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le apparizioni cominciano a Medjugorje il 24 giugno 1981

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le apparizioni cominciano a Medjugorje il 24 giugno 1981 Empty le apparizioni cominciano a Medjugorje il 24 giugno 1981

Messaggio Da petalo25 Mar 27 Mag 2008 - 17:14

Qui potete vedere i 6 veggenti
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Chi sono:

Le apparizioni di Medjugorje (dal 1981 a oggi)

I VEGGENTI
I sei protagonisti fanno parte da oltre 25 anni di quello che si può definire "il collegio dei veggenti". Tre non hanno più le apparizioni quotidiane (Mirjana dal 25 dicembre 1982, Ivanka dal 6 maggio 1985 e Jakov dal 12 settembre 1998), ma la Madonna ha promesso che apparirà una volta l'anno per tutta la loro vita: a Mirjana il 18 marzo (ma dal 1987 si è aggiunta un'altra apparizione il 2 di ogni mese), a Ivanka il 25 giugno e a Jakov il 25 dicembre.
Gli altri invece, ogni giorno, vedono la Regina della pace in qualunque luogo del mondo si trovino. Il loro è davvero un esempio di fedeltà e di perseveranza che non ha paragoni nella storia delle apparizioni mariane.

Questo è il gruppo definitivo dei sei veggenti. Non si badi alla uguaglianza di alcuni cognomi: non si tratta di parenti, ma è dovuto al fatto che là ci sono molti cognomi uguali.
MIRJANA DRAGICEVIC-SOLDO

É nata il 18.3.1965 a Sarajevo. Ha avuto apparizioni quotidiane dal 24.6.1981. al 25.12.1982. Quel giorno, affidandole il decimo segreto, la Vergine le disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un'apparizione all'anno il 18 marzo. Dal 2 agosto 1987, secondo la sua testimonianza, ogni secondo giorno del mese Mirjana sente la voce della Vergine e qualche volta La vede ed insieme a Lei prega per i non credenti. Mirjana è sposata, ha due bambini, vive con la sua famiglia a Medjugorje.
L’intenzione di preghiera affidata a lei dalla Vergine: per i non credenti, quelli che non conoscono l’amore di Dio.

VICKA IVANKOVIC-MIJATOVIC


È nata il 3.9.1964 a Bijakovici, parrocchia Medjugorje. Continua tuttora ad avere apparizioni quotidiane. La Vergine gli ha rivelato nove segreti. Vicka è sposata, ha una bambina e vive a Krehin Grac presso Medjugorje.
L’intenzione di preghiera affidata a lei dalla Vergine: per i malati.

MARIJA PAVLOVIC-LUNETTI

È nata il 1.4.1965 a Bijakovici, parrocchia Medjugorje. Continua tuttora ad avere apparizioni quotidiane. La Vergine gli ha rivelato nove segreti. Grazie a lei, la Vergine invia il suo messaggio alla parrocchia ed al mondo. Dal 1.03.1984 al 8.1.1987 il messagio era dato ogni giovedi, e dal 25 gennaio 1987, il 25 di ogni mese. La Vergine gli ha rivelato nove segreti. Marija è sposata, ha quattro bambini, vive con la sua famiglia in Italia e a Medjugorje.
L’intenzione di preghiera affidata a lei dalla Vergine: per le anime del purgatorio.

IVANKA IVANKOVIC-ELEZ


È nata il 21.6.1966 a Bijakovici, parrocchia Medjugorje. E stata la prima a vedere la Gospa. Fino al 7 maggio 1985 ha avuto apparizioni quotidiane. Quel giorno, affidandole il decimo segreto, la Vergine le disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un'apparizione all'anno in occasione dell'anniversario delle apparizioni, il 25 giugno. Ivanka è sposata, ha tre bambini, vive con la sua famiglia a Medjugorje.
L’intenzione di preghiera affidata a lei dalla Vergine: per le famiglie.

IVAN DRAGICEVIC


È nato il 25.5.1965 a Bijakovici, parrocchia Medjugorje. Continua tuttora ad avere apparizioni quotidiane. La Vergine gli ha rivelato nove segreti. Ivan è sposato, ha tre bambini, vive con la sua famiglia negli Stati Uniti e a Medjugorje.
L’intenzione di preghiera affidata a lui dalla Vergine: per i giovani e per i sacerdoti.

JAKOV COLO


È nato il 6.3.1971 a Sarajevo. Ha avuto apparizioni quotidiane dal 25.6.1981. al 12.9.1998. Quel giorno, affidandole il decimo segreto, la Vergine gli disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un'apparizione all'anno, il giorno di Natale, 25 dicembre. Jakov è sposato, ha tre bambini, vive con la sua famiglia a Medjugorje.
L’intenzione di preghiera affidata a lui dalla Vergine: per i malati.

MILKA PAVLOVIC
È la sorella della veggente Marija Pavlovic. Vide la Madonna solo il primo giorno (24 giugno 1981, aveva 12 anni) e poi mai più.
IVAN IVANKOVIC
Vide la Madonna solo il primo giorno (24 giugno 1981, aveva 20 anni) e poi mai più.

La credibilità dei veggenti
Qualsiasi persona di buon senso dovrebbe chiedersi come fanno sei ragazzi, fra loro diversi e ognuno con una vita propria, nonostante una cordialità di fondo che li unisce, a testimoniare per un tempo così lungo l'apparizione quotidiana della Madre di Dio, senza mai una contraddizione, senza smarrimenti e senza ripensamenti.
I sei veggenti durante un'apparizione
I sei veggenti durante un'apparizione

A suo tempo furono fatti esperimenti scientifici, da parte di équipes di medici di chiara fama, che portano all'esclusione di qualsiasi forma di allucinazione e confermarono l'inspiegabilità, sotto il profilo puramente scientifico, dei fenomeni legati alle apparizioni.
Sembra che in un'occasione la Madonna abbia detto che tali sperimentazioni non erano necessarie. Effettivamente basta la semplice osservazione della normalità psicologica dei ragazzi, del loro equilibrio e di una progressiva maturazione umana e spirituale nel tempo per concludere che si tratta di testimoni del tutto attendibili.

Non si è mai sentito nessun abitante del luogo dubitare di loro, eppure quante mamme e quanti padri avrebbero desiderato che fosse un loro figlio o una loro figlia ad essere scelti come testimoni della Beata Vergine Maria! In quale paese del mondo non ci sono rivalità, piccole gelosie e contrasti di interesse? Tuttavia nessuno a Medjugorje ha mai messo in dubbio che la Madonna abbia scelto questi sei e non altri. Fra i ragazzi e le ragazze di Medjugorje non ci sono mai stati altri candidati veggenti.

Bisogna dare atto soprattutto alle famiglie di Bijakovici, la frazione di Medjugorje da dove sono originari i veggenti, di aver accettato disciplinatamente le scelte della Gospa, come lì viene chiamata la Madonna, senza mormorazioni e senza mai metterle in discussione. Satana, per tessere i suoi tortuosi intrighi, ha dovuto sempre ricorrere a gente estranea, trovando impermeabile la gente del posto.
I sei ragazzi di Medjugorje
I sei ragazzi di Medjugorje

Il tempo che passa è un grande galantuomo. Se qualcosa non va, prima o poi viene alla luce. La verità ha le gambe lunghe e questo lo si vede esaminando con animo sereno un periodo che ormai supera i 25 anni di apparizioni quotidiane.
Si tratta fra l'altro dell'età più difficile della vita, quella dell'adolescenza e della giovinezza, dai quindici ai trent'anni. Età tempestosa, soggetta alle evoluzioni più imprevedibili. Chi ha dei figli sa molto bene cosa significhi.
Eppure i ragazzi di Medjugorje hanno percorso questo lungo cammino senza appannamenti o eclissi di fede e senza sbandamenti morali. Chi conosce bene i fatti sa quali pesi abbiano dovuto sopportare fina dall'inizio, quando il regime comunista li perseguitava in vari modi, pedinandoli, impedendo la salita alla montagna delle apparizioni e perfino cercando di farli passare per dei malati mentali. Si trattava in fondo solo di ragazzi. Pensavano fosse sufficiente intimidirli. Una volta ho assistito a un blitz della polizia segreta che portò via Vicka e Marija per un interrogatorio. Il clima dei primi anni era denso di minacce. L'incontro quotidiano con la Madre celeste è sempre stata la vera forza che li ha sostenuti.

A questo si aggiunga l'ostilità del vescovo del luogo, il cui atteggiamento, comunque lo si voglia valutare, ha rappresentato e rappresenta tutt'ora una croce pesante da portare. Una delle veggenti una volta mi ha detto, quasi piangendo: «Il vescovo afferma che io sono una bugiarda». Conficcata nel fianco di Medjugorje resta una spina costituita dall'atteggiamento ostile di alcuni ambienti ecclesiastici e solo Dio sa perchè nella sua sapiente regìa ha voluto che la parrocchia, e in primo luogo i veggenti, portassero questa croce.

Sono stati anni di navigazione fra le onde di un oceano piuttosto agitato. Ma tutto questo è nulla di fronte alla fatica quotidiana dell'accoglienza dei pellegrini. Fin dai primi giorni delle apparizioni accorrevano a migliaia da tutta la Croazia e oltre. Poi incominciò la piena inarrestabile dei visitatori da ogni parte del mondo. A partire dalle prime ore del mattino le case dei veggenti erano assediate da ogni genere di persone che pregavano, interrogavano, piangevano e soprattutto speravano che la Madonna si chinasse sulle loro necessità.

A partire dal 1985 ho trascorso tutte le mie vacanze, un mese all'anno, a Medjugorje per aiutare alcuni veggenti nell'accoglienza dei pellegrini. Dal mattino alla sera questi ragazzi, e in modo particolare Vicka e Marija, accoglievano gruppi, testimoniavano i messaggi, ascoltavano le raccomandazioni, pregavano insieme alla gente. Le lingue si mescolavano, le mani si intrecciavano, i biglietti di richieste per la Madonna si accumulavano, i malati supplicavano, i più esagitati, in primo luogo naturalmente gli italiani, quasi assalivano le case dei veggenti. Mi chiedo come le famiglie abbiano potuto resistere in mezzo a questo assedio incessante.

Poi, verso sera, quando la gente sciamava verso la chiesa, ecco finalmente il momento della preghiera e dell'apparizione. Una sosta corroborante senza la quale non si sarebbe potuto andare avanti. Ma poi ecco la cena da preparare, gli amici, i parenti e i conoscenti invitati a tavola da servire, i piatti da lavare e infine, quasi sempre, il gruppo di preghiera fino a notte inoltrata.

Quale giovane avrebbe potuto resistere a questo tipo di vita? Quale l'avrebbe anche solo affrontata? Chi non avrebbe perso il suo equilibrio psicologico? Eppure a distanza di anni ti trovi di fronte delle persone serene, calme ed equilibrate, certe di quel che dicono, umanamente comprensive, consapevoli d ella loro missione. hanno i loro limiti e i loro difetti, per fortuna, ma sono semplici, limpidi e umili. Sono i sei ragazzi il segno primo e più prezioso della presenza della Madonna a Medjugorje.
Tratto da: "Perchè credo a Medjugorje" (edizioni Sugarco) 1998
[Padre Livio Fanzaga]
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