CHEMIOTERAPIA
+21
lilly
grazia
Lotty
viernes
mara
lalba
GRINGO
silvy
petalo25
andreasetzu
contin
.
blek11
thegame
klodia
minerva
Calypso
VITA
LUNA
XENA
MAURO LORE
25 partecipanti
Pagina 5 di 7
Pagina 5 di 7 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7
Re: CHEMIOTERAPIA
noi pensavamo che si alzasse l'odience.....
Allora possiamo smettere di far finta di litigare!Non funziona ragazzi....
Allora possiamo smettere di far finta di litigare!Non funziona ragazzi....
mara- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 5443
Età : 52
Località : san mauro
Data d'iscrizione : 18.05.08
Re: CHEMIOTERAPIA
scherzo eh!!!!
Ci vogliamo davvero tutti bene,accettandoci con pregi e difetti ...
Ci vogliamo davvero tutti bene,accettandoci con pregi e difetti ...
LUNA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3566
Località : New york
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
Stefano questo forum nasce con l'intento di dare informazione .
Io non sto litigando con nessuno .... e smettetela di dire sempre le stesse cose !!! Non servono pacieri .
Tu fai parte di quelli che si sono allontanati da questo forum ... io e altri ci siamo sempre stati invece (in un modo o nell'altro) nel bello e nel cattivo tempo . Cosa vuoi dire quando dici questo ???? Qualcuno ha commesso qualche errore per caso ? Qualcuno ha madato a f.... qualcun'altro ???
Non mi interessa se qualcuno se ne esce perchè non vuole mettersi in discussione ..oppure perchè la sua sensibilità è lesa a causa di un punto di vista o svista differente .... qui si tratta di scelte importanti e non posso permettere che - in un modo o nell'altro - si avvalori una pratica che nel solo 2008 abbiamo visto tutti .... ha dato i risultati che conosciamo bene . Ed ora pensa a Fabio, ad Ale , al padre di Aitutaki e al padre di Klodia, pensa ad Arianna ... e a tutti quelli che conosci personalmente ..... non bastano ?
Io ho sempre deciso secondo le mie esperienze di vita e non secondo qello che vogliono farci credere .
Sono consapevolissimo del fatto che l'umano è un essere che tende a seguire il gruppo .... che tende a credere a ciò che gli s racconta , come sono consapevole che più una balla è grossa più è facile farla digere bene . e per me la chemioterapia è una grandiosa stratosferica balla .
Io personalemente non voglio dare false illusioni a nessuno con dolci parole di circostanza che certamente vengono dal cuore e hanno buoni intenti ma questo serve poco .
Mara ti chido scusa ... non volevo ferirti ed offendere la tua sensibilità ...so bene che le tue dolci parole ti venivano dal cuore perchè ti conosco e abbiamopassato tanto tempo assieme e so che sei una splendida persona ..... è stato un gesto di nervoso prima !!!!
Scusa , ma ribadisco che non condivido !
Io non sto litigando con nessuno .... e smettetela di dire sempre le stesse cose !!! Non servono pacieri .
Tu fai parte di quelli che si sono allontanati da questo forum ... io e altri ci siamo sempre stati invece (in un modo o nell'altro) nel bello e nel cattivo tempo . Cosa vuoi dire quando dici questo ???? Qualcuno ha commesso qualche errore per caso ? Qualcuno ha madato a f.... qualcun'altro ???
Non mi interessa se qualcuno se ne esce perchè non vuole mettersi in discussione ..oppure perchè la sua sensibilità è lesa a causa di un punto di vista o svista differente .... qui si tratta di scelte importanti e non posso permettere che - in un modo o nell'altro - si avvalori una pratica che nel solo 2008 abbiamo visto tutti .... ha dato i risultati che conosciamo bene . Ed ora pensa a Fabio, ad Ale , al padre di Aitutaki e al padre di Klodia, pensa ad Arianna ... e a tutti quelli che conosci personalmente ..... non bastano ?
Io ho sempre deciso secondo le mie esperienze di vita e non secondo qello che vogliono farci credere .
Sono consapevolissimo del fatto che l'umano è un essere che tende a seguire il gruppo .... che tende a credere a ciò che gli s racconta , come sono consapevole che più una balla è grossa più è facile farla digere bene . e per me la chemioterapia è una grandiosa stratosferica balla .
Io personalemente non voglio dare false illusioni a nessuno con dolci parole di circostanza che certamente vengono dal cuore e hanno buoni intenti ma questo serve poco .
Mara ti chido scusa ... non volevo ferirti ed offendere la tua sensibilità ...so bene che le tue dolci parole ti venivano dal cuore perchè ti conosco e abbiamopassato tanto tempo assieme e so che sei una splendida persona ..... è stato un gesto di nervoso prima !!!!
Scusa , ma ribadisco che non condivido !
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
mah...ragazzi, come dissi in un altra discussione, occorre aver c..lo!
Kemio, medicina alternativa...se dovessi scegliere per me non saprei davvero che cappello mettermi...Non escludo nulla a priori, però quando si tratta di K, una volta che intraprendi un percorso devi avere la coerenza di proseguire,mica puoi saltare di terapia in terapia .. Tutti conosciamo un sacco di persone che sono guarite pare grazie alla kemio , dico pare perchè a volte mi viene il dubbio che sarebbero guarite lo stesso... E di tanto in tanto si sente pure di qualche "matto" che non avendo fatto kemio ha visto scomparire ogni traccia di K , forse in numero esiguo se rapportato agli altri sopravissuti alla kemio , per dirla tutta... Però è anche vero che i dati statistici non posson certo essere a favore di questi "matti" perchè sono di più le persone che fanno kemio che non quelle che la rifiutano...e quindi i dati non sono affatto confrontabili... Affettuosamente li ho definiti "matti" perchè per la medicina ufficiale sono tali, visto che rifiutano di asservirsi al sistema e fanno una scelta controcorrente...
Kemio, medicina alternativa...se dovessi scegliere per me non saprei davvero che cappello mettermi...Non escludo nulla a priori, però quando si tratta di K, una volta che intraprendi un percorso devi avere la coerenza di proseguire,mica puoi saltare di terapia in terapia .. Tutti conosciamo un sacco di persone che sono guarite pare grazie alla kemio , dico pare perchè a volte mi viene il dubbio che sarebbero guarite lo stesso... E di tanto in tanto si sente pure di qualche "matto" che non avendo fatto kemio ha visto scomparire ogni traccia di K , forse in numero esiguo se rapportato agli altri sopravissuti alla kemio , per dirla tutta... Però è anche vero che i dati statistici non posson certo essere a favore di questi "matti" perchè sono di più le persone che fanno kemio che non quelle che la rifiutano...e quindi i dati non sono affatto confrontabili... Affettuosamente li ho definiti "matti" perchè per la medicina ufficiale sono tali, visto che rifiutano di asservirsi al sistema e fanno una scelta controcorrente...
grazia- Utente Senior
- Numero di messaggi : 2515
Data d'iscrizione : 28.03.08
Re: CHEMIOTERAPIA
thegame ha scritto:...e cosa allora!!!
sono mesi ke kui dentro si litiga!!!!!
con tutto il rispetto .... questa che hai detto è una MEGA CAZZATA !!!!
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
Credo che la bellezza di questo forum stia proprio in questi "litigi"... Quando si devono fare delle scelte importanti è doveroso ascoltare tutte le diverse ragioni per poter decidere CONSAPEVOLMENTE... Forse qualcuno obietterà che così facendo si fan nascere dubbi, però la verità è semplicemente che non esistono certezze... Ciò vale per ogni malattia, ci sono farmaci che ad alcuni danno ottimi risultati, ad altri non fanno nulla ed il problema resta!! Qui è vero, ci si è trovati in varie circostanze a muso duro per difendere le proprie convinzioni, però non sarebbe onesto assecondare solo per non creare tensioni...Se ci sono opinioni divergenti, bisogna, nel modo giusto, esporle e dal contradditorio chi vuole e ne ha bisogno, ne uscirà arricchito di un punto di vista che diversamente gli sarebbe sfuggito...
grazia- Utente Senior
- Numero di messaggi : 2515
Data d'iscrizione : 28.03.08
Re: CHEMIOTERAPIA
Secondo me Grazia un'unica certezza c'è ! La chemio è citotossica, fa perdere i capelli , ti riduce uno zombi vivente (... o morente...) , ti svuota nell'anima e nel corpo , ti toglie le forze, ti distrugge il sistema immunitario .
Quindi, io non posso credere che una roba così , possa essere curativa
Quindi, io non posso credere che una roba così , possa essere curativa
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
Potete fidarvi della chemioterapia per curare il cancro?
di Andreas Moritz - 18/08/2008
Fonte: comedonchisciotte [scheda fonte]
L’ex addetto stampa della Casa Bianca, Tony Snow, è morto nel luglio 2008 all’età di 53 anni a seguito di una serie di trattamenti di chemioterapia per il cancro al colon. Nel 2005 Snow, dopo una diagnosi di cancro, aveva subito l’asportazione del colon ed era stato sottoposto a sei mesi di chemioterapia. Due anni dopo (2007), Snow fu sottoposto ad operazione chirurgica per rimuovere una crescita cancerosa nella zona addominale, in prossimità del punto in cui il cancro si era manifestato in origine. “Si tratta di una patologia del tutto curabile”, gli aveva detto il Dr. Allyson Ocean, oncologo gastrointestinale del Weill Cornell Medical College. “Molti pazienti, grazie alle nostre terapie, riescono a lavorare e a vivere una vita qualitativamente normale dopo essere stati curati. Chiunque veda questa situazione come una condanna a morte, si sbaglia”. Ma naturalmente oggi sappiamo che era il Dr. Ocean ad essere mortalmente in errore.
I titoli dei giornali hanno proclamato che Snow è morto di cancro al colon, pur sapendo che egli non aveva più il colon. A quanto pare, il cancro maligno era “tornato” (da dove?) e si era “esteso” al fegato e ad altre parti del corpo. La verità è che la chirurgia al colon aveva gravemente pregiudicato le normali funzioni di eliminazione delle scorie, sovraccaricando il fegato e i tessuti di materiali tossici. La precedente serie di trattamenti chemioterapici aveva infiammato e danneggiato in modo irreversibile una gran quantità di cellule del suo corpo, oltre a distruggere il suo sistema immunitario. Una ricetta perfetta per creare nuove forme di cancro. Ormai incapace di far fronte alle cause del cancro originario (in aggiunta a quelli creati in seguito), il corpo di Snow sviluppò nuove forme di cancro al fegato e ad altre parti del corpo.
I media, ovviamente, insistono nell’affermare che Snow è morto di cancro al colon, perpetuando così il mito per cui sarebbe solo il cancro, e non la cura, ad ammazzare le persone. Pare che nessuno osi sollevare l’importante obiezione che per un ammalato di cancro la guarigione diventa estremamente difficile se si viene sottoposti al sistematico avvelenamento della chemioterapia e a radiazioni letali. Se venite morsi da un serpente velenoso e non prendete un antidoto, non è forse probabile che il vostro corpo venga sopraffatto dal veleno e non riesca più a funzionare?
Prima che Tony Snow iniziasse i trattamenti di chemioterapia per il secondo cancro al colon, egli appariva ancora forte e in salute. Ma dopo poche settimane di trattamento iniziò a perdere la voce, il suo aspetto divenne fragile, il colorito diventò grigio e perse tutti i capelli. Era stato il cancro a fargli questo? Certamente no. Il cancro non produce nessuno di questi effetti, è l’avvelenamento chimico a produrli. Egli sembrava ora più malato di una persona morsa da un serpente velenoso.
I media mainstream parlano mai delle schiaccianti prove scientifiche che dimostrano che la chemioterapia produce zero benefici nei cinque anni medi di sopravvivenza dei pazienti malati di cancro al colon? O di quanti oncologi lottino per i propri pazienti e li difendano contro un trattamento chemioterapico che – loro lo sanno bene – li farebbe morire più in fretta che se non ricevessero nessuna cura? Vi fidereste a mettere la vostra vita nelle loro mani sapendo che la maggior parte di loro non prenderebbe neppure in considerazione la chemioterapia se il cancro fosse diagnosticato a loro? Cosa sanno, loro, che voi non sapete? La notizia si sta diffondendo rapidamente negli Stati Uniti: i decessi provocati dai medici hanno ormai superato i 750.000 all’anno. Probabilmente molti dottori non hanno più fiducia in ciò che fanno, e per ottime ragioni.
“Molti malati di cancro in questo paese muoiono di chemioterapia... La chemioterapia non elimina il cancro al seno, al colon o ai polmoni. Questo fatto è documentato da oltre un decennio. Nonostante ciò i dottori ricorrono ancora alla chemioterapia contro questi tumori... Le donne ammalate di cancro al seno moriranno probabilmente più in fretta con la chemioterapia che senza”. (Alan Levin, Dottore in Medicina).
Un’indagine del Dipartimento di Oncologia Radiologica del Northern Sydney Cancer Centre, in Australia, sul contributo della chemioterapia ai 5 anni di sopravvivenza di 22 adulti affetti da tumori maligni, ha mostrato risultati stupefacenti: il contributo complessivo della chemioterapia citotossica ai 5 anni di sopravvivenza di questi adulti è stata stimata in percentuale del 2,3 % in Australia e del 2,1 % negli USA. [Royal North Shore Hospital Clin Oncol (R Coll Radiol) 2005 Jun;17(4):294.]
La ricerca è fondata su dati del 1998 del Cancer Registry australiano e dello statunitense Surveillance Epidemiology and End Results. L’attuale tasso medio di sopravvivenza al cancro degli adulti, della durata di 5 anni, è riscontrato in oltre il 60% dei casi in Australia e in misura non inferiore negli USA. A paragone, il contributo della chemioterapia alla sopravvivenza (un mero 2,3 %) non è sufficiente a giustificare le enormi spese che essa richiede e le terribili sofferenze a cui i pazienti vanno incontro a causa dei gravi e tossici effetti collaterali risultanti da questo tipo di trattamento. Con una miserevole percentuale di successo del 2,3 %, vendere la chemioterapia come trattamento medico (anziché come una truffa) è una delle più gravi azioni fraudolente che si possano commettere. Una normale chemioterapia fa guadagnare all’establishment medico una cifra sbalorditiva, che va dai 300.000 al milione di dollari all’anno; fino ad oggi ha fruttato a coloro che promuovono questa pseudo-cura (che in realtà è veleno) oltre 1 trilione di dollari. Non c’è da stupirsi che l’establishment medico cerchi di tenere in vita questa truffa il più a lungo possibile.
Nel 1990 il noto epidemiologo tedesco Ulrich Abel, della Clinica dei Tumori dell’Università di Heidelberg, condusse la ricerca più completa mai eseguita sui farmaci chemioterapici. Abel contattò 350 centri medici, chiedendo che gli inviassero tutto ciò che avevano pubblicato sulla chemioterapia nel corso degli anni. Egli esaminò ed analizzò migliaia di articoli scientifici pubblicati sulle riviste mediche più prestigiose. Ad Abel occorsero diversi anni per raccogliere e valutare i dati. Il suo studio epidemiologico, che fu pubblicato il 10 agosto 1991 su The Lancet, avrebbe dovuto mettere in allarme tutti i dottori e gli ammalati di cancro sui rischi di una delle terapie più comuni utilizzate contro il cancro e altre malattie. Nel suo saggio, Abel giungeva alla conclusione che il tasso complessivo di successo della chemioterapia “lasciava allibiti”. Secondo la sua ricerca, non esisteva alcuna prova scientifica reperibile in nessuno degli studi esistenti che dimostrasse che la chemioterapia “fosse in grado di estendere in misura apprezzabile la vita dei pazienti affetti dalle forme più comuni di cancro”.
Abel sottolinea che raramente la chemioterapia migliora la qualità della vita. Descrive la chemioterapia come una “devastazione scientifica” e dichiara che nonostante l’inesistenza di prove scientifiche della sua efficacia, né i dottori né i pazienti vogliono abbandonarla. I principali media non hanno mai parlato di questo studio di immensa importanza, il che non è sorprendente visti gli enormi interessi nel settore dei gruppi che sponsorizzano i media, cioè delle compagnie farmaceutiche. Una recente ricerca ha trovato zero recensioni del lavoro di Abel sulle riviste americane, benché esso sia stato pubblicato nel 1990. Credo che ciò non dipenda dal fatto che il suo lavoro sia poco importante, ma dal fatto che è irrefutabile.
La verità su questo problema sarebbe troppo costosa per le compagnie farmaceutiche ed è divenuta perciò inaccettabile. Se i mass media riferissero la verità, e cioè che i farmaci, inclusi quelli chemioterapici, vengono utilizzati per compiere un autentico genocidio negli Stati Uniti e nel mondo, i loro principali finanziatori (le compagnie farmaceutiche) sarebbero costretti a ritirare la loro pubblicità ingannevole dalle TV, dalle radio, dalle riviste e dai giornali. Ma nessuno di questi gruppi ha voglia di fare bancarotta.
Molti medici si spingono fino al punto di prescrivere farmaci chemioterapici a pazienti con tumori maligni troppo avanzati per un intervento chirurgico, ben sapendo che non ne risulterà alcun beneficio. Eppure essi definiscono la chemioterapia un trattamento efficace contro il cancro, e i loro inconsapevoli pazienti credono che “efficace” sia sinonimo di “curativo”. In realtà i medici si riferiscono alla definizione di farmaco “efficace” data dalla FDA, cioè un farmaco che nell’arco di 28 giorni sia in grado di produrre una riduzione del 50% o più della massa tumorale. Ma dimenticano di dire ai loro pazienti che non esiste alcuna correlazione tra il ridurre un tumore in 28 giorni e il curare il cancro o l’allungare la vita. In altre parole, si può vivere con un tumore non curato altrettanto a lungo di quanto si potrebbe farlo con un tumore ridotto o eliminato dalla chemioterapia (o dalle radiazioni).
La chemioterapia non ha mai dimostrato di avere effetti curativi contro il cancro. Per contro, il corpo è in grado di curarsi da solo, ed è proprio quello che fa sviluppando il cancro. Il cancro è più un meccanismo di guarigione che una malattia. La “malattia” è il tentativo del corpo di curarsi da uno squilibrio sopravvenuto. E in alcuni casi questo meccanismo di guarigione continua a funzionare anche dopo che una persona è stata sottoposta a chemioterapia (e/o radiazioni). Sfortunatamente, come è stato dimostrato dalle ricerche summenzionate, le possibilità di una completa guarigione si riducono enormemente quando i pazienti vengono trattati con farmaci chemioterapici.
Gli effetti collaterali dei trattamenti sono spesso orribili e fonte di grande sofferenza per i pazienti e per i loro cari, il tutto in nome del trattamento medico affidabile. Benché la cura farmacologica sia somministrata con la promessa di migliorare la qualità della vita dei pazienti, il buon senso ci dice che una medicina che li fa vomitare e perdere i capelli, distruggendo allo stesso tempo il loro sistema immunitario, fa in realtà l’esatto contrario. La chemioterapia può produrre nei pazienti ulcerazioni alla bocca che mettono a rischio la loro vita. Aggredisce il sistema immunitario, distruggendone miliardi di cellule (globuli bianchi). I suoi mortali veleni producono infiammazioni in ogni parte del corpo. I farmaci possono produrre ulcerazioni in tutto l’apparato intestinale. L’effetto collaterale più comune sperimentato dai pazienti in chemioterapia è la completa mancanza di energie. I nuovi farmaci addizionali che vengono somministrati oggi a molti pazienti possono impedire la percezione di alcuni effetti collaterali, ma non riducono affatto gli effetti spaventosamente distruttivi e soppressivi della chemioterapia in sé. Ricordate che il motivo per cui la chemioterapia riesce a ridurre la massa di alcuni tumori sta nell’immensa distruzione che provoca nel corpo.
Se siete ammalati di cancro, forse penserete che il sentirsi stanchi sia un effetto della malattia. In realtà raramente è così. Il sentirsi insolitamente stanchi è più spesso dovuto all’anemia, che è un comune effetto collaterale di molti farmaci chemioterapici. Tali farmaci possono ridurre drammaticamente i vostri globuli rossi, e ciò riduce la disponibilità di ossigeno a 60-100 trilioni di cellule del vostro corpo. Potete sentire letteralmente l’energia che viene risucchiata da ogni vostra cellula, una specie di morte fisica senza morte. L’affaticamento da chemio ha un impatto negativo sulle attività quotidiane dei pazienti nell’89% dei casi. Senza energia non può esservi gioia né speranza e tutte le funzioni corporee ne risentono.
Un effetto collaterale a lungo termine è che i corpi di questi pazienti finiscono per non rispondere più nemmeno ad approcci curativi nutrizionali o di rafforzamento immunologico. Tutto questo contribuisce a spiegare il motivo per cui gli ammalati di cancro che non si sottopongono a nessun trattamento hanno un tasso di guarigione quattro volte più alto di coloro che si sottopongono a cura. La cosa triste è che la chemioterapia non è curativa per il 96-98% delle tipologie di cancro. Prove certe (per la maggioranza delle casistiche di cancro) che la chemioterapia abbia una qualsiasi influenza positiva sulla sopravvivenza o sulla qualità della vita, semplicemente non esistono.
Presentare la chemioterapia come una cura contro il cancro è a dir poco ingannevole. Con i danni permanenti che produce al sistema immunitario e ad altre importanti parti del corpo, la chemioterapia è diventata una delle principali cause di malattie da trattamento, come malattie cardiache, epatiche, intestinali, immunitarie, infezioni, danni cerebrali, disturbi da stress doloroso e invecchiamento precoce.
Prima di rassegnarsi ad essere avvelenati, gli ammalati di cancro dovrebbero porre domande precise ai loro medici e chiedere che gli vengano mostrate ricerche o prove in grado di dimostrare che una riduzione della massa tumorale si traduca realmente in aumento della speranza di sopravvivenza. Se vi diranno che la chemioterapia è la vostra migliore chance di sopravvivenza, saprete che vi stanno mentendo o che sono semplicemente disinformati. Come è chiaramente dimostrato dalla ricerca di Abel, non esiste nessuna prova di questo genere in tutta la letteratura medica. Assoggettare i pazienti a chemioterapia li priva della possibilità di cercare o di rispondere ad una cura reale ed è un atto meritevole di azione penale.
(Il libro di Andreas Moritz Il cancro non è una malattia – è un meccanismo di sopravvivenza spiega quali siano le vere cause del cancro e come eliminarle. E’ reperibile presso www.ener-chi.com e www.amazon.com ).
Versione originale:
Andreas Moritz
Fonte: www.naturalnews.com
Link: http://www.naturalnews.com/023689.html
23.07.08
Versione italiana:
Fonte: http://blogghete.blog.dada.net
Link: http://blogghete.blog.dada.net/archivi/2008-08-11
11.08.08
di Andreas Moritz - 18/08/2008
Fonte: comedonchisciotte [scheda fonte]
L’ex addetto stampa della Casa Bianca, Tony Snow, è morto nel luglio 2008 all’età di 53 anni a seguito di una serie di trattamenti di chemioterapia per il cancro al colon. Nel 2005 Snow, dopo una diagnosi di cancro, aveva subito l’asportazione del colon ed era stato sottoposto a sei mesi di chemioterapia. Due anni dopo (2007), Snow fu sottoposto ad operazione chirurgica per rimuovere una crescita cancerosa nella zona addominale, in prossimità del punto in cui il cancro si era manifestato in origine. “Si tratta di una patologia del tutto curabile”, gli aveva detto il Dr. Allyson Ocean, oncologo gastrointestinale del Weill Cornell Medical College. “Molti pazienti, grazie alle nostre terapie, riescono a lavorare e a vivere una vita qualitativamente normale dopo essere stati curati. Chiunque veda questa situazione come una condanna a morte, si sbaglia”. Ma naturalmente oggi sappiamo che era il Dr. Ocean ad essere mortalmente in errore.
I titoli dei giornali hanno proclamato che Snow è morto di cancro al colon, pur sapendo che egli non aveva più il colon. A quanto pare, il cancro maligno era “tornato” (da dove?) e si era “esteso” al fegato e ad altre parti del corpo. La verità è che la chirurgia al colon aveva gravemente pregiudicato le normali funzioni di eliminazione delle scorie, sovraccaricando il fegato e i tessuti di materiali tossici. La precedente serie di trattamenti chemioterapici aveva infiammato e danneggiato in modo irreversibile una gran quantità di cellule del suo corpo, oltre a distruggere il suo sistema immunitario. Una ricetta perfetta per creare nuove forme di cancro. Ormai incapace di far fronte alle cause del cancro originario (in aggiunta a quelli creati in seguito), il corpo di Snow sviluppò nuove forme di cancro al fegato e ad altre parti del corpo.
I media, ovviamente, insistono nell’affermare che Snow è morto di cancro al colon, perpetuando così il mito per cui sarebbe solo il cancro, e non la cura, ad ammazzare le persone. Pare che nessuno osi sollevare l’importante obiezione che per un ammalato di cancro la guarigione diventa estremamente difficile se si viene sottoposti al sistematico avvelenamento della chemioterapia e a radiazioni letali. Se venite morsi da un serpente velenoso e non prendete un antidoto, non è forse probabile che il vostro corpo venga sopraffatto dal veleno e non riesca più a funzionare?
Prima che Tony Snow iniziasse i trattamenti di chemioterapia per il secondo cancro al colon, egli appariva ancora forte e in salute. Ma dopo poche settimane di trattamento iniziò a perdere la voce, il suo aspetto divenne fragile, il colorito diventò grigio e perse tutti i capelli. Era stato il cancro a fargli questo? Certamente no. Il cancro non produce nessuno di questi effetti, è l’avvelenamento chimico a produrli. Egli sembrava ora più malato di una persona morsa da un serpente velenoso.
I media mainstream parlano mai delle schiaccianti prove scientifiche che dimostrano che la chemioterapia produce zero benefici nei cinque anni medi di sopravvivenza dei pazienti malati di cancro al colon? O di quanti oncologi lottino per i propri pazienti e li difendano contro un trattamento chemioterapico che – loro lo sanno bene – li farebbe morire più in fretta che se non ricevessero nessuna cura? Vi fidereste a mettere la vostra vita nelle loro mani sapendo che la maggior parte di loro non prenderebbe neppure in considerazione la chemioterapia se il cancro fosse diagnosticato a loro? Cosa sanno, loro, che voi non sapete? La notizia si sta diffondendo rapidamente negli Stati Uniti: i decessi provocati dai medici hanno ormai superato i 750.000 all’anno. Probabilmente molti dottori non hanno più fiducia in ciò che fanno, e per ottime ragioni.
“Molti malati di cancro in questo paese muoiono di chemioterapia... La chemioterapia non elimina il cancro al seno, al colon o ai polmoni. Questo fatto è documentato da oltre un decennio. Nonostante ciò i dottori ricorrono ancora alla chemioterapia contro questi tumori... Le donne ammalate di cancro al seno moriranno probabilmente più in fretta con la chemioterapia che senza”. (Alan Levin, Dottore in Medicina).
Un’indagine del Dipartimento di Oncologia Radiologica del Northern Sydney Cancer Centre, in Australia, sul contributo della chemioterapia ai 5 anni di sopravvivenza di 22 adulti affetti da tumori maligni, ha mostrato risultati stupefacenti: il contributo complessivo della chemioterapia citotossica ai 5 anni di sopravvivenza di questi adulti è stata stimata in percentuale del 2,3 % in Australia e del 2,1 % negli USA. [Royal North Shore Hospital Clin Oncol (R Coll Radiol) 2005 Jun;17(4):294.]
La ricerca è fondata su dati del 1998 del Cancer Registry australiano e dello statunitense Surveillance Epidemiology and End Results. L’attuale tasso medio di sopravvivenza al cancro degli adulti, della durata di 5 anni, è riscontrato in oltre il 60% dei casi in Australia e in misura non inferiore negli USA. A paragone, il contributo della chemioterapia alla sopravvivenza (un mero 2,3 %) non è sufficiente a giustificare le enormi spese che essa richiede e le terribili sofferenze a cui i pazienti vanno incontro a causa dei gravi e tossici effetti collaterali risultanti da questo tipo di trattamento. Con una miserevole percentuale di successo del 2,3 %, vendere la chemioterapia come trattamento medico (anziché come una truffa) è una delle più gravi azioni fraudolente che si possano commettere. Una normale chemioterapia fa guadagnare all’establishment medico una cifra sbalorditiva, che va dai 300.000 al milione di dollari all’anno; fino ad oggi ha fruttato a coloro che promuovono questa pseudo-cura (che in realtà è veleno) oltre 1 trilione di dollari. Non c’è da stupirsi che l’establishment medico cerchi di tenere in vita questa truffa il più a lungo possibile.
Nel 1990 il noto epidemiologo tedesco Ulrich Abel, della Clinica dei Tumori dell’Università di Heidelberg, condusse la ricerca più completa mai eseguita sui farmaci chemioterapici. Abel contattò 350 centri medici, chiedendo che gli inviassero tutto ciò che avevano pubblicato sulla chemioterapia nel corso degli anni. Egli esaminò ed analizzò migliaia di articoli scientifici pubblicati sulle riviste mediche più prestigiose. Ad Abel occorsero diversi anni per raccogliere e valutare i dati. Il suo studio epidemiologico, che fu pubblicato il 10 agosto 1991 su The Lancet, avrebbe dovuto mettere in allarme tutti i dottori e gli ammalati di cancro sui rischi di una delle terapie più comuni utilizzate contro il cancro e altre malattie. Nel suo saggio, Abel giungeva alla conclusione che il tasso complessivo di successo della chemioterapia “lasciava allibiti”. Secondo la sua ricerca, non esisteva alcuna prova scientifica reperibile in nessuno degli studi esistenti che dimostrasse che la chemioterapia “fosse in grado di estendere in misura apprezzabile la vita dei pazienti affetti dalle forme più comuni di cancro”.
Abel sottolinea che raramente la chemioterapia migliora la qualità della vita. Descrive la chemioterapia come una “devastazione scientifica” e dichiara che nonostante l’inesistenza di prove scientifiche della sua efficacia, né i dottori né i pazienti vogliono abbandonarla. I principali media non hanno mai parlato di questo studio di immensa importanza, il che non è sorprendente visti gli enormi interessi nel settore dei gruppi che sponsorizzano i media, cioè delle compagnie farmaceutiche. Una recente ricerca ha trovato zero recensioni del lavoro di Abel sulle riviste americane, benché esso sia stato pubblicato nel 1990. Credo che ciò non dipenda dal fatto che il suo lavoro sia poco importante, ma dal fatto che è irrefutabile.
La verità su questo problema sarebbe troppo costosa per le compagnie farmaceutiche ed è divenuta perciò inaccettabile. Se i mass media riferissero la verità, e cioè che i farmaci, inclusi quelli chemioterapici, vengono utilizzati per compiere un autentico genocidio negli Stati Uniti e nel mondo, i loro principali finanziatori (le compagnie farmaceutiche) sarebbero costretti a ritirare la loro pubblicità ingannevole dalle TV, dalle radio, dalle riviste e dai giornali. Ma nessuno di questi gruppi ha voglia di fare bancarotta.
Molti medici si spingono fino al punto di prescrivere farmaci chemioterapici a pazienti con tumori maligni troppo avanzati per un intervento chirurgico, ben sapendo che non ne risulterà alcun beneficio. Eppure essi definiscono la chemioterapia un trattamento efficace contro il cancro, e i loro inconsapevoli pazienti credono che “efficace” sia sinonimo di “curativo”. In realtà i medici si riferiscono alla definizione di farmaco “efficace” data dalla FDA, cioè un farmaco che nell’arco di 28 giorni sia in grado di produrre una riduzione del 50% o più della massa tumorale. Ma dimenticano di dire ai loro pazienti che non esiste alcuna correlazione tra il ridurre un tumore in 28 giorni e il curare il cancro o l’allungare la vita. In altre parole, si può vivere con un tumore non curato altrettanto a lungo di quanto si potrebbe farlo con un tumore ridotto o eliminato dalla chemioterapia (o dalle radiazioni).
La chemioterapia non ha mai dimostrato di avere effetti curativi contro il cancro. Per contro, il corpo è in grado di curarsi da solo, ed è proprio quello che fa sviluppando il cancro. Il cancro è più un meccanismo di guarigione che una malattia. La “malattia” è il tentativo del corpo di curarsi da uno squilibrio sopravvenuto. E in alcuni casi questo meccanismo di guarigione continua a funzionare anche dopo che una persona è stata sottoposta a chemioterapia (e/o radiazioni). Sfortunatamente, come è stato dimostrato dalle ricerche summenzionate, le possibilità di una completa guarigione si riducono enormemente quando i pazienti vengono trattati con farmaci chemioterapici.
Gli effetti collaterali dei trattamenti sono spesso orribili e fonte di grande sofferenza per i pazienti e per i loro cari, il tutto in nome del trattamento medico affidabile. Benché la cura farmacologica sia somministrata con la promessa di migliorare la qualità della vita dei pazienti, il buon senso ci dice che una medicina che li fa vomitare e perdere i capelli, distruggendo allo stesso tempo il loro sistema immunitario, fa in realtà l’esatto contrario. La chemioterapia può produrre nei pazienti ulcerazioni alla bocca che mettono a rischio la loro vita. Aggredisce il sistema immunitario, distruggendone miliardi di cellule (globuli bianchi). I suoi mortali veleni producono infiammazioni in ogni parte del corpo. I farmaci possono produrre ulcerazioni in tutto l’apparato intestinale. L’effetto collaterale più comune sperimentato dai pazienti in chemioterapia è la completa mancanza di energie. I nuovi farmaci addizionali che vengono somministrati oggi a molti pazienti possono impedire la percezione di alcuni effetti collaterali, ma non riducono affatto gli effetti spaventosamente distruttivi e soppressivi della chemioterapia in sé. Ricordate che il motivo per cui la chemioterapia riesce a ridurre la massa di alcuni tumori sta nell’immensa distruzione che provoca nel corpo.
Se siete ammalati di cancro, forse penserete che il sentirsi stanchi sia un effetto della malattia. In realtà raramente è così. Il sentirsi insolitamente stanchi è più spesso dovuto all’anemia, che è un comune effetto collaterale di molti farmaci chemioterapici. Tali farmaci possono ridurre drammaticamente i vostri globuli rossi, e ciò riduce la disponibilità di ossigeno a 60-100 trilioni di cellule del vostro corpo. Potete sentire letteralmente l’energia che viene risucchiata da ogni vostra cellula, una specie di morte fisica senza morte. L’affaticamento da chemio ha un impatto negativo sulle attività quotidiane dei pazienti nell’89% dei casi. Senza energia non può esservi gioia né speranza e tutte le funzioni corporee ne risentono.
Un effetto collaterale a lungo termine è che i corpi di questi pazienti finiscono per non rispondere più nemmeno ad approcci curativi nutrizionali o di rafforzamento immunologico. Tutto questo contribuisce a spiegare il motivo per cui gli ammalati di cancro che non si sottopongono a nessun trattamento hanno un tasso di guarigione quattro volte più alto di coloro che si sottopongono a cura. La cosa triste è che la chemioterapia non è curativa per il 96-98% delle tipologie di cancro. Prove certe (per la maggioranza delle casistiche di cancro) che la chemioterapia abbia una qualsiasi influenza positiva sulla sopravvivenza o sulla qualità della vita, semplicemente non esistono.
Presentare la chemioterapia come una cura contro il cancro è a dir poco ingannevole. Con i danni permanenti che produce al sistema immunitario e ad altre importanti parti del corpo, la chemioterapia è diventata una delle principali cause di malattie da trattamento, come malattie cardiache, epatiche, intestinali, immunitarie, infezioni, danni cerebrali, disturbi da stress doloroso e invecchiamento precoce.
Prima di rassegnarsi ad essere avvelenati, gli ammalati di cancro dovrebbero porre domande precise ai loro medici e chiedere che gli vengano mostrate ricerche o prove in grado di dimostrare che una riduzione della massa tumorale si traduca realmente in aumento della speranza di sopravvivenza. Se vi diranno che la chemioterapia è la vostra migliore chance di sopravvivenza, saprete che vi stanno mentendo o che sono semplicemente disinformati. Come è chiaramente dimostrato dalla ricerca di Abel, non esiste nessuna prova di questo genere in tutta la letteratura medica. Assoggettare i pazienti a chemioterapia li priva della possibilità di cercare o di rispondere ad una cura reale ed è un atto meritevole di azione penale.
(Il libro di Andreas Moritz Il cancro non è una malattia – è un meccanismo di sopravvivenza spiega quali siano le vere cause del cancro e come eliminarle. E’ reperibile presso www.ener-chi.com e www.amazon.com ).
Versione originale:
Andreas Moritz
Fonte: www.naturalnews.com
Link: http://www.naturalnews.com/023689.html
23.07.08
Versione italiana:
Fonte: http://blogghete.blog.dada.net
Link: http://blogghete.blog.dada.net/archivi/2008-08-11
11.08.08
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
https://salutenaturale.forumattivo.com/risorse-naturali-esperienze-e-testimonianze-f5/ricerca-cancro-e-terapie-t1340.htm
Ci sono vari link ad articoli che parlano degli ultimi sviluppi della ricerca e della terapia del K e dove si legge che oggi, finalmente e dopo 40 anni di avvelenamenti, anche la MU comincia a vacillare quando parla di radio/chemio ammettendone l'inefficacia. Sono loro che lo dicono, i talebani della MU che stano cominciando a ripensarci e a cercare altre strade. Purtroppo ci sono due ostacoli, il primo di natura economica per cui finchè i brevetti non saranno scaduti e le scorte esaurite la chemio resterà l'unico trattamento per il K, il secondo che per ora effettivamente non c'è altro da fare (per la MU naturalmente).
Chi non l'ha ancora fatto provi a leggere per favore.
Ci sono scritte notizie che per mia opinione sono importanti.
Ci sono vari link ad articoli che parlano degli ultimi sviluppi della ricerca e della terapia del K e dove si legge che oggi, finalmente e dopo 40 anni di avvelenamenti, anche la MU comincia a vacillare quando parla di radio/chemio ammettendone l'inefficacia. Sono loro che lo dicono, i talebani della MU che stano cominciando a ripensarci e a cercare altre strade. Purtroppo ci sono due ostacoli, il primo di natura economica per cui finchè i brevetti non saranno scaduti e le scorte esaurite la chemio resterà l'unico trattamento per il K, il secondo che per ora effettivamente non c'è altro da fare (per la MU naturalmente).
Chi non l'ha ancora fatto provi a leggere per favore.
Ci sono scritte notizie che per mia opinione sono importanti.
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
Ricky ha scritto:Mara, io sto fermo sulla discussione, non sei tu il problema ...finchè non decidi di VOLERLO essere !!!
Non concepisco quanto tu e altre di voi hanno detto a Vita .... affermo il contrario e non mi piaccono troppe parole di circostanza , in tali situazioni !
E anche se certamente non lo erano ...bè io li leggo così !
Se Vita mi chiederà di tacere , starò in silenzio, per rispetto suo .
Non ti chiederei mai di tacere......ho bisogno anche delle vostre discussione x poter capire e decidere..... anzi scusate se a volte butto li qualche stupida domanda o disapprovazione ma lo faccio appunto per incitarvi a parlare ....a dire....No a tacere
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
Vita è ovvio che la scelta consapevole per quanto possibile, deve essere la tua . Tu sei in questo forum da molto tempo e sei una simpatica e attivissima forista . Conosci bene lo spirito di questo forum e conosci bene anche molti di noi : nessuno ha la cura in tasca ... nessuno ! Sono scelte .
E ciascuno di noi può trovarsi, magari inconsapevolmente dalla parte della ragione oppure dalla parte del torto , inoltre so bene quanto possa essere difficile ... mi vegono dubbi pure a me che ho dimostrato di aver una posizioe così ferma ....
Tra alcuni di noi si è instaurato un rapporto un pochino più itimo da quando ci siamo conosciuti col gruppo di Rimini , ed io ci tengo tanto a te come MARA (che è un tesoro: e oggi mi dispiacemoltodi averla fatta arrabbiare ) , come SIMONETTA , come GRAZIA e come LUNA e come tutti gli altri .
Noi siamo sempre con te e facciamo il tifo per te . sempre e cmq .
Cosa stai prendendo adesso ? Quali vitamne ? quali integratori ? Ti va di dirci ?
Aloe , essiac , vit. C, Lisina, Prolina, ECGC, ACI , lipo d C ???? Che cosa ? e in quali quantità ?
E ciascuno di noi può trovarsi, magari inconsapevolmente dalla parte della ragione oppure dalla parte del torto , inoltre so bene quanto possa essere difficile ... mi vegono dubbi pure a me che ho dimostrato di aver una posizioe così ferma ....
Tra alcuni di noi si è instaurato un rapporto un pochino più itimo da quando ci siamo conosciuti col gruppo di Rimini , ed io ci tengo tanto a te come MARA (che è un tesoro: e oggi mi dispiacemoltodi averla fatta arrabbiare ) , come SIMONETTA , come GRAZIA e come LUNA e come tutti gli altri .
Noi siamo sempre con te e facciamo il tifo per te . sempre e cmq .
Cosa stai prendendo adesso ? Quali vitamne ? quali integratori ? Ti va di dirci ?
Aloe , essiac , vit. C, Lisina, Prolina, ECGC, ACI , lipo d C ???? Che cosa ? e in quali quantità ?
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
Grazie Ricky, sei un tesoro...
elenco di ciò che prendo???
vediamo se ricordo tutto, la lista è lunga...
C in lipo, perle di germi di grano, magnesio, vit.C, te, enzimi, noni, broccoli, melatonina, aloe, rigenera, pappa reale,macerato all'ananas, nac....
elenco di ciò che prendo???
vediamo se ricordo tutto, la lista è lunga...
C in lipo, perle di germi di grano, magnesio, vit.C, te, enzimi, noni, broccoli, melatonina, aloe, rigenera, pappa reale,macerato all'ananas, nac....
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
Ammetto di aver fatto una gran ca@@ata ad aprire questo 3d e ne faccio pubblica ammenda ,ritengo non ci siamo i presupposti per una discussione calma ,ognuno di noi ha le proprie idee ritendole verita assolute ;la chiusura totale o parziale di noi tutti non permette un confronto costruttivo ma solo distruttivo dei rapporti umani che intercorrono in questo forum,guadagnati con reciproca stima .
per me è inutile pressochè deleterio proseguire ,sbagliando s'ìmpara e io sto prendendone atto.
Le mie scuse vanno indistintamente a tutti.
per me è inutile pressochè deleterio proseguire ,sbagliando s'ìmpara e io sto prendendone atto.
Le mie scuse vanno indistintamente a tutti.
Ultima modifica di XENA il Dom 1 Feb 2009 - 2:57 - modificato 1 volta.
Re: CHEMIOTERAPIA
xena non hai fatto nessuna grande gran cazzata . Anzi ....
Gran cazzata è alimentare la polemica e sviare un discorso assolutamente costruttivo... e utile a chi ci legge oggi e chi ci leggerà in futuro .
Gran cazzata è alimentare la polemica e sviare un discorso assolutamente costruttivo... e utile a chi ci legge oggi e chi ci leggerà in futuro .
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
Posto in piu riprese un documento interessante che ho trovato :
TUMORE: UN NEMICO VISIBILE O UN AMICO INVISIBILE?
Come curare adeguatamente un tumore
combinando la cura allopatica ufficale
con quella naturale omeopatica
A cura del Dr. Razazian M. Farzad.
SOMMARIO
6. Self-Love-Therapy (Auto-Amor-terapia)
Contatti
Un tumore non è mai un male locale che poi si diffonde in tutto il corpo, è invece un disturbo generale che si concentra in un punto ben determinato da cui potrà eventualmente diffondersi e creare le cosiddette metastasi. In altre parole, un tumore è in realtà "l’ultimo stadio" con cui si manifesta uno squilibrio che si è creato ed è andato peggiorando negli anni (dott. Razazian M. Farzad).
Quanto proposto è ad esclusivo scopo informativo e non sostituisce il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute.
Premessa
Dopo tanti anni di pratica clinica, mi sono convinto che la cosa più importante per motivare la guarigione è lo stato d’animo del paziente. Infatti, quando lascia l’ambulatorio per tornare a casa dovrebbe portare con sé il seme della Speranza; la speranza che nasce quando, dopo aver conosciuto una strada nuova, si inizia a percorrerla sapendo che, indipendentemente dal risultato ottenuto, ci troveremo a considerare da un altro punto di vista quello che si è e quello che si vorrebbe diventare. Quando un paziente è più triste, mentre lascia l’ambulatorio medico, o peggio ancora, è terrorizzato e più disperato di prima, vengono messi in evidenza due errori del professionista e precisamente:
Ho avuto il piacere di incontrare tanti pazienti, a cui avevano dato solo pochi mesi di vita ed ora, dopo parecchi anni, grazie a Dio, stanno bene e conducono una vita normale e tranquilla. Va notato che queste persone sono cambiate e si sono convertite, considerando la Vita, come un bene prezioso che va rispettato in se stessi e negli altri. Io credo che loro, strada facendo, prima si sono incontrati con la parte più intima di sé stessi e questa nuova visione li ha in seguito risanati. Prima avviene un cambiamento totale e poi segue la guarigione.
Se osserviamo coloro che sono guariti dal tumore, scopriremo che hanno cambiato il loro modo di vedere e vivere la vita, sono diventati più tolleranti, si sono purificati di tante emozioni negative come la rabbia e i rancori, sono diventati più docili, più gentili, più comprensivi ed accoglienti e soprattutto più staccati dal denaro e dal mondo materiale. Questo è il motivo per cui un professionista può ricevere molto dai suoi pazienti, i loro cambiamenti, infatti, arricchiscono anche lui. Un paziente conquistato con tanto Amore dal suo medico curante affronterà la vita a fronte alta, sapendo di poter disporre di tutto il necessario per poter guarire e vivere una vita normale.
Un tumore non è mai un male locale che poi si diffonde in tutto il corpo, è invece un disturbo generale che si concentra in un punto ben determinato da cui potrà eventualmente diffondersi e creare le cosiddette metastasi. In altre parole, un tumore è in realtà l’ultimo stadio con cui si manifesta uno squilibrio che si è creato ed è andato peggiorando negli anni. Ciò che appare nel corpo, a volte in modo evidente e doloroso, nasce in realtà molto prima ed in diverse "aree" dell’uomo, ciò in cui lui crede, i suoi pensieri e le sue emozioni.
Vantaggi e svantaggi della chemioterapia
Le mie ricerche mi hanno condotto verso una doverosa riconciliazione con la medicina allopatica. Ho infatti compreso che non è corretto essere contrario alle medicine chimiche, resto comunque contrario alla loro prescrizione quando non servono oppure quando vengono utilizzate senza prima provare a sfruttare le risorse naturali del paziente, predisposte dalla natura e magistralmente organizzate per mantenere il corpo in buona salute.
Quando è stato fatto tutto il possibile per aiutare le risorse innate del paziente, oppure ci si trova di fronte ad una patologia seria e degenerativa come il tumore, l’impiego della chemioterapia, pur per un periodo limitato, è indispensabile. Va comunque sottolineato che i chemioterapici, che sono delle sostanze chimiche alquanto tossiche, una volta compiuta la loro missione, ovvero uccidere le cellule che si riproducono velocemente, vengono intrappolate nei tessuti organici (connettivo o matrice) rendendoli molti tossici.
Le statistiche dimostrano come buona parte dei pazienti affetti da tumori non muoiono per la patologia tumorale, bensì per l’alta tossicità di questi farmaci. Ne consegue che, durante la chemioterapia, è necessario il drenaggio dei tessuti con vari prodotti naturali compresi quelli omeopatici.
Vi sono due casi specifici in cui non condivido l’utilizzo della terapia chimica:
2. la chemioterapia cosiddetta preventiva (e non curativa) nel caso dei carcinoma in sitù; questo ultimo è un tumore, non importa se maligno, che è anatomicamente localizzato e non è ancora evaso dalla sua capsula, perciò una volta completamente asportato non crea nessun pericolo per il paziente.
Il nostro lavoro e le nostre statistiche
Gruppo di studio: 49 pazienti.
Il lavoro sperimentale eseguito da noi è durato 12 mesi durante i quali abbiamo trattato 49 pazienti affetti dalle varie patologie tumorali di cui 34 donne e 15 uomini. La fascia di età variava da 32 a 68 anni. Le patologie trattate con la chemioterapia erano: K stomaco (1), K colon (13), K seno (23), K polmone (4), K esofago (2), K cervello (1), K prostata (1), K fegato (2), Linfomi non-Hudgkin (2).
Di questi soggetti, 8 hanno abbandonato la cura e 4 sono deceduti in quanto erano affetti da una patologia avanzate e irreversibile. Il resto (37 pazienti) sono riusciti a sconfiggere il tumore e godono ancor oggi di una buona salute.
Va notato che questi i pazienti, durante la chemioterapia associata alla nostra energica cura drenante, hanno condotto una normale vita quotidiana, alcuni di essi hanno persino ripreso a lavorare essendo pochi e limitati i disturbi correlati al trattamento. Il vomito fastidioso, caratteristico di questa terapia, era infatti limitato ad una leggera nausea e anche la caduta dei capelli si è pure ridotta nei 30% dei casi. In generale lo stato fisico dei soggetti era buono ed essi potevano disporre dell’energia propria delle persone che godono una buona salute.
segue.....
TUMORE: UN NEMICO VISIBILE O UN AMICO INVISIBILE?
Come curare adeguatamente un tumore
combinando la cura allopatica ufficale
con quella naturale omeopatica
A cura del Dr. Razazian M. Farzad.
SOMMARIO
- Premessa
- Vantaggi e svantaggi della chemioterapia
- Il nostro lavoro e le nostre statistiche
- Protocollo suggerito secondo le nostre esperienze:
- 1. Chemioterapia prescritta ed eseguita dai colleghi Oncologi
- 2. Drenaggi endovenoso:
- 3. Correzione del pH acido presente nei pazienti dei tumori
- 4. Correzione alimentare
- 5.Idrocolonterapia del colon (non per i pazienti affetti da tumori al colon)
- La flora batterica e sostanze nocive prodotte da essa
Un tumore non è mai un male locale che poi si diffonde in tutto il corpo, è invece un disturbo generale che si concentra in un punto ben determinato da cui potrà eventualmente diffondersi e creare le cosiddette metastasi. In altre parole, un tumore è in realtà "l’ultimo stadio" con cui si manifesta uno squilibrio che si è creato ed è andato peggiorando negli anni (dott. Razazian M. Farzad).
Quanto proposto è ad esclusivo scopo informativo e non sostituisce il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute.
Premessa
Dopo tanti anni di pratica clinica, mi sono convinto che la cosa più importante per motivare la guarigione è lo stato d’animo del paziente. Infatti, quando lascia l’ambulatorio per tornare a casa dovrebbe portare con sé il seme della Speranza; la speranza che nasce quando, dopo aver conosciuto una strada nuova, si inizia a percorrerla sapendo che, indipendentemente dal risultato ottenuto, ci troveremo a considerare da un altro punto di vista quello che si è e quello che si vorrebbe diventare. Quando un paziente è più triste, mentre lascia l’ambulatorio medico, o peggio ancora, è terrorizzato e più disperato di prima, vengono messi in evidenza due errori del professionista e precisamente:
- 1. non è stato capace di conquistare il paziente e la sua fiducia,
- 2. ha probabilmente emesso una prognosi senza speranza, permettendosi con ciò di sostituirsi alla Volontà Divina, l’unica che può realmente conoscere il destino del paziente. Questo modo di agire è uno dei peggiori in quanto si basa solo su sintomi e statistiche, e dimostra un orgoglio smisurato che si manifesta come vanità professionale.
Ho avuto il piacere di incontrare tanti pazienti, a cui avevano dato solo pochi mesi di vita ed ora, dopo parecchi anni, grazie a Dio, stanno bene e conducono una vita normale e tranquilla. Va notato che queste persone sono cambiate e si sono convertite, considerando la Vita, come un bene prezioso che va rispettato in se stessi e negli altri. Io credo che loro, strada facendo, prima si sono incontrati con la parte più intima di sé stessi e questa nuova visione li ha in seguito risanati. Prima avviene un cambiamento totale e poi segue la guarigione.
Se osserviamo coloro che sono guariti dal tumore, scopriremo che hanno cambiato il loro modo di vedere e vivere la vita, sono diventati più tolleranti, si sono purificati di tante emozioni negative come la rabbia e i rancori, sono diventati più docili, più gentili, più comprensivi ed accoglienti e soprattutto più staccati dal denaro e dal mondo materiale. Questo è il motivo per cui un professionista può ricevere molto dai suoi pazienti, i loro cambiamenti, infatti, arricchiscono anche lui. Un paziente conquistato con tanto Amore dal suo medico curante affronterà la vita a fronte alta, sapendo di poter disporre di tutto il necessario per poter guarire e vivere una vita normale.
Un tumore non è mai un male locale che poi si diffonde in tutto il corpo, è invece un disturbo generale che si concentra in un punto ben determinato da cui potrà eventualmente diffondersi e creare le cosiddette metastasi. In altre parole, un tumore è in realtà l’ultimo stadio con cui si manifesta uno squilibrio che si è creato ed è andato peggiorando negli anni. Ciò che appare nel corpo, a volte in modo evidente e doloroso, nasce in realtà molto prima ed in diverse "aree" dell’uomo, ciò in cui lui crede, i suoi pensieri e le sue emozioni.
Vantaggi e svantaggi della chemioterapia
Le mie ricerche mi hanno condotto verso una doverosa riconciliazione con la medicina allopatica. Ho infatti compreso che non è corretto essere contrario alle medicine chimiche, resto comunque contrario alla loro prescrizione quando non servono oppure quando vengono utilizzate senza prima provare a sfruttare le risorse naturali del paziente, predisposte dalla natura e magistralmente organizzate per mantenere il corpo in buona salute.
Quando è stato fatto tutto il possibile per aiutare le risorse innate del paziente, oppure ci si trova di fronte ad una patologia seria e degenerativa come il tumore, l’impiego della chemioterapia, pur per un periodo limitato, è indispensabile. Va comunque sottolineato che i chemioterapici, che sono delle sostanze chimiche alquanto tossiche, una volta compiuta la loro missione, ovvero uccidere le cellule che si riproducono velocemente, vengono intrappolate nei tessuti organici (connettivo o matrice) rendendoli molti tossici.
Le statistiche dimostrano come buona parte dei pazienti affetti da tumori non muoiono per la patologia tumorale, bensì per l’alta tossicità di questi farmaci. Ne consegue che, durante la chemioterapia, è necessario il drenaggio dei tessuti con vari prodotti naturali compresi quelli omeopatici.
Vi sono due casi specifici in cui non condivido l’utilizzo della terapia chimica:
- 1. la terapia ormonale nelle donne affette da cancro al seno, perché risultano positive ai recettori specifici per estrogeni; bisognerebbe invece ricercare e trovare la causa a monte del problema. La Natura predispone la donna a produrre durante l’età fertile gli ormoni femminili e per questo esiste un motivo. Se il tumore presenta i recettori per gli estrogeni, bisogna semplicemente fare due cose:
- rinforzare il sistema immunitario;
- riequilibrare (e mai tamponare) l’asse ormonale nella donna.
Il nostro lavoro e le nostre statistiche
Gruppo di studio: 49 pazienti.
Il lavoro sperimentale eseguito da noi è durato 12 mesi durante i quali abbiamo trattato 49 pazienti affetti dalle varie patologie tumorali di cui 34 donne e 15 uomini. La fascia di età variava da 32 a 68 anni. Le patologie trattate con la chemioterapia erano: K stomaco (1), K colon (13), K seno (23), K polmone (4), K esofago (2), K cervello (1), K prostata (1), K fegato (2), Linfomi non-Hudgkin (2).
Di questi soggetti, 8 hanno abbandonato la cura e 4 sono deceduti in quanto erano affetti da una patologia avanzate e irreversibile. Il resto (37 pazienti) sono riusciti a sconfiggere il tumore e godono ancor oggi di una buona salute.
Va notato che questi i pazienti, durante la chemioterapia associata alla nostra energica cura drenante, hanno condotto una normale vita quotidiana, alcuni di essi hanno persino ripreso a lavorare essendo pochi e limitati i disturbi correlati al trattamento. Il vomito fastidioso, caratteristico di questa terapia, era infatti limitato ad una leggera nausea e anche la caduta dei capelli si è pure ridotta nei 30% dei casi. In generale lo stato fisico dei soggetti era buono ed essi potevano disporre dell’energia propria delle persone che godono una buona salute.
segue.....
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
.... segue (parte 2)
1. Chemioterapia prescritta ed eseguita dai colleghi Oncologi
Per ulteriori dettagli su questo argomento si rimanda alla documentazione specializzata.
2. Drenaggi endovenoso
Questo drenaggio prevede una terapia endovenosa a domicilio, fatta da un’infermiera professionale, che segua parallelamente quella eseguita in ospedale. Purtroppo le infermiere rifiutano di fare questo tipo di terapia domiciliare, anche quando sono espressamente richieste da un medico omeopata e sotto la sua responsabilità.
Questo fatto mi rattrista molto. Perché mentre io, medico omeopata, sono aperto verso la medicina ufficiale ed accetto le cure suggerite dai medici allopatici, non vi dovrebbe essere una simile apertura anche da parte loro? Entrambi, quando abbiamo ricevuto la Laurea in medicina, avevamo un solo scopo da conseguire professionalmente: il benessere del paziente. Perché, allora, continuiamo a guardarci come nemici concorrenti sottovalutandoci l’uno all’altro? Abbiamo dimenticato il giuramento di Ippocrate, che mette in primo luogo la salute del paziente e poi tutto il resto? Il mondo ha bisogno di condivisione e di Pace, e dovremmo essere i primi a viverle dando l’esempio ai nostri pazienti.
Comunque, personalmente, ritengo che sia un grave errore la standardizzazione delle terapie, e nella fattispecie delle cure drenanti. Bisognerebbe sempre personalizzare questo tipo di intervento, il suo dosaggio e la sua durata.
Il farmaco principale utilizzato nel nostro protocollo è il Dynaplex, prodotto esclusivamente sotto forma dei P.M. (Preparazione Magistrale) dalla Farmacia Legnani di Milano. Non è un farmaco costituito da sostanze che i medici non conoscono, si tratta di un preparato vitaminico contenente anche gli aminoacidi Metionina e Cisteina, pertanto, grazie alla presenza dei loro legami sulfurici, riesce facilmente a neutralizzare una buona parte degli effetti indesiderati dei chemioterapici. Gli altri farmaci impiegati nel nostro protocollo sono dei prodotti omeopatici in fiale, da usarsi per via endovenosa.
Prima di intraprendere il trattamento drenante è necessario valutare attentamente la funzionalità dei cinque organi emuntori (intestino, reni, polmoni, fegato, cute), che permettono all’organismo di liberarsi dai residui tossici (metaboliti) rilasciati dai farmaci chemioterapici.
Se gli emuntori sono in buone condizioni è comunque il caso di stimolare la loro funzione, In questo caso, dopo aver considerato le esigenze metaboliche del paziente, vengono valutati i seguenti farmaci: Lycopodium Comp. (stimolante epatico), Mucosa Comp. (stimolante intestinale e polmonare), Solidago Comp. (stimolante renale) e Thuja Comp. (stimolante cutaneo).
Quando, invece, un emuntore è colpito direttamente dal tumore o necessita un ripristino funzionale, vengono valutati: Chelidonium Homaccord o Hepeel (ripristino epatico), Nux Vomica Homaccord (ripristino gastro-intestinale), Berberis Homaccord (ripristino epatorenale), Tarthephedreel gocce (ripristino polmonare) e Graphites Homaccord (ripristino cutaneo).
Il Galium-Heel rappresenta il drenante prescelto per il tessuto connettivale.
Devono anche essere presi nella giusta considerazione i componenti del Ciclo di Krebs. Se necessario viene adottato il Coenyme Comp. capace di migliorare la produzione energetica e la catena respiratoria delle cellule.
Un farmaco, necessario a quasi tutti coloro che sono affetti da tumore è il Thalamus Comp., in quanto rappresenta un immunostimolante per eccellenza.
Talvolta possono risultare utili anche gli organoterapici, ovvero i farmaci omeopatici prodotti partendo dagli organi del maiale (vi è infatti una notevole somiglianza metabolica fra l’uomo e il maiale). Le diluizioni prescelte sono spesso: 10D - 30D - 200D. L’utilizzo degli organoterapici ha lo scopo di dare un input informativo per la rigenerazione dell’organo colpito.
Tutti i farmaci citati sono prodotti dalla Heel, una ditta farmaceutica tedesca, e vengono importati e distribuiti in Italia dalla ditta farmaceutica Guna.
NOTA BENE: la valutazione della terapia drenante endovenosa non è affatto una cura "fai da te" e deve essere assolutamente seguita da un medico competente.
3. Correzione del pH acido presente nei pazienti dei tumori
Già negli anni 20 Otto Warburg ebbe modo di notare come le cellule tumorali, pur duplicandosi più rapidamente del normale, per produrre energia non utilizzavano ossigeno, bensì la glicolisi anaerobica (fermentazione del glucosio in assenza di ossigeno). Questo fatto è rimasto un mistero finché la conoscenze attuali, dovute ai dott. Heinrich Kremer e Alfred Hassig, non lo hanno svelato.
Il fenomeno viene correlato alla situazione dei microbi, che in condizioni estreme e prive di ossigeno, come possono essere i fondali marini in prossimità dei crateri vulcanici, per la glicolisi utilizzano lo zolfo al posto dell’ossigeno e, proprio per le difficoltà di sopravvivenza, tendono a riprodursi assai rapidamente. Questi modo di operare, produce comunque poca energia in quanto ogni molecola di glucosio genera solo 2 molecole di ATP (Adenosin tri-fosfato) anziché le 38 che si generano con la glicolisi normale in presenza di ossigeno (vedi il ciclo di Krebs).
Perciò ogni cellula tumorale ricava da ogni molecola di glucosio solo due molecole di ATP, questo è il motivo per cui hanno estremo bisogno di zuccheri e spesso "vampirizzano" il paziente. Solo 2 molecole di ATP non bastano per gestire tutti i loro processi metabolici e la veloce moltiplicazione, ed allora richiamano più sangue per avere più glucosio disponibile. Questo è il motivo per cui i tessuti tumorali sono altamente vascolarizzati.
Purtroppo, però, la glicolisi anaerobica, crea dell’acido lattico. E più molecole di glucosio sono utilizzate e più acido lattico viene generato ed immesso nel tessuto connettivo. Questo spiega perché i tessuti di un portatore di tumore sono più acidi del normale. Siccome anche i farmaci usati nella chemioterapia lasciano dei residui acidi, questi pazienti saranno soggetti ad una notevole acidosi metabolica di tipo iatrogeno.
Quando, per mancanza di informazioni adeguate o per golosità, tale paziente dovesse cibarsi di alimenti che lasciano ceneri acide, per es.: pasta e pane fatti con farina bianca, dolciumi industriali, latte vaccino e derivati, carne rossa, ecc., il suo livello di acidosi aumenterà ulteriormente (per dettagli sugli alimenti vedere il capitolo "Correzione alimentare", posto più innanzi).
Perché bisogna lottare contro l’acidosi? Perché l’eccessiva presenza di acidi nel tessuto connettivale lo modifica da sol in gel. Questo rende difficile i vari scambi fra le cellule e l’ambiente circostante, creando i presupposti per numerose disfunzioni e malattie. Va notato che l’acidosi non deriva solo dai residui acidi lasciati da alcuni alimenti, riguarda anche direttamente i farmaci chemioterapici che, in un ambiente gel, non solo fanno fatica a raggiungere le cellule, ma aumentano la tossicità ambientale creando i presupposti per un intasamento delle vie linfatiche.
Quando si riporta il pH al suo giusto livello le funzioni del tessuto connettivo ritornano normali, Le cellule, allora, possono ricevere e smaltire sia i nutrimenti derivati dagli alimenti che le sostanze nocive contenute nei farmaci chemioterapici. Il livello di intossicazione del paziente si riduce notevolmente ed egli può rispondere meglio alla terapia.
Ci sono fondamentalmente due vie per lottare contro l’acidosi metabolica e iatrogena:
La nostra esperienza ha dimostrato che pochi pazienti abbracciano volentieri l’idea di un digiuno terapeutico, il che ci costringe a scegliere la terapia drenante. Come supporto esiste in commercio un valido preparato alcalinogeno, si tratta del Pascotabs prodotto dalla Pascoè, una ditta farmaceutica tedesca, che viene importato e distribuito in Italia dalla ditta Named.
Anche per questo rimedio il dosaggio e la durata devono essere personalizzati, al fine di evitare che il pH del paziente diventi troppo alcalino e creare qualche, seppur non grave, conseguenza.
4. Correzione alimentare
Spesso succede che un paziente, a cui è stata prescritta la chemioterapia, chieda al suo oncologo: "Dottore, che dieta mi consiglia? Cosa posso mangiare?". Purtroppo nel 95% dei casi si sentirà rispondere: "Stia tranquillo, mangi un po’ di tutto, ma senza esagerare! Comunque è necessario che consumi molta carne, perché Lei è molto anemico!".
La dott.ssa Kousmine, come molti altri medici-naturopati, ha spesso ripetuto che "mentre i cibi vivi ci fanno vivere quelli morti ci uccidono". Pertanto i primi alimenti che vanno eliminati, dalla dieta di un paziente in chemioterapia, sono le carni di tutti i tipi ed il latte vaccino con tutti i suoi derivati. Il latte per sempre in quanto siamo tutti ormai svezzati!!!, e la carne per un periodo che va da 6 mesi ad un anno.
Dopo la ristabilizzazione del paziente si può suggerire di mangiare un po’ di carne, ma non quella dei mammiferi (mucca, vitello, cavallo, maiale, ecc.), pertanto possono essere usati il pesce, il pollo, il tacchino, ecc.
La crema Budwig consigliata dalla Dott.ssa Kousmine non deve mai mancare come colazione ai pazienti di tumore. Clicca qui per la ricetta e le indicazione per prepararla.
Gli oli spremuti a caldo, comunemente venduti nei supermercati, devono essere sostituiti con l’olio di girasole spremuto a freddo che si trova nei negozi di prodotti biologici. Un cucchiaio per due volte al giorno, sull’insalata del pranzo e della cena, garantisce l’apporto giornaliero necessario di acido linoleico. Questi oli non devono mai essere riscaldati ed una volta che la bottiglia è stata aperta, vanno tenuti nel frigorifero e consumati entro 4-5 settimane.
Suggeriamo caldamante anche la cura dell'Aloe, su ricetta originale brasiliana di padre Zago, ne trovate una descrizione cliccando qui.
Se desiderate ulteriori informazioni sull’alimentazione potete consultare il sito www.metodokousmine.it/kousmine.htm, dove, gratuitamente, potete scaricare varie ricette.
5. Idrocolonterapia del colon (non per i pazienti affetti da tumori al colon)
Solo chi assiste ad una seduta di ITC (Idrocolonterapia del colon), eseguita sui pazienti trattati con chemioterapici, può rendersi conto di cosa vi possa essere nel loro intestino crasso, e considerare seriamente l’importanza di una efficace pulizia del tratto intestinale. Solitamente, purtroppo, si considera il colon come un deposito di rifiuti, mentre, a tutti gli effetti, è un organo del sistema immunitario. Pertanto l’ITC, oltre che un’azione ripulente, è anche un immunostimolatore per eccellenza, e deve essere effettuata esclusivamente dal personale medico qualificato.
Le incrostazioni che si formano nelle tasche interne della mucosa del colon, rappresentano i residui delle feci in transito che, nel tempo, si induriscono producendo infiammazione della mucosa e riducendo la funzionalità dei linfonodi, ovvero del sistema immunitario preposto alla difesa locale. Da questo fatto si può comprendere quanto il colon possa essere causa, o concausa, nella genesi di tante patologie correlate al sistema immunitario.
PROTOCOLLO SUGGERITO SECONDO LE NOSTRE ESPERIENZE
- 1. Chemioterapia prescritta ed eseguita dai colleghi Oncologi*
- 2. Drenaggi endovenoso:
- 3. Correzione del pH acido presente nei pazienti dei tumori
- 4. Correzione alimentare
- 5.Idrocolonterapia del colon (non per i pazienti affetti da tumori al colon)
- 6. Self-Love-Therapy (Auto-Amor-terapia)
1. Chemioterapia prescritta ed eseguita dai colleghi Oncologi
Per ulteriori dettagli su questo argomento si rimanda alla documentazione specializzata.
2. Drenaggi endovenoso
Questo drenaggio prevede una terapia endovenosa a domicilio, fatta da un’infermiera professionale, che segua parallelamente quella eseguita in ospedale. Purtroppo le infermiere rifiutano di fare questo tipo di terapia domiciliare, anche quando sono espressamente richieste da un medico omeopata e sotto la sua responsabilità.
Questo fatto mi rattrista molto. Perché mentre io, medico omeopata, sono aperto verso la medicina ufficiale ed accetto le cure suggerite dai medici allopatici, non vi dovrebbe essere una simile apertura anche da parte loro? Entrambi, quando abbiamo ricevuto la Laurea in medicina, avevamo un solo scopo da conseguire professionalmente: il benessere del paziente. Perché, allora, continuiamo a guardarci come nemici concorrenti sottovalutandoci l’uno all’altro? Abbiamo dimenticato il giuramento di Ippocrate, che mette in primo luogo la salute del paziente e poi tutto il resto? Il mondo ha bisogno di condivisione e di Pace, e dovremmo essere i primi a viverle dando l’esempio ai nostri pazienti.
Comunque, personalmente, ritengo che sia un grave errore la standardizzazione delle terapie, e nella fattispecie delle cure drenanti. Bisognerebbe sempre personalizzare questo tipo di intervento, il suo dosaggio e la sua durata.
Il farmaco principale utilizzato nel nostro protocollo è il Dynaplex, prodotto esclusivamente sotto forma dei P.M. (Preparazione Magistrale) dalla Farmacia Legnani di Milano. Non è un farmaco costituito da sostanze che i medici non conoscono, si tratta di un preparato vitaminico contenente anche gli aminoacidi Metionina e Cisteina, pertanto, grazie alla presenza dei loro legami sulfurici, riesce facilmente a neutralizzare una buona parte degli effetti indesiderati dei chemioterapici. Gli altri farmaci impiegati nel nostro protocollo sono dei prodotti omeopatici in fiale, da usarsi per via endovenosa.
Prima di intraprendere il trattamento drenante è necessario valutare attentamente la funzionalità dei cinque organi emuntori (intestino, reni, polmoni, fegato, cute), che permettono all’organismo di liberarsi dai residui tossici (metaboliti) rilasciati dai farmaci chemioterapici.
Se gli emuntori sono in buone condizioni è comunque il caso di stimolare la loro funzione, In questo caso, dopo aver considerato le esigenze metaboliche del paziente, vengono valutati i seguenti farmaci: Lycopodium Comp. (stimolante epatico), Mucosa Comp. (stimolante intestinale e polmonare), Solidago Comp. (stimolante renale) e Thuja Comp. (stimolante cutaneo).
Quando, invece, un emuntore è colpito direttamente dal tumore o necessita un ripristino funzionale, vengono valutati: Chelidonium Homaccord o Hepeel (ripristino epatico), Nux Vomica Homaccord (ripristino gastro-intestinale), Berberis Homaccord (ripristino epatorenale), Tarthephedreel gocce (ripristino polmonare) e Graphites Homaccord (ripristino cutaneo).
Il Galium-Heel rappresenta il drenante prescelto per il tessuto connettivale.
Devono anche essere presi nella giusta considerazione i componenti del Ciclo di Krebs. Se necessario viene adottato il Coenyme Comp. capace di migliorare la produzione energetica e la catena respiratoria delle cellule.
Un farmaco, necessario a quasi tutti coloro che sono affetti da tumore è il Thalamus Comp., in quanto rappresenta un immunostimolante per eccellenza.
Talvolta possono risultare utili anche gli organoterapici, ovvero i farmaci omeopatici prodotti partendo dagli organi del maiale (vi è infatti una notevole somiglianza metabolica fra l’uomo e il maiale). Le diluizioni prescelte sono spesso: 10D - 30D - 200D. L’utilizzo degli organoterapici ha lo scopo di dare un input informativo per la rigenerazione dell’organo colpito.
Tutti i farmaci citati sono prodotti dalla Heel, una ditta farmaceutica tedesca, e vengono importati e distribuiti in Italia dalla ditta farmaceutica Guna.
NOTA BENE: la valutazione della terapia drenante endovenosa non è affatto una cura "fai da te" e deve essere assolutamente seguita da un medico competente.
3. Correzione del pH acido presente nei pazienti dei tumori
Già negli anni 20 Otto Warburg ebbe modo di notare come le cellule tumorali, pur duplicandosi più rapidamente del normale, per produrre energia non utilizzavano ossigeno, bensì la glicolisi anaerobica (fermentazione del glucosio in assenza di ossigeno). Questo fatto è rimasto un mistero finché la conoscenze attuali, dovute ai dott. Heinrich Kremer e Alfred Hassig, non lo hanno svelato.
Il fenomeno viene correlato alla situazione dei microbi, che in condizioni estreme e prive di ossigeno, come possono essere i fondali marini in prossimità dei crateri vulcanici, per la glicolisi utilizzano lo zolfo al posto dell’ossigeno e, proprio per le difficoltà di sopravvivenza, tendono a riprodursi assai rapidamente. Questi modo di operare, produce comunque poca energia in quanto ogni molecola di glucosio genera solo 2 molecole di ATP (Adenosin tri-fosfato) anziché le 38 che si generano con la glicolisi normale in presenza di ossigeno (vedi il ciclo di Krebs).
Perciò ogni cellula tumorale ricava da ogni molecola di glucosio solo due molecole di ATP, questo è il motivo per cui hanno estremo bisogno di zuccheri e spesso "vampirizzano" il paziente. Solo 2 molecole di ATP non bastano per gestire tutti i loro processi metabolici e la veloce moltiplicazione, ed allora richiamano più sangue per avere più glucosio disponibile. Questo è il motivo per cui i tessuti tumorali sono altamente vascolarizzati.
Purtroppo, però, la glicolisi anaerobica, crea dell’acido lattico. E più molecole di glucosio sono utilizzate e più acido lattico viene generato ed immesso nel tessuto connettivo. Questo spiega perché i tessuti di un portatore di tumore sono più acidi del normale. Siccome anche i farmaci usati nella chemioterapia lasciano dei residui acidi, questi pazienti saranno soggetti ad una notevole acidosi metabolica di tipo iatrogeno.
Quando, per mancanza di informazioni adeguate o per golosità, tale paziente dovesse cibarsi di alimenti che lasciano ceneri acide, per es.: pasta e pane fatti con farina bianca, dolciumi industriali, latte vaccino e derivati, carne rossa, ecc., il suo livello di acidosi aumenterà ulteriormente (per dettagli sugli alimenti vedere il capitolo "Correzione alimentare", posto più innanzi).
Perché bisogna lottare contro l’acidosi? Perché l’eccessiva presenza di acidi nel tessuto connettivale lo modifica da sol in gel. Questo rende difficile i vari scambi fra le cellule e l’ambiente circostante, creando i presupposti per numerose disfunzioni e malattie. Va notato che l’acidosi non deriva solo dai residui acidi lasciati da alcuni alimenti, riguarda anche direttamente i farmaci chemioterapici che, in un ambiente gel, non solo fanno fatica a raggiungere le cellule, ma aumentano la tossicità ambientale creando i presupposti per un intasamento delle vie linfatiche.
Quando si riporta il pH al suo giusto livello le funzioni del tessuto connettivo ritornano normali, Le cellule, allora, possono ricevere e smaltire sia i nutrimenti derivati dagli alimenti che le sostanze nocive contenute nei farmaci chemioterapici. Il livello di intossicazione del paziente si riduce notevolmente ed egli può rispondere meglio alla terapia.
Ci sono fondamentalmente due vie per lottare contro l’acidosi metabolica e iatrogena:
- 1. digiuno terapeutico
- 2. preparati alcalinogeni.
La nostra esperienza ha dimostrato che pochi pazienti abbracciano volentieri l’idea di un digiuno terapeutico, il che ci costringe a scegliere la terapia drenante. Come supporto esiste in commercio un valido preparato alcalinogeno, si tratta del Pascotabs prodotto dalla Pascoè, una ditta farmaceutica tedesca, che viene importato e distribuito in Italia dalla ditta Named.
Anche per questo rimedio il dosaggio e la durata devono essere personalizzati, al fine di evitare che il pH del paziente diventi troppo alcalino e creare qualche, seppur non grave, conseguenza.
4. Correzione alimentare
Spesso succede che un paziente, a cui è stata prescritta la chemioterapia, chieda al suo oncologo: "Dottore, che dieta mi consiglia? Cosa posso mangiare?". Purtroppo nel 95% dei casi si sentirà rispondere: "Stia tranquillo, mangi un po’ di tutto, ma senza esagerare! Comunque è necessario che consumi molta carne, perché Lei è molto anemico!".
La dott.ssa Kousmine, come molti altri medici-naturopati, ha spesso ripetuto che "mentre i cibi vivi ci fanno vivere quelli morti ci uccidono". Pertanto i primi alimenti che vanno eliminati, dalla dieta di un paziente in chemioterapia, sono le carni di tutti i tipi ed il latte vaccino con tutti i suoi derivati. Il latte per sempre in quanto siamo tutti ormai svezzati!!!, e la carne per un periodo che va da 6 mesi ad un anno.
Dopo la ristabilizzazione del paziente si può suggerire di mangiare un po’ di carne, ma non quella dei mammiferi (mucca, vitello, cavallo, maiale, ecc.), pertanto possono essere usati il pesce, il pollo, il tacchino, ecc.
La crema Budwig consigliata dalla Dott.ssa Kousmine non deve mai mancare come colazione ai pazienti di tumore. Clicca qui per la ricetta e le indicazione per prepararla.
Gli oli spremuti a caldo, comunemente venduti nei supermercati, devono essere sostituiti con l’olio di girasole spremuto a freddo che si trova nei negozi di prodotti biologici. Un cucchiaio per due volte al giorno, sull’insalata del pranzo e della cena, garantisce l’apporto giornaliero necessario di acido linoleico. Questi oli non devono mai essere riscaldati ed una volta che la bottiglia è stata aperta, vanno tenuti nel frigorifero e consumati entro 4-5 settimane.
Suggeriamo caldamante anche la cura dell'Aloe, su ricetta originale brasiliana di padre Zago, ne trovate una descrizione cliccando qui.
Se desiderate ulteriori informazioni sull’alimentazione potete consultare il sito www.metodokousmine.it/kousmine.htm, dove, gratuitamente, potete scaricare varie ricette.
5. Idrocolonterapia del colon (non per i pazienti affetti da tumori al colon)
Solo chi assiste ad una seduta di ITC (Idrocolonterapia del colon), eseguita sui pazienti trattati con chemioterapici, può rendersi conto di cosa vi possa essere nel loro intestino crasso, e considerare seriamente l’importanza di una efficace pulizia del tratto intestinale. Solitamente, purtroppo, si considera il colon come un deposito di rifiuti, mentre, a tutti gli effetti, è un organo del sistema immunitario. Pertanto l’ITC, oltre che un’azione ripulente, è anche un immunostimolatore per eccellenza, e deve essere effettuata esclusivamente dal personale medico qualificato.
Le incrostazioni che si formano nelle tasche interne della mucosa del colon, rappresentano i residui delle feci in transito che, nel tempo, si induriscono producendo infiammazione della mucosa e riducendo la funzionalità dei linfonodi, ovvero del sistema immunitario preposto alla difesa locale. Da questo fatto si può comprendere quanto il colon possa essere causa, o concausa, nella genesi di tante patologie correlate al sistema immunitario.
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
.... segue (parte 3):
La flora batterica e sostanze nocive prodotte da essa
Science and technology in Japan (Università di Tokyo – Mitsuoka).
Per la gentile concessione di Bromatech s.r.l.
Una alimentazione errata, associata ad un uso eccessivo dei farmaci di natura chimica, spingono gradualmente la flora batterica intestinale verso una degradazione (disbiosi) che tende a ridurre il buon funzionamento del sistema immunitario intestinale. Tale flora, infatti, non solo rappresenta una barriera protettiva nei confronti di microrganismi estranei, ma sorveglia anche la sintesi delle sostanze dotate di attività cancerogenica.
La Medicina biologica, che considera pure l’Energia vitale che scorre nell’organismo, ritiene l’intestino ed i polmoni (che derivano dal medesimo foglietto embrionale endodermico), come due centri di smistamento di tale Energia. Anche gli organi emuntori, ovvero: intestino, reni, polmoni, pelle e fegato (emuntore centrale), sono correlati all’Energia, hanno infatti il compito di farla fluire in modo armonico attraverso i vari canali energetici (meridiani), per permettere all’organismo di adattarsi alle condizioni ambientali in cui si trova.
Fra i quattro emuntori che comunicano con l’esterno, l’unico ad avere un rapporto diretto con il fegato, tramite la vena porta, è l’intestino. Perciò il colon è il primo organo in cui possono generarsi, e quindi venire trasmesse al fegato, le varie tossine di origine putrefattiva, fermentativa e cancerogenica. L’ITC, pertanto, non solo disincrosta la parete interna del colon, ma, promuovendo l’integrità della flora batterica intestinale, limita l’afflusso di sostanze nocive al fegato.
La qualità delle feci secondo il loro pH – Comitato scientifico di Bromatech.
Quando le scorie e le tossine sono state eliminate dal colon, si assiste ad una rigenerazione dei tessuti danneggiati ed al ripristino della piena funzionalità degli organi e degli apparati compromessi. Si ottengono in questo modo:
una gradevole sensazione di benessere generale, dovuto alla disincrostazione della mucosa intestinale ed al maggior assorbimento delle sostanze nutritive.
la normalizzazione della flora batterica intestinale, con il miglioramento delle seguenti funzioni: rivitalizzare e proteggere la mucosa intestinale, facilitare la digestione delle fibre, favorire la trasformazione di vitamine ed enzimi, svolgere un’azione di barriera contro i microrganismi estranei.
ripristino immediato della funzionalità fisiologica del sistema immunitario locale (MALT = Mucosa Associated Lymphoid Tissue), con l’indiretta stimolazione secondaria dell’albero respiratorio e la conseguente normalizzazione dell’ossigenazione delle cellule. I linfociti B deputati alla produzione degli anticorpi si formano per l’80% nelle stazioni linfatiche localizzate sulle mucose e principalmente quelle intestinali. Poiché gli anticorpi si formano principalmente nell’intestino, quando si pulisce la mucosa del colon si ottiene il sistema più efficace per neutralizzare le tossine e combattere i batteri patogeni ed altri agenti estranei.
un vero e proprio rapporto di simbiosi mutualistica tra i germi eubiotici della flora batterica ripristinata con l’individuo ospite. Grazie agli effetti diretti ed indiretti (Mackoviak, 1982) ciò esercita un controllo reciproco sulla flora potenzialmente patogena, sui miceti e sui virus (vedi la tabella seguente).
un beneficio globale a carico dell’intero sistema endocrino, dovuto al fatto che ipotalamo ed ipofisi (direttori dell’orchestra endocrina, da cui dipendono anche tiroide, surreni e gonadi), con una migliore ossigenazione migliorano la qualità del loro metabolismo. L’epifisi, invece, promuove il ripristino del normale tono dell’umore.
La mucosa interna del colon in un paziente di 36 anni, fumatore. Come si vede, la presenza delle incrostazioni fecali, formate nel tempo, ha fatto scomparire la struttura anelare del colon responsabile per la sua peristalsi. L’iperemia dei vasi locali è un indice dell’infiammazione.
Nel paziente sopra menzionato, dopo 10 sedute di idrocolonterapia (1 anno di terapia), si assiste ad una eliminazione delle incrostazioni fecali che hanno permesso la ricomparsa della primitiva struttura anelare del colon.
(con il consenso del paziente al trattamento dei dati personali al fine di una ricerca clinica),
La flora batterica e sostanze nocive prodotte da essa
Science and technology in Japan (Università di Tokyo – Mitsuoka).
Per la gentile concessione di Bromatech s.r.l.
Una alimentazione errata, associata ad un uso eccessivo dei farmaci di natura chimica, spingono gradualmente la flora batterica intestinale verso una degradazione (disbiosi) che tende a ridurre il buon funzionamento del sistema immunitario intestinale. Tale flora, infatti, non solo rappresenta una barriera protettiva nei confronti di microrganismi estranei, ma sorveglia anche la sintesi delle sostanze dotate di attività cancerogenica.
La Medicina biologica, che considera pure l’Energia vitale che scorre nell’organismo, ritiene l’intestino ed i polmoni (che derivano dal medesimo foglietto embrionale endodermico), come due centri di smistamento di tale Energia. Anche gli organi emuntori, ovvero: intestino, reni, polmoni, pelle e fegato (emuntore centrale), sono correlati all’Energia, hanno infatti il compito di farla fluire in modo armonico attraverso i vari canali energetici (meridiani), per permettere all’organismo di adattarsi alle condizioni ambientali in cui si trova.
Fra i quattro emuntori che comunicano con l’esterno, l’unico ad avere un rapporto diretto con il fegato, tramite la vena porta, è l’intestino. Perciò il colon è il primo organo in cui possono generarsi, e quindi venire trasmesse al fegato, le varie tossine di origine putrefattiva, fermentativa e cancerogenica. L’ITC, pertanto, non solo disincrosta la parete interna del colon, ma, promuovendo l’integrità della flora batterica intestinale, limita l’afflusso di sostanze nocive al fegato.
La qualità delle feci secondo il loro pH – Comitato scientifico di Bromatech.
Quando le scorie e le tossine sono state eliminate dal colon, si assiste ad una rigenerazione dei tessuti danneggiati ed al ripristino della piena funzionalità degli organi e degli apparati compromessi. Si ottengono in questo modo:
- una sensazione di leggerezza addominale, conseguente all’eliminazione di:
- tossine dovute ai chemioterapici,
- eccesso di muco,
- gas di putrefazione,
- particelle alimentari non digerite,
- eventuali parassiti
- eventuali funghi, come la Candida, molto frequente nell’intestino dei pazienti affetti da tumore.
EFFETTI DIRETTI | EFFETTI INDIRETTI |
|
|
- regressione parziale ed a volte totale della sintomatologia di base, quali dolori addominali, prurito, cefalea, dispepsia. Tale regressione può spesso essere ricondotta ai seguenti fattori:
- a) la pulizia del colon, che decongestiona immediatamente la vena porta con conseguente regolarizzazione della funzionalità epatica-vescia biliare e pancreatica.
- b) la stimolazione della proliferazione delle Cellule Natural Killer (NK) (v.n. 4- ed una diminuzione dei T8 citotossici (v.n. 15-25). Nelle malattie autoimmuni, invece, si verifica un lento movimento verso la normalizzazione del rapporto T4/T8 (v.n. 1.20-2.00). Questo fatto è stato dimostrato dalla valutazione delle sottopopolazioni linfocitarie eseguita prima e dopo varie sedute di ICT nei pazienti affetti da tumore.
- c) la miglior ossigenazione del cervello. Infatti, a seguito di una ICT, si riscontra un netto aumento metabolico delle cellule nervose producenti endorfina, che si traduce in un innalzamento della soglia del dolore.
La mucosa interna del colon in un paziente di 36 anni, fumatore. Come si vede, la presenza delle incrostazioni fecali, formate nel tempo, ha fatto scomparire la struttura anelare del colon responsabile per la sua peristalsi. L’iperemia dei vasi locali è un indice dell’infiammazione.
Nel paziente sopra menzionato, dopo 10 sedute di idrocolonterapia (1 anno di terapia), si assiste ad una eliminazione delle incrostazioni fecali che hanno permesso la ricomparsa della primitiva struttura anelare del colon.
(con il consenso del paziente al trattamento dei dati personali al fine di una ricerca clinica),
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
... segue (parte 4)
6. Self-Love-Therapy (Auto-Amor-terapia)
È chiaro che noi non possiamo sorridere per un amico, deve sorridere da solo; non possiamo guarire per un paziente, deve guarire da solo e per guarire, prima di tutto,
DEVE volerlo.
Ogni cellula del Corpo umano (epatica, muscolare, nervosa, cutanea, intestinale, renale, …), possiede una memoria ed intelligenza sua propria. Queste, messe insieme, costituiscono una memoria ed intelligenza Collettiva che può assurgere ad un Potere superiore capace di condizionare e perfino sottomettere la memoria individuale. Si potrebbe paragonare questa situazione alla elezione di un Primo ministro: ogni cittadino ha la propria libertà, intelligenza ed un potere personale che, messi insieme, possono dare ad una persona sola il potere di governare e decidere per lui.
Considerando la moltitudine di esseri esistenti nel Creato, possiamo postulare che le loro coscienze altro non siano che un frammento della Coscienza Globale, che potremmo chiamare Dio o Creatore. Possiamo perciò concludere che Dio esiste, e non solo nei Cieli, come ci viene insegnato dalla teologia, ma anche in tutte le cose, anche in quelle che apparentemente ci sembrano senza coscienza individuale.
Dio è dappertutto, ma soprattutto è presente con la sua Vita in ogni cellula del nostro corpo. Si dovrebbe sempre invitare un paziente a parlare alle cellule sofferenti, dir loro di aprirsi all’energia vitale che è sempre presente, e farla scorrere portando vitalità e guarigione. Così facendo si possono ottenere dei magnifici risultati. Infatti, i paziente affetti da epatite, colite, cancro, ecc., dopo gli amorevoli dialoghi con il loro organo malato guariscono prima. Bisogna amare Tutto e ringraziare per il Tutto.
Quando, al mattino, troviamo una giornata di sole, diciamo: "Che bella giornata", ma quanti sanno apprezzare una giornata buia, piovosa e nuvolosa? Perché? Dopotutto anche le nuvole hanno il loro scopo, se ci sono significa che devono esserci! Se considerassimo che le nuvole fanno parte del creato, ed il Creatore è perfetto, allora potremmo accettare anche le nuvole e la pioggia, e passare una buona giornata.
Nel momento in cui vediamo Dio nelle nuvole e nella pioggia e Lo ringraziamo di esistere e di dare la vita a Tutto, cambierà la nostra visione, apprezzeremo le nuvole e la pioggia, e diremo: "Che bella giornata! Che belle nuvole! Dio ti ringrazio per questi tuoi doni". Questo è il segreto per vivere sereni ed armonizzare la nostra vita quotidiana con l’ambiente che ci circonda.
Quanti di noi si sono rivolti, almeno una volta nel corso della vita, ai denti dicendo: "Cari denti, vi amo e vi ringrazio di esistere?", (ringraziamento rivolto in realtà al Dio presente nelle molecole del dente). Generalmente si pone l’attenzione sui propri denti solo quando sono cariati o fanno male!. Ciò non è giusto, se possediamo un oggetto, diciamo un’automobile, che ci sta servendo con Amore e ci aiuta a spostarci per andare al lavoro, fare le spese, andare in vacanza, ecc., la minima cosa che potremmo è ricambiarla "amandola" e "ringraziandola".
Questa potrebbe sembrare una visione spirituale spinta all’eccesso, ma provate a dire "Ti amo" alla vostra macchina e vedrete che non vi lascerà mai a piedi! Simile attira simile, nello stesso modo Attenzione e Amore richiamano Attenzione e Amore; questo è una Legge Universale.
Anche una patologia grave, come un tumore, può avere uno scopo: aiutarci a meglio comprendere il significato della Vita, ed a rispettarla di più, in noi, negli altri ed in tutte le cose. Disse Richard Bach: "Quando hai davanti a te un problema, guardagli nella mani, ha un regalo per te!". Anche un tumore può offrirci un regalo: quello di aiutarci a cambiare il nostro modo di vivere, ed a vivere in modo migliore. Non consideratole un nemico visibile, bensì un amico invisibile!
Immaginate il vostro organo malato davanti a voi o fra le vostre mani, inondatelo di luce, cominciate ad accarezzarlo, amatelo e parlategli (anche a voce alta), chiedete all’Energia vitale di scorrere in lui libera e tranquilla. Ed il Dio che si manifesta come energia vitale vi sentirà e vi risponderà. L’Amore è come l’eco: appena donato ti ritornerà a dosso!
Buon Cammino!
Sito ufficiale dei medici Kousminiani:
www.amik.it/home.aspx
LA CREMA BUDWIG
Tempo di preparazione: 8 minuti.
Ingredienti:
Preparazione per una persona:
In una scodella, mettete 4 cucchiaini di yogurt magro + 2 cucchiaini di olio di lino spremuto a freddo e sbattete con una forchetta fino ad ottenere un impasto cremoso. Aggiungete poi il succo di mezzo limone e mescolate bene.
Separatamente in un macinacaffè elettrico avete appena macinato (polverizzato) i cereali integrali a cui aggiungete negli ultimi giri i semi oleosi; aggiungete poi i macinati all'impasto e mescolate delicatamente.
Schiacciate bene con una forchetta la banana matura finché diventi pastosa e poi aggiungetela al resto nella scodella. Mescolate tutto ed aggiungete la frutta fresca tagliata a pezzi.
Se la famiglia è numerosa si può utilizzare un frullatore e mescolare tutto insieme.
La Crema Budwig costituisce un pasto completo, ricco di vitamine F (regolatore dell'equilibrio immunitario), delle vitamine, dei sali minerali, degli zuccheri semplici della frutta, delle auxine e dei carboidrati dei cereali integrali crudi. Non richiede cottura ed è ben tollerata da tutti.
Si può prendere con tè leggero o caffè d'orzo. Ogni monodose contiene circa:
CONTATTI:
Dr. Razazian M. Farzad.
Gastroenterologia e Medicina Naturale.
Membro della Società Italiana di Idrocolonterapia.
Via Leonzio Foresti, 40
25134 San Polino - Brescia (IT)
Tel. 030-2310392
Cell. 338-8800140
6. Self-Love-Therapy (Auto-Amor-terapia)
È chiaro che noi non possiamo sorridere per un amico, deve sorridere da solo; non possiamo guarire per un paziente, deve guarire da solo e per guarire, prima di tutto,
DEVE volerlo.
Ogni cellula del Corpo umano (epatica, muscolare, nervosa, cutanea, intestinale, renale, …), possiede una memoria ed intelligenza sua propria. Queste, messe insieme, costituiscono una memoria ed intelligenza Collettiva che può assurgere ad un Potere superiore capace di condizionare e perfino sottomettere la memoria individuale. Si potrebbe paragonare questa situazione alla elezione di un Primo ministro: ogni cittadino ha la propria libertà, intelligenza ed un potere personale che, messi insieme, possono dare ad una persona sola il potere di governare e decidere per lui.
Considerando la moltitudine di esseri esistenti nel Creato, possiamo postulare che le loro coscienze altro non siano che un frammento della Coscienza Globale, che potremmo chiamare Dio o Creatore. Possiamo perciò concludere che Dio esiste, e non solo nei Cieli, come ci viene insegnato dalla teologia, ma anche in tutte le cose, anche in quelle che apparentemente ci sembrano senza coscienza individuale.
Dio è dappertutto, ma soprattutto è presente con la sua Vita in ogni cellula del nostro corpo. Si dovrebbe sempre invitare un paziente a parlare alle cellule sofferenti, dir loro di aprirsi all’energia vitale che è sempre presente, e farla scorrere portando vitalità e guarigione. Così facendo si possono ottenere dei magnifici risultati. Infatti, i paziente affetti da epatite, colite, cancro, ecc., dopo gli amorevoli dialoghi con il loro organo malato guariscono prima. Bisogna amare Tutto e ringraziare per il Tutto.
Quando, al mattino, troviamo una giornata di sole, diciamo: "Che bella giornata", ma quanti sanno apprezzare una giornata buia, piovosa e nuvolosa? Perché? Dopotutto anche le nuvole hanno il loro scopo, se ci sono significa che devono esserci! Se considerassimo che le nuvole fanno parte del creato, ed il Creatore è perfetto, allora potremmo accettare anche le nuvole e la pioggia, e passare una buona giornata.
Nel momento in cui vediamo Dio nelle nuvole e nella pioggia e Lo ringraziamo di esistere e di dare la vita a Tutto, cambierà la nostra visione, apprezzeremo le nuvole e la pioggia, e diremo: "Che bella giornata! Che belle nuvole! Dio ti ringrazio per questi tuoi doni". Questo è il segreto per vivere sereni ed armonizzare la nostra vita quotidiana con l’ambiente che ci circonda.
Quanti di noi si sono rivolti, almeno una volta nel corso della vita, ai denti dicendo: "Cari denti, vi amo e vi ringrazio di esistere?", (ringraziamento rivolto in realtà al Dio presente nelle molecole del dente). Generalmente si pone l’attenzione sui propri denti solo quando sono cariati o fanno male!. Ciò non è giusto, se possediamo un oggetto, diciamo un’automobile, che ci sta servendo con Amore e ci aiuta a spostarci per andare al lavoro, fare le spese, andare in vacanza, ecc., la minima cosa che potremmo è ricambiarla "amandola" e "ringraziandola".
Questa potrebbe sembrare una visione spirituale spinta all’eccesso, ma provate a dire "Ti amo" alla vostra macchina e vedrete che non vi lascerà mai a piedi! Simile attira simile, nello stesso modo Attenzione e Amore richiamano Attenzione e Amore; questo è una Legge Universale.
Anche una patologia grave, come un tumore, può avere uno scopo: aiutarci a meglio comprendere il significato della Vita, ed a rispettarla di più, in noi, negli altri ed in tutte le cose. Disse Richard Bach: "Quando hai davanti a te un problema, guardagli nella mani, ha un regalo per te!". Anche un tumore può offrirci un regalo: quello di aiutarci a cambiare il nostro modo di vivere, ed a vivere in modo migliore. Non consideratole un nemico visibile, bensì un amico invisibile!
Immaginate il vostro organo malato davanti a voi o fra le vostre mani, inondatelo di luce, cominciate ad accarezzarlo, amatelo e parlategli (anche a voce alta), chiedete all’Energia vitale di scorrere in lui libera e tranquilla. Ed il Dio che si manifesta come energia vitale vi sentirà e vi risponderà. L’Amore è come l’eco: appena donato ti ritornerà a dosso!
Buon Cammino!
Sito ufficiale dei medici Kousminiani:
www.amik.it/home.aspx
LA CREMA BUDWIG
Tempo di preparazione: 8 minuti.
Ingredienti:
- Yogurt magro: 4 cucchiaini
- Olio di lino spremuto a freddo (da tenere in frigorifero una volta aperta e consumarlo entro un mese): 2 cucchiaini
- Mezzo limone
- Cereali completi (integrali) crudi appena macinati: 2 cucchiaini (ogni giorno un cereale diverso: riso integrale, avena, farro, miglio, kamut, orzo mondo, grano saraceno, grano tenero…) N.B. : Non mescolare mai i cereali insieme in quanto hanno una digeribilità diversa
- Semi oleosi appena macinati: 2 cucchiaini (ogni giorno un seme oleoso diverso: girasole, mandorle, noci, nocciole, sesamo, lino, zucca…)
- Banana molto matura: 1
- Frutta fresca della stagione: 150 gr.
Preparazione per una persona:
In una scodella, mettete 4 cucchiaini di yogurt magro + 2 cucchiaini di olio di lino spremuto a freddo e sbattete con una forchetta fino ad ottenere un impasto cremoso. Aggiungete poi il succo di mezzo limone e mescolate bene.
Separatamente in un macinacaffè elettrico avete appena macinato (polverizzato) i cereali integrali a cui aggiungete negli ultimi giri i semi oleosi; aggiungete poi i macinati all'impasto e mescolate delicatamente.
Schiacciate bene con una forchetta la banana matura finché diventi pastosa e poi aggiungetela al resto nella scodella. Mescolate tutto ed aggiungete la frutta fresca tagliata a pezzi.
Se la famiglia è numerosa si può utilizzare un frullatore e mescolare tutto insieme.
La Crema Budwig costituisce un pasto completo, ricco di vitamine F (regolatore dell'equilibrio immunitario), delle vitamine, dei sali minerali, degli zuccheri semplici della frutta, delle auxine e dei carboidrati dei cereali integrali crudi. Non richiede cottura ed è ben tollerata da tutti.
Si può prendere con tè leggero o caffè d'orzo. Ogni monodose contiene circa:
K.Calorie: 627 | Lipidi: 38,12 gr. |
Glucidi: 58,2 gr. | Protidi: 13 gr. |
Sodio: 15,90 mgr. | Colesterolo: 8 mgr. |
CONTATTI:
Dr. Razazian M. Farzad.
Gastroenterologia e Medicina Naturale.
Membro della Società Italiana di Idrocolonterapia.
Via Leonzio Foresti, 40
25134 San Polino - Brescia (IT)
Tel. 030-2310392
Cell. 338-8800140
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
purtroppo alcuni disegni (prospetti) o foto nonson riuscito a riportarli
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
Anchio nel mio forum ho inserito la crema Budwing ed altro............ ma sinceramente (posso)....... non è che seguiamo moltissimo queste cure alimentari ecc. VIVIAMO!!
lilly- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 1222
Età : 59
Località : piemonte
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
XENA, scusa? Prima di tutto sei ADMIN del forum se non sbaglio. Quindi già è tutto un dire! Seconda cosa mi pare che comunque si colleghi a quanto è la linea di salutenaturale. E riquindi!
lilly- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 1222
Età : 59
Località : piemonte
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
lilly ha scritto:XENA, scusa? Prima di tutto sei ADMIN del forum se non sbaglio. Quindi già è tutto un dire! Seconda cosa mi pare che comunque si colleghi a quanto è la linea di salutenaturale. E riquindi!
scusa lilly non ho capito il messaggio
Re: CHEMIOTERAPIA
XENA ha scritto:Ammetto di aver fatto una gran cazzata ad aprire questo 3d e ne faccio pubblica ammenda ,ritengo non ci siamo i presupposti per una discussione calma ,ognuno di noi ha le proprie idee ritendole verita assolute ;la chiusura totale o parziale di noi tutti non permette un confronto costruttivo ma solo distruttivo dei rapporti umani che intercorrono in questo forum,guadagnati con reciproca stima .
per me è inutile pressochè deleterio proseguire ,sbagliando s'ìmpara e io sto prendendone atto.
Le mie scuse vanno indistintamente a tutti.
Xena,non devi assolutissimamente scusarti con nessuno e perchè poi?
Siamo in un forum libero ed ognuno può ,senza mancare di rispetto ,esprimere il proprio parere,ancor meglio sarebbe,senza avere crisi isteriche, e dimostrando concretamente il perchè di certe posizioni ,possibilmente con casistiche alla mano ....Altrimenti le affermazioni,non servono a un bel niente,non hanno senso!!!!!!!Per poter decidere su cose importanti,è bene avere in mano alternative valide e dimostrabili ,non solo parole parole parole che non servono a un cavolo!!!!.
http://www.qlmed.org/esperienza/ANGOLO-speranza.htm
ciao Xena,continua così che sei in gamba.TVB
LUNA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3566
Località : New york
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
GRAZIE RICKY DEL BEL LAVORO CHE HAI FATTO E MESSO A NOSTRA DISPOSIZIONE
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
Simonetta non hai fatto nessuna caxxata, te lo assicuro....continuiamo invece a parlarne....
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
XENA ha scritto:Ammetto di aver fatto una gran cazzata ad aprire questo 3d e ne faccio pubblica ammenda ,ritengo non ci siamo i presupposti per una discussione calma ,ognuno di noi ha le proprie idee ritendole verita assolute ;la chiusura totale o parziale di noi tutti non permette un confronto costruttivo ma solo distruttivo dei rapporti umani che intercorrono in questo forum,guadagnati con reciproca stima .
per me è inutile pressochè deleterio proseguire ,sbagliando s'ìmpara e io sto prendendone atto.
Le mie scuse vanno indistintamente a tutti.
Intendevo dire che NON hai fatto nessuna cavolata, e di conseguenza non hai necessità di chiedere scusa a nessuno.
lilly- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 1222
Età : 59
Località : piemonte
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
dai Simo...come vedi hai fatto cosa buona e giusta!!
grazia- Utente Senior
- Numero di messaggi : 2515
Data d'iscrizione : 28.03.08
Re: CHEMIOTERAPIA
Ricky, molto interessante l'articolo che hai postato...
grazia- Utente Senior
- Numero di messaggi : 2515
Data d'iscrizione : 28.03.08
Re: CHEMIOTERAPIA
sei stato GRANDE Ricky! così si informa! materiale specifico... pro e contro...SENZA parere alcuno, tutti sono in grado di leggere e di CAPIRE, e OGNUNO decide x sè senza arroganza e presunzione...
x Xena...mitica!
x Xena...mitica!
lalba- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 1013
Località : Forlì
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
lalba ha scritto:sei stato GRANDE Ricky! così si informa! materiale specifico... pro e contro...SENZA parere alcuno, tutti sono in grado di leggere e di CAPIRE, e OGNUNO decide x sè senza arroganza e presunzione...
x Xena...mitica!
Con permesso ....
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
L'efficacia della chemioterapia contro il cancro può essere prevista con un test del Dna.
Due studi indipendenti statunitensi, pubblicati su 'Cancer Cell', rivelano infatti che l'analisi di due geni, quello per la proteina p53 e quello per la proteina p73, permette di prevedere se una chemioterapia ha o meno possibilita' di successo.
Cio', spiegano gli autori, consentirebbe di evitare cure inutili, che avrebbero solo effetti negativi legati alla tossicita' dei farmaci.
Tim Crook, del Ludwig Institute for Cancer Research dell'Imperial College di Londra, ha esaminato il Dna di un campione di pazienti affetti da cancro della testa e del collo e sottoposti a chemioterapia. Le osservazioni hanno mostrato che le cure attivavano il gene per la proteina p73.
Tuttavia, la capacita' della p73 di indurre l'apoptosi (morte programmata) delle cellule cancerose dipendeva della struttura del gene per la proteina p53: i pazienti in cui la posizione '72' della sequenza del gene p53 codificava per quelli con una mutazione, che sostituiva l'aminoacido arginina nel l'aminoacido prolina (72P) miglioravano grazie alla chemioterapia, mentre la posizione 72 (72R), non venivano aiutati dalle cure e subivano solo gli effetti tossici dei farmaci.
Nel secondo studio William G. Kaelin, del Dana-Farber Cancer Institute della Harvard Medical School di Boston, ha scoperto che le cure chemioterapiche stimolano l'espressione del gene p73 e che, se viene inibita la formazione della proteina p73, le terapie non riescono piu' ad essere efficaci.
E precedentemente Kaelin aveva gia' dimostrato che alcune mutazioni nel p53 possono inibire il gene p73, rendendo inefficace la chemioterapia.
Il referente in Italia per questo test internazionale è il Prof. STEFANO GUADAGNI (Università dell’Aquila).
Per informazioni rivolgersi in Associazione al n. verde 800 299 155.
Cordialmente saluto
Assie – Dott. Ing. Andrea Massa
Due studi indipendenti statunitensi, pubblicati su 'Cancer Cell', rivelano infatti che l'analisi di due geni, quello per la proteina p53 e quello per la proteina p73, permette di prevedere se una chemioterapia ha o meno possibilita' di successo.
Cio', spiegano gli autori, consentirebbe di evitare cure inutili, che avrebbero solo effetti negativi legati alla tossicita' dei farmaci.
Tim Crook, del Ludwig Institute for Cancer Research dell'Imperial College di Londra, ha esaminato il Dna di un campione di pazienti affetti da cancro della testa e del collo e sottoposti a chemioterapia. Le osservazioni hanno mostrato che le cure attivavano il gene per la proteina p73.
Tuttavia, la capacita' della p73 di indurre l'apoptosi (morte programmata) delle cellule cancerose dipendeva della struttura del gene per la proteina p53: i pazienti in cui la posizione '72' della sequenza del gene p53 codificava per quelli con una mutazione, che sostituiva l'aminoacido arginina nel l'aminoacido prolina (72P) miglioravano grazie alla chemioterapia, mentre la posizione 72 (72R), non venivano aiutati dalle cure e subivano solo gli effetti tossici dei farmaci.
Nel secondo studio William G. Kaelin, del Dana-Farber Cancer Institute della Harvard Medical School di Boston, ha scoperto che le cure chemioterapiche stimolano l'espressione del gene p73 e che, se viene inibita la formazione della proteina p73, le terapie non riescono piu' ad essere efficaci.
E precedentemente Kaelin aveva gia' dimostrato che alcune mutazioni nel p53 possono inibire il gene p73, rendendo inefficace la chemioterapia.
Il referente in Italia per questo test internazionale è il Prof. STEFANO GUADAGNI (Università dell’Aquila).
Per informazioni rivolgersi in Associazione al n. verde 800 299 155.
Cordialmente saluto
Assie – Dott. Ing. Andrea Massa
Re: CHEMIOTERAPIA
Davvero interessante Simonetta!!!!
ciao ciao
ciao ciao
LUNA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3566
Località : New york
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
Mi si è chiesto di prendere una posizione a proposito dell'argomento chemio.
la mia posizione è quella di non prendere alcuna posizione .
perchè penso, che ogni caso sia a se e da valutare con gli strumenti diagnostici oppurtuni ,poi verficata la stadiazione della malattia agire con i mezzi di cui si è profondamente convinti ,qualsiasi essi siano naturali o chimici,la scelta è assolutamente personale e insindacabile.
questo è quello che penso io.
la mia posizione è quella di non prendere alcuna posizione .
perchè penso, che ogni caso sia a se e da valutare con gli strumenti diagnostici oppurtuni ,poi verficata la stadiazione della malattia agire con i mezzi di cui si è profondamente convinti ,qualsiasi essi siano naturali o chimici,la scelta è assolutamente personale e insindacabile.
questo è quello che penso io.
Re: CHEMIOTERAPIA
da http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/06_Giugno/04/vaccino.shtml
...Da qualche tempo i ricercatori si sono convinti, e lo hanno dimostrato,
che i tumori si diffondono, recidivano e diventano insensibili ai
farmaci perché sono «alimentati» da cellule staminali tumorali.
da http://www.aimac.it/notizie/visualizza.php?id_articolo=6174
...Il problema è che, quando somministriamo i farmaci, curiamo la massa,
cioè colpiamo inutilmente quel 95 per cento di cellule che comunque non
sopravviverebbero...
da http://www.americaoggi.info/2008/05/12/5068-tumori-un-italiano-scopre-un-farmaco-contro-le-staminali-della-leucemia
...mentre le altre cellule leucemiche sono vulnerabili ad alcune terapie
come la chemio o trattamenti più mirati come le cure mirate come gli
anticorpi monoclonali, esse (le staminali tumorali) schivano gli attacchi; assomigliano ad un
autovettura che ha del carburante inesauribile e un robusto sistema di
freni.
da http://www.senologia.it/rivista/pdf/54/obiettivosu.pdf
...Il trattamento, pertanto, malgrado provochi una significativa
riduzione della massa tumorale (attualmente considerata indicatore di
risposta clinica e, conseguentemente, di sopravvivenza del paziente)
può lasciare del tutto inalterata la frazione di cellule staminali
tumorali, in grado quindi di proliferare e rigenerare la neoplasia sia
a livello locale sia a distanza.
Queste e altre citazioni denunciano più o meno tra le righe l'inefficacia dei trattamenti con antiblastici che tuttavia vengono ancora proposti come unico rimedio valido alla malattia tumorale.
Finchè lo sostengo io che la chemio è inutile è un'opinione personalissima ma quando cominciano a dirlo fior di scienziati e ricercatori cos'è?
...Da qualche tempo i ricercatori si sono convinti, e lo hanno dimostrato,
che i tumori si diffondono, recidivano e diventano insensibili ai
farmaci perché sono «alimentati» da cellule staminali tumorali.
da http://www.aimac.it/notizie/visualizza.php?id_articolo=6174
...Il problema è che, quando somministriamo i farmaci, curiamo la massa,
cioè colpiamo inutilmente quel 95 per cento di cellule che comunque non
sopravviverebbero...
da http://www.americaoggi.info/2008/05/12/5068-tumori-un-italiano-scopre-un-farmaco-contro-le-staminali-della-leucemia
...mentre le altre cellule leucemiche sono vulnerabili ad alcune terapie
come la chemio o trattamenti più mirati come le cure mirate come gli
anticorpi monoclonali, esse (le staminali tumorali) schivano gli attacchi; assomigliano ad un
autovettura che ha del carburante inesauribile e un robusto sistema di
freni.
da http://www.senologia.it/rivista/pdf/54/obiettivosu.pdf
...Il trattamento, pertanto, malgrado provochi una significativa
riduzione della massa tumorale (attualmente considerata indicatore di
risposta clinica e, conseguentemente, di sopravvivenza del paziente)
può lasciare del tutto inalterata la frazione di cellule staminali
tumorali, in grado quindi di proliferare e rigenerare la neoplasia sia
a livello locale sia a distanza.
Queste e altre citazioni denunciano più o meno tra le righe l'inefficacia dei trattamenti con antiblastici che tuttavia vengono ancora proposti come unico rimedio valido alla malattia tumorale.
Finchè lo sostengo io che la chemio è inutile è un'opinione personalissima ma quando cominciano a dirlo fior di scienziati e ricercatori cos'è?
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
Si Sauro anche questa cosa delle cellule staminali(del tumore) che non vengono distrutte con la chemio lo sapevamo.
E lo sanno anche i dottori.....visto e considerato che a me hanno tolto ugualmente gli organi anche se dopo la chemio risultava dalla risonanza magnetica che del tumore non vi era piu traccia.
Io da questo traggo la conclusione che un certo tipo di chemio puo tenere a bada per un po la neoplasia .....il problema poi diventa la chemio che a lungo termine avvelena l'organismo.
E anche questo si sapeva da un po.
Quindi che fare?
E lo sanno anche i dottori.....visto e considerato che a me hanno tolto ugualmente gli organi anche se dopo la chemio risultava dalla risonanza magnetica che del tumore non vi era piu traccia.
Io da questo traggo la conclusione che un certo tipo di chemio puo tenere a bada per un po la neoplasia .....il problema poi diventa la chemio che a lungo termine avvelena l'organismo.
E anche questo si sapeva da un po.
Quindi che fare?
mara- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 5443
Età : 52
Località : san mauro
Data d'iscrizione : 18.05.08
Re: CHEMIOTERAPIA
mara ha scritto:Si Sauro anche questa cosa delle cellule staminali(del tumore) che non vengono distrutte con la chemio lo sapevamo.
E lo sanno anche i dottori.....visto e considerato che a me hanno tolto ugualmente gli organi anche se dopo la chemio risultava dalla risonanza magnetica che del tumore non vi era piu traccia.
Io da questo traggo la conclusione che un certo tipo di chemio puo tenere a bada per un po la neoplasia .....il problema poi diventa la chemio che a lungo termine avvelena l'organismo.
E anche questo si sapeva da un po.
Quindi che fare?
Io quoto Mara. Che fare?
E' facile capire che la chemio non è la panacea...altrimenti non ci sarebbero così tante mancate guarigioni...ed è ovvio che la chemio fà male....non mi sembra che qualcuno lo neghi...ma, accettato questo, cosa resta? Sono assolutamente d'accordo che l'indistria del farmaco fà di tutto per impedire che ricerche e sperimentazioni dimostrino l'efficacia di altri rimedi, che tramite trucchi ed inganni si è minata la sperimentazione della terapia Di Bella, ed oggi del crm197, ma voi, che rifiutate completamente la chemio, alla fine, cosa fareste? e su quali basi spieghereste la vostra decisione? Non voglio che ci conviciate, nessuno si assumerebbe una tale responsabilità, ma farci partecipi delle ragioni di una scelta, come in una discussione tra amici?
Lotty- Forista medio
-
Numero di messaggi : 323
Età : 58
Località : bg
Data d'iscrizione : 28.06.08
Re: CHEMIOTERAPIA
Brava Lotty ,sono perfettamente d'accordo con te!!!!!
Le tue domande sono sensate e pertinenti.
Aspetto anche io una risposta ai quesiti che hai posto.
ciao ciao
Le tue domande sono sensate e pertinenti.
Aspetto anche io una risposta ai quesiti che hai posto.
ciao ciao
LUNA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3566
Località : New york
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
Lotty ha scritto:
Io quoto Mara. Che fare?
E' facile capire che la chemio non è la panacea...altrimenti non ci sarebbero così tante mancate guarigioni...ed è ovvio che la chemio fà male....non mi sembra che qualcuno lo neghi...ma, accettato questo, cosa resta? Sono assolutamente d'accordo che l'indistria del farmaco fà di tutto per impedire che ricerche e sperimentazioni dimostrino l'efficacia di altri rimedi, che tramite trucchi ed inganni si è minata la sperimentazione della terapia Di Bella, ed oggi del crm197, ma voi, che rifiutate completamente la chemio, alla fine, cosa fareste? e su quali basi spieghereste la vostra decisione? Non voglio che ci conviciate, nessuno si assumerebbe una tale responsabilità, ma farci partecipi delle ragioni di una scelta, come in una discussione tra amici?
Brava Lotty . Belle , giuste ed intelligenti domande .
Sarò il primo a risponderti .
Però devo fare una piccola premessa : Se uno (..come me..) parte dal presupposto che la chemio nella maggior parte dei casi possa avere molto più un effetto negativo che un effetto positivo, non può che trovare assurde (rispetto all propria idea ovviamente) tutte quelle affermazioni raggruppate in : " Si ok fa male , però non c'è null'altro , quindi faccio questo" , perchè , per me è come dire "Tanto tutti dobbiamo morire quindi mi vado a buttare sotto un treno adesso" oppure "Cerco di togliere una goccia di olio da un tavolo di cristallo usando solo acqua freso " (a proposito ci avete provato ? Non si toglie, perchè ci vogliono i tensioattivi per rimuovere l'olio ) .
Adesso rispondo alle tue belle domande...
ma voi, che rifiutate completamente la chemio, alla fine, cosa fareste? e su quali basi spieghereste la vostra decisione? Non voglio che ci conviciate, nessuno si assumerebbe una tale responsabilità, ma farci partecipi delle ragioni di una scelta, come in una discussione tra amici?
Farei in prima battuta un'idro-colonterapia, poi prenderei tutti gli integratori di cui parliamo (Vit. C ; Aci, lisina , prolina e polifenoli delthe verde, aloe di padre zago, se non vedessi miglioramenti nel breve mi farei anche ACI e vit C ad alte dosi in Vena , seguirei la CRAP di Puccio che - secondo me - ferma il processo degenerativo o quanto meno lo rallenta, non escluderei ipertermia e nemmeno escozul, insomma tenterei tutto il possibile e l'immaginabile; se non bastasse, accetterei il mio destino con la massima serenità possibile, se non ci fossero tutte queste cose, credo che piuttosto non farei nulla . Questo , ci tengo a sottolinearlo, è quello che penso che farei ora che stò bene, sono assolutamente consapevole della drammaticità del momento in cui scopri di essere ammalato e sono assolutamente consapevole che in quei difficili momenti il modo di pensare e ragionare possa cambiare anche radicalmente .
Ciao
Ospite- Ospite
Re: CHEMIOTERAPIA
Lotty le ragioni di una scelta secondo me dipendono dal vissuto ,dalle esperienze e da ciò che profondamente la tua ricerca personale approda ,valutanto i pro e i contro e cercando dei riscontri.
ciò di cui-faccio un esempio limite- sono convintissima ora, fra una settimana potrebbe cambiare , perchè ho acquisito nuove conoscenze ,quindi per me è tutto relativo.
ciò di cui-faccio un esempio limite- sono convintissima ora, fra una settimana potrebbe cambiare , perchè ho acquisito nuove conoscenze ,quindi per me è tutto relativo.
Re: CHEMIOTERAPIA
Io quoto XENA al 10.000 x 10.000!!!!!!
ciao bella!!!!!
ciao bella!!!!!
LUNA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3566
Località : New york
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
Che tristezza...
viernes- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 1498
Età : 50
Località : VA
Data d'iscrizione : 29.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
..io quoto Viernes...
grazia- Utente Senior
- Numero di messaggi : 2515
Data d'iscrizione : 28.03.08
Re: CHEMIOTERAPIA
la tristezza deriva dalla constatazione che in materia di K siamo ancora in alto mare , e quando ti cade sulla testa questo problema, ti trovi disorientato, spaventato...E' vero tutto ed il contrario di tutto, e quindi fare una scelta terapeutica è un pò come giocare al lotto, puoi prenderci, perchè qualcuno che indovina c'è, c'è stato e ci sarà ancora...ma , ahimè sappiamo anche che non tutti beccano la combinazione giusta!! Quindi , qualsiasi scelta si faccia, se non si dovessero ottenere risultati, resterà sempre il dubbio che forse questi si sarebbero potuti ottenere con una scelta diversa... Ma questa è un'altra storia...speriamo che per ognuno di noi ci sia sempre la fortuna di verificare risultati miracolosi qualunque direzione si decida di seguire...
grazia- Utente Senior
- Numero di messaggi : 2515
Data d'iscrizione : 28.03.08
Re: CHEMIOTERAPIA
grazia ha scritto:la tristezza deriva dalla constatazione che in materia di K siamo ancora in alto mare , e quando ti cade sulla testa questo problema, ti trovi disorientato, spaventato...E' vero tutto ed il contrario di tutto, e quindi fare una scelta terapeutica è un pò come giocare al lotto, puoi prenderci, perchè qualcuno che indovina c'è, c'è stato e ci sarà ancora...ma , ahimè sappiamo anche che non tutti beccano la combinazione giusta!! Quindi , qualsiasi scelta si faccia, se non si dovessero ottenere risultati, resterà sempre il dubbio che forse questi si sarebbero potuti ottenere con una scelta diversa... Ma questa è un'altra storia...speriamo che per ognuno di noi ci sia sempre la fortuna di verificare risultati miracolosi qualunque direzione si decida di seguire...
ma vi assicuro che fare una scelta non è per niente facile...
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
ci credo cara
blek11- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 1344
Età : 56
Località : roma
Data d'iscrizione : 28.12.07
Re: CHEMIOTERAPIA
Io sono completamente contrario alla chemioterapia, quello che ho visto in questi ultimi due anni mi ha portato a pensarla in questo modo.
La radioterapia ancora peggio, si sa da sempre che le radiazioni sono dannose, ci dicono perfino di stare lontano dallo schermo del televisore che ne ha una dose bassissima, poi invece ci curano bombardandoci con dosi massicce di radiazioni.
In ogni caso, anche ammettendo che avvelenare il tumore con la chemio possa essere la soluzione, perchè avvelenare tutto l'organismo per curarne solo una parte?
"Forse" una chemio mirata che attacchi solo la parte malata la potrei anche prendere in considerazione, ma mai accetterei di intossicare tutto il corpo per una cura che "forse" funziona".
E' talmente in dubbio che la chemio sia una cura ottimale che i medici la abbinano quasi sempre all'intervento chirurgico, c'è gente guarita con la chemio e con l'intervento, ma chi è stato dei due a dare la garanzia del successo?
Quante persone senza intervento guariscono?
Quando è capitato a mio padre ci hanno detto che c'erano poche speranze perchè la posizione del tumore non permetteva l'intervento, allora la chemio si fa come seconda chance?
Sono queste le domande che mi sono fatto, e la risposta non ci vuole poi molto a conoscerla.
La radioterapia ancora peggio, si sa da sempre che le radiazioni sono dannose, ci dicono perfino di stare lontano dallo schermo del televisore che ne ha una dose bassissima, poi invece ci curano bombardandoci con dosi massicce di radiazioni.
In ogni caso, anche ammettendo che avvelenare il tumore con la chemio possa essere la soluzione, perchè avvelenare tutto l'organismo per curarne solo una parte?
"Forse" una chemio mirata che attacchi solo la parte malata la potrei anche prendere in considerazione, ma mai accetterei di intossicare tutto il corpo per una cura che "forse" funziona".
E' talmente in dubbio che la chemio sia una cura ottimale che i medici la abbinano quasi sempre all'intervento chirurgico, c'è gente guarita con la chemio e con l'intervento, ma chi è stato dei due a dare la garanzia del successo?
Quante persone senza intervento guariscono?
Quando è capitato a mio padre ci hanno detto che c'erano poche speranze perchè la posizione del tumore non permetteva l'intervento, allora la chemio si fa come seconda chance?
Sono queste le domande che mi sono fatto, e la risposta non ci vuole poi molto a conoscerla.
Pinco Pallino- Forista junior
-
Numero di messaggi : 161
Età : 56
Località : locale
Data d'iscrizione : 12.03.08
Pagina 5 di 7 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7
Pagina 5 di 7
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.