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AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ?

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Messaggio Da LUNA Gio 1 Gen 2009 - 20:29

ho sentito che il glutatione aiuta nell'HIV.
Un 'amica di una mia amica,tramite trasfusione infetta è HIV+ Esistono sostanze che aiutano queste persone ?
Puccio visto che lavora sul SI prende in cura anche persone positive ?
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Messaggio Da XENA Gio 1 Gen 2009 - 23:31

dallo stesso sito e autore sopra citato:

L'HIV, come tutti i virus, è incapace di replicarsi autonomamente, in quanto necessita dell'apparato metabolico di una cellula; il ciclo replicativo dell'HIV viene solitamente suddiviso in varie fasi

1. Adesione per poter penetrare nella cellula bersaglio l'HIV deve prima di tutto legarsi ad essa; il virus si può legare a cellule che abbiano sulla loro superficie uno specifico recettore, denominato CD4, al quale aderisce tramite una specifica porzione dell'envelope, costituita da due glicoproteine: la gp120, più esterna, e la gp41, situata più internamente. Il primo legame avviene quindi tra la gp120 ed il recettore CD4; è necessario però anche un secondo legame, che avviene tra la gp120 ed un corecettore presente sulla superficie della cellula (il principale di questi corecettori è stato denominato CCR5; si è visto che persone affette da una difetto genetico di questo corecettore sono in grado di resistere all'infezione)

2. Fusione una volta avvenuto anche questo secondo legame con il corecettore, la gp120 subisce una variazione della propria struttura ed una modifica della posizione, permettendo così l'esposizione della gp 41; questa è in grado di fondersi con la membrana cellulare, aprendo la porta all'ingresso del virus nella cellula.

Penetrazione nella cellula avvenuta la fusione il virus penetra nella cellula. Soltanto il core virale entra però all'interno della cellula, mentre il rivestimento glicoproteico dell'envelope rimane all'esterno della cellula

3. Uncoating una volta penetrato nella cellula, il core perde il proprio rivestimento proteico che viene degradato in un processo chiamato uncoating (svestimento); in questo modo si libera la parte centrale del virus che contiene il genoma ad RNA e gli enzimi virali.

4. Trascrizione inversa è il processo con il quale le informazioni genetiche del virus contenute in una singola catena di RNA vengono copiate in una doppia catena di DNA. Questo processo, che avviene nel citoplasma della cellula nelle prime ore successive all'infezione, necessita dell'intervento di uno specifico enzima virale, la transcriptasi inversa. La trascrizione inversa si svolge in tre fasi:
a) sintesi di una catena di DNA complementare all'RNA virale;
degradazione della catena di RNA originaria;
c) costruzione della seconda catena di DNA complementare alla prima.
Il risultato è quello di ottenere un DNA a doppia catena contenente tutte le informazioni genetiche che erano presenti nel genoma originario ad RNA. Questa nuova molecola di DNA virale prende il nome di Provirus.
5. Integrazione il Provirus viene trasportato nel nucleo della cellula. In questa sede, grazie all'intervento di un altro enzima virale, l'integrasi, viene inserito nel genoma cellulare, dove rimane per tutta la vita della cellula (l'unico modo per eliminare il Provirus è quello di uccidere la cellula). A questo punto l'HIV, sotto forma di Provirus, può rimanere in fase di latenza anche per lunghi periodi di tempo, duplicandosi solo con la replicazione della cellula stessa.

6. Trascrizione del Provirus ad un certo momento il virus può attivarsi: in questo caso il DNA virale "ordina" alla cellula la produzione di propri componenti, quali le proteine strutturali, gli enzimi e l'RNA genomico.il Provirus, come il resto del cromosoma della cellula, è in grado di utilizzare l'RNA polimerasi cellulare per trascrivere il proprio DNA in RNA. Completata la trascrizione, il nuovo RNA virale esce dal nucleo della cellula e viene trasportato nel citoplasma.

In questa sede l'intervento dei ribosomi cellulari porta alla sintesi delle nuove proteine virali

7. Intervento della Proteasi subito dopo la loro "costruzione" le proteine virali non sono ancora in grado di funzionare adeguatamente; è necessario l'intervento di un altro enzima virale, la proteasi, il quale agisce modificando la struttura delle proteine in modo da renderle perfettamente funzionanti: si formano così gli enzimi e le proteine strutturali del virus.

8. Assemblaggio i componenti virali neoprodotti (proteine e genoma) vengono quindi trasportati alla periferia della cellula dove vengono assemblati tra loro dando origine al core del nuovo virus .

9. Gemmazione si chiama così il processo di fuoriuscita delle nuove particelle virali dalla cellula infetta: il core del nuovo virus si avvicina alla membrana cellulare e la attraversa per fuoriuscire dalla cellula stessa; durante questo passaggio viene rivestito dell'involucro glicolipidico, l'envelope (Figura 5). A questo punto la nuova particella virale (virione) è completata, ed è così in grado di andare ad infettare un'altra cellula bersaglio e di dare inizio ad un nuovo ciclo replicativo.



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Messaggio Da XENA Gio 1 Gen 2009 - 23:36

La probabilità che dopo l'ingresso del virus nell'organismo l'infezione si instauri effettivamente dipende principalmente da due fattori: la carica infettante, cioè il numero di particelle virali penetrate (più la carica virale è alta maggiore è il rischio di infezione), ed il numero di cellule recettive (cioè suscettibili di essere infettate) presenti nella sede di ingresso del virus (Figura 1).


Come detto in precedenza, l'HIV è in grado di infettare le cellule che presentano sulla loro superficie il recettore CD4; molti tipi di cellule dell'organismo umano possiedono questo recettore, tuttavia il bersaglio principale del virus è rappresentato dal linfocita T Helper (o linfocita CD4+). E' stato inoltre dimostrato che l'HIV, per poter penetrare in una cellula, oltre al recettore CD4 necessita anche della presenza di altre strutture sulla superficie cellulare, denominate corecettori, il principale dei quali è denominato CCR5 (1). questi sono dei recettori per delle sostanze denominate chemochine, normalmente prodotte da alcune cellule del sistema immunitario. Alcuni studi recenti hanno dimostrato che persone con un difetto genetico omozigote (completo) per il quale non viene prodotto il recettore CCR5 sono resistenti all'infezione, e che persone con un difetto eterozigote (parziale) possono essere infettate dall'HIV ma hanno una progressione molto lenta dell'infezione (2). Altri studi hanno mostrato invece che persone con un'altra variante genetica, per cui producono molto più CCR5, hanno una progressione più rapida dell'infezione.
Il linfocita CD4 costituisce il cardine principale di tutto il sistema immunitario, essendo in grado di regolare, come un direttore d'orchestra, l'attività di tutte le altre cellule responsabili della difesa immunitaria dell'organismo. Altre cellule che possono essere infettate dal virus sono i monociti, un tipo di globuli bianchi, ed i macrofagi, cellule di difesa presenti nei tessuti. Una volta che l'infezione si è stabilita, il virus entra nel torrente circolatorio e dalla sede di ingresso si diffonde a tutto l'organismo, localizzandosi principalmente negli organi e nei tessuti maggiormente popolati da cellule recettive, quali linfonodi, milza, fegato e midollo osseo (organi del sistema emo-linfopoietico). In queste sedi il virus è in grado di stabilirsi e di rimanervi a lungo in fase di latenza, oppure di replicarsi in modo continuo; i linfonodi in particolare rappresentano una delle principali sedi di replicazione dell'HIV durante la fase di latenza clinica (cioè nel periodo in cui l'infezione non dà nessun segno di sé).
Nel corso dell'infezione si stabiliscono quindi due diversi "compartimenti virologici" (Figura 2), tra i quali vi è però una comunicazione continua:


- compartimento attivo, costituito dal virus libero nel sangue e da quello contenuto nei linfociti e monociti, dove il virus è attivamente replicativo ed è in grado di provocare danno al sistema immunitario;
- compartimento di latenza (reservoirs), costituito da virus che non si replica attivamente, ma che resta in fase latente in alcuni distretti dell'organismo. Questi compartimenti di riserva, che si formano fin dalle primissime fasi dell'infezione, sono rappresentati da alcuni organi, quali cervello e gonadi (dove ci sono barriere anatomiche che impediscono la libera circolazione delle cellule e dei farmaci, permettendo così la creazione di condizioni particolarmente favorevoli per la persistenza del virus), e soprattutto da alcuni compartimenti cellulari:
1) le cellule follicolari dendritiche dei linfonodi (FDC), che sono in grado di trattenere sulla loro superficie esterna particelle virali che si possono mantenere infettive per lungo tempo. Queste cellule hanno comunque una emivita di circa due settimane, e quindi abbastanza breve (12 r).
2) i macrofagi infettati, i quali non vengono uccisi dal virus, il quale può pertanto continuare a replicarsi. L'emivita dei macrofagi in soggetti non infetti è di circa 15 giorni.
3) i T linfociti CD4+ di memoria, che costituiscono probabilmente il più importante dei compartimenti cellulari di riserva. In queste cellule latenti il virus non è in grado di replicarsi, ma resta sempre presente con una copia del proprio genoma integrato nel DNA della cellula. I linfociti CD4+ di memoria hanno una vita molto lunga, dato che la loro funzione biologica è proprio quella di garantire all'organismo una protezione immunitaria nei confronti di antigeni incontrati in precedenza; queste cellule, quando nel corso della loro vita incontrano l'antigene per il quale sono "programmate", ritornano alla fase attiva, durante la quale possono permettere al virus di replicarsi. In seguito, dopo diversi cicli di replicazione, molte di queste cellule andranno incontro a morte, mentre altre ritorneranno alla fase di latenza, contribuendo così al mantenimento di una stabile riserva virale. Questo serbatoio virale sarebbe quindi il principale responsabile della persistenza dell'infezione anche in corso di una efficace terapia antiretrovirale, rappresentando in questo modo il più importante ostacolo alla eradicazione dell'infezione. E' stato infatti dimostrato che queste cellule di memoria hanno un tempo di dimezzamento di 44 mesi, il che significa che occorrerebbero circa 73 anni prima di riuscire ad eliminarle tutte (3).
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Messaggio Da XENA Gio 1 Gen 2009 - 23:41

idem:

L'Infezione da HIV - Quadri Clinici
Il decorso dell'infezione da HIV è caratterizzato da diverse fasi cliniche, la cui evoluzione è molto variabile potendo essere influenzata da svariati fattori, primo fra tutti l'impiego di una adeguata terapia antiretrovirale. Si possono schematicamente distinguere 3 distinte fasi cliniche, partendo dal momento del contagio fino allo sviluppo della malattia conclamata, cioè l'AIDS.
Infezione acuta primaria
Viene così definita la fase iniziale dell'infezione, rappresentata dal periodo immediatamente successivo al contagio. Nelle prime settimane di infezione gli anticorpi specifici contro l'HIV non si sono ancora formati, per cui il test per la diagnosi di sieropositività risulta negativo. Nei casi di avvenuto contagio solitamente il test diventa positivo dopo 2-3 mesi, ma ciò può accadere anche più tardivamente, per cui di solito il test viene ripetuto anche a distanza di almeno 6 mesi dall'evento a rischio. L'intervallo di tempo che va dal contagio alla positivizzazione del test viene definito "periodo finestra" mentre la comparsa degli anticorpi viene definita sieroconversione.
In questo periodo si osserva una elevata replicazione virale, durante la quale si ha la diffusione del virus agli organi linfatici e quindi a tutto l'organismo; per tale motivo in questa fase il soggetto risulta particolarmente infettante. La replicazione virale si riduce poi progressivamente in seguito alla attivazione di una specifica risposta immunitaria.
Recenti studi hanno dimostrato come durante questa fase, fin dai primi giorni o addirittura dalle prime ore successive all'infezione, avviene una "lotta" tra il virus ed il sistema immunitario, il cui esito andrà ad influenzare la successiva evoluzione della malattia.
L'infezione acuta decorre spesso in modo del tutto asintomatico, anche se si stima che nel 50-90% dei casi in realtà siano presenti dei sintomi clinici, che sono però il più delle volte aspecifici, per cui non vengono messi in relazione con l'infezione da HIV; si possono infatti presentare dei quadri clinici simili a quelli di una influenza o di una mononucleosi (malattia infettiva benigna provocata dal virus di Epstein-Barr), caratterizzati da febbre, mal di gola, malessere generale, stanchezza, sudorazioni, ingrossamento delle ghiandole linfatiche, e a volte vi può essere anche un esantema tipo orticarioide. Nella Tabella 1 sono elencati i segni ed i sintomi più frequentemente osservati in corso di infezione primaria da HIV. Più raramente, in alcuni pazienti si possono presentare dei quadri clinici più importanti, come per esempio una meningite a liquor limpido o manifestazioni quali la candidosi orale.


Sintomi e segni che caratterizzano l'infezione acuta da HIV (1).

Febbre ·
Malessere,
astenia
Ingrossamento linfonodi
Esantema
Faringite
Dolori artro-muscolari
Piastrinopenia
Leucopenia
Cefalea
Diarrea
Nausea e vomito
Aumento enzimi epatici
Epatosplenomegalia
Calo ponderale ·

La sintomatologia della infezione primaria da HIV, quando presenti, si manifestano mediamente dopo 2-6 settimane dopo il contagio, e normalmente si risolve spontaneamente in circa 15 giorni; in questa fase si riscontrano i valori più elevati di HIV-RNA, e nella maggior parte dei casi gli anticorpi specifici non si sono ancora formati, per cui il test per la diagnosi di sieropositività risulta ancora negativo. La risoluzione dei sintomi coincide quindi con la riduzione della replicazione virale e con la formazione degli anticorpi specifici anti-HIV.
Un precoce inquadramento di una infezione acuta da HIV può essere molto importante, in quanto è dimostrato che se viene iniziata al più presto in questa fase la terapia antiretrovirale si ottengono ottime risposte in termini di riduzione della carica virale e quindi della futura evoluzione dell'infezione.
Infezione asintomatica

L'infezione da HIV è caratterizzata da un lungo periodo di latenza clinica, durante il quale non si ha alcun sintomo o segno di malattia. Durante questa fase la replicazione del virus nelle cellule del sangue è assente o molto bassa, mentre invece si mantiene sempre attiva a livello delle ghiandole linfonodali. Non si ha quindi una latenza biologica dell'infezione; infatti la persistenza di replicazione negli organi linfoidi provoca una lenta ma graduale perdita di linfociti CD4+: ogni giorno circa il 5% dell'intero comparto dei CD4+ viene distrutto dal virus, ma per lungo tempo le cellule eliminate vengono rimpiazzate pressoché integralmente. Una persona sieropositiva in questa fase non può certamente essere riconosciute come tale in base all'aspetto, come rappresentato da un poster di una campagna pubblicitaria (Figura 2), e se non è a conoscenza del proprio stato può inconsapevolmente trasmettere l'infezione ad altri.
La durata di questa fase è molto variabile, e può essere influenzata da vari fattori, tra i quali soprattutto l'impiego di una terapia antiretrovirale. In assenza di trattamento la maggior parte dei pazienti evolve verso la malattia in un periodo medio di circa 8-10 anni; una quota minore ha una evoluzione più rapida, in circa 4-6 anni, mentre un 10-12% circa di soggetti sieropositivi hanno la tendenza a non ammalarsi anche dopo 12 anni e oltre di infezione; questi ultimi vengono definiti long term non-progressors (Figura 3).
La spiegazione di questa lenta progressione potrebbe essere attribuita a fattori genetici che influenzano la capacità del sistema immunitario di contrastare l'infezione virale.
Lo sviluppo di una sintomatologia clinica evolve parallelamente alla compromissione delle difese immunitarie, evidenziate dal calo dei linfociti CD4+, e all'aumento della replicazione virale. L'andamento di questi valori influenza in modo determinante il rischio di progressione dell'infezione (Figura 4).

Stato di Malattia

Complesso AIDS-correlato (ARC)
Sintomi che definiscono la fase di ARC.

Presenza di almeno uno dei seguenti sintomi:
· Febbre: intermittente o continua, che dura per più di un mese e che non dipende da altre patologie
Diarrea: persistente per più di un mese
Calo ponderale: superiore al 10% del peso corporeo
Alterazioni degli esami di laboratorio:
· Anemia (calo globuli rossi ed emoglobina)
Leucopenia (calo globuli bianchi)
Trombocitopenia (calo piastrine)
Riduzione marcata dei linfociti CD4+

Identificano il quadro di ARC anche alcune cosiddette infezioni opportunistiche minori, quali:
- Candidosi orale o oro-faringea
- Leucoplachia orale villosa
- Herpes-Zoster multidermatomerico
- Condilomatosi genitale
La fase di ARC, se non si interviene con la terapia antiretrovirale, può precedere la fase della malattia conclamata.

AIDS

Col progredire del danno al sistema immunitario, evidenziato dalla marcata riduzione dei linfociti CD4+, l'organismo viene esposto al rischio di sviluppare determinate patologie, di tipo infettivo e neoplastico, definite opportunistiche. Le infezioni opportunistiche sono provocate da microrganismi abitualmente presenti nell'ambiente, che non sono patogeni per soggetti con integrità delle difese immunitarie ma che possono provocare malattie anche gravi in pazienti che abbiano una situazione di immunodeficienza. Si considera che il rischio di sviluppare queste infezioni sia presente quando i linfociti CD4+ sono inferiori ai 200/mmc, mentre è molto elevato per valori inferiori a 100/mmc.
La fase di malattia conclamata, definita con il termine di AIDS (Sindrome da ImmunoDeficienza Acquisita), inizia proprio quando compare una di queste patologie. Nella Tabella 3 viene riportato l'elenco di queste infezioni.

Patologie opportunistiche maggior che definiscono la fase di AIDS.

Infezioni fungine:
· Candidosi (esofagea, bronco-polmonare, disseminata)· Criptococcosi extrapolmonare· Istoplasmosi· Coccidioidomicosi (non presente in Italia)
Infezioni virali:
· Citomegalovirosi disseminata o retinica
Herpes Simplex disseminato o cronico
LEMP (LeucoEncefalite Multifocale Progressiva)
Infezioni protozoarie:
· PCP (Polmonite da Pneumocystis carinii)
Toxoplasmosi cerebrale
Criptosporidiosi intestinale
Isosporiasi intestinale
Infezioni batteriche:
· Polmoniti batteriche ricorrenti
Sepsi da Salmonella recidivanti
Micobatteriosi atipiche
Tubercolosi
Neoplasie:
· Sarcoma di Kaposi
Linfomi Non-Hodgkin
Linfoma cerebrale primitivo
Carcinoma invasivo della cervice uterina
Patologie provocate dallo stesso HIV:
· AIDS
dementia complex (ADC)
Wasting Syndrome

Prima della disponibilità dei nuovi farmaci antiretrovirali (quindi prima del 1996 in Italia) la sopravvivenza media di un paziente sieropositivo dal momento della diagnosi di AIDS era di circa 10-12 mesi. Negli ultimi anni invece, grazie alle nuove possibilità terapeutiche la prognosi è radicalmente cambiata, con un miglioramento oltre che della durata anche della qualità della vita


Fig. 11 Curve di Sopravvivenza dei casi di AIDS per anno di diagnosi.

Uno studio dell'EuroSIDA Study Group, pubblicato sulla rivista Lancet (1), ha analizzato i cambiamenti che si sono osservati nella presentazione clinica delle patologie AIDS-correlate dopo l'introduzione della terapia HAART: l'incidenza di nuove infezioni opportunistiche maggiori, misurata in tasso per 100 anni-paziente, è passata dal 30.7% del 1994 al 2.5% del 1998.
Negli Stati Uniti, la mortalità per AIDS si è ridotta del 60% dal 1995 al 1998, passando dal 1° al 5° posto tra le cause di decesso nella popolazione adulta.

Patologie Opportunistiche minori
· Candidosi orale
Leucoplachia
Herpes Zoster multidermatomerico
Altri Quadri clinici
· Neuropatia periferica
Dermatite seborroica
Mollusco contagioso
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Messaggio Da LUNA Ven 2 Gen 2009 - 13:10

[quote="LUNA"]ho sentito che il glutatione aiuta nell'HIV.
Un 'amica di una mia amica,tramite trasfusione infetta è HIV+ Esistono sostanze che aiutano queste persone ?
Puccio visto che lavora sul SI prende in cura anche persone positive ?[/quote
Mi rispondete per cortesia?thanks Very Happy
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Messaggio Da XENA Ven 2 Gen 2009 - 13:21

[quote="LUNA"]
LUNA ha scritto:ho sentito che il glutatione aiuta nell'HIV.
Un 'amica di una mia amica,tramite trasfusione infetta è HIV+ Esistono sostanze che aiutano queste persone ?
Puccio visto che lavora sul SI prende in cura anche persone positive ?[/quote
Mi rispondete per cortesia?thanks Very Happy

Luna io non lo sò se Puccio cura i sieropositivi,per saperlo occore chiamare lui personalmente e cmq la sua cura -opinione mia personale- è per aumentare la risposta immunitaria ,quindi io suppongo :puo far solo bene pollice alto
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Messaggio Da LUNA Ven 2 Gen 2009 - 13:42

grazie xena,informerò la mia amica (che a sua vlta informi asua) di questa possibilità..... Very Happy
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Messaggio Da XENA Ven 2 Gen 2009 - 13:52

potenzialità del glutatione come antivirale .



Nei pazienti di AIDS, l'infiammazione cronica ed i livelli elevati di cytokines sembrano essere associati con i livelli più bassi di GSH: I livelli di GSH diminuiscono velocemente sull'infezione con il HIV e continuano a diminuire poichè i ricercatori di malattia progresses.14 hanno indicato che gli agenti che aumentano i livelli intracellulari di GSH inibiscono il HIV .........



http://it.babelfish.yahoo.com/translate_url?doit=done&tt=url&intl=1&fr=slv&lp=xx_it&trurl=http%3a%2f%2fjac.oxfordjournals.org%2fcgi%2fcontent%2ffull%2f52%2f4%2f551
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Messaggio Da Ospite Ven 2 Gen 2009 - 15:41

Seguitare postando gli articoli della MU che cercano di convincere il popolo del mondo sull'AIDS e compagnia non serve a nulla se non a loro. I sintomi riportati in altri post come evidenza di AIDS conclamata sono gli stessi sintomi riportati dai bugiardini degli antivirali come effetti avversi delle terapie. La buffonata è che se hai meningite e sei HIV+ è AIDS mentre se hai meningite e basta è meningite.

L'AZT, un vero veleno per topi, ha ucciso milioni di persone distruggendone il sistema immunitario, scatenando tumori come il Kaposi e infezioni opportuniste. La candida ce l'abbiamo tutti addosso, che c'entra con l'AIDS? Così come l'herpes, il citomegalovirus ecc.

I test spacciati dai farmacieri come infallibili, in realtà sono inaffidabili e danno percentuali altissime di falsi positivi. Lo stesso test in laboratori diversi da risultati diversi.

Qualsiasi farmaco antivirale interferisce con i meccanismi enzimatici di replicazione dei virus che sono gli stessi della biosintesi delle proteine e quindi qualsiasi antivirale o antiretrovirale è per forza di cose e per sua natura tossico e nocivo.

La PCR, come ritiene Mullis, il suo inventore e per questo insignito del Nobel, non è adatta a rilevare il genoma HIV che è un retrovirus privo di DNA ma con due catene RNA. Mullis è incazzato come un'ape per questa truffa organizzata con la sua invenzione.

Nessu retrovirus è patogeno per l'uomo, HIV sarebbe la prima eccezione. HIV non è mai stato isolato, non risponde ai postulati di Koch quindi HIV non esiste e questo è quanto dice la scienza ufficiale in condizioni normali. In condizioni AIDS la scienza cambia i suoi postulati e li sovverte pur di dimostrare l'indimostrabile. Che se na vadano aff***...

Milioni di persone HIV+ vivono tranquille da decenni senza sintomi, senza terapie e senza contagiare nessuno.

Dalla MU e dai suoi non mi aspetto nulla di diverso da ciò che sta accadendo intorno all'AIDS: un giro da miliardi di dollari sulla pelle nostra, tale e quale a cancro, diabete, ADHD, colesterolo, popillomatosi e tutte le patologie usate per riempirci di farmaci e farci vivere come malati permanenti.

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Messaggio Da Dezeb Ven 2 Gen 2009 - 18:45

x LUNA:
ci sarebbe l'MMS, che ripulisce l'organismo dagli agenti infettivi e patogeni
per l'hiv al seguente thread gli importatori e diffusori in italia dell'MMS lo consigliano anche per un caso grave
http://www.shambala.it/forum/viewtopic.php?f=1&t=15
contestualmente ad indicazioni per chi prende immunosoppressori o anche vit C o selenio (consigliati) che sono antiossidanti e non vanno usati con l'MMS poichè il suo meccanismo è l'ossidazione usata dall'ossigeno nella sua molecola con il cloro per eliminare gli agenti estranei... sarebbe sodio clorito *attivato, da non confondere con ipoclorito di sodio che è la candeggina, hanno destini metabolici direi diversi, anche se però il sodio clorito (l'MMS) è da *attivare con acido citrico o aceto (questo sconsigliato per chi ha la candida), da solo è tossico, ma preparato è invece benefico

l'MMS io lo sto prendendo da una settimana saltuarialmente per depurazione (per la quale anzi procura eliminazione nel corpo di sostanze tossiche e questo sintomo non va confuso con qualcosa di negativo ma comunque bisogna considerare per calibrare se si sono prese troppe gocce bisogna diminuire per favorire l'attività di pulizia)
e per vedere cosa fa il diabete ma ho ottenuto risultati positivi, una ipoglicemia addirittura, sono a 4 gocce con leggera nausea e un pò di acidità gastrica... ha un gusto lievemente orribile ma è una sostanza ampiamente usata in USA dove si trovano vari forum con testimonianze per molte malattie http://www.natmedtalk.com/mms-miracle-mineral-supplement/ , in africa è stato dato a persone per curare la malaria e sono guarite in poco tempo oltre a casi di hiv-aids

inoltre non si è parlato, nel forum, di Lapacho (TABEBUIA IMPETIGINOSA) pianta brasiliana, chiamato anche Pau D'arc
ristabilisce il sistema immunitario http://www.nuoveterapie.it/lapacho.htm
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Messaggio Da XENA Ven 2 Gen 2009 - 19:19

Seguitare postando gli articoli della MU che cercano di convincere il popolo del mondo sull'AIDS e compagnia non serve a nulla se non a loro. I sintomi riportati in altri post come evidenza di AIDS conclamata sono gli stessi sintomi riportati dai bugiardini degli antivirali come effetti avversi delle terapie. La buffonata è che se hai meningite e sei HIV+ è AIDS mentre se hai meningite e basta è meningite.

ho postato ciò che pensano i malati di HIV , non è un forum di industrie farmaceutiche;puoi non essere d'accordo ,come io non sono d'accordo con le tue ipotesi e quelle di altri ,ragion per cui: tu posti quello che ritieni giusto per te io -altrettanto-

qualcuno ha inventato una cura efficace senza uso di farmaci?
risulta qualche guarigione ?
se si postate ciò che sapete...

quando avrò visto un dissidente iniettarsi il virus e non diventare HIV positvo crederò che è una pagliacciata ,ora però di AIDS si muore fino a dimostrazione del contario


non stò a fà polemicA eh! Very Happy
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AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ? - Pagina 2 Empty Re: AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ?

Messaggio Da Dezeb Ven 2 Gen 2009 - 20:02

io riporto la notizia di casi di guarigione da AIDS con MMS, adesso certo controllare ogni notizia è impossibile, tuttavia se uno si trovasse non so con quante o meno speranze ci sono per l'aids perchè non provare...
http://www.shambala.it/MD/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=17&mode=thread&order=0&thold=0
.../
Nei casi di AIDS, quando l'MMS (non attivato con aceto) è iniettato per via endovenosa nel sangue, viene trasportato in tutto il corpo, dove nel contempo genera diossido di cloro, che viene assorbito dai globuli rossi. In una serie di 390 casi di AIDS trattati via endovena in una piccola clinica di Kampala, Uganda, durante un periodo di 8 mesi iniziato nel marzo 2004, il 60 % dei casi sono stati dichiarati liberi dall'AIDS in 3 giorni. Il restante 40 % è stato giudicato libero dall'AIDS tra i 4 e i 30 giorni. La maggioranza degli ammalati di AIDS trattati erano stati mandate a casa dal locale ospedale a morire, in quanto l'ospedale non poteva fare più niente per loro. Sfortunatamente gli esami clinici relativi non sono stati eseguiti, in quanto sia attrezzature idonee che denaro non erano disponibili (normalità africana, ndt), tuttavia, tutti i pazienti erano riconosciuti come affetti da AIDS dalle locali strutture sanitarie. La maggioranza è tornata alle proprie vite e lavoro liberi da ogni sintomo. Solo 2 casi su 390 sono stati considerati falliti. Queste persone riviste più tardi da 1 settimana a 2 mesi, erano ancora esenti da ogni sintomo dell'AIDS.
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AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ? - Pagina 2 Empty Re: AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ?

Messaggio Da XENA Ven 2 Gen 2009 - 20:22

Dez io affermo soltanto che di AIDS si muore ,che Medicna ufficiale guadagna e cura ,poi provare tutto il possibile: chi lo nega ,anzi...

riporto un interessante articolo di Francesco Satta preso dalla fonte originale


Dissidenti e Aids



Le storie degli attivisti dissidenti sono davvero molto toccanti. Mi ha colpito ad esempio quella di Ken Anderlini.
Possiamo trovare diversi suoi interventi nell'unico, seppure ormai poco frequentato,forum dell'aids myts exposed, sito che nasce in seguito all'indubbio successo del testo di Duesberg. La sua morte, per danni cerebrali prodotti dall'hiv, è simile a quella di Mark Griffiths (compagno di Silvie Cousseau sulla quale ci ritorno dopo, morta, ovviamente, anche lei di Aids).
Molto noto in Francia, musicista di anche ottime qualità, subirà un grosso colpo dopo la morte della sua compagna Silvie Cousseau. Viene trovato morto,nel mese di ottobre del 2004, con una bottiglia di super alcoolico, ufficialmente per infarto ma, da una analisi approfondita, leggendo le testimonianze dei suoi ultimi giorni, parrebbe che il cervello non rispondesse più bene (gli amici notarono che cercava di rullarsi una sigaretta senza la cartina...) e il giornalista che lo intervistò qualche giorno prima della sua morte notò che diceva cose senza senso e contradditorie. E' evidente che sono i famosi danni da hiv indotti nel cervello. Credo che Mark sapeva che stava perdendo la sua guerra, la guerra di una vita con tante battaglie intraprese. Credo che avesse capito che forse l'hiv esisteva davvero, e questo, nonostante avesse da 15 anni lasciato l'alcool e avesse avuto, fino ad allora uno stile alimentare e dietetico impeccabile. La fase calante comincerà quando di colpo perderà diversi kg, nonostante cure omeopatiche... Comincerà a soffrire di stanchezza cronica e gli amici noteranno che la famosa energia, che da sempre lo aveva contraddistinto, era ormai il passato... Da persona intelligente , e soprattutto, dopo la morte della sua compagna di una vita e di battaglie, Silvie Cousseau, dalla quale resterà fortemente scosso, smetterà di combattere. Parteciperà all'ultimo concerto rock e , per la prima volta dopo 15 anni, si farà l'ultima bevuta e morirà da solo, rileggendo i suoi 20 anni da dissidente che eroicamente, come chi ormai non ha nulla da perdere, brinderà alla sua vita, intensa e vissuta da combattente. Morira' in solitudine consapevole, un pò come il cane invecchiato che sa di essere arrivato all'ultimo giorno, saluta il padrone, e condivide i suoi ultimi momenti da solo perché nella vita non abbiamo certezze a parte la triste legge : si nasce e si muore da soli.

Sylvie Cousseau la trovate nel testo della Maggiore "Aids : e se fosse tutto sbagliato?" oppure nella rivista Continuum, il periodico dei dissidenti aids il cui ultimo nr uscirà nel 2001, anno in cui morirà di Aids il suo editore , Huw Christie Williams, sieropositivo dissidente amico di Duesberg, a 41 anni. Morirà egli stesso di Sarkoma di Kaposi. La Cousseau pare prendesse molte vitamine e partecipasse alle scuole di preghiera.... long survivor, muore nell'intervallo 10-15 anni dei long survivor di patologia aids correlata.. http://molbio.med.miami.edu/HIV-Aids/stories.htm

Nota anche la storia di Raphael Sabato Lombardo : viene citato nel libro di Duesberg come tra quelli che non hanno creduto che l’hiv causi l’aids. Il titolo della lettera, pubblicata per intero nel suo famoso libro,"Aids : il virus inventato" è “la mia vita sensa azt! che troverete nel libro appena citato. La lettera credo venga scritta nel 1996 e parla di un omosessuale di origine italiana al quale viene diagnosticata la sieropositività 10 anni prima. Successivamente alla pubblicazione del libro, Lombardo verrà invitato da Tabo Mbeky insieme a Duesberg per trovare una soluzione ai sieropositivi africani. Morirà un anno dopo di patologia aids correlata (Sarkoma di Kaposi) : anche qua non si sfugge al periodo di latenza 10-15 anni dei long survivor.
Un lettore chiederà a Duesberg cosa ne pensava della morte di Raphael Sabato Lombardo. Duesberg dirà che a lui la lettera di Lombardo pareva troppo bella per essere vera, e che l'immagine che Lombardo ha dato di se stesso è quella che lui, alla famiglia e gli amici, avrebbe voluto che fosse. Detto altrimenti, in modo neanche troppo velato Duesberg fa supporre che Lombardo facesse uso di droghe.

Sempre di Aids muore Jack Levine, assiduo frequentatore del forum aids myth exposed, che in diverse occasioni chiedeva sempre nel forum il motivo per il quale i sieropositivi morivano proprio delle patologie aids correlate…lui non si drogava e non prendeva farmaci…


Ronny Burk, cofondatore del gruppo attivista ACT UP/San Francisco morirà di aids nel 2003.


Michael Bellefountaine altra persona nota e combattiva, attivista e dissidente ( se fate una ricerca su google lo troverete in suoi diversi interventi scritti oltre a diverse partecipazioni in piazza)…morira’ di aids il 10 maggio 2007. Credo sia stato uno degli ultimi dissidenti ancora in vita (dalla mia ricerca dei dissidenti storici rimane solo la Christine Maggiore, alla quale ho inviato una mail ma non ho avuto risposta). La Maggiore mi risulta sia rimasta molto scossa dalla morte del suo amico David Pasquarelli. Al momento di lei, a parte il sito, non si hanno notizie recenti. Spero ovviamente che goda di ottima salute. So che sia una ottima persona, solare e disponibile. Si sottolinea che la Maggiore è salita di recente agli onori della cronaca per la morte della figlia di patologia Aids correlata (almeno così si suppone. Vi invito ad approfondire )

Kelly Jon Landis : appassionato di bicicletta, maniaco della dieta alimentare sana e della medicina alternativa, si autodefinira’ "dissidente in salute”. Il suo sito è ancora attivo : http://people.tribe.net/aca8f528-05d6-4 ... 64320fd60a
Come vedrete sul sito , l’ultimo aggiornamento è di settembre 2006. C’e’ anche la sua foto dove in apparenza è sanissimo (come lui scrive: sieropositivo e in salute da 16 anni). Di li a poco la sua condizione di salute peggiora drasticamente e morirà di linfoma e di altre patologie aids correlata il 3 dicembre 2007. Anche in questo caso i cd4 completamente annientati e viremia enorme. Notate che i forum che lui consiglia, compreso il famoso aid$ myth exposed, ha gli interventi aggiornati al 2007, segno che l’evidenza ha ormai preso il passo (il forum nel 2007 era ancora abbastanza frequentato!!, il problema poi è che i moderatori sieropositivi sono morti di aids).

Concludo con David Pasquarelli,(http://www.davidpasquarelli.com) certamente uno dei volti più noti tra i dissidenti, insieme a Ken Anderlini, Mark Griffiths e Michael Bellefountaine, tutti e tre amici, attivisti e membri dell’organizzazione act up . Una parantesi innanzi tutto sulla organizzazione negazionista act up. Nei loro incontri organizzavano dibattiti per la libertà di cura, la difesa degli omosessuali e, ovviamente, negavano la relazione hiv aids e dicevano che era l’azt a provocare l’aids. Partecipando ai loro incontri, poteva capitare che attivisti morivano poi di aids , e , di fronte a questa evidenza, gli chiedevi cosa ne pensavano. La risposta ? Semplice “quello scopava come un riccio” oppure “quello prendeva i farmaci”. Si rifacevano al Duesberg, al Mullis, a Kremer…
David era davvero in gamba : persona brillante, affascinante, carismatica, dotata di raro talento artistico. Simpatica e magnetica, come solo il genio artistico sa dimostrare. All’indomani del suo test sieropositivo, girovaga per due giorni nella metropoli pensando : non sono drogato, non ho mai fatto uso di droghe, non ho avuto rapporti promiscui…come posso essere sieropositivo? Di li a poco sentirà parlare di Duesberg e leggerà il libro : "Aids : Il virus inventato". Si identificherà nella missione : la truffa delle case farmaceutiche contro gli omosessuali sarebbe diventata la battaglia della sua vita. Questo accadeva il primo aprile del 1995 (il giorno del pesce d’aprile, ironia della sorte…); morirà l’otto marzo 2004 , il giorno della festa delle donne! Intanto vi faccio notare come muoiano per la maggiore tra il 2003 e il 2004, e tutti apparantamente in salute fintanto che l’hiv non ha distrutto le difese immunitarie e, attenzione, sempre morti di patologie aids correlate dopo il periodo di latenza 10-15 anni!
Dicevo…verra’ arrestato nel 2001 successivamente ad una denuncia per minacce, intimidazioni e molestie contro l’autorità di polizia (in una foto del sito ad esempio c’e’ lui sorridente che viene rincorso da un poliziotto).Rimarrà in carcere 72 giorni e l’ultimo ricordo pubblico che abbiamo e l’intervista successiva al suo rilascio. Si vedono con il giornalista mentre lui mangia una bella insalata di spinaci! Dopo la detenzione in carcere diventerà fortemente anemico e probabilmente e coerentemente, cercava di sopperire con gli spinaci stessi...
La sua permanenza in carcere lo convincerà che è la malnutrizione e la droga a causare l’aids. Successivamente alla detenzione lui è malato, anemico ma è convinto che si rimetterà presto. Ha le difese immunitarie molto basse ed è molto debole e prende quello che anni fa dalla gerarchia medica viene considerata una porcheria chimica per rafforzare le difese immunitarie : il dncb (praticamente da noi chiamato DHEA) vedi il sito http://www.thinkfree.it/poiesis/hiv/ica/xii/altre.htm e che lo prendevano i sieropositivi in aids al posto di prendere farmaci (già qui si nota la presa di coscienza della dannosità dell’hiv e soprattutto della sua esistenza : perché prendere il dhea se cmq l’hiv non causa l’aids??)
Nell’intervista riprenderà i temi classici dei dissidenti : la repressione contro l’omosessualità e l’invenzione dell’hiv, l’aids in africa, l’attivismo politico e lo schierarsi a destra dei dissidenti…).Parlerà della sua detenzione e della causa per la quale vorrà dimostrare la sua innocenza non appena ritornerà in salute… Non ne avra’ il tempo : il suo sistema immunitario era ormai collassato! Dopo l’anemia arriverà la polmonite da pneumocisty carini (tipica patologia aids correlata).Nonostante le cure alternative e quelle classiche, come suggerito da Duesberg, cioè di combattere le patologie con i farmaci in uso classici (ma non la haart che all’inizio rifiuta seguendo Duesberg fin quasi ai suoi ultimi giorni) arriverà la meningite e lo stafilococco, micobatterio e il classico cmv. Tenterà allora la haart ma ormai era troppo tardi… Credo che anche lui, come Mark Griffits, nell’ultimo anno si sia ritrovato sperduto, senza punti di riferimento, e l’avere accettato la haart la si può tranquillamente interpretare come una pubblica ammissione della esistenza dell’hiv che causa l’aids. Mi piace pensare che qualora,( come in tanti altri casi è successo,) l’haart gli avesse salvato la vita avrebbe impegnato tutta la sua vita stessa a promuovere l’uso del preservativo, e avrebbe denunciato i vari duesberg con la stessa enfasi con cui per una vita lo ha promosso e preso a riferimento vitale…

Da una ng leggo, com cordoglio e dispiacere, della morte di un altro negazionista il cui nome su internet era Siddah (per gli amici marco). Sieropositivo si curera' anche lui con vari digiuni terapeutici, eliminando zuccheri e utilizzando integratori. Sembra fosse seguito da un naturopata. Il suo livello dei cd4 crolla inesorabilmente negli anni (dall'ultimo suo intervento credo che avesse circa 80 cd4 e viremia alle stelle) sebbene, come lui scrive, non abbia mai avuto infezioni opportunistiche (chi lo conosceva cmq lo vedeva anno dopo anno sempre più magro). Purtroppo morirà di Aids con patologia meningite da criptococco che se lo prenderà in pochi giorni. Anche lui giovanissimo haimé. Se ne parla in diversi link (www.sieropositivo.it e lilachat.it). Ho trovato l'informazione su segnalazione di un utente : http://lilanew.forumup.it/about917-lilanew.html.

In sintesi : l’hiv non ha lasciato scampo a nessuno e questo nonostante uno stile di vita impeccabile.Se una prova i dissidenti volevano ora non hanno scuse. Non si è salvato nessuno. I forum dei dissidenti ormai non esistono più.
Vita salutista, zero droghe, zero alcool, dieta alimentare ferrea, sport…Morti tutti di patologie aids correlate… Credo sia giunto il momento di fare in modo che questo esca fuori una volta per tutte. Ancora troppi giovani si lasciano condizionare dai dissidenti sia su internet che in librerie dove si parla di miti, truffe farmaceutiche e via con Kremer , Duesberg, Mullis… Di aids si muore ancora e soprattutto, di aids si muore ancora di ignoranza : usare sempre il preservativo, diciamolo a chiare lettere!

Le linee guida mettono in evidenza che, per i pazienti che hanno una percentuale maggiore di 350 cd4, sono asintomatici ed una carica virale minore di 100.000 copie, che non è necessario iniziare una terapia. Pemesso che questo dimostra che , se ci fosse l'interesse delle case farmaceutiche, i limiti sarebbe diversi, e , soprattutto, che se avessere ragione i dissidenti, l'hiv non arriverebbe a diminuire i cd4 (cosa che invece succede)...detto questo sarebbe interessante, ferma restando quanto scritto , lavorare nella prevenzione utilizzando un programma per il rafforzamento delle difese immunitarie basato su 3 carotenoidi 2 flavonoidi e 1 cruciferus e ripetere gli esami secondo quanto previsto dalla linee guida e sotto controllo medico.In bocca al lupo a tutti! Ciao Francesco
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Messaggio Da Dezeb Ven 2 Gen 2009 - 22:17

sì riportavo questi esempi e rimedi naturali, più o meno, quale contributo o indicazione, presi tal quale, per l'hiv... e ci sono anche testimonianze di utilità.... per il resto non sapevo di contestazioni sull'esistenza della malattia...
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Messaggio Da LUNA Ven 2 Gen 2009 - 23:16

http://people.tribe.net/aca8f528-05d6-4 ... 64320fd60a

Xena non riesco ad entrare su questo forum sai se è ancora attivo????
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Messaggio Da XENA Ven 2 Gen 2009 - 23:19

Lunissima devi iscriverti http://people.tribe.net/

rettifico eccolo il sito http://people.tribe.net/aca8f528-05d6-44fc-898e-1e64320fd60a
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Messaggio Da Ospite Ven 2 Gen 2009 - 23:55

Crederò a tutto il giorno che qualcuno isolerà il retrovirus HIV da un malato di AIDS, lo inietterà a un sano che svilupperà AIDS e dal cui sangue sarà possibile isolare ancora HIV. Questi sono i postulati di Koch e HIV non ne rispetta nemmeno uno.

Dov'è la peste del secolo che i media strombazzavano negli anni ottanta? Dove sono i milioni di morti previsti? Semplicemente non ci sono.

Non è possibile in questo forum postare pdf e ppt ma se qualcuno vuole potrò spedire per email fior di documenti ufficiali che contestano l'esistenza di HIV e AIDS con abbondanza di prove e controprove che la MU impegnata a vendere antivirali da 100 euro a dose si guarda bene dal prendere in considerazione.

Ci sono 2 premi Nobel e centinaia di ricercatori e scienziati di tutto il mondo che dissentono dalla versione ufficiale sull'AIDS, non sto parlando di sciamani o ciarlatani di housiana memoria, sto parlando di NOBEL e di scienziati.

http://it.youtube.com/watch?feature=related&v=D_6eHQeF3kM
http://it.youtube.com/watch?v=I6JZ1ng0o6E&feature=related
http://www.reiki.info/Energie/Aids/aids-Mullis.htm
http://www.duesberg.com/index.html

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Messaggio Da XENA Sab 3 Gen 2009 - 0:16

Questi sono i postulati di Koch e HIV non ne rispetta nemmeno uno.
evidentemente questo è un virus anomalo , non rispetta stì postulati ,altrimenti come salirebbe la viremia?


http://www.lila.it/lilachat/forums/thread-view.asp?tid=96827
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Messaggio Da XENA Sab 3 Gen 2009 - 0:30

http://www.ilviruscheparla.org/lhiv-provoca-laids/
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Messaggio Da LUNA Sab 3 Gen 2009 - 0:38

allora una persona sieropositiva che cosa potrebbe assumere invece dell'AZT?
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Messaggio Da Ospite Sab 3 Gen 2009 - 0:53

Anomalo è proprio la ridicola scusa che la MU e Robert Gallo accampano per negare l'evidenza, in realtà se HIV non rispetta i postulati di Koch non è un patogeno, così recita la scienza che si fonda su rigide regole universalmente accettate (salvo sconvolgerle a comando del dio dollaro). E' anomalo e allora muta, si nasconde, non si sa dov'è, non si vede e bla bla bla. Troppo facile, così chiunque può dimostrare, e qualcuno ci ha già provato con l'ossido di diidrogeno, che anche l'acqua fa male magari per propinarci un rimedio farmacistico.

E poi cosa significa "retrovirus anomalo"? Dov'è scritto che la viremia sale se HIV non è isolabile e se la PCR non lo può rilevare e i test sono inaffidabili? Perchè nè Gallo nè Montaigner hanno mai pubblicato i risultati delle loro ricerche ma hanno fatto i soldi lo stesso? Perchè non le hanno mai fatte di ricerche ecco perchè! I linfociti T CD4 e solo loro sono colpiti dal'HIV, e perchè solo quelli? Perchè nessuno prende in considerazione SV40, quello si patogeno e cancerogeno, e le vaccinazioni antipolio? Perchè il principale gruppo a rischio AIDS è composto da nati negli anni '60-66 indipendentemente che siano omo, etero, tossici o emofilici? Perchè ci sono HIV+ che non sviluppano AIDS e HIV- che invece la sviluppano (l'Africa è piena di HIV negativi in AIDS conclamata)? Perchè il virus SIV, dal quale la MU fa discendere HIV, non provoca alcun danno ai suoi ospiti primati? Perchè in un falso problema vengono investiti miliardi di dollari mentre in Africa si muore di malaria, dengue, dissenteria e tubercolosi senza spenderci un centesimo?

Quando ci sarà risposta a questi e centinaia di altri perchè crederò all'HIV come causa di AIDS.

Dare risposte, questo è il compito della scienza e nel caso AIDS non ne è stata data una sola, a parte l'anomalo che non spiega un bel nulla.

PS. La LILA, cioè Agnoletto, ci mangia con l'AIDS quindi non è super partes e non la prendo in considerazione.

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Messaggio Da Ospite Sab 3 Gen 2009 - 0:58

LUNA ha scritto:allora una persona sieropositiva che cosa potrebbe assumere invece dell'AZT?

Niente come fanno migliaia di HIV+ che stanno benissimo.

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Messaggio Da LUNA Sab 3 Gen 2009 - 10:06

Nemmeno integratori specifici(tipo glutatione o la NAC che aumenta il glutatione)per aumentare le difese immunitarie?
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Messaggio Da XENA Sab 3 Gen 2009 - 12:35

Niente come fanno migliaia di HIV+ che stanno benissimo

mi risulta invece il contrario e cioè :tutti i dissidenti STORICI curati alternativamente o non curati affatto per scelta propria ,da HIV positivo abbiamo conclamato l'AIDS :sviluppando le relative malattie da immunodeficenza che portano alla morte

Ragazzi/e hiv positiivo- che per puro caso passate di qua ,abbiate abbastanza spirito critico da non farvi influenzare da nessuno ,la vita è solo la vostra: qui si chiacchera e basta !



http://www.poloinformativohiv.info/modules.php?name=News&file=article&sid=24&mode=&order=0&thold=0
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Messaggio Da XENA Dom 4 Gen 2009 - 21:11

Con piacere vi informo che ,ARTOIS l'amministratore del sito in precedenza linkato ,ha raccolto il mio invito a fare 2 chiacchre tra amici ,qui nel nosto forum, ed io ringrazio e apprezzo .
ben arrivato . pollice alto


Ultima modifica di XENA il Lun 5 Gen 2009 - 14:54 - modificato 1 volta.
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Messaggio Da LUNA Dom 4 Gen 2009 - 21:33

quindi chi è hiv+,secondo te Xena,sarebbe meglio seguisse la terapia ordinata dagli immunologi?
L'amica della mia amica,dopo aver fatto per un periodo AZT,aveva il fisico disastrato,ha smesso di sua iniziativa ed è stata bene per un bel pò,domani avrà l'esito degli ultimi esami fatti e vedremo che cosa le ordineranno questa volta...Lei è un pò incerta sul da farsi......
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Messaggio Da XENA Dom 4 Gen 2009 - 22:00

Luna non sono in grado di risponderti onestamente,gli effetti collaterali dell'azt sono noti ,ma esistono altre chance?
comunque sto leggendo che il glutatione o NAC è una vera manna nel disintossicare l'organismo da questi farmaci ,in più amenta i cd4 ,su pub med c'è ampia documentazione .

http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11364246&sa=X&oi=translate&resnum=1&ct=result&prev=/search%3Fq%3Dpubmed%2Bglutathione%2Baids%26hl%3Dit%26sa%3DX
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Messaggio Da Ospite Lun 5 Gen 2009 - 16:07

I linfociti T modello CD4 (sembra il nome di un turbodiesel) Very Happy aumentano perchè il sistema immunitario cerca di difendersi dall'azione velenosa degli antivirali. Conosco persone HIV+ e in AIDS conclamata che sono migliorate da quando hanno rifiutato le terapie tradizionali spostandosi su cure naturali o chimiche, tese a migliorare la risposta immunitaria. Una mia cara amica è stata molto meglio con la terapia di Pantellini.

AZT inibisce la proteasi e la trascrittasi bloccando le catene molecolari alle estremità e uccidendo la cellula. Tutti gli antivirali svolgono azioni simili e quindi sono per forza di cose estremamente tossici anche se AZT eccelle nel campo tanto da essere definito un veleno per topi. Negli anni '60 durante le sperimentazioni come chemioterapico, i topi leucemici trattati morivano in numero maggiore di quelli del gruppo di controllo non trattati e per questo AZT fu messo in quarantena fino all'avvento dell'HIV, con grande gioia del farmaciaio di turno che ne ha vendute tonnellate. Oggi AZT è quasi del tutto abbandonato e messo all'indice come responsabile di centinaia di migliaia di morti spacciati per vittime dell'AIDS. La stessa definizione di vittima dell'AIDS è semplicemente ridicola ed esula da qualsiasi serio presupposto medico scientifico. Se uno muore di TBC con HIV+ è AIDS, invece se è negativo all'HIV è TBC. Non c'è che dire, il metodo scientifico è molto più elastico di quanto si creda e di quanto ne dicesse un amico infermiere. Il sarcoma di Kaposi, un tumore dei vasi sanguigni, è conosciuto fin dall'ottocento e non è vero che sia uscito fuori insieme all'AIDS tanto da essere definito patologia opportunista.

Qui stiamo a parlare di notizie preconfezionate e sentite dire ma il nodo della questione è un altro, non le leggende metropolitane diffuse ad arte dai media ufficiali sponsorizzati e prezzolati dai farmaioli, ma le fondamenta stesse della questione HIV che sono totalmente e completamente prive di tutti i presupposti che una seria teoria scientifica deve possedere per essere tale.

Se poi uno preferisce credere ai camici bianchi prezzolati e agli spacciatori di tossiconocivi è padronissimo di farlo e avvelenarsi felice con gli antivirali, perdere pian piano la funzione epatica, andare incontro a un blocco renale bilaterale con dialisi a vita, deperimento organico, perdita di peso, distruzione del sistema immunitario e tutti quei sintomi che vengono vigliaccamente e opportunamente addebitati all'HIV.

- HIV non è mai stato isolato ma solo teorizzato, le foto diffuse sono ricostruzioni in computer grafica 3d
- Nè Gallo nè Montaigner hanno mai pubblicato gli studi e le prove di quanto sostengono circa la correlazione tra AIDS e HIV
- I due si sono disputati il merito della "scoperta" a suon di avvocati e carte bollate, consapevoli dei miliardi di dollari che avrebbero mosso. Gli hanno dato l'ex aequo; ora stanno facendo a mezzo... fifty fifty.
- HIV non risponde ai postulati di Koch
- Esistono casi di HIV+ senza AIDS e AIDS senza HIV+
- I milioni di morti e la peste del secolo profetizzati dai media negli '80 non ci sono e non ci saranno mai
- I test, ammesso e non concesso che HIV esista, evidenziano la presenza di anticorpi e non di malattia con percentuali di errore intollerabili, oltre il 20% di falsi positivi
- La PCR non è adatta a rilevare il genoma del retrovirus HIV perchè è costituito da due catene RNA e dunque privo di DNA. Questo lo sostiene Mullis, Nobel inventore della PCR e se lo dice lui...
- Nessun altro retrovirus conosciuto è patogeno per l'uomo, se ne conosce uno solo che è patogeno per gli uccelli
- La scusa ufficiale accampata dai camici bianchi è questa misteriosa anomalia di 'sto strano retrovirus che muta un giorno si e un altro pure. Nessuno si chiede perchè i test dovrebbero andare bene. Se questa proteina virale cambia di continuo altrettanto si dovrebbe fare coi test. Muta il retrovirus = cambiano gli anticorpi = i test non rilevano nulla, invece i test rivelano, e allora significa che non muta. Ci stanno pigliando per il C*** e basta, stanno nascondendo qualcosa.

Un nuovo gruppo a rischio HIV è stato individuato da un tecnico informatico esperto di statistica e trattamento dei dati. Aggregando i dati ufficiali sui nuovi casi e sui decessi ha scoperto che i nati intorno al 1965 sono i più colpiti indipendentemente dall'orientamento sessuale, tossicodipendenza ecc. L'ipotesi è che qualcosa che avvenne nei loro primi anni di vita li ha esposti all contagio e quel qualcosa potrebbero essere i soliti vaccini contaminati da virus animali. Di SV40 se ne parla poco o nulla ma nel frattempo si scopre che è concausa del mesotelioma alla pleura. Amianto+SV40=cancro.

Attenti alle leggende metropolitane, quelle diffuse dai TG sono le più subdole e pericolose. Una per tutte? Eccola:
La legionella pneumophila si contrae dai condizionatori d'aria. Comprate le pastiglie disinfettanti da mettere nelle vaschette dei fan coil, poi andate felici a farvi una bella doccia calda, respirate il vapore e beccatevi il morbo del legionario... avete il 70% di possibilità di cavarvela a patto che il medico riconosca al volo la patologia. Ah, se siete HIV+ non morirete di legionella, sarà colpa dell'AIDS...

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AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ? - Pagina 2 Empty Re: AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ?

Messaggio Da XENA Lun 5 Gen 2009 - 16:22

qui sono evidenziate le risposte ai postulati di koch,mica lo dico io,ma circa 5000 medici fra cui moltissimi nobel .(no 2 o3 Very Happy )Dichiarazione di Durban :

La Dichiarazione è stata firmata da oltre 5000 persone, tra le quali vi sono dei premi Nobel, direttori di istituti di ricerca, di accademie scientifiche e di società mediche di primaria importanza, quali l'Accademia Nazionale delle Scienze e l'Istituto di Medicina degli Stati Uniti, l'Organizzazione Europea di Biologia Molecolare, l'Istituto Pasteur di Parigi, la Royal Society di Londra, l'AIDS Society dell'India e l'Istituto Nazionale di Virologia del Sud Africa.
Inoltre hanno firmato la Dichiarazione migliaia di singoli medici e ricercatori, molti dei quali provenienti proprio da quei Paesi dove é più marcata l'espansione dell'epidemia. I firmatari sono tutti medici, biologi o equivalenti, ed ai ricercatori delle compagnie commerciali è stata chiesto di non firmare il documento
.

La Dichiarazione di Durban ha un proprio comitato organizzativo, composto da 250 membri provenienti da oltre 50 Paesi, ed ha un proprio sito Internet , presso il quale è possibile consultare il testo originale del documento, pubblicato in sette lingue - tranne l'italiano! - , e vedere l'elenco di tutti i firmatari, ordinato per Paese di appartenenza.


L'HIV risponde ai postulati di Koch quale causa dell'AIDS

Tra i molti criteri utilizzati nel corso degli anni per provare la correlazione tra un sospetto agente eziologico (responsabile di malattia) ed una specifica patologia, forse i più citati sono i postulati di Koch, sviluppati alla fine del 1800. I postulati di Koch sono stati diversamente interpretati dai vari ricercatori, e alcune modifiche sono state suggerite per adeguarsi alle nuove tecnologie, particolarmente per ciò che riguarda i virus.
Tuttavia, i principi di base rimangono gli stessi, e per più di un secolo i postulati di Koch, descritti sotto, sono serviti come riferimento per stabilire la causa di una malattia infettiva.
I postulati di Koch:


  1. Associazione epidemiologica: la causa sospetta deve essere fortemente associata con la malattia.
  2. Isolamento: il patogeno sospetto deve poter essere isolato e propagato al di fuori dell'ospite.
  3. Trasmissione e patogenesi: il trasferimento del sospetto patogeno ad un ospite non infetto, uomo o animale, riproduce la malattia in quell'ospite.




In riferimento al postulato N. 1, numerosi studi pubblicati in tutto il mondo dimostrano che virtualmente tutti i pazienti affetti da AIDS risultano HIV-positivi; ciò vuol dire che questi hanno gli anticorpi che indicano la presenza dell'infezione da HIV.


In riferimento al postulato N. 2, le moderne tecniche di coltura hanno permesso l'isolamento del virus HIV in virtualmente tutti i pazienti affetti da AIDS, cosè come in praticamente tutti gli individui HIV sieropositivi, sia con infezione precoce che con infezione avanzata. Inoltre, la PCR e altre sofisticate tecnologie molecolari hanno permesso ai ricercatori di documentare la presenza del genoma dell'HIV praticamente in tutti i pazienti affetti da AIDS, così come negli individui con infezione precoce da HIV.

Il postulato N. 3 ha trovato conferma in alcuni tragici incidenti che hanno coinvolto tre operatori di laboratorio, che non avevano nessun altro fattore di rischio, i quali hanno sviluppato l'AIDS dopo esposizione accidentale a materiali contenenti elevate concentrazioni di HIV. In tutti e tre i casi, l'HIV fu isolato dall'individuo infetto, sequenziato e dimostrato essere lo stesso ceppo virale presente nel materiale che aveva provocato l'infezione. In un altro tragico incidente, la trasmissione dell'HIV da un dentista della Florida a sei dei suoi pazienti, è stato documentato da analisi genetiche condotte sul virus isolato sia dal dentista che dagli stessi pazienti. Il dentista e tre pazienti hanno sviluppato l'AIDS e sono deceduti, e almeno uno degli altri tre pazienti ha manifestato l'AIDS. Cinque di questi sei pazienti non avevano alcun fattore di rischio, eccetto le ripetute visite odontoiatriche con manovre invasive.
Inoltre, nel Dicembre 1999, i CDC hanno ricevuto rapporti relativi a 56 operatori sanitari negli Stati Uniti con infezione da HIV occupazionale, documentata, 25 dei quali hanno sviluppato l'AIDS in assenza di altri fattori di rischio. La comparsa di AIDS dopo una sieroconversione nota da HIV è stata inoltre ripetutamente osservata in casi post-trasfusionali, sia adulti che pediatrici, in casi di trasmissione materno-fetale, ed in studi sulla emofilia, sull'uso di droghe per via iniettiva e sulla trasmissione sessuale, nei quali la sieroconversione poteva essere documentata utilizzando campioni di sangue sequenziali.
Per esempio, in uno studio Olandese durato 10 anni, i ricercatori hanno seguito 11 bambini che hanno contratto l'infezione da HIV in epoca neonatale tramite piccole aliquote di plasma provenienti da un singolo donatore HIV positivo. Durante i 10 anni di osservazione, 8 dei 10 bambini morirono. Tutti gli altri 3 bambini mostrarono un peggioramento delle loro funzioni immunitarie, e 2 su 3 avevano sintomi probabilmente correlati all'infezione da HIV.


I postulati di Koch soddisfano anche modelli animali dell'AIDS umano. In topi ricombinati con sistema immunitario umano, gravemente immunodeficienti (SCID), l'HIV produce un quadro di distruzione cellulare simile a quello osservato nell'uomo. L'HIV-2, una variante dell'HIV meno virulenta, provoca anch'esso una sindrome simile all'AIDS nei babbuini. Più di una dozzina di ceppi di virus dell'immunodeficienza delle scimmie (SIV), un parente stretto dell'HIV, provocano l'AIDS in macachi asiatici. Inoltre, virus chimerici noti come SHIVs, i quali sono formati dalla struttura del SIV e da vari geni dell'HIV in sostituzione di quelli omologhi del SIV, provocano l'AIDS nei macachi. A rinforzare ulteriormente l'associazione tra questi virus e l'AIDS, i ricercatori hanno dimostrato che SIV e SHIVs isolati da animali con l'AIDS e trasferiti ad animali non infetti, provocano l'AIDS anche in questi.
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Messaggio Da XENA Lun 5 Gen 2009 - 21:10

AZT inibisce la proteasi e la trascrittasi bloccando le catene molecolari alle estremità e uccidendo la cellula. Tutti gli antivirali svolgono azioni simili e quindi sono per forza di cose estremamente tossici anche se AZT eccelle nel campo tanto da essere definito un veleno per topi

ora i dosaggi della terapia haart sono assai diversi da quelli degli anni '80 appena si scopri la malattia ;
sono passati piu di 25 anni ,
gli anticorpi hiv sono presenti nei malati di AIDS ,e questo è un fatto,
credo che per nessun'altra malattia si sia studiato tanto come per l'AIDS,e le statistiche vanno cmq a favore della medicina compresa la tossicità degli antivirali,ora è minima e controllabile :siamo nel 2009

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Messaggio Da Ospite Mar 6 Gen 2009 - 0:14

XENA ha scritto:
AZT inibisce la proteasi e la trascrittasi bloccando le catene molecolari alle estremità e uccidendo la cellula. Tutti gli antivirali svolgono azioni simili e quindi sono per forza di cose estremamente tossici anche se AZT eccelle nel campo tanto da essere definito un veleno per topi

ora i dosaggi della terapia haart sono assai diversi da quelli degli anni '80 appena si scopri la malattia ;
sono passati piu di 25 anni dall'isolamento del genoma di questa patologia infettiva mortale e credo che per nessun'altra malattia si sia studiato tanto come per l'AIDS,e le statistiche vanno cmq a favore della medicina compresa la tossicità degli antivirali,ora è minima e controllabile :siamo nel 2009

Forse non mi sono spiegato Simo, nessuno ha mai isolato HIV, ce l'hanno solo fatto credere. HIV è solo un'ipotesi.

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Messaggio Da Ospite Mar 6 Gen 2009 - 0:52

Raccomandazioni terapeutiche per HIV-positivi e malati di AIDS


Raccomandazioni terapeutiche basate sulle ricerche del Dr. med. Heinrich Kremer (Barcellona) [“La Rivoluzione Silenziosa della Med icina del Cancro e dell’AIDS“, Macroedizioni 2003 – ISBN 88-7507-331-7], dei Prof. Dr. med. Alfred Hässig (Berna), Dr. Eleni Papadopulos (Perth), Dr. Stefan Lanka (Stoccarda), Etienne de Harven (Francia), MD Roberto Giraldo (USA) e Gerry B. Mullis (USA), disponibili su www.aids-info.net e www.ummafrapp.de www.virusmyth.com e lavori di L.A. Herzenberg, J.D. Peterson e S.C. De Rosa, W. Droege, J.K. Shabert, G. Ohlen-schlaeger, C. Richter, V.Hack, H. Rode, E.A. Newsholme, C De Simone, S.J. Ferrando, C. de Back, M. Clerici, G.M. Shearer, M.C. Dalakas, G.Tomelleri, E. Benbrik, G.A. Cannon, B.D. Cheson, e L. Chaitow: www.ncbi.nlm.nih.gov.

Le diverse patologie che definiscono la sindrome dell’AIDS - affezioni dovute a miceti patogeni a livello polmonare, delle mucose, del cervello e degli organi interni, nonché alterazioni degenerative a livello delle cellule endoteliali dei vasi sanguini e dei vasi linfatici (Sarcoma di Kaposi) - sono la conseguenza di una carenza protratta di glutatione che altera la produzione di ossidi di azoto (NO) e radicali di ossigeno gassosi negli immunociti ed in altre cellule dell’organismo. In queste condizioni, le cellule T-4 helper sono presenti prevalentemente sotto forma di cellule con citochine dal profilo Th2 che – dopo il contatto con le cellule B – producendo anticorpi, attivano la difesa contro batteri e tossine, ma in misura minore rispetto alle cellule T-4 helper con citochine dal profilo Th1 che, a loro volta, attivano cellule killer per attaccare con gas NO le cellule infette da funghi, virus e micobatteri. Ove questa condizione di commutazione Th1-Th2 persiste, la produzione di gas NO viene a cessare completamente. L’incrementato decadimento delle cellule provoca un maggiore rilascio di proteine del citoscheletro e dei mitocondri; aumenta di conseguenza la produzione di anticorpi contro queste e contro un gran numero di antigeni diversi. Quando la quantità di tali anticorpi raggiunge un determinato livello, i test degli anticorpi HIV danno il noto esito di "HIV-positività" o “sieropositività”.

Una commutazione Th1-Th2 persistente a livello di citochine delle cellule T-4 helper è il risultato:

- di una sensibilità redox fortemente accresciuta di natura genetica o non genetica, sempre più frequente in seguito alla diffusione (dopo il 1945) dei moderni vaccini ed antibiotici che esercitano un’azione intracellulare. Se associata al contatto con le contaminazioni tossiche normali nella nostra epoca (ambiente, alimentazione e farmaci), conduce ad una rapida e persistente controregolazione del tipo II (commutazione Th1-Th2) e compromette la sintesi del glutatione e di altri enzimi antiossidanti (carenze di tioli).

- di un contatto ripetuto con antigeni dovuto a lesioni ripetute ed interventi chirurgici, alle infezioni croniche (ad es. epatite B) e all’assunzione di acqua contaminata, alla penetrazione ripetuta di proteine estranee nel circolo del sangue (causata dalle proteine coagulanti nei preparati ematici e dallo sperma nei rapporti anali non protetti), al contatto con sostanze tossiche negli alimenti (conservanti e fungicidi), alla trasmissione attraverso la pelle (colori ago nitrosativi e sostanze usate nella lavorazione dei prodotti tessili) e al contatto con i metalli pesanti (p. es. mercurio, alluminio e formaldeide nei substrati dei vaccini e nell’amalgama delle otturazioni). Queste cause conducono ad un’attivazione persistente dell’attività immunitaria cellulare con una produzione eccessiva di gas NO. Ne consegue l’inibizione delle citochine del tipo Th1 (per impedire la distruzione del tessuto proprio) e, attraverso un consumo maggiorato di tioli, ad un’alterazione permanente dello stato redox nella cellula con conseguente controregolazione persistente verso le citochine del tipo 2 e quindi all’aumento della produzione di cellule helper Th2 che stimolano le cellule B ad una produzione maggiorata di anticorpi.

- dell’assunzione di nitriti tramite inalazione („poppers"), di acque e alimenti contaminati da nitriti (soprattutto nei paesi in via di sviluppo). I nitriti bloccano la sintesi delle citochine del tipo 1 e la maturazione delle cellule helper T-4. Come l’Azatioprina, gli antibiotici, i chemioterapici e i fungicidi essi conducono ad una commutazione Th1-Th2 prolungata e quindi a rigonfiamenti e cambiamenti degenerativi nell’endotelio dei vasi sanguini e dei vasi linfatici (Sarcoma di Kaposi) e in altri tessuti.

- di un deficit di molecole di glutatione, frutto di una ridotta capacità di sintesi del glutatione nel fegato a causa dei chemioantibiotici, dell’epatite cronica, del forte consumo di alcool e dell’assunzione di sostanze fortemente ossidanti, associato ad un deficit di composti proteici tiolici (cisteina) assunti per via alimentare. Una carenza protratta di glutatione fa sì che, nel trasporto attraverso la cellula, l’ossigeno non possa più essere gradualmente ridotto, altera la produzione di energia nelle cellule tramite i mitocondri e provoca l’autodistruzione tramite l’NO delle cellule killer quando attaccano cellule infette da funghi, virus e micobatteri. Una carenza protratta di glutatione favorisce la diffusione di funghi (ad es. Candida Albicans) a livello intestinale e nelle mucose con conseguente rilascio di metaboliti tossici (acetaldeide) che, a livello epatico, compromettono la produzione di glutatione, mentre i metabolici stessi possono essere metabolizzati solamente con il glutatione e l’acido glucoronico. La carenza persistente di glutatione nelle cellule che presentano antigeni infine fa sì che le cellule helper T-4 vengano prodotte prevalentemente nella forma di cellule Th2, in grado cioè di attivare le cellule B per la produzione di anticorpi contro batteri e tossine, ma non nella forma di cellule Th1 preposte all’attivazione di cellule killer che, tramite il gas NO, attaccano le cellule infette da funghi, virus e micobatteri.

- dei chemioantibiotici (sulfonamidici e trimetoprim, come il Bactrim e Septrim), insetticidi (p. es. il Lindan nelle pomate contro le piattole), dei chemioterapici e nucleosidi analogici (come l’AZT, Nevirapine). Questi bloccano la formazione e il rilascio di acidi folici e purine, necessari per la costruzione del DNA nei mitocondri. Essi bloccano gli enzimi contenenti ferro e rame, necessari per la respirazione cellulare, chiudono la membrana mitocondriale bloccando così la produzione di energia e l’attività antiossidante. I mitocondri - organelli unicellulari presenti nelle cellule umane - utilizzano l’ossigeno e gli elettroni ricchi di energia provenienti dagli alimenti per la sintesi della molecola vettore dell’energia metabolica ATP (Adenosintrifosfato), necessaria per tutte le funzioni del corpo. I mitocondri sono inoltre di fondamentale importanza per il sistema redox, la disintossicazione (anche dei radicali di ossigeno) e per il sistema immunitario. I chemioantibiotici bloccano inoltre l’enzima diidrofolato riduttasi, necessario per la produzione del tetraidrofolato, a sua volta necessario per la produzione della cisteina e del glutatione a livello epatico, e per la produzione della tetraidrobiopterina (TH IV) necessaria per la produzione del gas NO con cui le cellule killer attaccano le cellule infette da funghi, virus e micobatteri.


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Messaggio Da Ospite Mar 6 Gen 2009 - 0:54

Le conseguenze del trattamento antiretrovirale ed antibiotico

Allo stato attuale, nessuno è mai riuscito ad isolare, fotografare o caratterizzare per via biochimica come trasmettibili e riproducibili secondo i criteri di Koch, i cosiddetti retrovirus HIV, ritenuti responsabili di più di 30 patologie che definiscono l’AIDS. Con l’AIDS si trasmettono solamente virus, batteri e funghi noti, in grado di propagarsi solo nelle persone con uno squilibrio prolungato del sistema immunitario. Per ipotizzare la presenza dei cosiddetti retrovirus HIV, nel 1984 Gallo e Montagnier coltivarono i linfociti helper di malati di AIDS con leucociti leucemici e cellule embrionali presentanti un’azione fortemente incrementata della trascrizione inversa, attivando la coltura con l’aggiunta di idrocortisone, un ormone dello stress. La presenza incrementata della trascrizione inversa in queste colture cellulari veniva poi interpretata come la prova dell’esistenza di un nuovo virus. Nei test HIV sviluppati in seguito, un aumento degli anticorpi contro cellule leucemiche, associato a diverse reazioni immunitarie, dà perciò l’esito di “HIV-positività” o “sieropositività” quando raggiunge un determinato valore stabilito empiricamente.


I nucleosidi analogici (aciclovir, nevirapine, DDI, ecc.) compromettono nel giro di pochissimo tempo e in misura determinante la maturazione di tutti gli immunociti nel midollo osseo: delle cellule B, delle cellule T che successivamente vengono prodotte nel timo, delle cellule dendritiche che presentano gli antigeni e dei macrofagi. Il danneggiamento del processo di maturazione dei nuovi linfociti B ha come conseguenza la forte diminuzione del loro numero e della loro attività, e l’indebolimento della difesa contro i batteri da parte degli anticorpi, che in questo modo si possono propagare senza ostacoli nelle cellule. Quando le cellule helper T-4 sono in circolo, nel tessuto linfatico incontrano un numero molto minore di cellule B in grado di attivarle. Le cellule helper T-4 con le citochine dal profilo Th2 circolano per 24 ore nel plasma e nel tessuto linfatico senza avere alcuna funzione. Ciò conduce ad un aumento delle cellule helper T-4 misurabili nel plasma.


I nucleosidi analogici e gli inibitori della proteasi riducono fortemente il livello dei tioli e, nei sieropositivi, acutizzano ulteriormente la carenza di glutatione. La carenza di glutatione nelle cellule che presentano antigeni fa sì che le cellule helper T-4 siano presenti soprattutto con citochine dal profilo Th2 che promuovono la produzione di anticorpi, e meno con il profilo Th1, che attivano la difesa contro funghi, virus e micobatteri tramite le cellule killer. Gli inibitori della proteasi sintetici inibiscono la produzione delle proteine per i nucleotidi, utilizzati per la costruzione di nuove cellule in tutti gli organi. Perciò, chi assume queste sostanze, è a rischio di diabete, spostamento degli acidi grassi dalle estremità, metabolismo diabetico, retiniti, formazione di calcoli renali (calcolosi) ed insufficienza epatica.

I chemioantibiotici (Bactrim, Septrin, TMPSMX, ecc.) che bloccano la sintesi degli acidi folici, delle purine e dell’enzima DHFR, compromettono la produzione di glutatione nel fegato, la produzione di NO e il trasporto dell’ossigeno nelle cellule. In questo modo generano un blocco persistente di tutta l’attività immunitaria cellulare e, attraverso una commutazione Th1-Th2 permanente, generano un’immunodeficienza funzionale permanente. Inibendo la respirazione cellulare generano affezioni croniche da miceti patogeni (PCP, Candida Albicans, ecc.) a livello di mucose, nell’intestino (diarrea cronica) e della pelle. La somministrazione prolungata di chemioantibiotici comporta anche l’inibizione del tetraidrofolato necessario per la produzione dell’uracile, e quindi all’inibizione dell’interleuchina 2, il fattore di crescita delle cellule T. Inibendo l’acido folico biologicamente attivo, i chemioantibiotici inibiscono anche la trasformazione della base RNA uracile nella base DNA timina e quindi la riparazione del DNA tramite la trascrizione inversa. L’alterazione del genoma nei batteri che questi scambiano fra di loro tramite plasmidi, conduce inoltre ad una resistenza progressiva agli antibiotici.

I nucleosidi analogici (come AZT, DDI, DDC, ecc.), bloccando la produzione di DNA, riducono per un periodo limitato le infezioni batteriche, fungine e la formazione di particelle non meglio caratterizzate di sostanza messaggera (RNA) ritenute particelle del virus HI. Ma i nucleosidi analogici vengono fosforilati solo in ragione dell’1% e praticamente non innestate nel nucleo, dove si presume che fungano da terminatori DNA per l’inibizione dei virus HI. I nucleosidi analogici e gli inibitori di proteasi e i inibitori di fusione conducono inoltre ad un’alterazione della biosintesi di proteine ed enzimi e, alterando la produzione dell’acido nucleico, al danneggiamento sia del DNA del nucleo che di quello mitocondriale. In questo modo, prima o poi, danno luogo a danni gravi a livello del cervello, dei muscoli (infarto e paralisi) e degli organi interni.

In queste condizioni le cellule passano sempre più a un metabolismo fermentativo anaerobico che causa un eccesso di acido lattico nell’organismo o al wasting (cachessia), in cui le cellule attingono le sostanze necessarie direttamente dalle proteine dei muscoli, e conducono alla formazione di cellule neoplastiche. In presenza di un’alterazione persistente dei mitocondri a causa della carenza di glutatione e di danni al DNA, questi dissolvono la loro simbiosi con il nucleo della cellula (fenomeno di Warburg); in questo caso nel nucleo della cellula vengono attivate sequenze di DNA primordiali e il DNA nel nucleo garantisce la propria sopravvivenza con la trascrizione inversa (trasferimento della sostanza messaggero RNA nel DNA). In questo modo aumenta la quantità di RNA misurabile nel plasma (il cosiddetto aumento della carica virale).

Per riparare i danni al DNA sempre più frequenti con le terapie combinate (HAART), il consumo di RNA aumenta sensibilmente, per cui il numero di frammenti di cellule che, con il test PCR (reazione a catena della polimerasi) viene misurata come carica virale HIV, diminuisce. L’alterazione della sintesi degli acidi nucleici prodotta dalle terapie combinate produce un’alterazione delle sequenze di codifica del DNA del nucleo e mitocondriale, compromettendo ulteriormente la riparazione del DNA tramite la trascrizione inversa. L’esaurimento degli enzimi di riparazione, infine, fa sì che i prodotti della trascrizione inversa non possano più essere integrati nel DNA (nuovo aumento della cosiddetta carica virale e definiva “resistenza contro le terapie combinate”).

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Messaggio Da Ospite Mar 6 Gen 2009 - 0:55

Elementi di terapia a sostegno del sistema immunitario

- La somministrazione di glutatione ridotto (400-600 mg/dì) in capsule resistenti ai succhi gastrici (S-acetil-L-glutatione in combinazione con Ginko bilobae o antociani), permette di risolvere un’insufficienza protratta di glutatione. (Marien Apotheke, Tel: 0049 (0) 6838 86140 ). All’inizio della terapia di ripristino e in presenza di una cachessia, somministrare fino a 5 grammi di glutatione al dì per via endovenosa o parenterale. In presenza di problema intestinali, il glutatione può essere somministrato anche sotto forma di spray.

- L’apporto di composti proteici di zolfo (N-acetil-cisteina 3-8 g/dì) – anche sotto forma di ricotta e prodotti latteo-caesari – e di acido folico (5 - 30 mg/dì) consente di ripristinare il livello di glutatione. Gli acidi grassi polinsaturi contenuti nell’olio di canapa, di lino, di cardo e di anice stellata (5-6 cucchiai/dì) migliorano l’assorbimento di ossigeno delle cellule e la protezione cellulare.

- La somministrazione di glutamina (40 g/dì) e di L-arginina (20-30 g/dì) può supportare la produzione di glutatione e la sintesi di NO a livello epatico, entrambi decisivi per la modulazione della risposta immunitaria delle cellule T-4 e per la remissione dei tumori.

- Il coenzima Q10 (100 – 200 mg/dì) e l’antiossidante microidrina (Active-H) favoriscono il trasporto degli elettroni nella catena di respirazione a livello mitocondriale. L’acido folico (5-20mg/dì), l’acido alfalipoico (300-600 mg/dì), la vitamina B1 (150-300 mg/dì), B6 e B12 e la somministrazione di basse dosi di cromo (100-300 mg/dì), selenio (250 mg) e zinco (10 mg/dì) possono supportare l’attività mitocondriale e la riparazione dei danni al DNA mitocondriale.

- I parassiti (p. es. vermi) compromettono la sintesi dello NO. Un attacco contro questi con il gas NO distruggerebbe il proprio tessuto. Le foglie di papaia in capsule o in infuso sono efficaci contro parassiti intestinali. I tiocianati contenuti nelle cipolle, nei broccoli, nel cavolo cappuccio e in altre brassicacee, e nell’aglio (possibilmente sotto forma di succo s prem uto fresco) attivano i sistemi di disintossicazione. L’acido glucoronico (nella bevanda fermentata Kombucha, ricavata da un fungo fatto macerare con tè verde o infusi di erbe) favorisce l’eliminazione delle sostanze tossiche a livello epatico. L’attività epatica può inoltre essere stimolata con epatoprotettori vegetali (p. es. artiglio del diavolo (fiteuma), cardo mariano (Silybum marianum) e Liv. 52).

- I polifenoli nella curcumina (4 x 500mg al giorno) (holisticmed@datacomm.ch) , nel tè verde, nel Ginko biloba, nel PADMA 28 (sergio@cosvalitaly.it), e nel Artemisia (www. nusag.com) supportano il ripristino dell’equilibrio dell’ambiente redox e legano i composti metabolici tossici dell’ossigeno. La contemporanea somministrazione di dosi elevate di diversi polifenoli quali la vitamina C, E oppure beta-carotene può essere controproducente: in presenza di metalloidi quali ferro (Fe) o rame (Ku), hanno un effetto proossidativo e acuiscono perciò la carenza tiolica.

- La L-carnitina serve per l’introduzione degli acidi grassi macromolecolari (trigliceridi) nei mitocondri. Una carenza di L-carnitina provoca l’aumento della produzione energetica tramite fermentazione (glicolisi). La somministrazione di 6 grammi di L-carnitina per 14 giorni permette di compensare le carenze di carnitina spesso associate ai malati di AIDS.

- I polianioni (condroitina solfato, cartilagine di squalo, estratto di mollusco perna canaliculus oppure alghe marine (agar, kelp ecc.) consentono di proteggere la matrice carica negativamente che esercita un ruolo importante nel sistema immunitario. In funzione di inibitori di proteasi naturali che attivano le antiproteasi specifiche del corpo e legano i cationi che attaccano gli involucri cellulari, i polianioni consentono di frenare i processi flogistici cronici che favoriscono la necrosi delle cellule e un’attivazione eccessiva dei macrofagi.

- Le microalghe (p. es. alghe chlorella - 3-4 g/dì) e gli acidi grassi Omega-3 e Omega-6 ricavati da olio di lino, di canapa, di enotera e di pesce (3 cucchiai al dì) in quanto modulatori della prostaglandina possono stimolare l’immunità cellulare. In casi particolarmente gravi, le infezioni opportunistiche possono essere trattate con gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2 e con gammaglobuline.

- L’equilibrio fra immunità cellulare ed anticorpi (profili delle citochine Th1 e Th2) è modulato dall’asse dello stress ormonale fra ipotalamo, ipofisi e surrenali. L’ormone dello stress cortisolo, rilasciato a livello di surrenali, attiva l’immunità basata sugli anticorpi. Il suo pendant ormonale, il DHEA, presente ovunque nell’organismo, supporta l’immunità cellulare. La somministrazione di DHEA-S in presenza di uno stress psichico persistente permette di correggere uno squilibrio durevole dell’asse dello stresso in direzione del cortisolo. L’uso di ormoni steroide per la formazione degli muscoli cause una soppressione continuante alla immunità.

- I mitocondri controllano il metabolismo cellulare nonché la trasformazione e ritrasformazione delle cellule. Gli enzimi nei mitocondri sono controllati da ioni, a loro volta modulati da più di 300 diversi sali minerali presenti nell’organismo. Un approvvigionamento sufficiente è possibile con miscele basiche di sali minerali (p. es. nel sedimento di coralli, Sancorall Tel. 0049 2171 560 75 ).

- La Candida Albicans può essere combattuta efficacemente con capsule resistenti ai succhi gastrici di acido caprilico (Mycopril Biocare, in Germania: Runge Pharma), ricavato dalla noce di cocco, con biotina (vitamina H), con aloe vera e sostanze probiotiche (Bevanda di pane Kanne, acidi lattici destrogiri, Vitabiosa, EM, Mankoso), con i batteri bifidus e acidofilus e con artemisia annua. Perché la terapia abbia successo è necessario seguire una dieta completamente senza zucchero e bevande addolcite, miele, farina bianca, prodotti a base di latte acido, panna, tuorlo fresco, frutta secca, funghi, prodotti fermentati (vino, tè nero, salse di soia, dato), prodotti affumicati, sotto olio e sott’aceto o contenenti malto, che dovranno essere sostituiti da un’alimentazione povera di grassi, ma ricca di basi con carboidrati integrali (patate, fiocchi integrali, pane e pasta integrali, riso integrale, joghurt biologico fresco, noci fresche, succhi di frutta freschi, frutta, verdura, insalate, olio d’oliva, aglio, pesce e carne biologica fresca, nonché tè verde e infusi di erbe. L’equilibrio acidi-basi può essere migliorato con la somministrazione di miscele di basi e la digestione in generale con enzimi (Wobenzym). La N-acetil-glucosamina, la crusca di riso, la L-glutamina e FOS (Fructooligosaccharidi) favoriscono il ripristino della mucosa intestinale.

- Le malattie fungine e infezioni interne, sulla pelle e in bocca possono essere trattate con estratti di pompelmo (gocce) e con le emulsioni ricavate da questi, efficaci contro un gran numero di funghi, virus e batteri gram-positivi e gram-negativi. Esternamente sono efficaci anche le creme con veleni di serpenti o zolfo, nonché l’olio di melaleuca o l’acidophilus.

- Con una riduzione mirata dello stress (training autogeno, stretching e massaggi), l’uso di sonniferi naturali (melatonina) e la rinuncia al consumo frequente di droghe per migliorare le prestazioni fisiche e psichiche (zucchero, caffè, alcool, nicotina, hashish, anfetamine, extasy, ecc., cocaina, eroina e poppers), che producono un rilascio maggiore di ormoni dello stress.

- Le reazioni flogistiche ed infezioni (epatiti e malattie veneree) ripetute possono essere evitate riducendo al minimo le ferite, curando accuratamente le ferite ed utilizzando il preservativo per i rapporti anali. Rinunciando all’inalazione di nitriti (poppers) si evita l’ingrossamento dei linfonodi che potrebbe dare luogo ad alterazioni del tessuto e a patologie fungine.

- Riducendo l’infusione di proteine coagulanti con emoderivati.

... nei sieropositivi e nei pazienti affetti da AIDS è possibile ripristinare l’endosimbiosi cellulare e una risposta immunitaria flessibile. Nella somministrazione limitata nel tempo di antibiotici è assolutamente necessario proseguire con questa terapia di base. Una mistura individuale degli sostanze necessari sulla base di Guar po’ essere composito dopo un test di sangue (www.unisan.de, www.iabc.ch).
Il successo di questa terapia supportante il sistema immunitario che deve essere adattata al quadro clinico individuale può essere monitorato misurando gli oligoelementi, il profilo degli ormoni dello stress, il rapporto fra cellule T-4/T-8, l’attivazione dei macrofagi (test della neopterina), il livello di ferritina nel siero, il livello di glutatione nel plasma e nelle cellule helper T-4 e con il test dell’anergia cutanea (test DTH, reazione della pelle agli antigeni).
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Messaggio Da XENA Mar 6 Gen 2009 - 0:59

grrrrrrrrrrrrrrrrr Very Happy

HIV-1 DNA - Analisi qualitativa
Diagnosi molecolare delle infezioni da HIV mediante amplificazione genica (PCR)
AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ? - Pagina 2 Hiv_art




L’HIV, appartiene alla famiglia dei Retrovirus, é il virus responsabile dell’AIDS (Sindrome da Immuno deficenza Acquisita), malattia in cui vengono infettati i linfociti T-Helper, i macrofagi e le cellule dendritiche.
La reazione di tipo autoimmune, sommata all’effetto del virus, fa si che le cellule infettate vengano distrutte, con conseguente sconvolgimento di tutto il sistema immunitario.


Mediante la tecnica di amplificazione genica (PCR) del genoma virale dell’ HIV (regione Pol), è possibile determinare la presenza del virus sia nel sangue che nel liquido amniotico o nei villi coriali, con una sensibilità che arriva sino a 5 cellule infettate su 50.000 non infettate.
Questo esame è fondamentale sia per valutare la presenza dell’ HIV quando ancora non è presente la risposta anticorpale (periodo finestra), sia per monitorare i vari stadi della malattia durante la terapia antivirale.




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Messaggio Da Ospite Mar 6 Gen 2009 - 1:12

Va bene, ho capito... hai sposato una causa e dunque basta così ciao.

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Messaggio Da XENA Mar 6 Gen 2009 - 1:21

Sauro ha scritto:Va bene, ho capito... hai sposato una causa e dunque basta così ciao.

anche tu l'hai sposata la causa Very Happy ...allora Wink ciao .
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Messaggio Da LUNA Mer 7 Gen 2009 - 15:14

Truvada , Reyataz, Norvir

Per questa patologia hanno prescritto alla persona cui facevo riferimento questi tre farmaci,perchè ha questi valori sballati(lei non vorrebbe assumerli perchè ha letto gli effetti collaterali):

PROFILO EMATOLOGICO: LEUCOCITI 3,85 ( 4,40-11,00)

CONTEGGIO DIFERENZIATO DEI LEUCOCITI: B-NEUTROFILI 1,66 (1,80-7,80) B-VES 78 ( 2-39 mm/h )

SOTTOPOPOLAZIONI LINFOCITARIE: B-CD3 87 % ( 68-82)

B-CD4+CD3+(T-helper,Inducer) 10 % (36-52)

CD4+CD3+ (Valore assoluto) 0,15 ( 0,625-1,428)

B-CD8+CD3+(T-Suppressor,citotoxic) 76 % (20- 34)

RAPPORTO CD4/CD8 0,1 (1,5- 2,1)
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Messaggio Da XENA Ven 26 Giu 2009 - 12:08

facciamo un ripassino ? Wink


http://medbunker.blogspot.com/2009/06/hiv-un-mistero-che-non-esiste.html#comments
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Messaggio Da Ospite Lun 20 Lug 2009 - 19:17

Medbunker è uno che cancella i post scomodi e che non risponde alle domande, non lo considero finchè non pubblicherà le prove che è veramente laureato in medicina. Cita gente più reale e non un blog gestito da un anonimo che si nikka Wewee e dice di essere medico, uno che apre un gruppo su FB e lo chiama "L'alternativa è morire" col chiaro intento di spalare cacca su tutte le medicine non convenzionali con la scusa di intercettare i ciarlatani e i truffatori...
mi ricorda tanto un bischero che si spacciava per biologo e invece fa l'infermiere... AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ? - Pagina 2 226684

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Messaggio Da XENA Lun 20 Lug 2009 - 21:16

appena trovo qualcuno che si spara una sacca di sangue infetto te lo presento,per il momento ho solo questo materiale Very Happy
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Messaggio Da mara Lun 20 Lug 2009 - 22:07

Sauro ti manca propio quel biologo li! Very Happy

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Messaggio Da Ospite Lun 20 Lug 2009 - 22:22

XENA ha scritto:
AZT inibisce la proteasi e la trascrittasi bloccando le catene molecolari alle estremità e uccidendo la cellula. Tutti gli antivirali svolgono azioni simili e quindi sono per forza di cose estremamente tossici anche se AZT eccelle nel campo tanto da essere definito un veleno per topi

ora i dosaggi della terapia haart sono assai diversi da quelli degli anni '80 appena si scopri la malattia ;
sono passati piu di 25 anni ,
gli anticorpi hiv sono presenti nei malati di AIDS ,e questo è un fatto,
credo che per nessun'altra malattia si sia studiato tanto come per l'AIDS,e le statistiche vanno cmq a favore della medicina compresa la tossicità degli antivirali,ora è minima e controllabile :siamo nel 2009

AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ? - Pagina 2 Aids10


ma quindi sta calando .... ????

Se si tra unpò ...esce il vaccino Laughing

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Messaggio Da Ospite Lun 20 Lug 2009 - 22:22

Cavolo se manca il biologo .... ih ih

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Messaggio Da Ospite Lun 20 Lug 2009 - 23:09

Il bello è che la mortalità ha iniziato a calare quando hanno smesso con AZT, oggi muoiono meno perchè ce ne sono tanti che rifiutano la terapia o che la fanno a cicli. Incredibile ma vero, chi si cura meno campa di più ma questo nelle statistiche ufficiali non ce lo metteranno mai mai mai.

Prova a fare questa domandina a qualche med-ico asserragliato nel suo fortino di cemento:

Se i linfociti T CD4+ maturano nel timo e se il timo si atrofizza fino a scomparire dopo la pubertà, come mai un anziano negativo ha sempre tutti i suoi helper a posto? Non ne ha perso nemmeno uno in una vita di emorragie e perdite di sangue?

Vedrai come ti rispondono, così ti rispondono
AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ? - Pagina 2 883872
notare lo sguardo bovino dello smile ahahahah, gli si accende il punto interrogativo lampeggiante e chiamano l'ematologo per i chiarimenti del caso. In alternativa imbastiscono sproloqui senza dire nulla di concreto.

La sindrome esiste eccome ma non ci hanno capito un cz, altro che quei bei disegnini che chiamano HIV.

Se avete tempo da perdere vi fo l'elenco delle domande a cui non rispondono o glissano deviando.

Infine attenzione perchè in quelle righe rosse ci sono anche degli amici miei e mi ha dato molto dispiacere perderli.

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Messaggio Da XENA Ven 7 Ago 2009 - 22:10

Hiv, svelato il codice genetico
Ricercatori statunitensi decodificano completamente il genoma del virus . Lo studio su Nature


Svelato il codice genetico dell’Hiv. L’Rna che costituisce il genoma del virus è stato decodificato. Il lavoro, realizzato dai ricercatori della University of North Carolina at Chapel-Hill e descritto su Nature, apre numerosi spiragli sia per una migliore comprensione delle strategie usate dal virus per infettare l’organismo umano e causare l’Aids, sia per lo sviluppo di nuovi trattamenti antiretrovirali.

L’Hiv, come i virus dell’influenza o dell’epatite C, trasporta il suo codice genetico all’interno di uno o più filamenti singoli di Rna anziché di uno doppio di Dna, e la sua decodifica è molto più complessa. L’informazione nel Dna infatti, stando a quando finora scoperto, è conservata nella sequenza delle sue lettere (nucleotidi); l’Rna invece nasconde i suoi segreti in complicati schemi e strutture tridimensionali che il filamento assume nella cellula.

Il genoma dell’Hiv è composto da due lunghi filamenti distinti di Rna di quasi 10.000 nucleotidi ciascuno. Finora solo piccole regioni del codice erano state studiate. Kevin Weeks e i ricercatori dell’ateneo statunitense hanno invece decodificato lettera per lettera i filamenti e hanno sottoposto ogni sequenza a un esame chiamato SHAPE. Questa analisi permette di avere un quadro della struttura del genoma studiando la stabilità delle configurazioni tridimensionali.

L’Rna del virus è poi passato per le mani di chimici, ingegneri biomedici, microbiologi e immunologi. “Una delle tecniche che stiamo usando è quella di modificare la sequenza dell’Rna e osservare la reazione del virus; se non si moltiplica, allora abbiamo mutato o comunque influenzato una sequenza importante”, ha spiegato Ron Swanstrom, coautore dello studio. Queste ricerche, ancora in corso, hanno permesso di capire che le strutture formate dall’Rna influenzano a diversi livelli il ciclo di infezione dell’Hiv. “Ci sono tante configurazioni che giocano un ruolo ancora inesplorato nell’espressione del codice genetico dei virus. Adesso potremo cominciare a capire qualcuno dei trucchi che l’Hiv usa per sfuggire ai sistemi di rilevamento dell’ospite umano”, ha concluso Weeks. (c.v)

Riferimenti: Nature doi doi:10.1038/nature08237



http://www.nature.com/nature/journal/v460/n7256/edsumm/e090806-03.html
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Messaggio Da Ospite Mar 6 Ott 2009 - 2:18

AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ? - Pagina 2 Tabell13

Questo grafico estratto da un documento ISS individua un nuovo gruppo a rischio per AIDS. In ascisse l'anno di diagnosi, in ordinate l'età media dei soggetti a cui è stata diagnosticata. Sorpresa, l'età media di diagnosi cresce col passare del tempo circa di un anno ogni anno. Se si sottrae dall'anno di diagnosi l'età media si scopre l'anno di nascita del malato medio che in prevalenza è la prima metà degli anni '60 del XX secolo.

Esempio, i maschi diagnosticati nel 2007 hanno età media 43 per cui sono nati nel 1964, quelli del 1996 età media 35 quindi nati nel 1961, le femmine diagnosticate nel 2007 con età media 39 sono nate nel 1968, quelle del 1990 a 29 anni sono del 1961 e via così. Sarà un caso ma sono gli anni delle vaccinazioni antipolio di massa prima con il Salk (IPV) e dal 1964 col Sabin (OPV). Sono gli stessi anni in cui il virus delle scimmie SV40, proprio con i vaccini antipolio, fu trasmesso all'umanità e che oggi viene indicato come corresponsabile del mesotelioma della pleura insieme all'amianto.

Questa scoperta è stata fatta nel 2005 e la MU reputa un caso fortuito questa strana correlazione. Purtroppo per loro quando si parla statistiche su grandi numeri i casi fortuiti non esistono e ce la dovrebbero spiegare un po' meglio questa faccenda.

Qualcosa è capitato ai nati in quegli anni, non ci vengano a contar balle.
AIDS ,retrovirus :malattie misteriose ? - Pagina 2 727784

PS: il grafico della mortalità postato da Xena porta in se un piccolo trucco. Il crollo verticale della mortalità a partire dal 1996-98 corrisponde si all'introduzione dei nuovi antiretrovirali ma coincide anche con l'abbandono del famigerato veleno per topi chiamato AZT. Ma che caso deh...

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Messaggio Da lupomag Mar 21 Feb 2012 - 1:29


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