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Dott. Abram Hoffer: Vitamina C e Vitamina B3 contro il cancro

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Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:39

In questo periodo sto leggendo un libro scritto da questo dottore in collaborazione con Linus Pauling "Guarire il cancro" edito da macroedizioni.
Vengono presentati numerosi casi di cancro curati con la medicina ortomolecolare. Alla base di queste cure vi sono alti dosaggi di vitanina C e di vitamina B3.
Il Dott. Hoffer essendo uno psichiatra ha avuto modo di constatare una curioso rapporto inverso tra l'incidenza della schizofrenia ed il cancro. Pubblichero' le informazioni a tale proposito molto presto. Per il momento vi faccio parte di questo documento trovato in rete.

www.islandnet.com/~hoffer/
Hoffer's Home Page –Trattamento Ortomolecolare del Cancro
Questo è un sito WEB Canadese. Il suo contenuto è inteso solo per i residenti in
Canada
Introduzione
Tra il 1978 e marzo 1999 ho avuto circa 1040 pazienti affetti da cancro che venivano
da me per un consulto nutrizionale e psichiatrico. Questa non è più una combinazione
sorprendente come era allorché cominciai a praticare la psichiatria nel 1952.
Partecipai alla mia prima riunione annuale della Associazione Americana di
Psichiatria a Los Angeles nel 1952. Non incontrai lì alcun altro psichiatra con un
dottorato in biochimica. Da allora sono diventati attivi in questo campo parecchi
scienziati con la doppia laurea, ma di costoro molto pochi perseguono attivamente
questa particolare combinazione. La teoria e la prassi Ortomolecolare mettono
assieme le due specialità. Io ho conservato il mio interesse negli aspetti clinici e
biochimici della nutrizione combinando ciò con la mia preparazione in medicina e più
tardi in psichiatria. La guarigione del mio primo paziente nel 1960 da un cancro
bronchiogenico del polmone derivò dalla fusione di queste due discipline.
Intorno al 1960 il mio gruppo di ricerca nel Saskatchewan aveva scoperto la prima
sostanza che era chiaramente collegata alla schizofrenia. Non conoscendo la sua
struttura lo chiamammo il fattore malva finché fu più tardi identificato come
criptopirrolo. Controllammo migliaia di pazienti e trovammo che oltre il 75% di tutti i
pazienti schizofrenici espellevano questa sostanza nelle loro urine. Era anche presente
in circa il 25% di altri gruppi psichiatrici, in circa il 10% di pazienti fisicamente
malati e severamente stressati ed in circa il 5% di gente normale, ma costoro erano per
lo più parenti di primo grado di pazienti schizofrenici. Il fattore scompariva con la
guarigione dei pazienti indipendentemente dal tipo di trattamento. Era di particolare
interesse il fatto che su otto pazienti con il cancro al polmone questo fattore fosse
presente in 5.
Nel 1960 un professore in pensione, psicotico, fu ammesso nel nostro dipartimento
psichiatrico nell’Ospedale Universitario a Saskatoon. Aveva un carcinoma
bronchiogenico del polmone e quando divenne psicotico si concluse che aveva delle
metastasi al cervello. Fu trattato con le cure terminali, in attesa di morire in circa un
mese. Precedentemente era stato dimesso ed affidato alle cure della moglie e di una
infermiera, ma dopo alcune settimane dovette essere riammesso perché non potevano
far fronte al suo comportamento. Non appena scoprii che era nel nostro padiglione,
raccogliemmo la sua urina e la analizzammo per il fattore. Egli ne espelleva quantità
copiose che potevamo usare per identificare la sostanza. Consigliai quind i il suo
medico interno ad iniziare una terapia con 1 grammo di niacina dopo ogni pasto ed 1
grammo di acido ascorbico dopo ogni pasto. Allora sapevo che questa combinazione
di vitamine usate in megadosi era utile nel trattamento di ogni paziente con questo
fattore nell’urina indipendentemente dalla diagnosi. Fortunatamente per questo
paziente il medico accettò il mio consiglio (il paziente non era sotto la mia cura, ma io

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Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:40

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ero il Direttore della Ricerca Psichiatrica dell’Ospedale). Cominciò le due vitamine il
venerdì pomeriggio e diventò mentalmente normale entro il lunedì seguente.
Conoscevo questo paziente prima che si ammalasse perché avevo curato la moglie.
Dopo la sua guarigione gli consigliai di continuare a prendere le due vitamine. Nel
1960 la nostra unità di ricerca era l’unica in Canada, e forse nel mondo, dove erano
disponibili compresse da 500 mg di queste vitamine. Erano fatte apposta per noi. Se si
fossero usate compresse più piccole per tali grandi dosi avrebbero infastidito i nostri
pazienti perché contenevano molto eccipiente. Gli dissi che se ne avesse voluto
prendere una fornitura ogni mese gliela avrei fornita gratis. Questo significava che
avrei dovuto vederlo ogni mese e ciò mi dava l’opportunità di valutare il suo stato
psichiatrico. Non mi aspettavo che guarisse dal cancro. Sapeva della sua terribile
prognosi ed io non la contestai. Con mia sorpresa continuò a ritornare. Circa 12 mesi
dopo pranzai con il Direttore della Clinica del Cancro che seguiva il suo caso. Mi
disse che il tumore era sempre più invisibile ai raggi X fatti ogni 3 mesi e che ora non
c’era più. Visse per circa 30 mesi dopo essere stato diagnosticato come malato
terminale. Avevo sperato che dopo la sua morte fosse stata fatta l’autopsia
all’Ospedale dell’Università. Sfortunatamente morì in un altro ospedale e ne venni a
conscenza molti giorni dopo. Non morì di cancro.
Due anni dopo una donna che avevo curato per depressione molti anni prima mi
consultò di nuovo. Questa volta era depressa perché sua figlia di 16 anni aveva un
tumore di Ewings (un sarcoma molto maligno) in un braccio ed era stata messa in lista
di chirurgia per l’amputazione del braccio. Era il trattamento standard. Le raccontai
del paziente precedente e della sua guarigione e suggerii che, benché non ci fosse
alcuna prova che poteva essere di aiuto, non poteva fare male e poteva magari
migliorare le cose. La figlia acconsentì a prendere 1 grammo di niacinamide ed 1
grammo di acido ascorbico dopo ogni pasto. Il suo chirurgo fu d’accordo nel ritardare
l’operazione di un mese. Guarì e l’ultima volta che seppi di lei dalla sua famiglia era
sposata e conduceva una normale vita produttiva, con entrambe le braccia. Conclusi
che la vitamina B-3 era il componente più importante e che la vitamina C era di aiuto.
Nel Saskatchewan, sotto la mia direzione, facemmo i primi test in Psichiatria con
controllo a doppio cieco, completandone 6 entro il 1960. Pertanto ero consapevole
della potente influenza del placebo. Comunque allorché due pazienti terminali
guarirono con le vitamine divenne potentemente chiaro che c’era al lavoro qualcosa di
più che il placebo.
Non ebbi altri malati di cancro fino al 1977 dopo avere iniziato la mia attività nello
stato Victoria, BC. Nella British Columbia gli specialisti non accettano pazienti che
non siano stati inviati dal loro medico generico. Come psichiatra vedevo pazienti
inviati per problemi psichiatrici, ma nella maggior parte dei casi i medici referenti non
indicavano il perché dell’invio allo specialista ed io ero solito scoprirne la ragione
quando finalmente vedevo il paziente.
A.S. una donna anziana venne da me e quando domandai il perché mi rispose che
aveva un cancro alla testa del pancreas. Era divenuta gialla per l’ittero. Il suo chirurgo
aveva scoperto che aveva un grosso tumore alla testa del pancreas che occludeva il
dotto biliare. Ricucì prontamente, creò un by-pass e quando lei si riprese
dall’anestesia la avvertì che le rimanevano da 3 a 6 mesi di vita. Ella lavorava in una
libreria. Aveva letto il libro “Anatomia di una malattia” di Norman Cousins e pensava
3
che se lui aveva potuto prendere in sicurezza tanta vitamina C avrebbe potuto anche
lei e cominciò a prenderne 10 grammi al giorno. La volta successiva in cui consultò il

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Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:40

suo medico gli disse quello che stava facendo. Egli me la mandò poiché sapeva del
mio interesse per le megadosi di vitamine. Rividi il suo programma ed aumentai la
vitamina C a 40 grammi al giorno, cercando di raggiungere il livello sub- lassativo.
Ero solito da molti anni usare multi- nutrienti con i miei pazienti schizofrenici e poiché
non avevo idea di quale, se ce n’era una, di queste vitamine potesse aiutare ritenevo
che lei avrebbe avuto maggiori possibilità se avesse preso più di un nutriente.
Aggiunsi quindi vitamina B-3, selenio e zinco-solfato. Sei mesi dopo mi chiamò a
casa in grande eccitazione. Aveva appena fatto una TAC. Non era visibile alcun
tumore. La TAC fu ripetuta dal radiologo incredulo. Il suo dotto biliare originale si
era riaperto ed adesso ne aveva due. Rimase viva ed in buona salute fino alla morte, il
19 febbraio del 1999, circa 22 dopo che le fu pronosticata la morte.
Raramente i pazienti danno un grande contributo alla medicina per un loro interesse in
una malattia e per la loro volontà di provare approcci innovativi. La guarigione di
A.S. cambiò la mia carriera professionale e credo che darà un grande contributo al
trattamento complementare di tutti i malati di cancro. L’anno scorso in una riunione
pubblica la ringrazia pubblicamente quando discussi il suo caso di fronte ai “Vincitori
del Cancro”. Ella aggiunse che anche io avevo cambiato la sua vita. Ella ha cambiato
anche la vita di centinaia di pazienti ammalati di cancro che sono diventati vincitori e
non vittime.
Nel raccontare della sua guarigione agli amici, ai parenti ed ai clienti ella cambiò la
natura della mia pratica medica. Quel primo anno mi furono inviati altri cinque
pazienti. Il secondo caso era di un uomo con un sarcoma alla prostata che stava
invadendo l’osso pelvico. Era stato avvertito che non era disponib ile alcuna cura. Il
suo dottore me lo inviò e cominciai con lui un programma simile. Ma egli era in grado
di prendere circa 10 grammi di vitamina C al giorno. Domandai al suo medico se
poteva iniettargli 10 grammi di vitamina C due volte a settimana. Dopo sei mesi il
dottore voleva sapere quanto a lungo avrebbe avuto bisogno di ricevere la vitamina C.
Mi disse che il tumore era scomparso. Smise di fargli le iniezioni. Visse altri 9 anni e
morì ad 80 anni, ma non di cancro.
Altri pazienti mi erano inviati ogni anno. Dapprima per la maggior parte erano
pazienti che venivano spontaneamente e spesso ci voleva una notevole forza
persuasiva perché il paziente ottenesse la necessaria richiesta specialistica. Dopo aver
valutato il loro stato fisico e mentale ero solito parlare loro del regime terapeutico.
Spiegavo il programma in dettaglio descrivendo ciascun nutriente e perché pensavo
che potesse essere utile. Aggiungevo che non c’era garanzia che le vitamine potevano
essere d’aiuto, ma infondevo speranza descrivendo i casi che avevano avuto una
risposta spettacolare. Aggiungevo che il programma vitamine-minerali avrebbe ridotto
la tossicità del trattamento xenobiotico ed avrebbe aumentato l’efficacia del
programma xenobiotico. Se avessero avuto bisogno della chirur gia si sarebbero ripresi
più velocemnte. Se avessero avuto bisogno della chemioterapia il programma
l’avrebbe resa più tollerabile e meno dolorosa e se avessero avuto bisogno delle
radiazioni il programma avrebbe attenuato l’intensità degli effetti collaterali ed
aumentato l’efficacia delle radiazioni. Questi commenti erano basati sulla letteratura
che si stava sviluppando rapidamente. Il programma era progettato per assistere il
corpo nel controllare il cancro e non era un assalto diretto al tumore. L’assalto al
4
tumore era portato avanti dagli altri medici, incluso il medico di famiglia, i chirurghi,
il radiologo e gli oncologi. La diagnosi di cancro ed il trattamento xenobiotico
applicato era lasciato interamente al paziente ed agli altri dottori. Io non consigliavo
loro di fare o non fare altri trattamenti. Molto pochi non facevano terapie

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Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:41

xenobiotiche. Dopo avere descritto il programma ero solito proporre di vederli
un’altra volta a meno che non fossero molto depressi ed ansiosi, nel quale caso ero
solito vederli più spesso. Alcuni pazienti erano sotto la mia cura prima che avessero il
cancro e continuai a vederli. Quindi inviavo un rapporto a ciascun medico che aveva
fatto la richiesta. Dopo il secondo incontro erano rinviati alle cure dei loro medici.
Non avevo pianificato di seguire i casi, ma dopo vari anni quando avevo trattato circa
50 pazienti mi resi conto che i pazienti che avevano seguito il regime costantemente
per almeno due mesi vivevano molto più a lungo dei pazienti che non avevano
iniziato il programm o non lo avevano seguito per almeno due mesi.
Circa in quel tempo andai ad un Festshrift per il dott. Arthur Sackler a Wood Hole,
Mass. Ci eravamo incontrati nel 1951 quando stavo iniziando il mio programma di
ricerca. Egli e suo fratello esercitavano in mid-Manhatten. Erano probabilmente I
primi psichiatri ortomolecolari degli Stati Uniti. Trattavano i pazienti schizofrenici
iniettando loro l’istamina. Una volta tornato a casa ripetei i loro studi e trovai che le
loro osservazioni erano corrette. Di dodici pazienti sui quali provai la loro terapia otto
divennero normali. Il trattamento era difficile in quanto si doveva dare loro quantità
crescenti di istamina sotto-cutanea finché la loro pressione diastolica arrivava a 0. Era
impressionante vedere come si sentivano bene con una tale bassa pressione sanguigna.
I trattamenti erano giornalieri nei giorni della settimana finché la serie era completa.
Non continuai queste serie perché allora stavo usando megadosi di vitamina B-3 che
era più facile da somministrare e parimenti efficace. La “vampata” dovuta all’istamina
era identica alla “vampata” da niacina. A quella riunione il dott. Linus Pauling fece
una vigorosa ed accurata critica del tentativo della Mayo Clinic di ripetere gli studi da
lui fatti col dott. Ewan Cameron in Scozia. Il gruppo della Mayo affermava che aveva
esattamente ripetuto quegli studi ma era chiaro, leggendo il loro lavoro, che non era
così. Il dott. Pauling non aveva fatto obiezioni sui loro risultati negativi. Egli faceva
obiezioni sulla loro affermazione che le loro conclusioni, risultato di un differente
metodo di amministrare la vitamina C, erano usate per condannare i risultati suoi e di
Cameron. In altre parole nessuno scienziato può affermare di confermare o negare un
qualsiasi studio a meno che abbia ripetuto il lavoro originale come descritto dagli
autori originali.
La mattina seguente, dopo la colazione, visitai Linus Pauling che risiedeva nella
camera vicina alla mia. Allorché entrai era occupato con un calcolatore portatile. Mi
disse che stava lavorando sugli orbitali degli elettroni e mi disse che non li capiva
fintantoché non si faceva i conti da solo. Io gli dissi che sulla base dei miei 50 pazienti
ero arrivato alla conclusione che lui e Cameron avevano ragione, che la vitamina C in
grandi dosi migliorava proprio enormemente la riuscita del trattamento del cancro.
Linus mi domandò se intendevo pubblicare i dati. Replicai che non intendevo farlo.
Aggiunsi che secondo me non valeva la pena di provare a farlo perché sarebbe stato
impossibile entrare in un qualsiasi giornale medico, che non avrebbero accettato
nessun articolo che avesse trattato favorevolmente la terapia con megadosi di
vitamina. Il New England Journal of Medicine, che aveva pubblicato l’attacco da
parte della Mayo Clinic a Pauling, aveva rifiutato di pubblicare la sua replica. Linus
mi sollecitò a fare uno studio completo di follow up di ogni paziente che avevo
5
trattato. Ne fui lusingato ed accettai di farlo. Mi disse che avrebbe visto come fare per
pubblicare il materiale. Quando tuttavia tornai a casa decisi di non fare il follow up.
Avrebbe significato un enorme carico di lavoro. Pensavo che il dott. Pauling fosse
stato gentile con me. Due anni dopo ricevetti una lettera da Linus in cui diceva
schiettamente “Abram dove sta lo studio?”.Decisi che era stato serio in proposito. Da

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Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:42

allora avevo avuto 134 pazienti. Mi scusai e promisi di iniziare immediatamente il
follow up. Rintracciai ogni paziente e determinai se fossero ancora in vita, dove
fossero, e cosa era successo delle loro vite. Contattai i pazienti, le loro famiglie, i loro
dottori, le cliniche del cancro dove quasi tutti loro erano stati visitati e trattati. La
Clinica del Cancro in Victoria fece un buon lavoro di ricerca, diagnosi e trattamento
usando solo le terapie xenobiotiche.
Il dott. Pauling sviluppò un metodo elegante per determibnare la probabile riuscita del
trattamento usando coorti di pazienti che erano o non erano stati trattati. Dopo avere
completato il follow up inviai le storie dei casi, con la identificazione di ogni paziente
eliminato, e lo studio di follow up. Decidemmo di usare come unica variabile la
durata della vita. Questa partiva da quando mi avevano visto la prima volta e finiva
con la data della loro morte. C’è una crescente evidenza che questa dura misura di
successo è molto più utile che provare a decidere se il tumore è o non è leggermente
più piccolo. Quattro pazienti erano vissuti a lungo con tumori a lenta crescita. Fummo
d’accordo a pubblicare come co-autori. Suggerii che il primo articolo fosse firmato da
Pauling e Hoffer. Ciò a causa del fatto che era sua l’idea originale di usare megadosi
di vitamina C ed il lavoro fatto da me era di provare le sue conclusioni. Egli era molto
fermo sul fatto che non si doveva fare così e insistette che doveva comparire come
Hoffer e Pauling. Penso che egli riteneva che, essendo il clinico che aveva fatto il
lavoro di clinica, sarei dovuto essere l’autore di rilievo. Egli non era dottore in
medicina. Linus Pauling, secondo me, era il più brillante scienziato umanista mai
vissuto. Nel corso della sua vita oltre ai suoi due premi Nobel ebbe circa 40 fra lauree
ad Honorem, dottorati e lauree in scienze. Mi dispiace che non gli sia mai stata data
una laurea in Medicina Honoris Causa. Il suo contributo alla salute dell’umanità è
stato superiore a quella di molti medici. Scrivemmo l’articolo usando il suo metodo di
analisi dei dati ed il mio materiale clinico. Tuttavia i Proceedings della National
Academy of Sciences rifiutò l’articolo. Una delle critiche al nostro articolo risultò da
alcune voci, che avevano raggiunto il critico, per cui io avevo sollecitato i pazienti
perché si facessero visitare da me implicando che io avrei selezionato solo i pazienti
con la prognosi migliore. Al contrario io non avevo nulla a che fare con la selezione
ed avevo incluso ogni paziente che era stato inviato dal medico generico. Alla fine
pubblicammo nel Journal of Orthomolecular Medicine. Io ne sono l’editore e non
avrei potuto rifiutare di accettare il nostro lavoro. Quel lavoro originale fu ristampato
nel libro di Ewan Cameron e Linus Pauling “Cancro e Vitamina C”. Aggiornato ed
ampliato. Camino Books Inc. P.O. Box 59026, Philadelphia, PA 19102, 1992.
L’appendice IX è appunto questo rapporto.
Cominciammo a scrivere un libro. La mia casistica cresceva molto velocemente e
pubblicai un secondo articolo col dott. Pauling e molti altri in seguito da solo.
Finimmo la maggior parte del libro con l’eccezione del molto dettagliato materiale
clinico ma non riuscimmo a trovare un editore negli Stati Uniti disposto a
pubblicarlo. L’argomento era ancora troppo controverso. Trovai un editore canadese,
Quarry Press, Kingston, ONT. Alcuni mesi fa gli ho inviato il manoscritto completo.
Esso contiene tutto il materiale originale scritto dal dott. Pauling che trattava ciascun
6
tipo di cancro ed una presentazione dei miei dati basati su circa 800 pazienti.
Concludemmo, nel nostro manoscritto, che il trattamento ottimale del cancro oggi è
una combinazione di terapia xenobiotica e di terapia ortomolecolare e che il
trattamento deve iniziare il più presto possibile. Il libro sarà pronto nel giro di un
anno. Di seguito le refernze più recenti.
Hoffer A & Pauling L: Hardin Jones analisi biostatistica di dati di mortalità per coorti

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Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:42

di pazienti di cancro con una larga frazione sopravvissuta al termine dello studio ed
una comparazione dei dati di sopravvivenza di pazienti di cancro che assumono
regolarmente per bocca larghe dosi di vitamina C ed altri nutrienti rispetto a pazienti
in condizioni simili che non assumono quelle dosi.. J Orthomolecular Medicine 5:143-
154, 1990. Reprinted in, Cancer and Vitamin C, Updated and Expanded E Cameron
and L Pauling, Camino Books, Inc. P.O. Box 59026, Phil. PA, 19102, 1993.
Hoffer A & Pauling L: Hardin Jones analisi biostatistica di dati di mortalità per un
secondo insieme di coorti di pazienti di cancro con una larga frazione sopravvissuta al
termine dello studio ed una comparazione dei dati di sopravvivenza di pazienti di
cancro che assumono regolarmente per bocca larghe dosi di vitamina C ed altri
nutrienti rispetto a pazienti in condizioni simili che non assumono quelle dosi. J of
Orthomolecular Medicine, 8:1547-167, 1993.
Hoffer A: Orthomolecular Oncology. In, Adjuvant Nutrition in Cancer Treatment, Ed.
P Quillin & RM Williams. 1992 Symposium Proceedings, Sponsored by Cancer
Treatment Research Foundation and American College of Nutrition. Cancer
Treatment Research Foundation, 3455 Salt Creek Lane, Suite 200, Arlington Heights,
IL 60005-1090, 331-362, 1994.
Hoffer,A. Orthomolecular Treatment of Cancer. In Nutrients in Cancer Prevention
and Treatment. Ed. Prasad,KN, Santamaria,L & Williams RM. Pages 373-391, 1995,
Humana Press, Totowa, New Jersey.
Guarigione di un paziente affetto da Linfoma. Townsend Letter for Doctors and
Patients. #160 , 50-51, 1996
Un nuovo libro appena uscito di Burton Goldberg, edito da W.John Diamond, W.Lee
Cowden con Burton Goldberg, “Alternative Medicine Definitive Guide to Cancer”.
Future Medicine Publishing, Inc. Tiburon, California.1997. In questo prezioso libro
37 medici, me incluso, descrivono i metodi alternativi da essi usati con le descrizioni
cliniche di alcuni dei risultati ottenuti. Io preferisco il termine complementare ad
alternativo e mi aspetto che presto tutta la medicina diverrà complementare e che I
medici che usano solo metodi xenobiotici diventeranno l’eccezione.
Rivista dei rapporti precedenti e sommario presente
L’uso di larghe dosi di nutrienti per il trattamento del cancro non è ancora entrato nel
filone principale della medicina, nelle Università, nei giornali medici o nelle corsie,
sale e corridoi degli ospedali. Ma sta iniziando ad avvenire, soprattutto per merito
della persistenza e dedizione del prof. Linus Pauling. Ha avuto bisogno di tribune in
cui esporre i suoi punti di vista e gli sono state fornite da medici ed altre persone
interessate. La Fondazione Canadese per la Schizofrenia fu onorata di ospitare Linus
Pauling in tre distinte occasioni, a Toronto ed a Vancouver. Più o meno nello stesso
tempo l’Istutito Nazionale per il Cancro (National Cancer Institute) tenne una riunione
nel settembre del 1990. Non si trattava di una riunione sulla clinica. Nessuno presentò
dati clinici che mostrassero cosa potrebbero fare i nutrienti. All’incontro il dott. Linus
Pauling e due associati mostrarono le loro scoperte. Il dott. Pauling commentò a
7
quella riunione “E’ molto interessante essere qui perché per qualcosa come dieci anni
o giù di lì avete rifiutato ogni mia richiesta per borse di studio di ricerca sulla
vitamina C”. I Proceedings, Accademia Nazionale delle Scienze (National Academy
of Sciences, USA), si sono rifiutati di pubblicare ogni articolo clinico con autore
Linus Pauling. Il primo articolo, di Hoffer e Pauling fu rifiutato.
Il 10-12 maggio (1991) Jay Patrick, Presidente della Alacer Corporation, ospitò una
riunione- il Secondo Congresso Mondiale sulla vitamina C ed il sistema immunitario-,
a San Diego, Bahia Resort Hotel. Egli aveva ospitato il Primo Congresso Mondiale

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Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:43

sulla vitamina C nel 1978 a Palm Springs. Quello fu indirizzato dal dott. Szent
Gyorgyi che vinse il premio Nobel per il suo lavoro sulla vitamina C e la sua
mediazione sul metabolismo, dal dott. Linus Pauling e dal dott. Fred Klenner, il primo
medico che usò megadosi di vitamina C. Il Secondo Congresso Mondiale radunò un
ragguardevole gruppo di ricercatori e clinici delle vitamine incluso il dott. E.
Cheraskin, il dott. C.A.B. Clemetson, il dott. E. Ginter, il dott. Priestly ed altri. I loro
lavori furono pubblicati sul Giornale di Medicina Ortomolecolare (Journal of
Orthomolecular Medicine), Volume 6, 1991. Anche io presentai un rapporto sulle
procedure cliniche che seguivo allora nel trattamento con la vitamina C dei pazienti di
cancro in fase terminale. Il dott. Linus Pauiling prsentò una eccellente descrizione
della sua ricerca sulla vitamina C ed il cancro ma la sua presentazione non fu
pubblicata. Il dott. Pauling era un oratore eccellente, molto onesto e molto schietto. La
citazione che segue tratta dal suo articolo trasmetterà un po’ del sapore delle sue
presentazioni. “Quando Irwing Stone mi scrisse nel 1965, dopo avermi sentito in una
conferenza in cui dicevo che mi sarebbe piaciuto vivere altri 25 anni per avere il
piacere di leggere delle nuove scoperte sulla natura del mondo che senza dubbio
sarebbero state fatte dagli scienziati durante i 25 anni, mi disse che se avessi preso 3
grammi al giorno di Vitamina C, sarei forse vissuto non solo per 25 anni ma perfino
50 anni. Questo avvenne quando aumentai la mia assunzione di ascorbato 50 volte
fino ai 3000 milligrammi al giorno, quindi più tardi 100 volte, 6000, quindi 200 volte,
quindi 300 volte ed ancora non sono sicuro su quale sia l’assunzione ottima. C’è una
ragione pratica per cui mi fermai a 300 volte, a 18 grammi. Bene, penso che sia
abbastanza importante. Ho letto di una dichiarazione di medici che dovrebbero dire ai
loro pazienti di non preoccuparsi dell’essere costipati. Io penso che dovrebbero essere
preoccupati di essere costipati, è piuttosto dannoso trasportare materiali tossici di
scarto in giro per un periodo lungo di tempo e senza necessità. Così fu Irwing Stone
che attirò il mio interesse sulla Vitamina C e fu quella canaglia di Victor Herbert il
responsabile del fatto che ho cominciato a scrivere libri sulle vitamine. Pertanto l’altro
giorno ho avuto un libro publicato dalla National Academy of Sciences sul controllo
delle malattie. Non dice praticamente niente riguardo alle vitamine ed alla loro utilità
ma dice qualche cosa riguardo i comuni raffreddori. Una dichiarazione per cui sono
stati effettuati 16 test controllati e ciascuno ha mostrato che la Vitamina C non ha
valore nel controllo del raffreddore comune, nella prevenzione o controllo del
raffreddore comune. Non hanno dato retta, ma sono sicuro che si tratta dei 16 test
controllati che io discuto nei miei libri, dove fornisco l’ammontare della riduzione in
malattia. Ognuno di questi mostra che la Vitamina C ha valore e non che non ha
valore. Ciò forse è un travisamento minore. Un paio di anni fa ricevetti due o tre
lettere di persone che mi avevano inviato ritagli da una rivista. Una di queste diceva
che aveva smesso di prendere la Vitamina C a causa delle affermazioni della rivista.
Era una citazione di un professore di Medicina della Scuola di Medicina della
Università di Yale.La rivista aveva menzionato che, durante un discorso alla Scuola
8
di Medicina della Università di Yale, tre o quattro settimane fa, aveva affermato che
non si dovrebbe prendere nemmeno fino ad 1 grammo di Vitamina C al giorno perché
danneggerebbe il fegato. Così gli scrissi e gli dissi chre avevo letto la letteratura sulla
Vitamina C al massimo che potevo, che ci sono un paio di migliaia di nuovi articoli
pubblicati ogni anno sulla Vitamina C, ma che ho perso qualche cosa. Sarebbe così
gentile di inviarmi il riferimento al lavoro fatto riguardo al danno recato al fegato?
Bene, era un gentiluomo, cosa che vi aspettereste per la Yale Medical School, e
spesso quando scrivo lettere simili non ottengo risposta dagli interlocutori. Egli mi

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Dott. Abram Hoffer: Vitamina C e Vitamina B3 contro il cancro Empty Re: Dott. Abram Hoffer: Vitamina C e Vitamina B3 contro il cancro

Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:43

rispose dicendo che “oh, è stato un errore”. Così finì la cosa. Finora, per quel che ne
so, non ha scritto alla rivista per dire che era un errore, ma me lo disse proprio. Ci
sono molti errori di questo genere riguardo le vitamine che forse talvolta travisano i
fatti intenzionalmente. Per alcuni forse c’è una ragione economica o finanziaria per
cui c’è tanta opposizione nello establishment medico contro il miglioramento della
vostra salute con l’assunzione di vitamine.”
Il primo simposio che incluse scienziati medici e sperimentali fu uno dei primi con
questo mix di dati clinici e pre-clinici. Non ci fu una grande presenza ma la qualità
sopperì alla quantità. Lì incontrai il dott. Patrick Quillin, Vice presidente della
Nutrizione, Centri Americani di Trattamento del Cancro. Stava pensando di
organizzare una conferenza per considerare il collegamento tra nutrizione e cancro.
Pensavo che fosse una idea eccellente e lo incoraggiai ad agire. Il primo simposio fu
tenuto a Tulsa, Oklahoma, 6-8 novembre 1992. Il titolo della conferenza era “Aiuto
della Nutrizione nel Trattamento del Cancro”. Oltre 300 medici ed altre persone
furono presenti. Parteciparono sette Università e più di 6 istituti per il cancro.
L’ultima mezza giornata del simposio fu occupata dagli studi clinici, incluso il mio
rapporto ed un rapporto del prof. Rudy Falk, della Scuola Medica dell’Università di
Toronto. Fu questa la prima riunione dove sia i medici dell’accademia sia i medici
ortomolecolari si incontravano in uno scambio di informazioni amichevole ed
interessante. La conferenza era co-sponsorizzata dalla Fondazione per la Ricerca del
Trattamento del Cancro e dal Collegio Americano della Nutrizione e pubblicato come
proceedings.
Nella mia presentazione alla conferenza di Tulsa descrissi come fui coinvolto nel
trattamento dei pazienti malati di cancro. I miei dati preliminari mostravano che
l’aggiunta di Vitamina C in mega dosi migliorava sostanzialmente la riuscita del
trattamento. Descrissi queste scoperte a Linus Pauling. Egli mi sollecitò a fare un
accurato follow up di ogni paziente che visitavo e si offrì di analizzare i dati del
follow up usando il metodo che aveva sviluppato. Nei nostri due studi recenti, Hoffer
e Pauling concludevano che l’aggiunta di Vitamina C migliorava la riuscita del
trattamento del cancro significativamente e sostanzialmente. Nel primo studio 134
pazienti visti tra agosto 1977 e marzo 1988 furono sguiti fino a fine dicembre del
1989. Concludemmo che il trattamento ortomolecolare usato con i cancri femminili
aveva migliorato l’attesa di vita di circa 20 volte comparato ai nostri controlli non
casuali e 12 volte per gli altri cancri. Nel nostro secondo articolo una seconda coorte
di 170 pazienti visti tra aprile 1988 fino alla fine di dicembre 1989 fu seguita fino alla
fine di dicembre 1992. Questi risultati erano all’incirca uguali a quelli che avevamo
pubblicati prima. Concludemmo che mentre la sola Vitamina C portava a circa il 10%
di eccellenti risposte, l’aggiunta di altri nutrienti le aumentava a circa il 40%.
9
Il trattamento ortomolecolare migliora la qualità della vita. Riduce inoltre gli effetti
collaterali della radiazione e della chemioterapia. Il programma è gradevole al palato.
I soli pazienti che non potevano seguirlo erano coloro che stavano facendo la
chemioterapia e soffrivano di nausea e vomito o i pazienti che non potevano
inghiottire a causa di lesioni della gola. La terapia ortomolecolare fornisce un passo
avanti nella battaglia contro il cancro e deve essere esplorata nella sua totalità. Non ci
può essere alcuna ragione logica oggi per cui la maggior parte dei fondi di ricerca
debbano andare solo verso l’esame di più chemioterapia e di più modi di irradiare. Ci
deve essere una maggiore espansione verso l’uso della terapia ortomolecolare per
individuarne le variabili e per determinare come migliorare la riuscita terapeutica del

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Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:44

Hoffer A: Orthomolecular Medicine for Physicians. Keats Publising, New Canaan,
CT, 1989.
Pauling,L: Biostatistical analysis of mortality data for cohorts of cancer patients.
Proceedings National Academy Sciences, USA 86:3466-3488,1989.
Pauling, L and Herman, Z: Criteria for the validity of clinical trials of treatments of
cohorts of cancer patients based on the Hardin Jones principle. Proceedings National
Academy Science, USA 86:6835-6837,1989.
Nutrizione Anti Cancro
Si usano un gran numero di diete speciali, che vanno dal digiuno (solo acqua) a quelle
con sole spremute a quelle a basso contenuto di grassi a quelle prive di zucchero.
Ognuna di queste diete speciali hanno propugnatori che ritengono che esse sono molto
utili e pazienti che ne hanno tratto giovamento, ma nessuno ha mai fatto un
esperimento per comparare tutte le diete per determinare la migliore. Forse non ci sarà
mai “la migliore”. A causa dell’individualità delle persone potrebbe venir fuori che
ogni persona dovrà determinare quale è la prpria dieta migliore. Nel mio libro
“Hoffer’s Laws of Natural Nutrition”, (Le leggi di Hoffer sulla Nutrizione Naturale)
Quarry Press,P.O.Box 1061, Kingston, Ontario K7L 4Y5, quasi tutte le diete usate dai
terapeuti alternativi sono scarse in proteine animali, molte più vegetariane, con enfasi
sui vegetali ricchi in bioflavonoidi e frutta. Io suggerisco ai miei pazienti di seguire tre
regole (1) Eliminare tutto il cibo-spazzatura, cioè cibo contenente un qualsiasi
zucchero semplice aggiunto come zucchero da tavola o glucosio come nello sciroppo
di mais. Questa regola semplice, comprensibile perfino dai bambini, eliminerà circa il
90% degli additivi comunemente aggiunti ai cibi confezionati. (2) Per ridurre i livelli
di grasso credo che i prodotti caseari siano i principali furfanti. Quasi tutti gli studi
hanno internazionalmente dimostrato che i paesi con minore assunzione di grasso
hanno minore incidenza di cancro, particolarmente cancro al seno. Il latte è molto
ricco di estrogeni provenienti dalla mucca e di fitoestrogeni provenienti dall’erba che
mangia. (3) Eliminare tutti i cibi per cui si sa di essere allergici. Queste regole
permettono una dieta variata, gradevole e interessante.
Supplementi di Vitamine
10
Nessuno dovrebbe prendere alcun supplemento finché non è familiare con le sue
proprietà e su come usarlo. E’ sempre consigliabile lavorare con un medico ben
informato. Ma se non si riesce a trovare alcun medico o nutrizionista ortomolecolare
bisognerebbe procedere per proprio conto usando l’informazione che ora è facilmente
disponibile sulla nutrizione e sugli integratori vitaminici. Bisognerebbe avvertire il
proprio medico su quello che si fa e su quali integratori si stanno usando. Elencando
le vitamine e l’ampiezza delle dosi non sto suggerendo che ognuno ha bisogno di
prenderle tutte. Questa è una questione individuale basata sulle discussioni con i
propri medici. I supplementi vitaminici e minerali sono compatibili con le cure
mediche e con la dieta.
Vitamina C. Le dosi totali variano tra 3 e 40 grammi al giorno divise in tre dosi. Se la
dose è troppo alta non sarà assorbita dall’intestino, vi resterà e funzionerà da lassativo
causando feci morbide e gas. E’ un buon lassativo. La dose migliore non agisce da
lassativo. Le forme della vitamina C includono l’acido ascorbico puro (ascorbato
d’idrogeno) ed i sali minerali come l’ascorbato di sodio (di gusto leggermente salato),
l’ascorbato di calcio (leggermente amaro) ed altri sali spesso trovati in combinazioni
degli ascorbati minerali. Per grandi dosi è meglio usarlo come polvere da sciogliere in
acqua o in un succo di frutta. Non usare polveri o cristalli di vitamina C commerciale,
usate le qualità che potete trovare nei drugstore o nei negozi di cibi per la salute.

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Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:44

Contrariamente alle false voci fatte circolare da alcuni critici ostili all’uso di megadosi
di vitamine essa non causa calcoli renali, non causa l’anemia perniciosa, non causa la
sterilità. Una ipotesi recente in una lettera a Nature, pubblicato in Inghilterra,
concludeva che più di 500 milligrammi di vitamina C al giorno potrebbe causare
danni al DNA. Ciò era basato su uno di 20 possibli markers che potevano essere usati
che non mostravano alcun danno ed un 21esimo marker che è seriamente in
discussione. Alcuni scienziati esperti in questo campo hanno criticato le conclusioni.
Il mio unico commento è che se avessero ragione perché i miei pazienti che assumono
grandi dosi di vitamina C vivrebbero così tanto di più?
Vitamina B-3. Ne esistono due forme. La niacina riduce il colesterolo, aumenta le
lipoproteine ad alta densità del colesterolo e riduce i danni delle malattie cardiache,
ma causa “vampate” quando si prende le prime volte. La reazione delle vampate se ne
va col tempo e in molti casi se ne va o si riduce molto in poche settimane. La
Niacinamide, l’altra forma, non ha effetto sui grassi del sangue (lipidi) ma non è un
vasodilatatore. Ci sono state 7 conferenze internazionali sul tema della niacina ed il
cancro. Questa vitamina è un componente essenziale dei sistemi enzimatici che
riparano le molecole di DNA danneggiate. La dose va dai 100 milligrammi ai 1000
milligrammi 3 volte al giorno. Parecchi studi fatti a Detroit hanno trovato che la
percentuale di risposta di cancri intorno alla testa ed al collo era del 10% a seguito
della sola radiazione ma aumentava all’80% quando si davano ai pazienti grandi dosi
di niacinamide. Molto raramente la niacina può causare itterizia ostrut tiva che se ne
va quando si interrompe la niacina. Per i dettagli vedere il mio libro “Medicina
Ortomolecolare per i medici”.
Vitamina E (d alfa tocoferolo succinato). Questa forma solubile in acqua ha la più
grande efficacia nel controllo della crescita delle cellule cancerose in vitro ed è quella
che io raccomando di usare. La dose va dalle 400 alle 1200 Unità Internazionali
(milligrammi) al giorno. La vitamina E, solubile nel grasso, è il maggiore
11
antiossidante del corpo e gioca un ruolo nella riduzione della concentrazione dei
radicali liberi che si pensa siano implicati nel sorgere del cancro. Diminuisce anche il
rischio di malattie cardiache, così confermando ciò che fu scoperto oltre 50 anni fa in
Ontario dai dottori Wilfrid ed Evan Shute.
Carotenoidi. Parecchie persone hanno saputo del beta carotene ma questo è solo uno
fra i tanti carotenoidi che si trovano nelle verdure colorate e nei frutti come carote,
rape, pomodori e nella verdura. E’ molto evidente che questi carotenoidi misti così
come si trovano in questi cibi ridurranno l’incidenza del cancro ma c’è una
controversia riguardo l’efficacia del puro beta carotene. C’è ancora un vigoroso
dibattito al riguardo. Io preferisco succo di carota al betacarotene. Generalmente è
meglio avere una grande varietà di questi fattori naturali anticancro. Il beta carotene è
molto sicuro. L’unica questione è se è la forma migliore. Solo una piccola parte è
convertita in vitamina A.
Acido folico. Molti studi hanno trovato che questa importante vitamina ha proprietà
anticancro, per il cancro alla cervice ed al polmone nei fumatori. Questo non significa
che fumare è senza rischi. Significa invece che i fumatori dovrebbero prenderlo ed
iniziare immediatamente la loro lotta per smettere di fumare. Le donne dovrebbero
prenderne grandi dosi per prevenire disturbi al tubo neurale come la spina bifida.. Il
governo degli Stati Uniti sta pianificando di aggiungerlo alla farina. Il Canada ci sta
ancora pensando su. La dose va da 1 a 30 milligrammi al giorno. Può essere preso
solo su ricetta medica.
Coenzima Q10. Il dott. Karl Folkers ha scoperto questa sostanza, chiamata anche

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Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:45

ubiquinone; verso la fine della sua lunga e meritoria carriera rimpianse di non averla
chiamata vitamina. E’ una strana vitamina dal momento che i giovani sono capaci di
produrne abbastanza a partire dagli ubiquinoni inferiori come Q6 o Q8 mentre gli
anziani ed i malati non ne producono a sufficienza. Pertanto esso diviene una vitamina
in là con la vita e quando ci si ammala. Alcuni studi clinici hanno mostrato che in
grandi dosi ha proprietà anticancro, specialmente per il cancro al seno. La dosi vanno
da 300 a 600 milligrammi al giorno.
Supplementi minerali
Selenio. La presenza o assenza di questo elemento in tracce ha un legame chiarissimo
con la presenza del cancro. La gente che vive su terreni ricchi in selenio ha una
minore incidenza di cancro. Io raccomando tra i 200 ed i 100 microgrammi al giorno.
Uno dei miei pazienti ne prendeva 2000 senza effetti collaterali.
Calcio e magnesio. Prenderli è generalmente molto utile per mantenere i livelli di
calcio nelle ossa e nel sangue. Sono risultati di aiuto nei casi di cancro intestinale. Le
donne ne dovrebbero prendere 1500 milligrammi al giorno dal cibo e dagli integratori
e la metà di magnesio. Ci sono varie forme disponibili di questi minerali.
Normalmente una persona assorbirà dal 25 al 50% di calcio.
Zinco e rame. C’è un reciproco collegamento tra questi due. Se i livelli di zinco nel
sangue sono troppo alti allora i livelli di rame saranno troppo bassi. Dal momento che
lo zinco può ridurre una prostata ingrossata e può aiutare nel trattamento di questo
12
cancro lo uso di routine. Per di più la gente in Victoria tende ad avere bassi livelli di
zinco perché l’acqua è dolce e dissolve più facilmente il rame delle tubature.
Altre sostanze che si trovano nelle piante.
Per il trattamento del cancro si usano un gran numero di queste preparazioni. Esse
includono bioflavonoidi, preparazioni dai semi di soia e dai funghi. Si usano anche i
vaccini. Il vaccino di Coley risale ad oltre 100 anni fa. Non ne discuterò né discuterò
di altri trattamenti come il 714-X, l’Ukrain, l’Iscador, La Cartilagine, la Carnivora,
L’Amigdala (Laetrile), l’Esiac, e varie erbe. Queste preparazioni sono descritte nel
libro di Diamond, Cowden e Goldberg.
La maggior parte degli speakers della 26esima Conferenza Annuale Internazionale
sulla Medicina Nutrizionale Oggi, aprile 1997 a Toronto, discusse vari argomnti che
si occupano dei principi e della pratica della medicina ortomolecolare. Il dott. Somone
parlò del “Cancro al seno: Modifiche Nutrizionale e di Stile di vita per Incrementare
la Cura Oncologica”. Il dott. Somone è molto noto per le sue ricerche sul trattamento
complementare del cancro. E’ un internista, un oncologo, un immunologo e radio
oncologo ed ha pubblicato molti libri di valore incluso “Cancro e Nutrizione” e “Un
programma in 10 punti per Ridurre il Rischio di Contrarre il Cancro”. Una nutrizione
ottimale, l’evitare le sostanze tossiche nel cibo e nell’acqua ed altri cambiamenti nello
stile di vita ridurranno materialmente il rischio di sviluppare un cancro.
Ecco il suo programma in 10 punti:
1. Nutrizione: calorie leggermente al di sotto della media per mantenere un peso
giusto sotto la media.
2. Evitare di fumare.
3. Evitare l’alcol (è consentito un drink a settimana).
4. Evitare le radiazioni. Sottoporsi ai raggi X solo se necessario ed evitare
l’eccessiva esposizione al sole.
5. Mantenere l’ambiente, l’aria, l’acqua ed il posto di lavoro puliti.
6. Evitare la promiscuità, gli ormoni ed ogni farmaco non necessario.
7. Imparare a riconoscere i primi segni di avvertimento, come un nodulo al seno.

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Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:45

8. Fare esercizio e rilassarsi regolarmente.
9. Fare un controllo ogni anno.
10. Leggere il suo libro per un auto-test sui fattori di rischio e sui sintomi che
possono indicare un cancro o una malattia cardiaca. Vedere il rapporto di
Esteve, J. Ed altri “Dieta e Cancri della Laringe e della Ipofaringe: lo studio
IARC multicentro nell’Europa sud-occidentale”, in “Cancer Causes and
Control, 7, 240-252, 1996.
Questi 10 punti dovrebbero anche essere parte di ogni programma di trattamento. La
differenza principale è che durante il trattamento il primo punto diviene perfino più
importante e le dosi degli integratori sono molto più grandi. Più una persona è malata
più i nutrienti sono necessari in dosi ottimali per aiutare i meccanismi di riparazione
del corpo. Il trattamento deve inziare non appena si sospetta o è fatta la diagnosi e
dovrebbe essere fatto insieme con ogni altro trattamento raccomandato dagli oncologi
e dagli specialisti del cancro. Alla fine tutti gli specialisti del cancro useranno queste
tecniche ortomolecolari. Bisogna continuare con gli integratori mentre si è sottoposti
alla chemioterapia o alle radiazioni. Gli studi hanno dimostrato che questi integratori
13
esaltano l’effetto tossico del trattamneto sulla lesione e riducono gli effetti tossici sul
corpo. I pazienti non soffrono più degli effetti collaterali e guariscono molto prima
una volta che la serie di trattamenti è completata. Essi esaltano la qualità della vita
durante e dopo il trattamento.
A Saskatoon, in Saskatchewan dove ho fatto la ricerca che mi aiutò a guidarmi verso
l’oncologia ortomolecolare, Tyrell Dueck, di anni 13, era costretto a sottoporsi alla
chemioterapia per un sarcoma osteogenico alla gamba e quindi alla amputazione della
gamba. Né Tyrell né i suoi genitori volevano che fosse sottoposto a questo trattamento
ed invece, avendo già avuto due sessioni di chemioterapia, Tyrell voleva avere un
trattamento alternativo in una clinica fuori del Canada. Il problema era che Tyrell non
era un adulto. Se lo fosse stato, non ci sarebbe stato problema e nessuno avrebbe
potuto costringerlo a subire un trattamento che egli non voleva. Il suo pediatra
oncologo attestò che il cancro avrebbe potuto diffondersi e che se non si fosse iniziata
presto la chemioterapia le opzioni chirurgiche sarebbero state limitate. Egli aggiunse
che avrebbe accettato i desideri di Tyrell se fosse stato certo che Tyrell aveva avuto
tutta la informazio ne disponibile. Tre professionisti, di cui uno psichiatra, accertarono
che Tyrell era in condizioni di prendere una tale decisione. Il giudice sentenziò che,
comunque, Tyrell era stato influenzato oltre misura dai suoi genitori e che non gli era
stata fornita l’informazione necessaria.
Le parole chiave sono “informazione necessaria” così che tutti i requisiti legali per il
consenso informato erano soddisfatti. Sarei sorpreso se Tyrell non fosse stato
informato di quello che gli sarebbe potuto accadere con o senza il trattamento
standard. La prospettiva per questa lesione è sconfortante e perfino l’amputazione
della gamba non può assicurare che altri arti non dovranno venire amputati in futuro.
Penso che Tyrell fu informato riguardo ai possibili benefici ed anche riguardo ai rischi
di un trattamento alternativo. La maggior parte dei pazienti studiano le loro opzioni
con molta cura prima di prendere queste decisioni molto gravi. Tuttavia sono convinto
che il pediatra oncologo, il giudice ed il dipartimento governativo che ordinarono il
trattamento contro la volontà di Tyrell erano i peggio informati. Il trattamento con alte
dosi di acido ascorbico o per bocca o per vena o in entrambi i modi non implica rischi
e fornisce vantaggi sostanziali rispetto alla chemioterapia ed alla chirurgia usate come
unici trattamenti. Tra il 1980 ed il 1995 quattro pazienti con il sarcoma seguirono il
mio protocollo di trattamento (una combinazione di trattamento ortodosso ed

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Messaggio Da klodia Mar 10 Mar 2009 - 19:46

ortomolecolare). Il primo, visitato a Victoria, aveva un sarcoma prostatico che
invadeva le ossa pubiche. La clinica del cancro non poteva trattarlo e fu dichiarato
intrattabile. Egli rispose al regime e morì 9 anni più tardi all’età di 80 anni senza
cancro. Uno è vivo dopo 10 anni. Un altro è ancora vivo dopo 5 anni. L’ultimo, un
liposarcoma addominale, morì il sesto anno. Includendo il primo giovane paziente che
ho visto nel 1962 e che stava ancora bene parecchi anni fa, 5 o 6 risposero al solo
regime vitaminico oppure alla combinazione dei trattamenti.
Ritengo che ci sia una incomprensione in entrambe le parti di questa discussione. Non
c’è un motivo al mondo per cui un qualsiasi oncologo non dovrebbe consentire un
trattamento vitaminico in combinazione con la chemioterapia. Questo esalterebbe
l’effetto terapeutico della chemioterapia e ridurrebbe la sua tossicità. Potrebbe avere
salvato la gamba e la vita del ragazzo. Egli morì poco dopo il suo ritorno a casa.
D’altra parte, se l’oncologo fosse stato più aperto, Tyrell avrebbe potuto convenire su
più chemioterapia se fosse stato rassicurato sull’assunzione di vitamine per bocca o
14
per via intravenosa. C’erano medici a Saskatoon desiderosi di usare il trattamento
ortomolecolare. Più conoscenza e più buon senso avrebbero potuto evitare questo
terribile dilemma imposto a Tyrell e in minor grado sui medici che consigliarono
Tyrell e la sua famiglia. La famiglia si appellò alle decisioni della corte superiore e la
chemioterapia imposta fu sospesa. 20 marzo 1999.
La conclusione finale è che hanno tutti perso. Tyrell ebbe metastasi ai polmoni e non
fu più curabile nella clinica del cancro. Non obbiettarono più a che Tyrell ricevesse la
terapia vitaminica. Egli se ne andò in Messico. Tyrell pure, per ottenere un
trattamento ortomolecolare, perse dei mesi che possono ave re eliminato la sua
possibilità di guarigione. Il tribunale ha perso perché la decisione fu ripugnante ed
avrebbe generato una enorme controversia. 26 dicembre 1999.
A. Hoffer, dottore in medicina FRCP (C)

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Messaggio Da grazia Mar 10 Mar 2009 - 19:51

grazie Klodia per aver postato questo estratto dal libro che stai leggendo... repetita juvant...rinnova in noi la speranza di essere sulla buona strada, ribadire argomenti che spesso i nostri medici curanti non prendono assolutamente in considerazione... quando non deridono addirittura Rolling Eyes
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Messaggio Da XENA Mar 10 Mar 2009 - 19:55

grazie Klodia nteressantissimo il connubio vit c e vit b contro la cura di certi tumori,ne ho letto la metà del tuo post,stasera finsco di visionarlo : è davvero un'informazione inedita per me e credo per tutti in questo forum.
grazie 1000 pollice alto
XENA
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Messaggio Da Ospite Mar 10 Mar 2009 - 20:02

Grazie Klodia , anche se non son riuscito a leggere tutto (testa al muro ) mi fido ciecamente di Grazia , Xena e di TE .... Wink sarà sicuramente un documento interessante .

Ciao

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Messaggio Da LUNA Mar 10 Mar 2009 - 20:27

Grazie Klodia è interessante davvero!
ciaoooooo sunny
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Messaggio Da VITA Mar 10 Mar 2009 - 22:00

grazie klodia, molto interessante e un bel lavoro fatto per tutti noi
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