Il farmaco funziona? Allora paga lo Stato
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Il farmaco funziona? Allora paga lo Stato
se non raggiunge gli obiettivi la causa farmaceutica non ha diritto a rimborsi
Il farmaco funziona? Allora paga lo Stato
Il meccanismo del «payment by result» riconosciuto a due medicine contro la degenerazione maculare senile
La terapia funziona? Allora paga il Servizio Sanitario. Non funziona? Allora l'industria che produce il farmaco si accolla il costo della medicina. Il meccanismo si chiama «payment by results» (pagamento in base al risultato) ed è stato da poco approvato per due farmaci «biologici» attivi sulla degenerazione maculare senile. Si tratta di anticorpi monoclonali (Ranibizumab e Pegaptanib) anti-angiogenetici, che inibiscono cioè la produzione di nuovi vasi all'interno dell'occhio. Il problema di questi farmaci, però, come del resto della maggior parte dei cosiddetti «biologici» (o «biotecnologici» è il loro alto costo. Per questo motivo è stata trovata questa formula, che attraverso opportune verifiche, permette allo Stato di accollarsi il costo della terapia solo nel caso abbia conseguito i risultati attesi.
GIÀ USATO IN ONCOLOGIA - «La sostenibilità economica delle terapie è strettamente legata al diritto dei pazienti di accesso alle cure. Questo vale in particolare per i farmaci biotecnologici innovativi che spesso rappresentano un’importante alternativa terapeutica, se non l’unica, per alcune categorie di pazienti», spiega Walter Ricciardi, direttore Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane e Istituto di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. «Il modello di rimborso “payment by results” è volto a promuovere una più alta qualità delle cure e dell’assistenza sanitaria sulla base dei risultati e risponde all’annosa questione del disallineamento tra i bisogni di salute e le risorse disponibili per soddisfarli. Questo modello di rimborso, già avviato in campo oncologico, viene per la prima volta applicato in campo oftalmico ed offre un’importante opportunità per utilizzare la pratica clinica allo stesso tempo come cura e strumento di valutazione dei risultati clinici, combinando assistenza e ricerca». «Accogliamo positivamente questa decisione che rappresenta uno straordinario passo in avanti per tutte le persone affette da degenerazione maculare legata all’età – afferma Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – poiché garantisce ai malati la possibilità di accedere ai migliori trattamenti disponibili senza differenze legate al reddito, all’età e allo stato sociale. Questo provvedimento – conclude il Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità – testimonia l’impegno del Servizio Sanitario Nazionale verso una patologia destinata ad incidere sempre più sulla salute degli italiani e l’impegno delle Istituzioni nella prevenzione della cecità e della disabilità visiva».
DEGENERAZIONE MACULARE SENILE - La Degenerazione Maculare nelle sue diverse forme, «secca» o «umida», comporta un deterioramento progressivo della macula, la parte più centrale della retina, responsabile della visione distinta. I pazienti vedono le forme distorte e la visione centrale viene persa, mentre rimane intatta quella laterale. In Italia circa un milione di persone presenta i primi segni di questa malattia. La Degenerazione Maculare colpisce l’uno per cento della popolazione oltre i 50 anni, il 14 per cento degli ultra 75enni, mentre oltre il 30 per cento degli ultra 85enni sono affetti dalla forma più grave di degenerazione maculare, la neovascolare o umida. Di queste, circa 260 mila soffrono della forma neovascolare, la più aggressiva, che ogni anno conta 20 mila nuovi casi.
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31 marzo 2009
corrieredellasera.it
Il farmaco funziona? Allora paga lo Stato
Il meccanismo del «payment by result» riconosciuto a due medicine contro la degenerazione maculare senile
Un'immagi dei fondo dell'occhio in una persona affetta da degenerazione maculare legata all'età |
GIÀ USATO IN ONCOLOGIA - «La sostenibilità economica delle terapie è strettamente legata al diritto dei pazienti di accesso alle cure. Questo vale in particolare per i farmaci biotecnologici innovativi che spesso rappresentano un’importante alternativa terapeutica, se non l’unica, per alcune categorie di pazienti», spiega Walter Ricciardi, direttore Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane e Istituto di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. «Il modello di rimborso “payment by results” è volto a promuovere una più alta qualità delle cure e dell’assistenza sanitaria sulla base dei risultati e risponde all’annosa questione del disallineamento tra i bisogni di salute e le risorse disponibili per soddisfarli. Questo modello di rimborso, già avviato in campo oncologico, viene per la prima volta applicato in campo oftalmico ed offre un’importante opportunità per utilizzare la pratica clinica allo stesso tempo come cura e strumento di valutazione dei risultati clinici, combinando assistenza e ricerca». «Accogliamo positivamente questa decisione che rappresenta uno straordinario passo in avanti per tutte le persone affette da degenerazione maculare legata all’età – afferma Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – poiché garantisce ai malati la possibilità di accedere ai migliori trattamenti disponibili senza differenze legate al reddito, all’età e allo stato sociale. Questo provvedimento – conclude il Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità – testimonia l’impegno del Servizio Sanitario Nazionale verso una patologia destinata ad incidere sempre più sulla salute degli italiani e l’impegno delle Istituzioni nella prevenzione della cecità e della disabilità visiva».
DEGENERAZIONE MACULARE SENILE - La Degenerazione Maculare nelle sue diverse forme, «secca» o «umida», comporta un deterioramento progressivo della macula, la parte più centrale della retina, responsabile della visione distinta. I pazienti vedono le forme distorte e la visione centrale viene persa, mentre rimane intatta quella laterale. In Italia circa un milione di persone presenta i primi segni di questa malattia. La Degenerazione Maculare colpisce l’uno per cento della popolazione oltre i 50 anni, il 14 per cento degli ultra 75enni, mentre oltre il 30 per cento degli ultra 85enni sono affetti dalla forma più grave di degenerazione maculare, la neovascolare o umida. Di queste, circa 260 mila soffrono della forma neovascolare, la più aggressiva, che ogni anno conta 20 mila nuovi casi.
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31 marzo 2009
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