Depressione e omega 3
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Depressione e omega 3
L'olio di pesce può curare la depressione grazie alla presenza di acidi grassi omega3,avrebbe effetti benefici anche nella terapia delle sindromi depressive.
Dopo che ne stata riconosciuta l'efficacia nella prevenzione di malattie circolatorie e come integratore anti età,l'olio di pesce ora torna alla ribalta come antidepressievo e della sindromemestruale; è il risultato di un'esperimento condotto da un team di ricercatori della Harvard University su un campione di uomini e donne affetti da depressione bipolare.Dopo 4 mesi di somministrazione di 14 capsule d'olio di pesce al giorno,il 75% dei pazienti migliorava rapidamentee solo il 10% subiva ricadute.Assumere pesce azzurro o integratori di olio di pesce come suggerisce un'altra ricerca dell'istituto nazionale della salute di Bethesda ,nel Maryland,migliorerebbe anche lo sviluppo del feto(in particolare del tessuto cerebrale)e favorirebbe le abilità relazionali e motorie del bambino.
Da Riza
Salute naturale
Xena
Dopo che ne stata riconosciuta l'efficacia nella prevenzione di malattie circolatorie e come integratore anti età,l'olio di pesce ora torna alla ribalta come antidepressievo e della sindromemestruale; è il risultato di un'esperimento condotto da un team di ricercatori della Harvard University su un campione di uomini e donne affetti da depressione bipolare.Dopo 4 mesi di somministrazione di 14 capsule d'olio di pesce al giorno,il 75% dei pazienti migliorava rapidamentee solo il 10% subiva ricadute.Assumere pesce azzurro o integratori di olio di pesce come suggerisce un'altra ricerca dell'istituto nazionale della salute di Bethesda ,nel Maryland,migliorerebbe anche lo sviluppo del feto(in particolare del tessuto cerebrale)e favorirebbe le abilità relazionali e motorie del bambino.
Da Riza
Salute naturale
Xena
IDEM PER VITAMINA C E VITAMINA B3 E B6
Anche la vitamina C, la b3 e la b6 sono state utilizzate e somministrate per curare addirittura da schizofrenia oltre che da depressione.
.- Utente Senior
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Numero di messaggi : 2901
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Data d'iscrizione : 24.12.07
Re: Depressione e omega 3
Peronalmente ne faccio uso da 3 anni ininterrottamente, non ne potrei fare + a meno, non soffro di depressione, quindi a questo proposito non ho riscontri personali, ma sicuramente ne ho avuto benefici x problemi di palpitazioni notturne con attacchi di panico, eruzioni cutanee, ed altro.Ho risolto la problematica nel giro di un mese, unitamente alla modifica dell'alimentazione. Sono molteplici i benefici degli omega3, il libro di Barry Sears (l'ideatore della dieta "Zona" ) in merito è stato davvero illuminante! Ne consiglio la lettura. Gli omega3 unitamente alla vit.C sono stati x me davvero incomparabili, una scoperta unica a livello salutistico!
lalba- Utente Senior
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Numero di messaggi : 1013
Località : Forlì
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: Depressione e omega 3
Veramenrte hai risolto nel giro di un mese ?
Dimmi ,che dosaggi usi ?
La vit c l'assum ia tollenza intestinale ?
grazie per la testimonianza
S.
Dimmi ,che dosaggi usi ?
La vit c l'assum ia tollenza intestinale ?
grazie per la testimonianza
S.
testimonianza per tutti!
lalba ha scritto:Peronalmente ne faccio uso da 3 anni ininterrottamente, non ne potrei fare + a meno, non soffro di depressione, quindi a questo proposito non ho riscontri personali, ma sicuramente ne ho avuto benefici x problemi di palpitazioni notturne con attacchi di panico, eruzioni cutanee, ed altro.Ho risolto la problematica nel giro di un mese, unitamente alla modifica dell'alimentazione. Sono molteplici i benefici degli omega3, il libro di Barry Sears (l'ideatore della dieta "Zona" ) in merito è stato davvero illuminante! Ne consiglio la lettura. Gli omega3 unitamente alla vit.C sono stati x me davvero incomparabili, una scoperta unica a livello salutistico!
Lalba ti spiace scrivere questa tua testimonianza ed esperienza con vitamina C ed omega 3 nella sezione: esperienze e testimonianze, intitolando la discussione con il nome delle patologie che hai curato con questi integratori?
GRazie Sarebbe molto utile per tutti coloro che avessero un problema analogo e immediatamente consultabile! grazie ancora per la testimonianza!!!
.- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 2901
Età : 104
Località : Italy
Data d'iscrizione : 24.12.07
Re: Depressione e omega 3
lalba tu soffrivi di crisi di panico?da quanto tempo? e con che dosaggi di C e omega 3 hai risolto i tuoi problemi?e quali esattamente? scusa le tante domande , ma è per capire!
.- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 2901
Età : 104
Località : Italy
Data d'iscrizione : 24.12.07
Re: Depressione e omega 3
SI Lalba, per favore se puoi anche dirci la marca dell'omega3.
Grazie,M.P.
Grazie,M.P.
minerva- Utente Senior
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Numero di messaggi : 2498
Età : 62
Località : Emilia Romagna
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Depressione e omega 3
Guardate un pò che bell'articoletto che ho trovato!!!
Grazie grazie !!!
di Francesco BOTTACCIOLI
Presidente della Società italiana di Psico-neuro-endocrino-immunologia
Una ricerca inglese dimostra che quello di pesce migliora l'umore in modo evidente
L'OLIO CHE TI TIRA SU
Grassi Omega-3 come psicofarmaci
Recentemente, su "Salute", abbiamo segnalato il complesso rapporto tra grassi e cervello, raccontando, tra l'altro, un caso clinico, davvero impressionante, pubblicato sulla rivista Archives of general psychiatry.
Un gruppo di medici inglesi ha descritto il caso di un ventenne, da sette anni affetto da una grave forma di depressione resistente ai farmaci, che, con una somministrazione di olio di pesce, nel giro di un mese, ha migliorato nettamente tutta la sintomatologia, al punto che, nell‚arco di nove mesi, la malattia appare in remissione completa.
Sul numero di ottobre della stessa rivista, David F. Horrobin, uno dei componenti del gruppo, assieme a Malcom Peet, dell'Università di Sheffield, hanno pubblicato i risultati di uno studio controllato, realizzato con settanta persone, reclutate da medici di famiglia. Gran parte di loro sono donne, con una età media sui quarantacinque anni e un livello di depressione abbastanza accentuato, nonostante seguano regolarmente la normale terapia farmacologia.
Questa relativa inefficacia dei farmaci ha spinto i ricercatori a provare su un gruppo quello che era successo al giovane di cui abbiamo parlato sopra.
Le persone partecipanti allo studio, oltre ai soliti farmaci antidepressivi, hanno preso, per dodici settimane, pillole contenenti olio di pesce, a un dosaggio da uno a quattro grammi al giorno, oppure un placebo (paraffina). I risultati sono davvero interessanti. I gruppi che hanno ricevuto un trattamento con l'olio di pesce sono andati nettamente meglio del placebo, migliorando il punteggio, misurato con apposite scale (Hamilton e altre), riguardo ai sintomi chiave della malattia: umore depresso, fobia sociale, disturbi del sonno, stanchezza.
Ma il fatto più intrigante è che il migliore risultato è stato ottenuto con il dosaggio più basso di olio di pesce: un grammo al giorno.
A questo dosaggio, l'entità del miglioramento è di ampiezza superiore, scrivono gli autori dello studio, a qualsiasi altro risultato ottenuto con l'aumento del dosaggio dei farmaci, che è una pratica standard in caso di inefficacia del primo dosaggio del farmaco.
Ovviamente, è troppo presto per tirare conclusioni definitive, soprattutto perché lo studio è di piccole proporzioni, ma la conferma che queste ricerche sono su una strada, che appare molto feconda, viene da studi preliminari, realizzati su persone affette da depressione cosiddetta bipolare (quella che una volta si chiamava disturbo maniaco-depressivo) e su persone affette da disturbi psicotici.
Lo studio sul disturbo bipolare è stato pubblicato nel 1999 e condotto da Andrei Stoll, psichiatra direttore del laboratorio di ricerca in psicofarmacologia della Harvard Medical School e autore di un libro "The omega-3 connection", uscito negli Usa alla fine dell'anno scorso. Anche in questo caso, i risultati sono positivi.
Due studi clinici, uno dell‚anno scorso e l‚altro di quest‚anno, hanno poi testato l'efficacia della "supplementazione" dell'olio di pesce nelle persone affette da disturbi psicotici. Il primo studio con placebo, ha mostrato un buon risultato nel gruppo in trattamento, ma lo studio era davvero piccolo, poche decine di persone.
Il secondo, pubblicato nel febbraio di quest‚anno, con oltre un centinaio di pazienti, ha potuto dimostrare l‚efficacia, nella riduzione della sintomatologia, della supplementazione di due grammi di olio di pesce al giorno, solo in un sottogruppo.
Come si dice, quindi, c‚è ancora strada da fare, ma in attesa delle evidenze definitive, considerato che gli eventuali effetti collaterali sono davvero minimi (qualche doloretto di pancia, a meno che non ci sia una tendenza alle emorragie) in particolare alla dose efficace più bassa (1 grammo al giorno), sarebbe davvero utile che l'olio di pesce (nonché l‚indicazione di consumare pesce frequentemente) divenisse una chance del medico di base e dello specialista, non solo per proteggere il cuore e ad abbassare i trigliceridi, ma anche per il cervello.
S.
Grazie grazie !!!
di Francesco BOTTACCIOLI
Presidente della Società italiana di Psico-neuro-endocrino-immunologia
Una ricerca inglese dimostra che quello di pesce migliora l'umore in modo evidente
L'OLIO CHE TI TIRA SU
Grassi Omega-3 come psicofarmaci
Recentemente, su "Salute", abbiamo segnalato il complesso rapporto tra grassi e cervello, raccontando, tra l'altro, un caso clinico, davvero impressionante, pubblicato sulla rivista Archives of general psychiatry.
Un gruppo di medici inglesi ha descritto il caso di un ventenne, da sette anni affetto da una grave forma di depressione resistente ai farmaci, che, con una somministrazione di olio di pesce, nel giro di un mese, ha migliorato nettamente tutta la sintomatologia, al punto che, nell‚arco di nove mesi, la malattia appare in remissione completa.
Sul numero di ottobre della stessa rivista, David F. Horrobin, uno dei componenti del gruppo, assieme a Malcom Peet, dell'Università di Sheffield, hanno pubblicato i risultati di uno studio controllato, realizzato con settanta persone, reclutate da medici di famiglia. Gran parte di loro sono donne, con una età media sui quarantacinque anni e un livello di depressione abbastanza accentuato, nonostante seguano regolarmente la normale terapia farmacologia.
Questa relativa inefficacia dei farmaci ha spinto i ricercatori a provare su un gruppo quello che era successo al giovane di cui abbiamo parlato sopra.
Le persone partecipanti allo studio, oltre ai soliti farmaci antidepressivi, hanno preso, per dodici settimane, pillole contenenti olio di pesce, a un dosaggio da uno a quattro grammi al giorno, oppure un placebo (paraffina). I risultati sono davvero interessanti. I gruppi che hanno ricevuto un trattamento con l'olio di pesce sono andati nettamente meglio del placebo, migliorando il punteggio, misurato con apposite scale (Hamilton e altre), riguardo ai sintomi chiave della malattia: umore depresso, fobia sociale, disturbi del sonno, stanchezza.
Ma il fatto più intrigante è che il migliore risultato è stato ottenuto con il dosaggio più basso di olio di pesce: un grammo al giorno.
A questo dosaggio, l'entità del miglioramento è di ampiezza superiore, scrivono gli autori dello studio, a qualsiasi altro risultato ottenuto con l'aumento del dosaggio dei farmaci, che è una pratica standard in caso di inefficacia del primo dosaggio del farmaco.
Ovviamente, è troppo presto per tirare conclusioni definitive, soprattutto perché lo studio è di piccole proporzioni, ma la conferma che queste ricerche sono su una strada, che appare molto feconda, viene da studi preliminari, realizzati su persone affette da depressione cosiddetta bipolare (quella che una volta si chiamava disturbo maniaco-depressivo) e su persone affette da disturbi psicotici.
Lo studio sul disturbo bipolare è stato pubblicato nel 1999 e condotto da Andrei Stoll, psichiatra direttore del laboratorio di ricerca in psicofarmacologia della Harvard Medical School e autore di un libro "The omega-3 connection", uscito negli Usa alla fine dell'anno scorso. Anche in questo caso, i risultati sono positivi.
Due studi clinici, uno dell‚anno scorso e l‚altro di quest‚anno, hanno poi testato l'efficacia della "supplementazione" dell'olio di pesce nelle persone affette da disturbi psicotici. Il primo studio con placebo, ha mostrato un buon risultato nel gruppo in trattamento, ma lo studio era davvero piccolo, poche decine di persone.
Il secondo, pubblicato nel febbraio di quest‚anno, con oltre un centinaio di pazienti, ha potuto dimostrare l‚efficacia, nella riduzione della sintomatologia, della supplementazione di due grammi di olio di pesce al giorno, solo in un sottogruppo.
Come si dice, quindi, c‚è ancora strada da fare, ma in attesa delle evidenze definitive, considerato che gli eventuali effetti collaterali sono davvero minimi (qualche doloretto di pancia, a meno che non ci sia una tendenza alle emorragie) in particolare alla dose efficace più bassa (1 grammo al giorno), sarebbe davvero utile che l'olio di pesce (nonché l‚indicazione di consumare pesce frequentemente) divenisse una chance del medico di base e dello specialista, non solo per proteggere il cuore e ad abbassare i trigliceridi, ma anche per il cervello.
S.
Re: Depressione e omega 3
Secondo una ricerca pubblicata nel numero di ottobre degli Archives of General Psychiatry, la somministrazione giornaliera di ]Omega-3, che si trovano in natura soprattutto nel pesce, può aiutare ad alleviare i sintomi della depressione in quei pazienti che non rispondono ai trattamenti tradizionali.
Malcolm Peet dello Swallownest Court Hospital di Sheffield, in Inghilterra, ha infatti scoperto che i pazienti che assumono quotidianamente un grammo di quest'acido grasso per dodici settimane, mostrano una diminuzione dei sintomi (tristezza, ansia e insonnia). Gli effetti collaterali sembrano essere dei disturbi gastrointestinali, comunque definiti lievi dai ricercatori.
Questo non è il primo studio a suggerire che gli omega-3 possano aiutare pazienti con disturbi psichiatrici: ricerche precedenti hanno dimostrato che l'olio di pesce - che ne contiene un'elevata quantità - allevia i sintomi della schizofrenia e dei disordini bipolari. Inoltre, le persone depresse, ma anche quelle che hanno problemi cardiovascolari associati a questa patologia, hanno bassi livelli di acidi grassi omega-3 nel sangue.
(Tratto da: Archives of General Psychiatry)
Re: Depressione e omega 3
Shantiwoman ha scritto:lalba tu soffrivi di crisi di panico?da quanto tempo? e con che dosaggi di C e omega 3 hai risolto i tuoi problemi?e quali esattamente? scusa le tante domande , ma è per capire!
Ho iniziato ad avere la prima crisi a causa di uno squilibrio neurovegetativo dovuto a stress e ansia, e problemi ormonali 15 anni fa, x problemi familiari, lavoro, figli, e suocera paralizzata a seguito di incidente stradale da accudire. Contemporaneamente soffrivo di pressione minima alta circa 95-100 che mi creava non pochi problemi come frequenti capogiri. Dopo la nascita dell'ultima figlia mi sono diminuiti, ma quando mi prendevano (sempre di notte) mi sembrava di morire. Poi 3 anni ho letto diverse cose sulla "Zona" che consigliava di prendere gli omega3 e seguita al centro dove mi sono recata ho iniziato l'assunzione degli omega oltre alla "dieta".Questo rimedio è POTENTISSIMO, abbinato al controllo dell'insulina fa davvero miracoli, cura e previenediverse affezioni (compreso il tumore), anche a livello infantile, poi anche tante altre patologie, fra le quali, diabete,obesità, cardiopatie, instabilità emotiva, prestazioni fisiche, demenza senile, schizofrenia, dememenza senile,ecc.. x conoscere l'esatto quantitativo di cui abbiamo bisogno bisogna fare un esame del sangue x stabilire il rapporto fra trigliceridi e HDL e valore dell'nsulina. Si parte da gr.2,5 (1 cucchiaino da caffè o 8 capsule di olio concentrato, microfiltrato e distillato poi si aumenta in base alle necessità. Personalmente ne prendo 4 o + caspule dipende da come mi sento.
x la Vit. C, sono un pò messa come Pirata non so esattamente la mia T.I. x chè mi gonfia molto, ma tutti i giorni la prendo dai 4 agli 8 mg. se mi ammalo aumento la dose. Vi ho conosciuti sull'altro forum da questa estate e da allora la sto prendendo e sinceramente sto bene. ho rimasto qualche problemuccio che è legato ad altre cose, ma non è il caso di esporle qui.
Con la vit.C mi sono sparite pure le febbri di non determinata origine che mi venivano sempre + frequentemente da 20 anni a questa parte, vi farò sapere come andranno le cose proseguendo con la C. Rispponderò in maniera + dettagliata dove mi hai tu Shanti appena mi trovo un pò + di tempo.
lalba- Utente Senior
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Re: Depressione e omega 3
Minerva, ho usato diversi tipi di omega, ma devo stare attenta a quelli che predo x chè lo stomaco non tutti li gradisce!minerva ha scritto:SI Lalba, per favore se puoi anche dirci la marca dell'omega3.
Grazie,M.P.
Quelli della Zona sono x me i migliori ma costano una fortuna!
Vicino al lavoro ho trovato un negozio che vende il libri di medicina dell'UTET e vende anche integratori importati direttamente dagli USA, la marca è della CVS PHARMACY, senza colesterolo e 1200 mg di olio, 100 compresse in gelatina a circa 25 € la confezione + è filtrato l'olio + costa. Ultimamente ne ho comprati x corrispondenza a "Macrolibrarsi" mi sembra si chiami così dove vendono i libri, ed ho trovato un tipo di omega a buon prezzo e consigliati dallo stesso Barry Sears, si chiamano Vitality contengono anche la vit.E 30 perle da 1410 mg. le ho pagate 9 € prima di Natale. Non so se sono stata sufficientemente chiara. Sono a tua/vs. disposizione x eventuali chiarimenti, ciao a tutti:)
lalba- Utente Senior
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Numero di messaggi : 1013
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Re: Depressione e omega 3
XENA ha scritto:Veramenrte hai risolto nel giro di un mese ?
Dimmi ,che dosaggi usi ?
La vit c l'assum ia tollenza intestinale ?
grazie per la testimonianza
S.
Si, ho risolto in un mese! forse non ero un caso particolarmente grave chissà!
lalba- Utente Senior
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Re: Depressione e omega 3
L’IMPORTANZA DELL’OLIO DI PESCE NEI DISTURBI UMORALI DELL’ANZIANO
Si è a conoscenza da tempo del ruolo dell’olio di pesce nel sostenere il benessere del sistema nervoso, contrastando le problematiche umorali. Recentemente è stato condotto in Francia un nuovo studio su un campione di 1390 anziani volto ad analizzare la relazione esistente tra i livelli ematici degli acidi grassi polinsaturi, contenuti in elevata concentrazione nell’olio di pesce e utili nel sostenere il benessere dell’organismo, e la gravità del disturbo dell’umore. Al temine dello studio gli Autori hanno evidenziato come elevati livelli di un particolare acido grasso, l’EPA (contenuto principalmente negli oli di pesce provenienti da acque fredde e salate) siano associati ad una minor gravità della problematica umorale nei soggetti anziani, specialmente in coloro che assumono antidepressivi.
FONTE: Féart C, Peuchant E, Letenneur L, Samieri C, Montagnier D, Fourrier-Reglat A, Barberger-Gateau P. “Plasma eicosapentaenoic acid is inversely associated with severity of depressive symptomatology in the elderly: data from the Bordeaux sample of the Three-City Study.” Am J Clin Nutr. 2008 May;87(5):1156-62.
Si è a conoscenza da tempo del ruolo dell’olio di pesce nel sostenere il benessere del sistema nervoso, contrastando le problematiche umorali. Recentemente è stato condotto in Francia un nuovo studio su un campione di 1390 anziani volto ad analizzare la relazione esistente tra i livelli ematici degli acidi grassi polinsaturi, contenuti in elevata concentrazione nell’olio di pesce e utili nel sostenere il benessere dell’organismo, e la gravità del disturbo dell’umore. Al temine dello studio gli Autori hanno evidenziato come elevati livelli di un particolare acido grasso, l’EPA (contenuto principalmente negli oli di pesce provenienti da acque fredde e salate) siano associati ad una minor gravità della problematica umorale nei soggetti anziani, specialmente in coloro che assumono antidepressivi.
FONTE: Féart C, Peuchant E, Letenneur L, Samieri C, Montagnier D, Fourrier-Reglat A, Barberger-Gateau P. “Plasma eicosapentaenoic acid is inversely associated with severity of depressive symptomatology in the elderly: data from the Bordeaux sample of the Three-City Study.” Am J Clin Nutr. 2008 May;87(5):1156-62.
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