Gastrite e rimedi alimentari succo di cavolo
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Gastrite e rimedi alimentari succo di cavolo
Dalla natura i segreti per combattere la gastrite
Ciro Vestita, dieta della settimana
Tra le patologie di lieve entità, la gastrite è certamente quella tra le più diffuse, soprattutto tra i giovani. Si presenta con bruciori, acidità e flatulenza. È essenzialmente dovuta allo stress, ma anche alla cattiva alimentazione, purtroppo sempre più diffusa fra i nostri ragazzi. Abusi di vino, hamburger e patatine fritte, infatti, prima o poi presentano il conto. Qui diamo degli insegnamenti alimentari che, in una alta percentuale di casi, possono portare a un notevole miglioramento. Ci saranno ovviamente dei cibi da evitare come fritti, soffritti, intingoli, ragù, cibi grassi, cioccolata, caffè e alcolici.
Proponiamo quindi una dieta ‘estrema’ che già in sette giorni porta a notevoli miglioramenti. I centrifugati di patate e cavoli sono dei veri e propri farmaci vegetali capaci di tamponare l’acidità e riparare le pareti dello stomaco. Tra gli alimenti principali in questa dieta ci sono lo yogurt intero, il miele, la salvia, le banane e alcuni cereali rari quali miglio, avena e tapioca, capaci con le loro mucillagini di cicatrizzare le microlesioni date dalla gastrite. Come tisana quotidiana propongo la malva, la pianta delle meraviglie. Usata da sempre dalle nostre nonne, è utile contro tante patologie, dalle cistiti fino al banale mal di gola. La malva può essere presa a tazzine dopo ogni pasto ed è anche un buon digestivo. In questa dieta solo la cena cambia, mentre pranzo e colazione restano fissi. Appena svegli bere mezzo bicchiere di centrifugato di patata che serve a togliere l’acidità, poi una tazza di yogurt intero addolcito con un cucchiaino di miele e dei biscotti secchi. A pranzo invece mangiare tre banane e, se gradito, un bicchiere di latte e miele. Le banane hanno un forte potere tampone sui succhi gastrici in eccesso. Accompagnare poi ogni cena con un centrifugato di cavolo: è un succo dall’odore intenso, ma se riuscissimo a berlo cicatrizzerebbe tutte le microlesioni della parete dello stomaco, eliminando flatulenza e bruciore.
Lunedì: zuppa di miglio, carote e dadini di prosciutto; purea di patate.
Martedì: trote al forno, pane di segale e ricotta magra.
Mercoledì: un giorno di solo yogurt intero. Otto vasetti infatti tamponano i succhi gastrici in eccesso, leniscono gli spasmi, proteggono lo stomaco dall’insorgenza di tumori (ricerca dell’American cancer institute).
Giovedì: una tazza di latte, miele e salvia con dei biscotti di riso. La salvia deriva il suo nome dal latino ‘salvare’: Lucrezio affermava che nessun malanno può affliggere gli uomini che nel loro orto coltivano la salvia.
Venerdì: crema di tapioca con dadini di grana. La tapioca (fecola della manioca) è talmente delicata che si usa nelle prime pappine dei bambini.
Sabato: petto di pollo con chicchi di melograno e mandorle. Si tratta del cosiddetto ‘biancomangiare’ di Lorenzo il Magnifico, affetto come tutti i Medici da gotta e gastrite.
In questa dieta sono pemesse le insalate, ma solo le meno fibrose: valerianella, lattuga e bruxelles.
Mi raccomando niente pomodori.
Domenica: libera, ma senza cibi pesanti.
di Ciro Vestita, fitoterapeuta e dietologo di Firenze
19 ottobre 2009
Ciro Vestita, dieta della settimana
Tra le patologie di lieve entità, la gastrite è certamente quella tra le più diffuse, soprattutto tra i giovani. Si presenta con bruciori, acidità e flatulenza. È essenzialmente dovuta allo stress, ma anche alla cattiva alimentazione, purtroppo sempre più diffusa fra i nostri ragazzi. Abusi di vino, hamburger e patatine fritte, infatti, prima o poi presentano il conto. Qui diamo degli insegnamenti alimentari che, in una alta percentuale di casi, possono portare a un notevole miglioramento. Ci saranno ovviamente dei cibi da evitare come fritti, soffritti, intingoli, ragù, cibi grassi, cioccolata, caffè e alcolici.
Proponiamo quindi una dieta ‘estrema’ che già in sette giorni porta a notevoli miglioramenti. I centrifugati di patate e cavoli sono dei veri e propri farmaci vegetali capaci di tamponare l’acidità e riparare le pareti dello stomaco. Tra gli alimenti principali in questa dieta ci sono lo yogurt intero, il miele, la salvia, le banane e alcuni cereali rari quali miglio, avena e tapioca, capaci con le loro mucillagini di cicatrizzare le microlesioni date dalla gastrite. Come tisana quotidiana propongo la malva, la pianta delle meraviglie. Usata da sempre dalle nostre nonne, è utile contro tante patologie, dalle cistiti fino al banale mal di gola. La malva può essere presa a tazzine dopo ogni pasto ed è anche un buon digestivo. In questa dieta solo la cena cambia, mentre pranzo e colazione restano fissi. Appena svegli bere mezzo bicchiere di centrifugato di patata che serve a togliere l’acidità, poi una tazza di yogurt intero addolcito con un cucchiaino di miele e dei biscotti secchi. A pranzo invece mangiare tre banane e, se gradito, un bicchiere di latte e miele. Le banane hanno un forte potere tampone sui succhi gastrici in eccesso. Accompagnare poi ogni cena con un centrifugato di cavolo: è un succo dall’odore intenso, ma se riuscissimo a berlo cicatrizzerebbe tutte le microlesioni della parete dello stomaco, eliminando flatulenza e bruciore.
Lunedì: zuppa di miglio, carote e dadini di prosciutto; purea di patate.
Martedì: trote al forno, pane di segale e ricotta magra.
Mercoledì: un giorno di solo yogurt intero. Otto vasetti infatti tamponano i succhi gastrici in eccesso, leniscono gli spasmi, proteggono lo stomaco dall’insorgenza di tumori (ricerca dell’American cancer institute).
Giovedì: una tazza di latte, miele e salvia con dei biscotti di riso. La salvia deriva il suo nome dal latino ‘salvare’: Lucrezio affermava che nessun malanno può affliggere gli uomini che nel loro orto coltivano la salvia.
Venerdì: crema di tapioca con dadini di grana. La tapioca (fecola della manioca) è talmente delicata che si usa nelle prime pappine dei bambini.
Sabato: petto di pollo con chicchi di melograno e mandorle. Si tratta del cosiddetto ‘biancomangiare’ di Lorenzo il Magnifico, affetto come tutti i Medici da gotta e gastrite.
In questa dieta sono pemesse le insalate, ma solo le meno fibrose: valerianella, lattuga e bruxelles.
Mi raccomando niente pomodori.
Domenica: libera, ma senza cibi pesanti.
di Ciro Vestita, fitoterapeuta e dietologo di Firenze
19 ottobre 2009
Re: Gastrite e rimedi alimentari succo di cavolo
[...]
Alcuni studi mostrano che quanto più elevato è il consumo di latte, tanto maggiore è la probabilità di ulcera, in quanto il latte aumenta significativamente la produzione acida gastrica. E’ bene anche evitare il consumo di pomodoro, in quanto determina un’acidificazione della bile che quindi non riesce più a neutralizzare sufficientemente l’ambiente acido del duodeno. Di contro, le fibre ritardando lo svuotamento gastrico, riducono le ulcere peptiche nei soggetti da poco guariti da ulcera duodenale, dimezzando le recidive. Per tutti questi motivi è utile che una quota importante della razione alimentare sia costituita da prodotti vegetali e in primo luogo da cereali integrali o semintegrali e verdure. In particolare, grazie all’elevato contenuto di glutamina, il succo di cavolo crudo risulta molto utile nel trattamento dell’ulcera peptica. Già negli anni Cinquanta, il dottor Garnett Cheney, della Stanford University, evidenziò risultati molto positivi solo dopo dieci giorni di cura a base di succo fresco di cavolo. Sempre secondo il dottor Cheney, un’altra ricetta molto efficace è il succo fresco centrifugato preparato con una tazza di cavolo verde (è il migliore, ma va bene anche quello rosso), quattro coste di sedano e due carote. Gli alimenti freschi sono importanti anche per il ricco contenuto di vitamine, sali minerali e per il ricco apporto d’energia vitale. Le vitamine A (cavolo, carote, broccoli, zucca, melone, albicocche) ed E (germe di grano) inibiscono lo sviluppo delle ulcere da stress e sono importanti per mantenere l’integrità della barriera mucosa; inoltre, grazie all’azione antiossidante, prevengono l’attecchimento di germi patogeni. Lo zinco, di cui sono molto ricchi i semi oleosi (sesamo, girasole, nocciole, ecc.), invece, incrementa la produzione di mucina. E’ invece bene limitare l’apporto di proteine, in particolare d’origine animale, poiché oltre a stimolare eccessivamente la secrezione gastrica, questo gruppo di alimenti richiede per la digestione un pH più acido. Per ristabilire l’equilibrio della flora gastrointestinale è molto utile anche il miso (alimento curativo, leggermente salato, a base di soia e un cereale fermentato), ottimo condimento per zuppe e minestre. Altri rimedi molto efficaci sono propolis (agisce da cicatrizzante), altea e fiori di malva in forma di tisane, estratti di camomilla, melissa, passiflora, fico in macerato glicerico, ecc.
www.aamterranuova.it
Alcuni studi mostrano che quanto più elevato è il consumo di latte, tanto maggiore è la probabilità di ulcera, in quanto il latte aumenta significativamente la produzione acida gastrica. E’ bene anche evitare il consumo di pomodoro, in quanto determina un’acidificazione della bile che quindi non riesce più a neutralizzare sufficientemente l’ambiente acido del duodeno. Di contro, le fibre ritardando lo svuotamento gastrico, riducono le ulcere peptiche nei soggetti da poco guariti da ulcera duodenale, dimezzando le recidive. Per tutti questi motivi è utile che una quota importante della razione alimentare sia costituita da prodotti vegetali e in primo luogo da cereali integrali o semintegrali e verdure. In particolare, grazie all’elevato contenuto di glutamina, il succo di cavolo crudo risulta molto utile nel trattamento dell’ulcera peptica. Già negli anni Cinquanta, il dottor Garnett Cheney, della Stanford University, evidenziò risultati molto positivi solo dopo dieci giorni di cura a base di succo fresco di cavolo. Sempre secondo il dottor Cheney, un’altra ricetta molto efficace è il succo fresco centrifugato preparato con una tazza di cavolo verde (è il migliore, ma va bene anche quello rosso), quattro coste di sedano e due carote. Gli alimenti freschi sono importanti anche per il ricco contenuto di vitamine, sali minerali e per il ricco apporto d’energia vitale. Le vitamine A (cavolo, carote, broccoli, zucca, melone, albicocche) ed E (germe di grano) inibiscono lo sviluppo delle ulcere da stress e sono importanti per mantenere l’integrità della barriera mucosa; inoltre, grazie all’azione antiossidante, prevengono l’attecchimento di germi patogeni. Lo zinco, di cui sono molto ricchi i semi oleosi (sesamo, girasole, nocciole, ecc.), invece, incrementa la produzione di mucina. E’ invece bene limitare l’apporto di proteine, in particolare d’origine animale, poiché oltre a stimolare eccessivamente la secrezione gastrica, questo gruppo di alimenti richiede per la digestione un pH più acido. Per ristabilire l’equilibrio della flora gastrointestinale è molto utile anche il miso (alimento curativo, leggermente salato, a base di soia e un cereale fermentato), ottimo condimento per zuppe e minestre. Altri rimedi molto efficaci sono propolis (agisce da cicatrizzante), altea e fiori di malva in forma di tisane, estratti di camomilla, melissa, passiflora, fico in macerato glicerico, ecc.
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