NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
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lilly
aitutaki7
VITA
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salute naturale :: salute :: Esperienze
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NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
Non è facile per una persona sana affrontare la malattia di un amico o di
un familiare. Anche quando la malattia non è la nostra, la paura e l’ansia
possono sopraffarci: le emozioni sono così intense perché il malato è una
persona cui vogliamo bene, soffriamo per lui e abbiamo paura di perderlo,
ma non solo, soffriamo anche perché in lui vediamo noi stessi con le nostre
recondite paure di ammalarci e di morire.
Queste nostre difficoltà si manifestano in tanti modi attraverso le parole e
i comportamenti. Le parole ci mancano e non sappiamo più cosa dire,
mentre il nostro comportamento invia altri messaggi. La rigidità o meno
del corpo, le espressioni del volto, il tono della voce e la distanza spaziale
tra due persone mandano numerosi segnali.
Sfuggire lo sguardo diretto, giocherellare nervosamente con la penna,
evitare la stanza di un malato, lo sguardo furtivo tra medico e familiari al
capezzale del paziente: sono tutti messaggi a volte più espliciti di
qualunque parola pronunciata apertamente. Talvolta poi i messaggi che
inviamo sono contraddittori: pronunciamo parole di speranza, ma non
guardiamo la persona negli occhi, oppure la rassicuriamo sulla guarigione
e contemporaneamente ridimensioniamo ogni progetto per il futuro.
Anche il silenzio contiene numerosi elementi comunicativi; può, infatti,
esprimere significati profondamente diversi quali la condivisione di
un’esperienza, l’amore, oppure al contrario, la lontananza e il rifiuto.
un familiare. Anche quando la malattia non è la nostra, la paura e l’ansia
possono sopraffarci: le emozioni sono così intense perché il malato è una
persona cui vogliamo bene, soffriamo per lui e abbiamo paura di perderlo,
ma non solo, soffriamo anche perché in lui vediamo noi stessi con le nostre
recondite paure di ammalarci e di morire.
Queste nostre difficoltà si manifestano in tanti modi attraverso le parole e
i comportamenti. Le parole ci mancano e non sappiamo più cosa dire,
mentre il nostro comportamento invia altri messaggi. La rigidità o meno
del corpo, le espressioni del volto, il tono della voce e la distanza spaziale
tra due persone mandano numerosi segnali.
Sfuggire lo sguardo diretto, giocherellare nervosamente con la penna,
evitare la stanza di un malato, lo sguardo furtivo tra medico e familiari al
capezzale del paziente: sono tutti messaggi a volte più espliciti di
qualunque parola pronunciata apertamente. Talvolta poi i messaggi che
inviamo sono contraddittori: pronunciamo parole di speranza, ma non
guardiamo la persona negli occhi, oppure la rassicuriamo sulla guarigione
e contemporaneamente ridimensioniamo ogni progetto per il futuro.
Anche il silenzio contiene numerosi elementi comunicativi; può, infatti,
esprimere significati profondamente diversi quali la condivisione di
un’esperienza, l’amore, oppure al contrario, la lontananza e il rifiuto.
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
È stato riportato sia dai malati sia dai ricercatori che
l’amore e l’amicizia sono delle potenti medicine e che una grave malattia
può rafforzare entrambi. Spesso un legame profondo tra due persone si
crea proprio affrontando insieme le dure prove della vita. Sarà proprio
l’energia che deriva da questi legami ad aiutarci a superare l’iniziale disagio
che ci fa allontanare da un nostro caro pensando: “Non so cosa dire”.
L’importante è, invece, ESSERCI più che dire o fare. ESSERCI con il corpo
e la mente. Ricordiamoci anche che è più facile parlare delle medicine o dei
sintomi fisici piuttosto che del nostro sgomento di fronte alla malattia. È
più facile agire andando a comprare qualcosa per il malato piuttosto che
stargli vicino in silenzio o parlare delle sue paure, perché le sue paure sono
anche le nostre paure. ESSERCI conta più di fiumi di parole o di tante
azioni frettolose.
l’amore e l’amicizia sono delle potenti medicine e che una grave malattia
può rafforzare entrambi. Spesso un legame profondo tra due persone si
crea proprio affrontando insieme le dure prove della vita. Sarà proprio
l’energia che deriva da questi legami ad aiutarci a superare l’iniziale disagio
che ci fa allontanare da un nostro caro pensando: “Non so cosa dire”.
L’importante è, invece, ESSERCI più che dire o fare. ESSERCI con il corpo
e la mente. Ricordiamoci anche che è più facile parlare delle medicine o dei
sintomi fisici piuttosto che del nostro sgomento di fronte alla malattia. È
più facile agire andando a comprare qualcosa per il malato piuttosto che
stargli vicino in silenzio o parlare delle sue paure, perché le sue paure sono
anche le nostre paure. ESSERCI conta più di fiumi di parole o di tante
azioni frettolose.
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
Tutti ci sentiamo
confusi, forse anche paralizzati, quando un nostro amico riceve una brutta
notizia, anche se poi le cose vanno meglio di quanto si sia temuto all’inizio.
Tutti abbiamo la sensazione di non sapere cosa dire. E, ancor peggio,pensiamo che ci siano delle cose che dovremmo dire o che dovremmo fare,
le quali - automaticamente - potrebbero rendere tutto più semplice per il
malato di cancro. Basterebbe solo conoscere la formula magica! Non è così.
Formule magiche non ce ne sono,Il malato
di cancro ha bisogno di un amore particolare che non lo soffochi e non lo
faccia sentire dipendente. Ha bisogno soprattutto di comprensione e di
stimoli per mantenere intatta la propria dignità. Ha bisogno di
incoraggiamento perché di cancro si può guarire o perché si può affrontare
la morte con spirito sereno. Amare un malato di cancro non vuol dire
sacrificarsi per lui ma donare un po’ d’amore anche a noi stessi.
confusi, forse anche paralizzati, quando un nostro amico riceve una brutta
notizia, anche se poi le cose vanno meglio di quanto si sia temuto all’inizio.
Tutti abbiamo la sensazione di non sapere cosa dire. E, ancor peggio,pensiamo che ci siano delle cose che dovremmo dire o che dovremmo fare,
le quali - automaticamente - potrebbero rendere tutto più semplice per il
malato di cancro. Basterebbe solo conoscere la formula magica! Non è così.
Formule magiche non ce ne sono,Il malato
di cancro ha bisogno di un amore particolare che non lo soffochi e non lo
faccia sentire dipendente. Ha bisogno soprattutto di comprensione e di
stimoli per mantenere intatta la propria dignità. Ha bisogno di
incoraggiamento perché di cancro si può guarire o perché si può affrontare
la morte con spirito sereno. Amare un malato di cancro non vuol dire
sacrificarsi per lui ma donare un po’ d’amore anche a noi stessi.
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
I sentimenti inespressi prima o poi fanno male
Una delle argomentazioni che amici e familiari avanzano per evitare di
parlare al malato è che parlare della paura o dell’ansia potrebbe creare
l’ansia stessa, soprattutto se questa era inesistente prima della
conversazione.
In altre parole: un amico, o un parente, potrebbe dire
tra sé:
“Se gli chiedo se è preoccupato per la radioterapia e non lo è,
potrei essere io a far nascere in lui la paura e a farlo preoccupare”.
Non è così.
Studi condotti da psicologi sui malati terminali hanno dimostrato
chiaramente che le conversazioni tra i malati e i loro familiari e amici
non avevano creato nuove paure e ansie. Anzi, era vero il contrario: non
parlare di una paura la ingigantisce.
Coloro che non hanno nessuno
con cui parlare assai spesso diventano ansiosi e depressi. E diversi
ricercatori hanno dimostrato che uno dei maggiori problemi di chi è
gravemente malato consiste nel fatto che gli altri non gli rivolgono la
parola. Così il senso di isolamento accresce il peso che il malato si porta
dentro.
In pratica, se un’ansia seria tiene impegnata la mente, è difficile
pensare e dedicarsi ad altro che a quell’ansia.
Una delle ragioni per cui la gente reprime i propri sentimenti è la
vergogna.
Molti si vergognano dei propri sentimenti, soprattutto dei
sentimenti di paura e di ansia. Si rendono conto di avere paura di
qualcosa e sentono che non dovrebbero averne, e per questo si
vergognano di loro stessi.
Uno dei più grandi servigi che potete rendere
al vostro amico o parente malato è ascoltare le sue paure e stargli vicino
dopo averle ascoltate.
Se non vi tirate indietro, gli fate capire che le
accettate e le comprendente.
Ciò contribuirà, a sua volta, a ridurre la paura e la vergogna e aiuterà il malato a guadagnare il senso di sé.
Per tutte queste ragioni avete tutto da guadagnare e niente da perdere
cercando di parlare a qualcuno cui è stato diagnosticato il cancro e di
ascoltarlo.
Una delle argomentazioni che amici e familiari avanzano per evitare di
parlare al malato è che parlare della paura o dell’ansia potrebbe creare
l’ansia stessa, soprattutto se questa era inesistente prima della
conversazione.
In altre parole: un amico, o un parente, potrebbe dire
tra sé:
“Se gli chiedo se è preoccupato per la radioterapia e non lo è,
potrei essere io a far nascere in lui la paura e a farlo preoccupare”.
Non è così.
Studi condotti da psicologi sui malati terminali hanno dimostrato
chiaramente che le conversazioni tra i malati e i loro familiari e amici
non avevano creato nuove paure e ansie. Anzi, era vero il contrario: non
parlare di una paura la ingigantisce.
Coloro che non hanno nessuno
con cui parlare assai spesso diventano ansiosi e depressi. E diversi
ricercatori hanno dimostrato che uno dei maggiori problemi di chi è
gravemente malato consiste nel fatto che gli altri non gli rivolgono la
parola. Così il senso di isolamento accresce il peso che il malato si porta
dentro.
In pratica, se un’ansia seria tiene impegnata la mente, è difficile
pensare e dedicarsi ad altro che a quell’ansia.
Una delle ragioni per cui la gente reprime i propri sentimenti è la
vergogna.
Molti si vergognano dei propri sentimenti, soprattutto dei
sentimenti di paura e di ansia. Si rendono conto di avere paura di
qualcosa e sentono che non dovrebbero averne, e per questo si
vergognano di loro stessi.
Uno dei più grandi servigi che potete rendere
al vostro amico o parente malato è ascoltare le sue paure e stargli vicino
dopo averle ascoltate.
Se non vi tirate indietro, gli fate capire che le
accettate e le comprendente.
Ciò contribuirà, a sua volta, a ridurre la paura e la vergogna e aiuterà il malato a guadagnare il senso di sé.
Per tutte queste ragioni avete tutto da guadagnare e niente da perdere
cercando di parlare a qualcuno cui è stato diagnosticato il cancro e di
ascoltarlo.
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
..che dire, condivido in pieno..
E' molto bello tutto ciò che hai scritto
E' molto bello tutto ciò che hai scritto
aitutaki7- Forista medio
-
Numero di messaggi : 209
Età : 46
Località : Arcore
Data d'iscrizione : 19.03.08
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
.....e ascoltarlo. ma ascoltarlo sul serio.
anche dopo, quando la terapia, che sia radio, che sia chemio, è terminata. perchè anche dopo si ha bisogno di sfogare la paura, anche dopo si ha bisogno di qualcuno che ti stia vicino.
io ho una sorella che non ascolta, o meglio ascolta solo sè stessa. praticamente non c'è....mi ha accompagnata all'ultima chemio "per dovere" "se no cosa dice la gente"...... e per fortuna è mia sorella
anche dopo, quando la terapia, che sia radio, che sia chemio, è terminata. perchè anche dopo si ha bisogno di sfogare la paura, anche dopo si ha bisogno di qualcuno che ti stia vicino.
io ho una sorella che non ascolta, o meglio ascolta solo sè stessa. praticamente non c'è....mi ha accompagnata all'ultima chemio "per dovere" "se no cosa dice la gente"...... e per fortuna è mia sorella
lilly- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 1222
Età : 59
Località : piemonte
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
sai cosa Lilly?
è lei ad essere fortunata ad avere una sorella come te!!!!!!!!
peccato non se ne renda conto........
è lei ad essere fortunata ad avere una sorella come te!!!!!!!!
peccato non se ne renda conto........
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
ma grazie, Vita......
è che vederla sempre perennemente inc**** nera con il modo intero mi fa tristezza, possibile che non veda oltre?
è che vederla sempre perennemente inc**** nera con il modo intero mi fa tristezza, possibile che non veda oltre?
lilly- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 1222
Età : 59
Località : piemonte
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
Lilly perchè non provi allora a fare il contrario???'
prova ad ascoltarla e magari riesci anche di farti ascoltare...
potrebbe essere una tattica...non so
prova ad ascoltarla e magari riesci anche di farti ascoltare...
potrebbe essere una tattica...non so
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
iniziare una conversazione in queste circostanze è spesso
molto difficile e imbarazzante.
Ci sono spesso ostacoli che si
frappongono alla libera comunicazione.
Tali ostacoli appaiono come barriere insormontabili da superare per
avviare una libera conversazione. Ma non lasciatevi intimorire.
Esistono modi per rendervi disponibili ad ascoltare e parlare senza imporvi
contro la volontà del vostro parente o amico, così come esistono modi
per stabilire se ha bisogno o voglia di parlare oppure no.
Ascoltatelo mostrando di ascoltare
Quando il vostro amico o familiare parla, cercate di fare due cose:
innanzitutto ascoltatelo anziché pensare a quello che direte dopo;
secondo mostrategli che lo state ascoltando.
Per ascoltare bene dovete concentrarvi su ciò che il vostro parente o
amico dice.
Non dovete pensare alla risposta che gli darete perché così
facendo anticipate ciò che pensate stia per dire e non prestate
attenzione a ciò che invece sta effettivamente dicendo.
Sforzatevi di non interromperlo.
Mentre parla non intervenite, ma aspettate che abbia
finito prima di interloquire.
Se il vostro amico o parente vi interrompe
con un “Ma” o un “Credevo”, o con un’espressione analoga, fermatevi e
consentitegli di dirvi ciò che vuole.
molto difficile e imbarazzante.
Ci sono spesso ostacoli che si
frappongono alla libera comunicazione.
Tali ostacoli appaiono come barriere insormontabili da superare per
avviare una libera conversazione. Ma non lasciatevi intimorire.
Esistono modi per rendervi disponibili ad ascoltare e parlare senza imporvi
contro la volontà del vostro parente o amico, così come esistono modi
per stabilire se ha bisogno o voglia di parlare oppure no.
Ascoltatelo mostrando di ascoltare
Quando il vostro amico o familiare parla, cercate di fare due cose:
innanzitutto ascoltatelo anziché pensare a quello che direte dopo;
secondo mostrategli che lo state ascoltando.
Per ascoltare bene dovete concentrarvi su ciò che il vostro parente o
amico dice.
Non dovete pensare alla risposta che gli darete perché così
facendo anticipate ciò che pensate stia per dire e non prestate
attenzione a ciò che invece sta effettivamente dicendo.
Sforzatevi di non interromperlo.
Mentre parla non intervenite, ma aspettate che abbia
finito prima di interloquire.
Se il vostro amico o parente vi interrompe
con un “Ma” o un “Credevo”, o con un’espressione analoga, fermatevi e
consentitegli di dirvi ciò che vuole.
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
Quando mio padre si era ammalato di cancro,con biopsia che sembrava a detta di un medico,abbastanza grave,avevo interpellato uno psicologo e mi aveva consigliato di trattarlo non da malato ma come una persona normale,lasciandolo fare le cose che si sentiva di fare,non stressandolo con eccessive attenzioni,standogli comunque vicina.
Lui vive e ha vissuto la malattia in modo naturale e forse anche questo lo ha aiutato ad andare avanti bene,nonostante i disagi della terapia!!!!
Lui vive e ha vissuto la malattia in modo naturale e forse anche questo lo ha aiutato ad andare avanti bene,nonostante i disagi della terapia!!!!
LUNA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3566
Località : New york
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
VITA ha scritto:Lilly perchè non provi allora a fare il contrario???'
prova ad ascoltarla e magari riesci anche di farti ascoltare...
potrebbe essere una tattica...non so
non è semplice da spiegare, o forse meglio dire che è un po lunga la storia..... è che la si può solo ascoltare, non dà possibilità agli altri di parlare.... vuol sempre aver ragione..... ma credo che non sia 3D appropriato per parlar di questo.....
lilly- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 1222
Età : 59
Località : piemonte
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
ok Lilly, tranquilla e non so se dirti buonanotte ...
oppure buongiorno....
oppure buongiorno....
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
Chao raga!!
belle cose dette kui e tutte hanno una loro ragione!!!
Io per mia espereinza personale, non ho vissuto male il parlare del mio K...!
sia sul alvoro ke kon amici e con i parenti!!credo di essere mlt forunato in kuesto, ho molte perosne ke mi stanno vicino oltre a mia molgie e i miei familiari e non ho mai vissuto negativamente la kosa kon loro anche se kualkuno nella propria bontà e n conoscendo kure alternative mi suggeriva di fare la kemio anzike cho ke stavo facendo!
gli amici li ho avuti ankor piu vicino di prima ovvio, amici vicini e amici lontani ke n posso ke sentire telefonikamente!!in ospedale non ho mai vissuto male la loro presenza o altro....forse perkè sono circondato da "buoni " amici nel senso ke un pò di scrematura uno nella vita se la fa!!!è anche vero ke kaulkuno è stato in imbarazzo agli inizi perke nn sapeva che dirmi, ma forse era cualkuno con kui il dialogo era meno "profondo"...mentre con molte persone con kui il dialogo è come fratello-fratello/sorella, non ci sono stati mai situazioni di imbarazzo o kosa!!io amo palrare e ne parlo trankuillamente e ne scherzo anche con amici e parenti dicendo loro ke...al giorno d'oggi ste cose capitano e fra tutti a kualkuno doveva capitare e cuindi meglio a me che sono forte e leoncino (graxie anche a Voi) cosi da affrontare la cosa con forza...kuella ke però è data di piu c'è solo una persona anzi due ke me la danno, perkè kome diko una volta kiuso l'uscio di kasa ad affronare i rpoblemi siamo soli noi tre...e cuindi mia molgie e mio figlio sono loro ke mi danno forza e serenità.......kuesto ho pensato come mia testimonianza!!!!!!!!!!
belle cose dette kui e tutte hanno una loro ragione!!!
Io per mia espereinza personale, non ho vissuto male il parlare del mio K...!
sia sul alvoro ke kon amici e con i parenti!!credo di essere mlt forunato in kuesto, ho molte perosne ke mi stanno vicino oltre a mia molgie e i miei familiari e non ho mai vissuto negativamente la kosa kon loro anche se kualkuno nella propria bontà e n conoscendo kure alternative mi suggeriva di fare la kemio anzike cho ke stavo facendo!
gli amici li ho avuti ankor piu vicino di prima ovvio, amici vicini e amici lontani ke n posso ke sentire telefonikamente!!in ospedale non ho mai vissuto male la loro presenza o altro....forse perkè sono circondato da "buoni " amici nel senso ke un pò di scrematura uno nella vita se la fa!!!è anche vero ke kaulkuno è stato in imbarazzo agli inizi perke nn sapeva che dirmi, ma forse era cualkuno con kui il dialogo era meno "profondo"...mentre con molte persone con kui il dialogo è come fratello-fratello/sorella, non ci sono stati mai situazioni di imbarazzo o kosa!!io amo palrare e ne parlo trankuillamente e ne scherzo anche con amici e parenti dicendo loro ke...al giorno d'oggi ste cose capitano e fra tutti a kualkuno doveva capitare e cuindi meglio a me che sono forte e leoncino (graxie anche a Voi) cosi da affrontare la cosa con forza...kuella ke però è data di piu c'è solo una persona anzi due ke me la danno, perkè kome diko una volta kiuso l'uscio di kasa ad affronare i rpoblemi siamo soli noi tre...e cuindi mia molgie e mio figlio sono loro ke mi danno forza e serenità.......kuesto ho pensato come mia testimonianza!!!!!!!!!!
thegame- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 2036
Età : 63
Località : torino
Data d'iscrizione : 18.02.08
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
Qui c'è una LEZIONE:
http://tv.repubblica.it/ricerca/spacciato-lezione-di-vita-e-un-cult/19127?video
Oggi è morto un grande.
http://tv.repubblica.it/ricerca/spacciato-lezione-di-vita-e-un-cult/19127?video
Oggi è morto un grande.
silver surfer- Forista medio
-
Numero di messaggi : 378
Età : 64
Località : Terra
Data d'iscrizione : 20.07.08
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
Bel video CHE FA' RIFLETTERE su come affrontare la Malattia.La maggioranza delle persone si sente distrutta quando apprende di avere il cancro.Le reazioni variano da soggetto a soggetto di fronte alla diagnosi "Shock e incredulita'" ci rendono inebediti incapaci di credere a cio' che sta' accadendo e di esprimere una qualsiasi emozione;non esiste un modo giusto o sbagliato di sentire.Questo processo non e' altro che il tentativo di ottenere il controllo sulla malattia .Spesso anche il nostro Partner o parenti e amici hanno bisogno quanto noi di aiuto e sostegno per riuscire a dominare i propri sentimenti
Ivana- Forista medio
-
Numero di messaggi : 243
Età : 66
Località : PALERMO
Data d'iscrizione : 23.05.08
Re: NON SO COSA DIRE...Come parlare al malato di cancro
Cancro e' una parola spaventosa circondatada paure.La paura dell'ignoto puo' essere terrificante ,per cui saperne di piu' sulla malattia puo' spesso servire a ridimensionarla .Potremmo essere preoccupati per il nostro futuro nel caso in cui il cancro possa recidivare ,ossia tornare all'attacco.Un'altra paura e' quella che il cancro fa soffrire.Ma essere in grado di fare cose che davamo per scontate aiuta ad essere Positivi e ad aquistare fiducia in noi stessi.E come abbiamo fatto tanti di noi?? parlare di "lotta contro la malattia"per esempio:dieta bilanciata e sana oppure grazie al Forum essere venuti a conoscenza dei vari metodi di medicine alternative e avere imparato tecniche di rilassamento..Tutto cio' ci ha fatti sentire piu' preparati ad affrontare la situazione e a dare un'idea contro cui stiamo lottando.
Ivana- Forista medio
-
Numero di messaggi : 243
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