativi della pelle
Uso
Come coadiuvante cosmetico in caso di dermatite irritativa da pannolino, da contatto ecc. e nell’alleviare il prurito nella dermatite atopica nei bambini
Olio di Rosa rubiginosa (Rosa rubiginosa seed oil)
La Rosa rubiginosa detta anche Mosqueta del Cile è un arbusto selvatico simile per molti aspetti alla Rosa canina, che cresce spontaneamente nella zona centro-meridionale del Cile in un clima temperato e piovoso. Gli steli e i rami sono coperti di spine e i fiori sono di colore bianco o rosa pallido. Questo arbusto fiorisce tra i mesi di ottobre e dicembre generando un frutto di colore rosso con abbondanti semi nel nucleo. La polpa, commestibile, ha un elevato contenuto di vitamina C ed è spesso utilizzata per la preparazione di marmellate e conserve. Le foglie e i petali vengono utilizzati per bagni e infusi dalle proprietà astringenti e rinfrescanti.
E’ dai semi che si ottiene per spremitura a freddo l’elemento più prezioso: un olio che evidenzia, in misura elevata e bilanciata, la presenza simultanea dei due acidi grassi polinsaturi essenziali: l’acido Cis Linoleico 45% (CLA - Omega 6) e l’acido Alfa Linolenico 35% (ALA - Omega 3), accompagnati e protetti da una notevole concentrazione di antiossidanti naturali, Tocoferoli (Vitamina E) e Carotenoidi, e numerosi Fitosteroli.
Composizione
Acidi grassi caratteristici
formula
percento
Acido oleico
C18:1
15%
Acido Cis Linoleico (CLA-Omega 6)
C18:2
45%
Acido Alfa Linolenico (ALA-Omega 3)
C18:3
35%
Dati analitici
N°di Iodio
180
N°di saponificazione
177
Densità a 20°C
0,94
Insaponificabile
fino al 2%
Nota caratteristica
Oltre agli acidi grassi essenziali della serie Omega 3 e 6 dalle note proprietà eudermiche si aggiunge anche la presenza di acido Transretinoico, un isomero della Vitamina A, di cui è provato l'effetto di rinnovamento sull’epidermide con attenuazione delle piccole rugosità di superficie .
Uso
Le preziose proprietà dell’Olio di Rosa Mosqueta contribuiscono al mantenimento della funzionalità cellulare e dei meccanismi di difesa nell’epidermide con il risultato di favorire il rinnovamento dei tessuti cutanei . L'Olio di Rosa Mosqueta è indicato nel trattamento cosmetico della pelle secca e sciupata , in caso di cicatrici e smagliature e contro le piccole rugosità cutanee per attenuare le rughe di espressione,
E’ un olio è molto sensibile all'aria, alla luce e agli sbalzi di temperatura, e va incontro quindi a un rischio elevato di alterazione, per cui è assolutamente necessario che sia di buona qualità e certificato, perché mantenga intatto tutto il suo contenuto di sostanze preziose
Olio di Lino (Linum usitatissimum seed oil)
Il Lino è una pianta erbacea annuale, totalmente glabra, con fusto eretto alto fino ad un metro con radice fusiforme . Le foglie sono alterne di forma lanceolata , i fiori, a cinque petali, si presentano di colore azzurro. I frutti a forma di capsula contengono circa dieci semi ovali che a contatto con l’acqua si rigonfiano per la presenza di uno strato di mucillagine
Per pressione a freddo dei semi si estrae un olio dal caratteristico colore paglierino con una resa che varia tra il 35-45% .
Composizione
Acidi grassi caratteristici
formula
percento
Acido Palmitico
C16
5%
Acido Oleico
C18:1
17%
Acido Cis Linoleico (CLA-Omega 6)
C18:2
15%
Acido Alfa Linolenico (ALA-Omega 3)
C18:3
61%
Dati analitici
N°di saponificazione
187-197
N° di iodio
190
Insaponificabile
1%
Nota caratteristica
L'olio di lino ha il primato di essere il più ricco tra tutte le piante da semi di acido Alfa-linolenico (ALA,) il capostipite dei grassi della serie omega-3
E’ un olio essiccativo, facilmente ossidabile all’aria, che tende a polimerizzare formando film solidi sulle superfici di applicazione
Uso
Utile come lucidante e ammorbidente per capelli secchi e sfibrati, per togliere l’effetto crespo e renderli lucidi. Da usare in piccola quantità
Olio di Zucca (Cucurbita pepo seed oil)
La Zucca è una pianta erbacea annuale con fusto strisciante o rampicante , foglie normalmente di forma ovale-oblunga e fiori campanulati di colore giallo dorato . Il frutto carnoso , molto variabile nella forma e nelle dimensioni a secondo della varietà, contiene nella polpa numerosi semi appiattiti da cui si ottiene , mediante una tecnica di estrazione in Co2 supercritica, un olio di colore aranciato–scuro in forma altamente purificata esente da solventi .
Composizione
Acidi grassi caratteristici
Formula
percento
Acido Palmitico
C16
10,3%
Acido Stearico
C18
5,3%
Acido Oleico (Omega 9)
C18:1
29,3%
Acido Cis Linoleico ( CLA-Omega 6)
C18:2
49%
Dati analitici
Viscosità a 20°C
80mPa.s
Peso specifico a 20°
0,9159
N°di saponificazione
174-196
N° di acidità
4-12
N° di iodio
116-120
Insaponificabile
0,6-1,8
Nota caratteristica
Lo studio su volontari ha mostrato che l’Olio di semi di Zucca ha la capacità di ridurre in modo significativo, attraverso un meccanismo d’azione di tipo fisico , la brillantezza della superficie cutanea senza alterare la composizione del sebo né della sua secrezione.
Uso
Trova indicazione in opportuna percentuale in tutti quei prodotti destinati ad opacizzare la superficie cutanea e a ridurne la lucentezza. Ideale il suo utilizzo in pelli miste, miste -grasse e grasse
Autore : Porto Pietro
Bibliografia:
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G.Proserpio, A .Martelli, G.F:Patri “Elementi di Fitocosmesi” vol.1 ed.Sepem , 1982
Olle Leissner, Helmut Korp, Goran Magnusson “Vegetable oils and fats” ed.Karlshamns -1989
G.Proserpio e all.” I lipidi Vegetali” - Erboristeria Domani n°4 - Aprile 1984
Porto Pietro: “Olio di Jojoba e Burro di Karitè , una cera liquida ed un trigliceride burroso” Tesi di fine anno - Corso fitopreparatori , Milano 1980
Barry Sears “La zona omega 3 rx” ed.Sperling&Kupfer Editori - 2003
Paola Ponzo ”Olio di Oliva bellezza al naturale” – Kosmetica n°3 - Aprile 2009
SICC “Derivati vegetali in cosmetica” atti del convegno 15 Settembre 1978
Boselli, Di Lecce, Minardi, Pacetti, Frega “La spettrometria di massa nell’analisi dei componenti minori polari dell’olio vergine di oliva” RISG n°1 – anno 2007
Sito consultati: Promiseland.it – Forumup di Lola
Mauro Prevedello: “Cosmetologia guida visuale” ed.Tecniche Nuove - 2004
Piergiorgio Pietta “Sistema immunitario e acidi grassi” – Massetti Rodella editori 2005
Paolo Rovest, Umberto Boni, Gianfranco Patri “Le Erbe” F.lli Fabbri Editori - 1980
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