acido ortosilicico
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minerva
petalo25
6 partecipanti
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acido ortosilicico
Scusa la domanda banale, volevo chiederti se il silicio organico e l'acido ortosilicico fossero la stessa cosa.
Se posso osare, che ne pensi di questo
http://www.super-smart.eu/it--Osteoporosi--Orthosilicic-Acid--0464?
ti ringrazio delle risposte che vorrai darmi
Se posso osare, che ne pensi di questo
http://www.super-smart.eu/it--Osteoporosi--Orthosilicic-Acid--0464?
ti ringrazio delle risposte che vorrai darmi
petalo25- forista esperto
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Numero di messaggi : 841
Data d'iscrizione : 30.12.07
Re: acido ortosilicico
Veramente interessante, sentiamo gli esperti cosa ci dicono e poi ci siliciamo.
minerva- Utente Senior
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Numero di messaggi : 2498
Età : 62
Località : Emilia Romagna
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: acido ortosilicico
infatti ,io devo provvedere alla mia osteoporosi da mancanza di ormoni e mi chiedo se il silicio organico funzioni,alla mia farmacia manco sanno cos'è ,sti gnurant
Re: acido ortosilicico
Salve ragazze, che vi dico???...
Sulle ossa e l'apparato scheletrico in genere non sono molto ferrato, quindi non è che ne sappia molto più di voi.
E' noto che il silicio svolge un'attività osteotrofica, però non è semplice quantificarla.
Che da solo il silicio possa essere usato come arma contro l'osteoporosi mi sembra un tantino azzardato, diciamo che potrebbe essere un ottimo complemento alle cure tradizionali per chi già soffre di questa patologia, e come forma di prevenzione per chi ancora è "sano".
Dalle informazioni sul link che è stato postato a proposito dello Smart Orthosilicic Acid non si evince nulla.
Si può solo prendere per buono quelo che dicono.
Parlano di studi effettuati, ricerche, ma non ne citano uno di uno, quindi è impossibile avere sufficienti info per esprimere un giudizio valido su questo prodotto.
O ci si fida di quello che dicono, oppure no.
Comunque, una delle migliori fonti di silicio organico storicamente utilizzate nella fitoterapia tradizionale, è l'Equiseto, sia sotto forma di estratto secco, sia sotto forma di Tintura Madre.
Non promettono miracoli, ma contengono buone quantità di silicio in forma assai biodisponibile.
Per finire, il silicio organico NON E' l'acido silicico.
Per essere definita "organica" una molecola deve contenere almeno un atomo di carbonio tetravalente, mentre l'acido silicico invece è un ossiacido, che non contiene nessun atomo di carbonio.
Per quanto riguarda la biodisponibilità del silicio non saprei dire se sia migliore l'acido silicico o una molecola di silicio organico.
Molto dipende dalla struttura della molecola in cui è contenuto il silicio.
A volte può essere maggiormente biodisponibile una sostanza contenuta in un acido; a volte invece no perchè, ripeto, dipende sempre dalla particolare struttura e proprietà della molecola in questione.
Sulle ossa e l'apparato scheletrico in genere non sono molto ferrato, quindi non è che ne sappia molto più di voi.
E' noto che il silicio svolge un'attività osteotrofica, però non è semplice quantificarla.
Che da solo il silicio possa essere usato come arma contro l'osteoporosi mi sembra un tantino azzardato, diciamo che potrebbe essere un ottimo complemento alle cure tradizionali per chi già soffre di questa patologia, e come forma di prevenzione per chi ancora è "sano".
Dalle informazioni sul link che è stato postato a proposito dello Smart Orthosilicic Acid non si evince nulla.
Si può solo prendere per buono quelo che dicono.
Parlano di studi effettuati, ricerche, ma non ne citano uno di uno, quindi è impossibile avere sufficienti info per esprimere un giudizio valido su questo prodotto.
O ci si fida di quello che dicono, oppure no.
Comunque, una delle migliori fonti di silicio organico storicamente utilizzate nella fitoterapia tradizionale, è l'Equiseto, sia sotto forma di estratto secco, sia sotto forma di Tintura Madre.
Non promettono miracoli, ma contengono buone quantità di silicio in forma assai biodisponibile.
Per finire, il silicio organico NON E' l'acido silicico.
Per essere definita "organica" una molecola deve contenere almeno un atomo di carbonio tetravalente, mentre l'acido silicico invece è un ossiacido, che non contiene nessun atomo di carbonio.
Per quanto riguarda la biodisponibilità del silicio non saprei dire se sia migliore l'acido silicico o una molecola di silicio organico.
Molto dipende dalla struttura della molecola in cui è contenuto il silicio.
A volte può essere maggiormente biodisponibile una sostanza contenuta in un acido; a volte invece no perchè, ripeto, dipende sempre dalla particolare struttura e proprietà della molecola in questione.
Dr. House- Forista junior
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Numero di messaggi : 182
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Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: acido ortosilicico
Mmmmm:dr.House , scusami ,tanto per capire meglio, tu quindi in definitiva pensi che la fonte migliore di silicio organico sia l'estratto secco di equiseto o in alternativa la tintura madre??
petalo25- forista esperto
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Numero di messaggi : 841
Data d'iscrizione : 30.12.07
Re: acido ortosilicico
Mah petalo... come ho detto sull'apparato osteoarticolare non è che sia ferratissimo...
Ricordo quelle nozioni di fitoterapia classica che ho imparato quando gestivo l'erboristeria.
Un caso di osteoporosi non è una cosa da nulla, e se desidera far uso di sostanze naturali sarebbe bene rivolgersi ad un medico fitoterapeuta per avere una prescrizione adeguata.
Comunque, da quanto ne so io, l'estratto secco di equiseto o la tintura madre di questo funzionano benissimo, specialmente per quanto riguarda la prevenzione.
Poi, se esistono altri prodotti naturali più efficaci, non lo so.
Ricordo quelle nozioni di fitoterapia classica che ho imparato quando gestivo l'erboristeria.
Un caso di osteoporosi non è una cosa da nulla, e se desidera far uso di sostanze naturali sarebbe bene rivolgersi ad un medico fitoterapeuta per avere una prescrizione adeguata.
Comunque, da quanto ne so io, l'estratto secco di equiseto o la tintura madre di questo funzionano benissimo, specialmente per quanto riguarda la prevenzione.
Poi, se esistono altri prodotti naturali più efficaci, non lo so.
Dr. House- Forista junior
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Numero di messaggi : 182
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Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: acido ortosilicico
ti ringrazio della risposta
petalo25- forista esperto
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Numero di messaggi : 841
Data d'iscrizione : 30.12.07
Re: acido ortosilicico
Dr.House mi son sempre chiesta qual è la forma migliore ,piu titolata di princio attivo ,la forma estratto secco oppure la T. M ?
Grazie
Grazie
Re: acido ortosilicico
Dipende un pò dai risultati che si vuole ottenere e dalla filosofia di pensiero di chi prescrive il trattamento.XENA ha scritto:Dr.House mi son sempre chiesta qual è la forma migliore ,piu titolata di princio attivo ,la forma estratto secco oppure la T. M ?
Grazie
Gli estratti secchi sono titolati e standardizzati, cioè contengono una quantità conosciuta di PA che è sempre uguale, per cui in ogni momento sappiamo sempre quanto ne assumiamo.
Diciamo che questo tipo di prodotti è meglio utilizzarlo quando si richiede un'azione più incisiva e veloce. alla stregua di un farmaco quasi.
Le T.M. non sono titolate, il loro contenuto in PA varia da un lotto ad un altro, pur contenendo sempre una certa parte garantita di PA e soprattutto il fitocomplesso (assente negli ES), che è formato da una miriade di sostanze contenute nella pianta insieme al PA, ed è fondamentale per l'azione del PA stesso.
Però, generalmente, le T.M. sono più blande, richiedono più tempo per agire, e sono maggiormente indicate per forme patologiche molto lievi, o per la prevenzione.
Dr. House- Forista junior
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Numero di messaggi : 182
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Re: acido ortosilicico
House ,io come rimineralizzante ho iniziato ad assumere l'equiseto,ma ho letto in internet che non è adatto a persone rischio trombotico ,avendo io un problema di piastrinosi (ma tendo all'emoraggia)pensi che potrebbe crearmi problemi a minimo dosaggio(una capsula anzichè 4 da 250mg,quelle della arkocapsule)
ciauz
ciauz
LUNA- Utente Senior
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Numero di messaggi : 3566
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Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: acido ortosilicico
Io non lo prenderei.
Il problema maggiore con i fitoestratti è quello di stabilire una dose sicura e sempre identica, e che non vada ad incidere su altre patologie, e non sempre i prodotti fitoterapici garantiscono una composizione omogenea.
Considerato il problema ematologico che hai, per fare le cose per bene dovresti sentire un medico fitoterapeuta.
Eventualmente potresti virare su altri prodotti contenenti silicio, ma che non contengano altre sostanze derivate dall'equiseto (perchè è il "fitocomplesso" quello che determina l'azione globale della pianta, molto meno lo è la singola sostanza).
Il problema maggiore con i fitoestratti è quello di stabilire una dose sicura e sempre identica, e che non vada ad incidere su altre patologie, e non sempre i prodotti fitoterapici garantiscono una composizione omogenea.
Considerato il problema ematologico che hai, per fare le cose per bene dovresti sentire un medico fitoterapeuta.
Eventualmente potresti virare su altri prodotti contenenti silicio, ma che non contengano altre sostanze derivate dall'equiseto (perchè è il "fitocomplesso" quello che determina l'azione globale della pianta, molto meno lo è la singola sostanza).
Dr. House- Forista junior
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Numero di messaggi : 182
Età : 58
Località : Firenze
Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: acido ortosilicico
altri prodotti contenenti silicio?quali?
il miglio forse?
ciao ciao
il miglio forse?
ciao ciao
LUNA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3566
Località : New york
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: acido ortosilicico
x Xena
se vuoi saperne di più su quali altre sostanze oltre il silicio, andrebbero assunte per curare l'osteoporosi (invece che massicce dosi di calcio che non vengono mai assunte direttamente dalla cellula) leggi attentamente il file pdf raggiungibile sul link:
http://www.alinet.it/andromeda/ e più precisamente http://www.alinet.it/andromeda/ComA04.pdf
E' un articolo vecchio, ma per chi conosce la chimica e la biologia, sa che è tutto vero.
Chiederei in questo caso l'ausilio di Dr. House per confermare o meno quanto scritto nell'articolo.
Credo che all'interno dell'articolo ci sia anche la spiegazione del perchè la gallina produca più calcio di quello che assume attraverso l'alimentazione, per produrre l'uovo (granaglie varie tutte contenenti grandi quantità di silicio).
Grazie
Antonio
se vuoi saperne di più su quali altre sostanze oltre il silicio, andrebbero assunte per curare l'osteoporosi (invece che massicce dosi di calcio che non vengono mai assunte direttamente dalla cellula) leggi attentamente il file pdf raggiungibile sul link:
http://www.alinet.it/andromeda/ e più precisamente http://www.alinet.it/andromeda/ComA04.pdf
E' un articolo vecchio, ma per chi conosce la chimica e la biologia, sa che è tutto vero.
Chiederei in questo caso l'ausilio di Dr. House per confermare o meno quanto scritto nell'articolo.
Credo che all'interno dell'articolo ci sia anche la spiegazione del perchè la gallina produca più calcio di quello che assume attraverso l'alimentazione, per produrre l'uovo (granaglie varie tutte contenenti grandi quantità di silicio).
Grazie
Antonio
ANTONIO55- forista esperto
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Numero di messaggi : 620
Età : 69
Località : Roma
Data d'iscrizione : 07.01.08
Re: acido ortosilicico
Miglio è definito il cereale più ricco di minerali e vitamine. Il Miglio rappresenta uno dei principali componenti della dieta delle popolazioni del continente asiatico, dell'est Europeo e dell'Africa occidentale dove probabilmente era già presente più di 5000 anni fa
Costituenti principali:
minerali (acido silicico, fosforo, magnesio, calcio, ferro, zolfo, fluoro, potassio), vitamine (vit. B1, B2, nicotinamide), aminoacidi, proteine ad alto valore biologico, fibre.
Attività principali:
remineralizzante, ricostituente, ristrutturante di cute e annessi cutanei, nutriente, digestivo, diuretico, antianemico
Impiego terapeutico:
trattamento della perdita di capelli, disordini degli annessi cutanei, fragilità di unghie e capelli, carenze di minerali, astenia, debolezza fisica, terapia ricostituente post-malattia
Attività farmacologica:
Il Miglio è definito il cereale più ricco di minerali e vitamine.
La tradizione fitoterapica ne ha sempre esaltato la capacità di migliorare pelle ed annessi cutanei ma è famoso soprattutto per dare bellezza ai capelli, che risultano folti, brillanti e resistenti. Si ritiene oggi che il Miglio sia uno dei migliori e completi fitocomplessi per il sostegno dell'organismo (antistress) e per la sua bellezza.
Ma soprattutto è considerato un ottimo remineralizzante: contiene acido silicico, fosforo, magnesio, calcio, ferro, zolfo, fluoro, potassio. Contiene anche 11 aminoacidi, vitamine del complesso B (B1, B2, nicotinamide) e colina. Dal punto di vista nutrizionale, il miglio è molto ricco di amido e proteine (10%).
L' attività biologica e gli impieghi clinici delle preparazioni di Miglio sono legati al suo contenuto in sali minerali e vitamine: ancor oggi è soprattutto apprezzato per le proprietà remineralizzanti. L'estratto di Miglio è ad oggi una delle fonti naturali più ricche di silicio, insieme alle piante dell'Equiseto e del Bamboo. Per il suo apporto in silicio ha una complessa azione nutrizionale su capelli, unghie, pelle nonché sullo smalto dei denti. La sua azione è ricostituente e rinforzante. Il silicio infatti è un minerale agente cross-legante coinvolto nei processi di reticolazione del collagene, dell'elastina e della componente proteica dei mucopolisaccaridi costituenti il tessuto connettivo, con due azioni, rinforzando la struttura e esaltando l'elasticità. Il Miglio è particolarmente indicato sia in forma topica, per esempio negli shampoo per lavaggi frequenti, sia assunto in forme orali come coadiuvante nella prevenzione della caduta dei capelli o in caso di capelli fragili. Oltre a ciò il Miglio è un ottimo nutriente, digestivo, diuretico e antianemico; è particolarmente indicato come ricostituente nei decorsi post-malattia, nelle astenie, nei regimi alimentari sbilanciati o insufficienti e nei casi di carenza di minerali, in particolare fosforo, magnesio e silicio. Recenti osservazioni evidenzierebbero la capacità del Miglio di influenzare il contenuto minerale osseo lasciando ipotizzare un possibile impiego nell'osteoporosi (il silicio infatti sembra essere coinvolto nei processi di fissazione del calcio nelle ossa). La lunga tradizione d'uso lascia concludere che il Miglio sia una pianta sicura e ben tollerata. Gli studi farmacologici non riportano tossicità, non sono riportati effetti collaterali significativi e non sono note controindicazioni particolari, eccetto per l'ipersensibilità individuale. Non usare in gravidanza ed allattamento.
Aspetti botanici:
Il Miglio è una pianta erbacea annuale di origine ancora incerta, probabilmente dell'Oriente (Arabia o India) da dove si è poi diffuso in Europa orientale e centro-occidentale. Era coltivata sin dai tempi più antichi in Asia, Egitto ed Europa mediterranea. Oggi è ancora coltivata in Africa e in Asia per l'alimentazione umana. In Europa ed in America è invece ormai relegata ad impieghi fitoterapici. La pianta del Miglio è caratterizzato da un fusto robusto, ramoso e nodoso, che può superare il metro di altezza. Le foglie sono pelose, lineari e lanceolate; i fiori sono riuniti in infiorescenze a pannocchia espansa, pendenti, costituite da un numero elevato di spighette. Il frutto è una cariosside ovale, acuta alle due estremità, liscia e lucida, di colore, bianco, giallo, rosso o bruno. Presenta una sola radice embrionale che permane vivente e attiva fino alla morte dell'esemplare e inoltre ha delle glumette sempre aderenti alla cariosside. In esse un fiore, quello superiore, è ermafrodito e fertile e quello inferiore è maschile, ma sterile. Dai fiori fertili originano, a fecondazione avvenuta, delle cariossidi lucide. Dalle cariossidi dei frutti, raccolte a fine estate, si ottengono le polveri e gli estratti a scopo fitoterapico per la preparazione di forme orali solide.
Costituenti principali:
minerali (acido silicico, fosforo, magnesio, calcio, ferro, zolfo, fluoro, potassio), vitamine (vit. B1, B2, nicotinamide), aminoacidi, proteine ad alto valore biologico, fibre.
Attività principali:
remineralizzante, ricostituente, ristrutturante di cute e annessi cutanei, nutriente, digestivo, diuretico, antianemico
Impiego terapeutico:
trattamento della perdita di capelli, disordini degli annessi cutanei, fragilità di unghie e capelli, carenze di minerali, astenia, debolezza fisica, terapia ricostituente post-malattia
Attività farmacologica:
Il Miglio è definito il cereale più ricco di minerali e vitamine.
La tradizione fitoterapica ne ha sempre esaltato la capacità di migliorare pelle ed annessi cutanei ma è famoso soprattutto per dare bellezza ai capelli, che risultano folti, brillanti e resistenti. Si ritiene oggi che il Miglio sia uno dei migliori e completi fitocomplessi per il sostegno dell'organismo (antistress) e per la sua bellezza.
Ma soprattutto è considerato un ottimo remineralizzante: contiene acido silicico, fosforo, magnesio, calcio, ferro, zolfo, fluoro, potassio. Contiene anche 11 aminoacidi, vitamine del complesso B (B1, B2, nicotinamide) e colina. Dal punto di vista nutrizionale, il miglio è molto ricco di amido e proteine (10%).
L' attività biologica e gli impieghi clinici delle preparazioni di Miglio sono legati al suo contenuto in sali minerali e vitamine: ancor oggi è soprattutto apprezzato per le proprietà remineralizzanti. L'estratto di Miglio è ad oggi una delle fonti naturali più ricche di silicio, insieme alle piante dell'Equiseto e del Bamboo. Per il suo apporto in silicio ha una complessa azione nutrizionale su capelli, unghie, pelle nonché sullo smalto dei denti. La sua azione è ricostituente e rinforzante. Il silicio infatti è un minerale agente cross-legante coinvolto nei processi di reticolazione del collagene, dell'elastina e della componente proteica dei mucopolisaccaridi costituenti il tessuto connettivo, con due azioni, rinforzando la struttura e esaltando l'elasticità. Il Miglio è particolarmente indicato sia in forma topica, per esempio negli shampoo per lavaggi frequenti, sia assunto in forme orali come coadiuvante nella prevenzione della caduta dei capelli o in caso di capelli fragili. Oltre a ciò il Miglio è un ottimo nutriente, digestivo, diuretico e antianemico; è particolarmente indicato come ricostituente nei decorsi post-malattia, nelle astenie, nei regimi alimentari sbilanciati o insufficienti e nei casi di carenza di minerali, in particolare fosforo, magnesio e silicio. Recenti osservazioni evidenzierebbero la capacità del Miglio di influenzare il contenuto minerale osseo lasciando ipotizzare un possibile impiego nell'osteoporosi (il silicio infatti sembra essere coinvolto nei processi di fissazione del calcio nelle ossa). La lunga tradizione d'uso lascia concludere che il Miglio sia una pianta sicura e ben tollerata. Gli studi farmacologici non riportano tossicità, non sono riportati effetti collaterali significativi e non sono note controindicazioni particolari, eccetto per l'ipersensibilità individuale. Non usare in gravidanza ed allattamento.
Aspetti botanici:
Il Miglio è una pianta erbacea annuale di origine ancora incerta, probabilmente dell'Oriente (Arabia o India) da dove si è poi diffuso in Europa orientale e centro-occidentale. Era coltivata sin dai tempi più antichi in Asia, Egitto ed Europa mediterranea. Oggi è ancora coltivata in Africa e in Asia per l'alimentazione umana. In Europa ed in America è invece ormai relegata ad impieghi fitoterapici. La pianta del Miglio è caratterizzato da un fusto robusto, ramoso e nodoso, che può superare il metro di altezza. Le foglie sono pelose, lineari e lanceolate; i fiori sono riuniti in infiorescenze a pannocchia espansa, pendenti, costituite da un numero elevato di spighette. Il frutto è una cariosside ovale, acuta alle due estremità, liscia e lucida, di colore, bianco, giallo, rosso o bruno. Presenta una sola radice embrionale che permane vivente e attiva fino alla morte dell'esemplare e inoltre ha delle glumette sempre aderenti alla cariosside. In esse un fiore, quello superiore, è ermafrodito e fertile e quello inferiore è maschile, ma sterile. Dai fiori fertili originano, a fecondazione avvenuta, delle cariossidi lucide. Dalle cariossidi dei frutti, raccolte a fine estate, si ottengono le polveri e gli estratti a scopo fitoterapico per la preparazione di forme orali solide.
LUNA- Utente Senior
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Numero di messaggi : 3566
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Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: acido ortosilicico
Xena,hai letto che il miglio,ha tanta SILICE ,quanto l'Equiseto?
LUNA- Utente Senior
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Numero di messaggi : 3566
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Re: acido ortosilicico
Luna proprio oggi stavo parlando del miglio con un macrobiotico il quale consigliava fortemente un'alimentazione a base di miglio per problemi di osteoporosi ,lui ha curato la sua cancrena appunto con il miglio ed è riuscito a guarire .
Re: acido ortosilicico
sai Xena che l'altro giorno al biologico ho comperato la pappetta per infanti al miglio!!!!(sò tornata bimbetta)
Domani che andrò dai miei,passerò al biologico e acquisterò le pastigliette di miglio....
ciao ciao
Domani che andrò dai miei,passerò al biologico e acquisterò le pastigliette di miglio....
ciao ciao
LUNA- Utente Senior
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Numero di messaggi : 3566
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Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: acido ortosilicico
Il miglio è sicuramente l'alimento più indicato per la rimineralizzazione delle ossa in quanto contiene oltre che al silicio (acido silicico), il magnesio ed il potassio, sostanze che all'interno della cellula vengono trasformate in calcio.
Una mia collega d'ufficio entrata in menopausa dopo aver fatta una MOC che evidenziava una incipiente osteoporosi, ha iniziato ad alimentarsi con vari legumi (tra cui molta cicerchia), cereali (kamut, miglio, frumento etc.) 1 banana ogni 2/3 giorni e albicocche.
Nel giro di 6 mesi il tessuto osseo si è ricostituito del 30%.
Naturalmente non ha abbandonato questo tipo di integrazione.
Buon fine settimana a tutti.
Antonio
Una mia collega d'ufficio entrata in menopausa dopo aver fatta una MOC che evidenziava una incipiente osteoporosi, ha iniziato ad alimentarsi con vari legumi (tra cui molta cicerchia), cereali (kamut, miglio, frumento etc.) 1 banana ogni 2/3 giorni e albicocche.
Nel giro di 6 mesi il tessuto osseo si è ricostituito del 30%.
Naturalmente non ha abbandonato questo tipo di integrazione.
Buon fine settimana a tutti.
Antonio
ANTONIO55- forista esperto
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Numero di messaggi : 620
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Data d'iscrizione : 07.01.08
Re: acido ortosilicico
XENA ha scritto:grazie Antonio
house che ne pensi del pdf?
grazie
Molto interessante.
Anche se la teoria della trasmutazione come riportata nell'articolo è valida solo in linea teorica, non essendovene dimostrazione inconfutabile, è comunque molto affascinante e non priva di una logica.
Secondo me è assai verosimile che tali processi avvengano, il che spiegherebbe finalmente molte osservazioni reali e concrete prive però di spiegazione, ma per saperne di più occorrerebbe il parere di un chimico, le mie conoscenze di chimica sono limitate.
Per quanto riguarda il miglio avete scritto tutto su di esso, e concordo in pieno.
Dr. House- Forista junior
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