Manca una guida nella malattia
+7
blek11
XENA
GRINGO
mara
minerva
Dr. House
MAURO LORE
11 partecipanti
Pagina 3 di 5
Pagina 3 di 5 • 1, 2, 3, 4, 5
Re: Manca una guida nella malattia
[quote="Sauro"]
Da La Stampa del 6 giugno 2007
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38&ID_articolo=187&ID_sezione=243&sezione=News[/quote]
--------------------------------
... e.. se...
... il "cancro"... NON fosse "una malattia... un impazzimento delle cellule"... MA...
... come dice HAMER dal 1982... ed per questo ... PERSEGUITATO... INCARCERATO... oggetto di tentati OMICIDI... e..
... ultimamente... quando in PRIGIONE a PARIGI... coercitivamente indotto a CEDERE i DIRITTI della sua "Nuova Medicina Germanica"...
... tentativo andato fallito... grazie all' "Eroismo"... dello stesso HAMER...
............
... se fosse... come Lui asserisce e ne da "prova"...
... un "Programma Speciale Biologico Sensato" ...
... che TUTTI noi abbiamo nel nostro "archivio GENETICO"...
... e che anticamente aveva per scopo... di AIUTARCI... in speciali situazioni "drammatiche" della nostra Vita Biologica...
... e che nell'uomo "pensante"...
... da AIUTO... può trasformarsi in "MALATTIA" mortale...
... perchè la ns. mente BIOLOGICA... ... NON ha ancora imparato a distinguere un PENSIERO da un FATTO "OGGETTIVO"...
-------------------------
... l'organismo BIOLOGICO... usa le STAMINALI... per creare / Ri-creare CIO' che SERVE alla VITA...
... (costruzione / riparazione dei tessuti ed organi)...
... perchè... nel "cancro"... DOVREBBE ESSERE DIVERSO ???...
-------------------------
... pensate che la NATURA... si "impazzisca" ??...
... di "PAZZO"... e che ha dimostrato di esserlo, causa la sua ignoranza... in TUTTA la NATURA... ce n'è UNO SOLO...
... indovinate CHI è ...
-------------------------
... "... e li ho trovati tutti ubriachi.... quando gli passerà la sbornia... si Ri-Sveglieranno."...
(Van. di Tommaso)
GABRIELE BECCARIA | |
Vi siete fatti un taglietto al dito e, mentre versate il disinfettante, sorridete, pensando che il vostro organismo ha un programma infallibile per far rimarginare la ferita. Che fortuna. Ma come reagireste, se vi dicessero che il merito è dell’«invasività» e della «metastatizzazione» delle vostre cellule staminali, predisposte per la rigenerazione della pelle? Smettereste di sorridere: i termini sono sinistri, perché sono gli stessi che si usano quando si parla del cancro. In realtà non c’è da spaventarsi, semmai da stupirsi. Se vi capiterà di orecchiare gli studi di frontiera presentati al congresso internazionale che si apre domani all’IRCC di Candiolo («Invasive Growth: A Genetic Programme for Stem Cells and Cancer»), dovrete buttare all’aria molti frusti stereotipi. Le nuove scoperte rivelano che l’invasione del tumore e la sua metastatizzazione non sono altro che manifestazioni aberranti degli stessi fenomeni che governano il funzionamento del nostro sviluppo nella vita embrionale e i processi rigenerativi nella vita adulta. Tutto merito (o colpa nel caso del cancro) di un tipo di cellule di moda sui media e nei dibattiti etico-scientifici: le staminali. Professor Paolo Comoglio, lei è il direttore scientifico dell’IRCC di Candiolo e l’organizzatore con i professori Carla Boccaccio e Livio Trusolino del «summit»: può spiegare l’inatteso legame, per chi non è del mestiere, cancro-staminali? «Finalmente abbiamo capito che il cancro è la malattia genetica che colpisce le cellule staminali. Solo queste, infatti, sono in grado di sostenere la crescita illimitata del tumore, mentre le altre cellule - pur appartenendo al tumore - in misura maggiore o minore “maturano” (cioè si differenziano) e dopo un numero finito di duplicazioni invecchiano e muoiono, come le cellule dei tessuti normali». Il cancro colpisce organi diversi, anche quelli che in passato si riteneva non avessero cellule staminali, come il cervello. Come si spiega il paradosso? «Le cellule staminali sono presenti in ogni organo, incluso il tessuto nervoso. Finora erano passate inosservate, perché sono poche, con un rapporto inferiore a una-due ogni mille cellule differenziate. Si pensava che fossero concentrate nel midollo osseo e in pochi altri tessuti e invece sono presenti ovunque, nella pelle, negli organi interni, perfino nel cervello. Sappiamo che hanno la proprietà di “self-renewal”, l’autorigenerazione, producendo a ogni divisione due figlie, una che rimane staminale e teoricamente immortale e l’altra che si divide ancora più volte, generando però una progenie di cellule che - alla lunga - “maturano”, invecchiano e muoiono. Quando, accidentalmente, all’interno di una cellula staminale muta uno dei geni che controllano la crescita (gli oncogeni), si scatena il cancro. In ultima analisi il cancro è quindi una malattia delle cellule staminali». Detto così, sembra semplice. E le conseguenze? «Se potessimo eliminare le staminali del cancro, le loro cellule figlie crescerebbero per un periodo più o meno lungo, poi scomparirebbero da sole. La scoperta dell’esistenza delle cellule staminali, oltre a chiarire i meccanismi di insorgenza dei tumori, ha un’importante valenza terapeutica. Dobbiamo imparare a colpire le staminali senza preocuparci troppo delle loro figlie, quelle che si differenziano e hanno vita limitata. Insisto: dopo un certo numero di generazioni vanno incontro a senescenza - come nei tessuti normali - e scompaiono. Il problema è che i farmaci attuali distruggono prevalentemente le cellule differenziate - le figlie - e tendono a risparmiare le cellule staminali del cancro, vale a dire il meccanismo che le rigenera. Sono le radici, che finora abbiamo ignorato, perché osservavamo l’albero. Così tagliavamo il primo senza estirpare le seconde». Come mai le cellule staminali del cancro sono resistenti ai chemoterapici? «E’ quello che cerchiamo di capire. Per loro natura sono cellule resistenti alle aggressioni dell’ambiente. Dopo tutto le staminali normali servono alla nostra sopravvivenza, rigenerando i tessuti danneggiati nel corso della vita. Sono dotate di una “pompa” che respinge le sostanze tossiche, ma sfortunatamente anche i farmaci». Al congresso parlerete di come identificare le staminali e distruggerle. E’ così? «Si stanno facendo grossi passi avanti, che migliorano la chemioterapia tradizionale, e si stanno disegnando strategie per attaccare la radice del cancro, le cellule staminali maligne». Ma le cure sono lontane, o no? «Il futuro non è così lontano. Dopo aver imparato a conoscerle, sfrutteremo alcune proprietà delle staminali per indirizzare contro di loro farmaci specifici che inattivano i prodotti dei geni mutati: è la “target therapy”. Useremo la terapia genica per farle differenziare e poi morire e sfrutteremo il fenomeno dell’”oncogenic addiction”: sappiamo che, sebbene la staminale sia drogata da un certo numero di oncogeni malfunzionanti, è sufficiente spegnerne uno per farla morire. Questa è la medicina molecolare ed è solo agli inizi». E i tempi? «Anni, non decenni. Si aprono prospettive concrete, di cui l’opinione pubblica dev’essere consapevole. Purtroppo di cancro si muore ancora, ma ora che si conosce il quadro complessivo si può migliorare la cura. E salvare tante vite. Non è il momento di mollare». CHI E' Comoglio Oncologo molecolare RUOLO: E’ direttore scientifico dell’IRCC, l’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo, Torino. CAMPI DI RICERCA: «Invasive growth» (crescita invasiva), fattori di crescita e oncogeni |
Da La Stampa del 6 giugno 2007
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38&ID_articolo=187&ID_sezione=243&sezione=News[/quote]
--------------------------------
... e.. se...
... il "cancro"... NON fosse "una malattia... un impazzimento delle cellule"... MA...
... come dice HAMER dal 1982... ed per questo ... PERSEGUITATO... INCARCERATO... oggetto di tentati OMICIDI... e..
... ultimamente... quando in PRIGIONE a PARIGI... coercitivamente indotto a CEDERE i DIRITTI della sua "Nuova Medicina Germanica"...
... tentativo andato fallito... grazie all' "Eroismo"... dello stesso HAMER...
............
... se fosse... come Lui asserisce e ne da "prova"...
... un "Programma Speciale Biologico Sensato" ...
... che TUTTI noi abbiamo nel nostro "archivio GENETICO"...
... e che anticamente aveva per scopo... di AIUTARCI... in speciali situazioni "drammatiche" della nostra Vita Biologica...
... e che nell'uomo "pensante"...
... da AIUTO... può trasformarsi in "MALATTIA" mortale...
... perchè la ns. mente BIOLOGICA... ... NON ha ancora imparato a distinguere un PENSIERO da un FATTO "OGGETTIVO"...
-------------------------
... l'organismo BIOLOGICO... usa le STAMINALI... per creare / Ri-creare CIO' che SERVE alla VITA...
... (costruzione / riparazione dei tessuti ed organi)...
... perchè... nel "cancro"... DOVREBBE ESSERE DIVERSO ???...
-------------------------
... pensate che la NATURA... si "impazzisca" ??...
... di "PAZZO"... e che ha dimostrato di esserlo, causa la sua ignoranza... in TUTTA la NATURA... ce n'è UNO SOLO...
... indovinate CHI è ...
-------------------------
... "... e li ho trovati tutti ubriachi.... quando gli passerà la sbornia... si Ri-Sveglieranno."...
(Van. di Tommaso)
MAURO LORE- forista esperto
-
Numero di messaggi : 940
Località : Roma
Data d'iscrizione : 30.12.07
Re: Manca una guida nella malattia
Questo articolo è interessantissimo, veramente veramente interessante.
Speriamo abbiano ragione e che si possa arrivare a definire una terapia in tempi brevi come hanno detto loro.
Postilla:
Queste affermazioni dimostrano chiaramente se si è compreso il loro senso, e se mai ce ne fosse stato bisogno, che Hamer è un nazista sbroccato.
E come lui i soliti noti.
Speriamo abbiano ragione e che si possa arrivare a definire una terapia in tempi brevi come hanno detto loro.
Postilla:
Queste affermazioni dimostrano chiaramente se si è compreso il loro senso, e se mai ce ne fosse stato bisogno, che Hamer è un nazista sbroccato.
E come lui i soliti noti.
Dr. House- Forista junior
-
Numero di messaggi : 182
Età : 58
Località : Firenze
Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: Manca una guida nella malattia
Dr. House ha scritto:Questo articolo è interessantissimo, veramente veramente interessante.
Speriamo abbiano ragione e che si possa arrivare a definire una terapia in tempi brevi come hanno detto loro.
Postilla:
Queste affermazioni dimostrano chiaramente se si è compreso il loro senso, e se mai ce ne fosse stato bisogno, che Hamer è un nazista sbroccato.
E come lui i soliti noti.
------------------------
... "House"...
... per il TUO bene...
... ti suggerisco di "mettere da parte il PRE-GIUDIZIO"... ed INFORMARTI...
... in QUESTO ARGOMENTO... SEI... "DIRETTAMENTE INTERESSATO"...
MAURO LORE- forista esperto
-
Numero di messaggi : 940
Località : Roma
Data d'iscrizione : 30.12.07
Re: Manca una guida nella malattia
Io il senso che dici tu non l'ho capito...ma ho quasi paura a chiedertelo!
Mi spieghi?
Mi spieghi?
mara- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 5443
Età : 52
Località : san mauro
Data d'iscrizione : 18.05.08
Re: Manca una guida nella malattia
Intendo se si è compreso che, comunque, alla base della mutazione delle cellule, staminali o meno, c'è sempre una mutazione del DNA codificante
e che le altre teorie (traumi psicologici, funghi, cetriolini, melanzane e acciughe sott'olio) sono solo FUFFA per farlocchi.
Quando, accidentalmente, all’interno di una cellula staminale muta uno dei geni che controllano la crescita (gli oncogeni)
e che le altre teorie (traumi psicologici, funghi, cetriolini, melanzane e acciughe sott'olio) sono solo FUFFA per farlocchi.
Dr. House- Forista junior
-
Numero di messaggi : 182
Età : 58
Località : Firenze
Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: Manca una guida nella malattia
Io ci credo ai traumi emotivi...alla depressione....ai cetriolini e alle melanzane!
mara- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 5443
Età : 52
Località : san mauro
Data d'iscrizione : 18.05.08
Re: Manca una guida nella malattia
Ma perche cè una mutazione del DNA?
Ultima modifica di mara il Mar 26 Ago 2008 - 18:50 - modificato 1 volta.
mara- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 5443
Età : 52
Località : san mauro
Data d'iscrizione : 18.05.08
Re: Manca una guida nella malattia
Dr. House ha scritto:Intendo se si è compreso che, comunque, alla base della mutazione delle cellule, staminali o meno, c'è sempre una mutazione del DNA codificanteQuando, accidentalmente, all’interno di una cellula staminale muta uno dei geni che controllano la crescita (gli oncogeni)
e che le altre teorie (traumi psicologici, funghi, cetriolini, melanzane e acciughe sott'olio) sono solo FUFFA per farlocchi.
-----------------------
... "House"...
... i MIGLIORI AUGURI... a TE... e le TUE CERTEZZE...
MAURO LORE- forista esperto
-
Numero di messaggi : 940
Località : Roma
Data d'iscrizione : 30.12.07
Re: Manca una guida nella malattia
Grazie, ma non ne ho bisogno
Dr. House- Forista junior
-
Numero di messaggi : 182
Età : 58
Località : Firenze
Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: Manca una guida nella malattia
Chi ha mai detto che non esistano i traumi emotivi???mara ha scritto: Io ci credo ai traumi emotivi...alla depressione....ai cetriolini e alle melanzane!
Esistono eccome... e a volte sono anche gravissimi purtroppo.
E che in alcuni casi lo stato depressivo indotto dal trauma possa indebolire il SI e favorire lo sviluppo di un cancro è possibile.
Da lì però a dire che sono la prima causa del cancro ce ne passa.
Ancora di più ce ne passa se si pretende di conoscere addirittura la localizzazione del cancro in base al tipo di trauma.
Mavvia sù siamo seri...
Dr. House- Forista junior
-
Numero di messaggi : 182
Età : 58
Località : Firenze
Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: Manca una guida nella malattia
Effettivamente il mio tumore sarebbe da attribuire,secondo hamer, alla perdita di qualcuno.......io non ho perso nessuno!
Ero solo molto, troppo esurita!
Ero solo molto, troppo esurita!
mara- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 5443
Età : 52
Località : san mauro
Data d'iscrizione : 18.05.08
Re: Manca una guida nella malattia
Perchè la struttura chimica del DNA è molto instabile, si basa su deboli legami ad idrogeno fra le coppie di nucleotidi, e quindi molte sostanze possono interferire con questi legami, creando zone di non-appaiamento, con conseguente delezione/inversione e insomma altri tipi di mutazione della normale sequanza nucleotidica.mara ha scritto:Ma perche cè una mutazione del DNA?
Dato che il DNA è il cervello della cellula, se questo impazzisce e sbarella, sbarella anche la cellula.
Naturalmente vi sono punti specifici del DNA dove è più facile che si verifichino mutazioni, e questo dipende dalla particolare sequenza di basi presente, oltre sicuramente ad un incorretto metabolismo e/o produzione delle proteine istoniche che tengono compattato il DNA (se queste vengono attaccate e distrutte da sostanze tossiche, la doppia elica del DNA si apre e si espone alle mutazioni).
Dr. House- Forista junior
-
Numero di messaggi : 182
Età : 58
Località : Firenze
Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: Manca una guida nella malattia
Ma le mutazioni......cioè le cellule malate sono solo quelle che formano il tumore o la mutazione è su tutte le cellule del corpo?
Spero che si capisca cosa volevo intendere....scusa la terminologia impropria!
Spero che si capisca cosa volevo intendere....scusa la terminologia impropria!
mara- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 5443
Età : 52
Località : san mauro
Data d'iscrizione : 18.05.08
Re: Manca una guida nella malattia
Il tumore si sviluppa solo ed esclusivamente là dove si è avuta una mutazione (naturalmente una mutazione che dà origine ad un cancro, di mutazioni senza effetti sensibili ne esistono tante).mara ha scritto:Ma le mutazioni......cioè le cellule malate sono solo quelle che formano il tumore o la mutazione è su tutte le cellule del corpo?
Spero che si capisca cosa volevo intendere....scusa la terminologia impropria!
Il tumore deriva da UNA ED UNA SOLA cellula con l'oncogène mutato.
Un tumore al fegato, per es. nasce da UN SOLO EPATOCITA con il DNA mutato.
Da lì, a causa della crescita incontrollata e dell'immortalità acquisita, si svilupperà tutta la massa.
Dr. House- Forista junior
-
Numero di messaggi : 182
Età : 58
Località : Firenze
Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: Manca una guida nella malattia
a questo punto house spiegaci perchè il cancro non è un fungo ,
spiegazione uzbeka mi raccomando
grazie
spiegazione uzbeka mi raccomando
grazie
Re: Manca una guida nella malattia
XENA ha scritto:a questo punto house spiegaci perchè il cancro non è un fungo ,
spiegazione uzbeka mi raccomando
grazie
il tutto chiesto con estrema cortesia
scusa la dimenticanza
Re: Manca una guida nella malattia
Dr. House ha scritto:Perchè la struttura chimica del DNA è molto instabile, si basa su deboli legami ad idrogeno fra le coppie di nucleotidi, e quindi molte sostanze possono interferire con questi legami, creando zone di non-appaiamento, con conseguente delezione/inversione e insomma altri tipi di mutazione della normale sequanza nucleotidica.mara ha scritto:Ma perche cè una mutazione del DNA?
Dato che il DNA è il cervello della cellula, se questo impazzisce e sbarella, sbarella anche la cellula.
Naturalmente vi sono punti specifici del DNA dove è più facile che si verifichino mutazioni, e questo dipende dalla particolare sequenza di basi presente, oltre sicuramente ad un incorretto metabolismo e/o produzione delle proteine istoniche che tengono compattato il DNA (se queste vengono attaccate e distrutte da sostanze tossiche, la doppia elica del DNA si apre e si espone alle mutazioni).
-------------------------
... SE... vi interessa... sentire anche un'altra campana....
... a chi NON l'ha già fatto...
... suggerisco di Vedersi il SEMINARIO di BRUCE LIPTON... "la BIOLOGIA delle CREDENZE"...
... spiega MOLTO BENE... cosa realmente è il DNA...
... il DNA... NON è "il cervello" della cellula... è SOLO... l'ARCHIVIO... di INVORMAZIONI "utili"...
... il vero cervello a livello cellulare cellula... E'... la membrana cellulare... con i suoi RECETTORI ed ATTIVATORI...
... che REAGENDO a stimoli CHIMICI/ELETTROMAGNETICI dell'ambiente (ormoni, tossine, nutrienti, ossigeno, etc, etc,etc.)...
... genera il/i segnali che attivano/disttivano i processi cellulari...
... NON è il DNA che decide... e la PERCEZIONE della cellula all'AMBIENTE ESTERNO... che tramite vari processi interni alla cellula stessa...
... va a "Scoprire" quel tratto di DNA in cui sono ARCHIVIATE.. le INFORMAZIONI...
... necessarie ad ATTIVARE i PROGRAMMI di RISPOSTA all'AMBIENTE ESTERNO...
--------------
... negli ORGANISMI COMPLESSI... (non UNI-cellulari)... in 800 MILIONI di anni...
... si è evoluto un sistema collettivo di RELAZIONARSI con l' AMBIENTE... il SISTEMA NERVOSO-SENSORIALE...
... nei MAMMIVERI... tale sistema si è ULTERIORMENTE EVOLUTO... con il NeoEncefalo e la Corteccia cerebrale...
... nell' "Inteligentone " dell' uomo... nella corteccia... si sono ulteriormente evolute zone deticate alle "FUNZIONI SUPERIORI"...
... (visualizzazione, linguaggio, pensiero... etc....)...
... a questo punto ... l'ANTICA MENTE BIOLOGICA...
... che prima RISPONDEVA solo a STIMOLI AMBIENTALI CONCRETI...
... adesso si trova a RISPONDERE a STIMOLI... AUTO-CREATI dall'UOMO STESSO... con le sue "FACOLTA' SUPERIORI"...
... e NON più... da semplici... OGGETTIVI... stimoli sensoriali prodotti dalla REALTA' OGGETTIVA...
... e DATO CHE... NOI NON PERCEPIAMO più quello che "E'"...
... MA BENSI'... "QUELLO CHE NOI PENSIAMO... CHE SIA"... (CREDENZA... da cui "BIOLOGIA delle CREDENZE"...)
... il Nostro CERVELLO BIOLOGICO... può andare "in PALLONE"...
... (dal ns. punto di vista)... in REALTA lui fa partire, ... "per la ns. sopravvivenza" un Pogramma Speciale Biologico Sensato...
... tramite le INFORMAZIONI ARCHIVIATE nel DNA...
... lo STESSO Programma che... per MILIONI di ANNI... nella specifica occasione...
... ci ha spesso PERMESSO di SOPRAVVIVERE all'evento OGGETTIVO...
----------------------------
... Esempio Pratico:
... "Adeno-Carcinoma all'intestino ...
... fino a quando... NON siamo divenuti "Animali Pensanti"...
... se ci mangiavamo qualcosa che poteva creare una NON DIGESTIONE / Blocco Intestinale... (osso, sasso, nocciolo, etc.etc.)...
... ed i normali succhi gastrici escreti... NON riuscivano a Ridurlo/Digerilo/Espellerlo...
... saremmo morti in pochi giorni... perchè non saremo più stati in grado di alimentarci...
... a questo punto... come ULTIMA CARTA... il nostro CERVELLO BIOLOGICO... faceva partire l'ORDINE...
... di far crescere una massa GHIANDOLARE Straordinaria... per PRODURRE un'ECCEZIONALE QUANTITA' di Succhi Digerenti...
... al fine di "scigliere l'intoppo"... e ... SALVARCI la VITA... (il famoso Adeno-Carcinoma...)...
... che ha FUNZIONATO e ci ha salvato la VITA per MILIONI di ANNI...
... una volta "DIGERITO/ESPULSO/RISOLTO"... l'ostruzione...
... lo stesso CERVELLO BIOLOGICO.... fa partire il segnale... che ordina ai ns.BATTERI SIMBIONTI INTERNI...
... di "SMONTARE" l' Adeno-Carcinoma... NON più NECESSARIO... (Ri-Assorbimento del "tumore"... e "guarigione")....
-----------------------
... adesso che siamo "PENSANTI"... (da quanto tempo ??!... 100 MILA anni ?... 400 MILA anni???... sempre NIENTE...
... rispetto alla ns. STORIA EVOLUTIVA...
... adesso che siamo "PENSANTI"...
... SE non STIAMO MOLTO ATTENTI...a COME PENSIAMO e COME PERCEPIAMO....
... SIAMO NOI STESSI.. la CAUSA, nostro "malgrado"... dell'ATTIVAZIONE "a SPROPOSITO" di questi programmi "tumorali"...
... se "NON DIGERIAMO QUALCUNO,... se NON DIGERIAMO UNA SITUAZIONE...
... potremmo indurre il ns. CERVELLO BIOLOGICO... a far partire lo stesso programma di cui sopra...
... che INVECE di SALVARCI... ci UCCIDERA'...
... perchè UN PENSIERO...UNA "CREDENZA".... NON si PUO' DIGERIRE... con i SUCCHI GASTRICI...
... è il Programma Speciale Biologico Sensato... RIMARRA' ATTIVO... a prescindere dagli interventi chirurgici, chemio, irraggiamenti etc.etc...
... la "ReCidiva" ...
-----------------------------
... non sò se.... mi sono fatto capire...
Ultima modifica di MAURO LORE il Mar 26 Ago 2008 - 20:33 - modificato 1 volta.
MAURO LORE- forista esperto
-
Numero di messaggi : 940
Località : Roma
Data d'iscrizione : 30.12.07
Re: Manca una guida nella malattia
Meglio una spiegazione bengalese (in Bangladesh fanno più ricerca che in Italia... ).
La candida albicans è un fungo (cellula eucariote, cioè con nucleo) che possiede 8 cromosomi.
Nessuno di questi cromosomi, o traccia o sequenze di essi, è presente nelle cellule tumorali.
Le cellule tumorali possiedono i consueti 46 cromosomi, quindi è esclusa una qualsiasi fusione fra una cellula umana ed una fungina (perchè altrimenti i cromosomi diventerebbero 54).
La candida è un fungo ubiquitario e presente normalmente nelle mucose dell'organismo umano dove vive come saprofita EXTRACELLULARE (è un saprofita occasionale/opportunista), ergo CE L'ABBIAMO ADDOSSO TUTTI.
Per poter indurre tumori, un microrganismo deve o produrre sostanze cancerogene, o modificare direttamente il DNA della cellula ospite tramite l'integrazione del SUO DNA (come ad esempio fanno alcuni virus, vedi l'HPV).
La candida non produce sostanze capaci di indurre tumori, nè può entrare (anche fosse solo per le sue dimensioni) all'interno delle cellule umane.
E' stato ampiamente dimostrato che i tumori derivano da mutazioni del DNA variamente indotte, anche in soggetti che non presentano infezioni da candida, e spesso in distretti dove la candida non è presente (es. l'encefalo o il midollo osseo).
Vi sono molti studi, specialmente relativi al cancro alla cervice (distretto dove la candida è spesso assai frequentemente rilevata) che dimostrano la non correlazione fra candida e cancro.
Una possibile causa di scambio di "fischi per fiaschi" è la seguente.
La Micosi Fungoide e' una forma di linfoma dei linfociti T, che colpisce quella popolazione di linfociti T che normalmente preferisce rimanere nei tessuti cutanei.
Le eruzioni cutanee nella MF mostrano una somiglianza superficiale con le infezioni cutanee di tipo fungino; e' per questo che quando la MF fu descritta per la prima volta, molto prima che fosse chiara la loro natura, fu battezzata in base all'aspetto: fungoide significa "simile a un fungo".
Non c'e' alcun elemento in sostegno dell'ipotesi che un'infezione fungina sia in qualsiasi modo collegata alla causa o al progredire della MF.
E' possibile che, come per altre malattie immuni, i pazienti di MF siano piu' sensibili alle infezioni fungine; se e' cosi', questo e' effetto, non causa, della malattia.
Il fatto, come riportato da molte fonti, anche attendibili, che nei tessuti pericancerosi sia rilevata spesso la presenza di candida, indica solo uno stato di deficit immunitario, quantomeno locale, del tessuto coinvolto, ma non è la prova che sia la candida la causa del cancro.
Ammesso (e non concesso) che la candida fosse l'agente scatenante del cancro, la terapia col BDS non servirebbe a niente lo stesso poichè i tessuti tumorali NON SONO STRUTTURALMENTE ASSIMILABILI ALLA CANDIDA, NE' E' CONTENUTA IN QUESTI, quindi tale trattamento non potrebbe avere alcun effetto terapeutico su di essi.
Per fare un esempio, la candida potrebbe essere paragonata ad un accendino.
Dopo che il fuoco è stato appiccato, questo prosegue in modo autonomo, e distruggere l'accendino che lo ha appiccato non fa certo spengere l'incendio.
Oppure, se paragonata ad una pistola, farla sparire non riporta in vita chi è stato colpito.
Non a caso, i pazienti "curati" col BDS sono tutti morti.
La candida albicans è un fungo (cellula eucariote, cioè con nucleo) che possiede 8 cromosomi.
Nessuno di questi cromosomi, o traccia o sequenze di essi, è presente nelle cellule tumorali.
Le cellule tumorali possiedono i consueti 46 cromosomi, quindi è esclusa una qualsiasi fusione fra una cellula umana ed una fungina (perchè altrimenti i cromosomi diventerebbero 54).
La candida è un fungo ubiquitario e presente normalmente nelle mucose dell'organismo umano dove vive come saprofita EXTRACELLULARE (è un saprofita occasionale/opportunista), ergo CE L'ABBIAMO ADDOSSO TUTTI.
Per poter indurre tumori, un microrganismo deve o produrre sostanze cancerogene, o modificare direttamente il DNA della cellula ospite tramite l'integrazione del SUO DNA (come ad esempio fanno alcuni virus, vedi l'HPV).
La candida non produce sostanze capaci di indurre tumori, nè può entrare (anche fosse solo per le sue dimensioni) all'interno delle cellule umane.
E' stato ampiamente dimostrato che i tumori derivano da mutazioni del DNA variamente indotte, anche in soggetti che non presentano infezioni da candida, e spesso in distretti dove la candida non è presente (es. l'encefalo o il midollo osseo).
Vi sono molti studi, specialmente relativi al cancro alla cervice (distretto dove la candida è spesso assai frequentemente rilevata) che dimostrano la non correlazione fra candida e cancro.
Una possibile causa di scambio di "fischi per fiaschi" è la seguente.
La Micosi Fungoide e' una forma di linfoma dei linfociti T, che colpisce quella popolazione di linfociti T che normalmente preferisce rimanere nei tessuti cutanei.
Le eruzioni cutanee nella MF mostrano una somiglianza superficiale con le infezioni cutanee di tipo fungino; e' per questo che quando la MF fu descritta per la prima volta, molto prima che fosse chiara la loro natura, fu battezzata in base all'aspetto: fungoide significa "simile a un fungo".
Non c'e' alcun elemento in sostegno dell'ipotesi che un'infezione fungina sia in qualsiasi modo collegata alla causa o al progredire della MF.
E' possibile che, come per altre malattie immuni, i pazienti di MF siano piu' sensibili alle infezioni fungine; se e' cosi', questo e' effetto, non causa, della malattia.
Il fatto, come riportato da molte fonti, anche attendibili, che nei tessuti pericancerosi sia rilevata spesso la presenza di candida, indica solo uno stato di deficit immunitario, quantomeno locale, del tessuto coinvolto, ma non è la prova che sia la candida la causa del cancro.
Ammesso (e non concesso) che la candida fosse l'agente scatenante del cancro, la terapia col BDS non servirebbe a niente lo stesso poichè i tessuti tumorali NON SONO STRUTTURALMENTE ASSIMILABILI ALLA CANDIDA, NE' E' CONTENUTA IN QUESTI, quindi tale trattamento non potrebbe avere alcun effetto terapeutico su di essi.
Per fare un esempio, la candida potrebbe essere paragonata ad un accendino.
Dopo che il fuoco è stato appiccato, questo prosegue in modo autonomo, e distruggere l'accendino che lo ha appiccato non fa certo spengere l'incendio.
Oppure, se paragonata ad una pistola, farla sparire non riporta in vita chi è stato colpito.
Non a caso, i pazienti "curati" col BDS sono tutti morti.
Dr. House- Forista junior
-
Numero di messaggi : 182
Età : 58
Località : Firenze
Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: Manca una guida nella malattia
Sì sì Mauro, come no... vabbè...
Prima o poi scriverò un libro io... e lo intitolerò "La Biologia dei CREDULONI"
Prima o poi scriverò un libro io... e lo intitolerò "La Biologia dei CREDULONI"
Dr. House- Forista junior
-
Numero di messaggi : 182
Età : 58
Località : Firenze
Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: Manca una guida nella malattia
Dr. House ha scritto:Sì sì Mauro, come no... vabbè...
Prima o poi scriverò un libro io... e lo intitolerò "La Biologia dei CREDULONI"
-------------------
... ...
MAURO LORE- forista esperto
-
Numero di messaggi : 940
Località : Roma
Data d'iscrizione : 30.12.07
Re: Manca una guida nella malattia
Mi piace questa discussione!
Quell'articolo de La Stampa che ho postato spiega perchè in precedenza ho sostenuto che la neoplasia è il sintomo e non la malattia. Forse se lo postavo prima di scriverne era meglio.
Altre ricerche sull'argomento sono svolte alla UCLA e sembra una strada promettente e un bel passo in avanti anche se siamo lontani dalle risposte che servono e cioè cosa provoca il cancro, se il danno è genetico o alla membrana cellulare oppure a tutti e due, perchè le cellule tumorali hanno i mitocondri spenti e vivacchiano asfittiche col solo metabolismo aerobico (il sodio DCA agisce proprio sui mitocondri se non ricordo male). Le risposte ancora non ci sono ma sicuramente prima o poi qualcuno capirà e trovato il problema il rimedio sarà vicino.
Comunque per me c'è una teoria in quell'articolo che non mi trova per nulla d'accordo. Il ricercatore si chiede come distruggere le staminali impazzite mentre secondo me si dovrebbero riparare. Se si inventa un farmaco che le distrugge di brutto poi il malato rimane senza e chi li ripara i danni? Se quelle cellule ci sono significa che servono.
Quanto ai danni genetici ho letto da qualche parte senza capire bene perchè la materia è veramente dura, della metilazione del DNA, metilazione della citosina ecc. dove un radicale -CH3 si attacca alle molecole del DNA modificandone il funzionamento (?) e questo fenomeno è indiziato di essere il fattore scatenante l'oncogenesi. House me lo chiarisci sto fatto della metilazione?
Quell'articolo de La Stampa che ho postato spiega perchè in precedenza ho sostenuto che la neoplasia è il sintomo e non la malattia. Forse se lo postavo prima di scriverne era meglio.
Altre ricerche sull'argomento sono svolte alla UCLA e sembra una strada promettente e un bel passo in avanti anche se siamo lontani dalle risposte che servono e cioè cosa provoca il cancro, se il danno è genetico o alla membrana cellulare oppure a tutti e due, perchè le cellule tumorali hanno i mitocondri spenti e vivacchiano asfittiche col solo metabolismo aerobico (il sodio DCA agisce proprio sui mitocondri se non ricordo male). Le risposte ancora non ci sono ma sicuramente prima o poi qualcuno capirà e trovato il problema il rimedio sarà vicino.
Comunque per me c'è una teoria in quell'articolo che non mi trova per nulla d'accordo. Il ricercatore si chiede come distruggere le staminali impazzite mentre secondo me si dovrebbero riparare. Se si inventa un farmaco che le distrugge di brutto poi il malato rimane senza e chi li ripara i danni? Se quelle cellule ci sono significa che servono.
Quanto ai danni genetici ho letto da qualche parte senza capire bene perchè la materia è veramente dura, della metilazione del DNA, metilazione della citosina ecc. dove un radicale -CH3 si attacca alle molecole del DNA modificandone il funzionamento (?) e questo fenomeno è indiziato di essere il fattore scatenante l'oncogenesi. House me lo chiarisci sto fatto della metilazione?
Ospite- Ospite
Re: Manca una guida nella malattia
Sull'argomento staminali e cancro:
La scoperta di un'équipe dell'Istituto superiore di sanità.
Sono quelle responsabili dello sviluppo della malattia.
Individuate le cellule staminali che scatenano il cancro al colon.
Nuove speranze per una terapia "intelligente" e per una diagnosi più accurata.
ROMA - Sono pochissime, eppure fondamentali, in grado di moltiplicarsi quasi all'infinito, praticamente immortali. Le cellule staminali tumorali sono solamente il 2 per cento di tutte le cellule presenti nel tumore al colon, ma sono responsabili della formazione del cancro.
La loro scoperta viene annunciata questa settimana nell'edizione on line di Nature dal gruppo italiano dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) guidato da Ruggero De Maria. Un altro gruppo di ricerca dell'università canadese di Toronto è arrivato a risultati analoghi, pubblicati nello stesso numero della rivista.
Un lavoro importante, spiegano gli autori della ricerca, perché queste cellule potranno diventare i principali bersagli di futuri farmaci anticancro, medicinali "intelligenti", in grado di colpire esclusivamente le cellule responsabili del tumore. E di grande rilievo: quello del colon è il secondo tumore killer dopo quello del polmone.
Entrambi i lavori partono dall'idea che è solo un numero ristretto di cellule a causare la crescita del tumore e le metastasi. E' stato possibile riconoscerle grazie alla presenza di una proteina specifica, CD133, presente in tutte le cellule cancerose ma in grande quantità proprio in quelle staminali tumorali.
L'équipe coordinata da De Maria ha riscontrato che nel cancro al colon sono presenti due tipi di cellule, molto diversi fra loro. Coltivando in vitro tutti e due i tipi di cellule, si è visto che un primo gruppo, che corrisponde al 98 per cento delle cellule tumorali, cresce per un periodo massimo di due settimane. L'altro tipo, invece, quello delle staminali, che ammontano al 2 per cento, cresce praticamente senza limiti. Ed è particolarmente aggressivo. "Nel nostro laboratorio sono in coltura da un anno e mezzo e continuano a espandersi", ha spiegato De Maria.
I ricercatori hanno iniettato le cellule staminali tumorali isolate in topi con le difese immunitarie ridotte. E hanno visto che in poco tempo gli animali hanno sviluppato un tumore con caratteristiche identiche a quelle del paziente dal quale erano state prelevate le cellule.
"E' un risultato eccezionale, che permette un approccio innovativo al trattamento dei tumori", ha commentato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Enrico Garaci.
E promette novità importanti anche per la diagnosi della malattia, perché, spiega ancora Ruggero De Maria, diventa possibile "contare" le staminali tumorali e, sulla base del loro numero, prevedere se la crescita del tumore potrà essere più o meno lenta. Non solo: ora sarà possibile anche "scoprire i punti deboli e sperimentare nuovi farmaci che hanno queste cellule come bersaglio".
La ricerca italiana è stata condotta in collaborazione fra l'ISS e l'Istituto Oncologico del Mediterraneo di Catania, e inoltre con il Dipartimento di Patologia e Medicina di laboratorio dell'ospedale Sant'Andrea di Roma e il Dipartimento di Discipline Chirurgiche ed oncologiche dell'università di Palermo.
(19 novembre 2006)
Da http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/scienza_e_tecnologia/tumore-colon-ricerca/tumore-colon-ricerca/tumore-colon-ricerca.html
http://www.nature.com/nature/journal/v445/n7123/full/nature05384.html (si legge solo pagando)
Sono sicuro di aver letto più o meno gli stessi argomenti per il carcinoma al seno, cerco e posto.
Siamo alla svolta fondamentale? Speriamo.
La scoperta di un'équipe dell'Istituto superiore di sanità.
Sono quelle responsabili dello sviluppo della malattia.
Individuate le cellule staminali che scatenano il cancro al colon.
Nuove speranze per una terapia "intelligente" e per una diagnosi più accurata.
ROMA - Sono pochissime, eppure fondamentali, in grado di moltiplicarsi quasi all'infinito, praticamente immortali. Le cellule staminali tumorali sono solamente il 2 per cento di tutte le cellule presenti nel tumore al colon, ma sono responsabili della formazione del cancro.
La loro scoperta viene annunciata questa settimana nell'edizione on line di Nature dal gruppo italiano dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) guidato da Ruggero De Maria. Un altro gruppo di ricerca dell'università canadese di Toronto è arrivato a risultati analoghi, pubblicati nello stesso numero della rivista.
Un lavoro importante, spiegano gli autori della ricerca, perché queste cellule potranno diventare i principali bersagli di futuri farmaci anticancro, medicinali "intelligenti", in grado di colpire esclusivamente le cellule responsabili del tumore. E di grande rilievo: quello del colon è il secondo tumore killer dopo quello del polmone.
Entrambi i lavori partono dall'idea che è solo un numero ristretto di cellule a causare la crescita del tumore e le metastasi. E' stato possibile riconoscerle grazie alla presenza di una proteina specifica, CD133, presente in tutte le cellule cancerose ma in grande quantità proprio in quelle staminali tumorali.
L'équipe coordinata da De Maria ha riscontrato che nel cancro al colon sono presenti due tipi di cellule, molto diversi fra loro. Coltivando in vitro tutti e due i tipi di cellule, si è visto che un primo gruppo, che corrisponde al 98 per cento delle cellule tumorali, cresce per un periodo massimo di due settimane. L'altro tipo, invece, quello delle staminali, che ammontano al 2 per cento, cresce praticamente senza limiti. Ed è particolarmente aggressivo. "Nel nostro laboratorio sono in coltura da un anno e mezzo e continuano a espandersi", ha spiegato De Maria.
I ricercatori hanno iniettato le cellule staminali tumorali isolate in topi con le difese immunitarie ridotte. E hanno visto che in poco tempo gli animali hanno sviluppato un tumore con caratteristiche identiche a quelle del paziente dal quale erano state prelevate le cellule.
"E' un risultato eccezionale, che permette un approccio innovativo al trattamento dei tumori", ha commentato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Enrico Garaci.
E promette novità importanti anche per la diagnosi della malattia, perché, spiega ancora Ruggero De Maria, diventa possibile "contare" le staminali tumorali e, sulla base del loro numero, prevedere se la crescita del tumore potrà essere più o meno lenta. Non solo: ora sarà possibile anche "scoprire i punti deboli e sperimentare nuovi farmaci che hanno queste cellule come bersaglio".
La ricerca italiana è stata condotta in collaborazione fra l'ISS e l'Istituto Oncologico del Mediterraneo di Catania, e inoltre con il Dipartimento di Patologia e Medicina di laboratorio dell'ospedale Sant'Andrea di Roma e il Dipartimento di Discipline Chirurgiche ed oncologiche dell'università di Palermo.
(19 novembre 2006)
Da http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/scienza_e_tecnologia/tumore-colon-ricerca/tumore-colon-ricerca/tumore-colon-ricerca.html
http://www.nature.com/nature/journal/v445/n7123/full/nature05384.html (si legge solo pagando)
Sono sicuro di aver letto più o meno gli stessi argomenti per il carcinoma al seno, cerco e posto.
Siamo alla svolta fondamentale? Speriamo.
Ospite- Ospite
Re: Manca una guida nella malattia
Eccolo:
News del 14 Luglio 2005
Scoperte le staminali del tumore al seno: "Così le elimineremo"
I ricercatori: saranno possibili interventi mirati
Corriere della Sera 12.07.2005 pag.20
Adriana Bazzi
Le chiamano mammo-sfere, sono piccoli aggregati di cellule staminali: lì dentro si sta leggendo il futuro della terapia contro il cancro alla mammella. Primi al mondo, i ricercatori dell'Istituto tumori di Milano sono riusciti a moltiplicare e studiare in provetta queste cellule e hanno presentato i risultati, appena pubblicati sulla rivista Cancer Research, a Milano in occasione degli ottant'anni della costituzione dell'Istituto, alla presenza del ministro della Salute Francesco Storace e del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.
Ricerca di base, ma che sarà fondamentale per trovare nuovi farmaci contro la neoplasia. Quello firmato da Dario Ponti, Grazia Daidone e Marco Pierotti è il terzo fondamentale lavoro sulle staminali della mammella: i primi due, pubblicati nel 2003 e condotti dal gruppo americano guidato da Mohamed Al Hajj di Ann Arbor, hanno dimostrato, rispettivamente, l'esistenza di staminali adulte "normali" nella mammella e di staminali "deviate" nel tumore mammario. Ora gli italiani sono riusciti a riprodurre queste ultime e a moltiplicarle in laboratorio così da ottenerne in quantità e analizzarle più facilmente.
"Le cellule del tumore sono molto eterogenee - spiega Pierotti -. Le staminali rappresentano l'1-5 per cento di tutte le cellule cancerose, ma sono quelle responsabili della sopravvivenza del tumore stesso; le altre sono sì tumorali, ma prima o poi si estinguono. Il problema è che, quando somministriamo i farmaci, curiamo la massa, cioè colpiamo inutilmente quel 95 per cento di cellule che comunque non sopravviverebbero, ma spesso "manchiamo" le staminali, di solito più resistenti alle terapie". Le staminali, dunque, sono all'origine del tumore e si può già oggi dire che quante più sono le staminali presenti in una neoplasia, tanto più quest'ultima sarà aggressiva e inattaccabile dai farmaci. Del resto per far attecchire un tumore in un topo è necessario inoculare un milione di cellule neoplastiche prese nel loro insieme, ma di staminali ne bastano soltanto mille. Ecco perché lo studio di queste cellule porterà a una vera rivoluzione nella gestione del paziente. Non solo si potranno sviluppare test per la diagnosi di tumore, possibilmente in grado anche di stabilirne la prognosi, ma studiare nuovi farmaci o anticorpi mirati contro le staminali tumorali a differenza di quelli in uso che, invece, "colpiscono nel mucchio".
"Si può pensare non soltanto di mettere a punto nuovi composti - dice Pierotti - ma anche di studiare qualche trucco che permetta di utilizzare al meglio quelli già disponibili. Un esempio: le staminali possiedono geni capaci di "buttare fuori" dal loro interno i farmaci: basterebbe bloccare questa pompa e costringere i composti attivi a rimanere dove devono agire". All'Istituto tumori, Dario Ponti ha già cominciato a occuparsi di un altro tipo di staminali neoplastiche che sono all'origine del tumore al polmone e che si possono definire pneumo-sfere. "L'obiettivo è lo stesso - commenta Ponti -. Studiare dapprima la biologia molecolare di queste cellule con l'obiettivo di individuare interventi più efficaci".
Ma non ci sono soltanto cellule staminali "cattive"; esistono anche staminali cosiddette "buone" che non producono tumori, ma sono in grado di curarli. E' il caso dei linfomi o delle leucemie, malattie che oggi vengono curate con il trapianto di cellule staminali da donatore. In Europa, nel 2003, sono stati eseguiti 20 mila trapianti e globalmente il 50 per cento dei pazienti guarisce.
"Fino ad oggi-spiega Paolo Corradini dell'Istituto tumori - i candidati ideali erano considerati le persone al di sotto dei 50 anni, anche perché le terapie immunosoppressive, che si somministrano prima del trapianto, hanno un certo grado di tossicità. Ora, grazie alle staminali e a farmaci meno tossici, è possibile trapiantare con successo anche soggetti con più di cinquant'anni". La dimostrazione in uno studio a firma dei ricercatori dell'Istituto in pubblicazione sul Journal of Clinical Oncology.
E già che ci siamo le staminali del cancro al polmone uccise da un vaccino.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/06_Giugno/04/vaccino.shtml
News del 14 Luglio 2005
Scoperte le staminali del tumore al seno: "Così le elimineremo"
I ricercatori: saranno possibili interventi mirati
Corriere della Sera 12.07.2005 pag.20
Adriana Bazzi
Le chiamano mammo-sfere, sono piccoli aggregati di cellule staminali: lì dentro si sta leggendo il futuro della terapia contro il cancro alla mammella. Primi al mondo, i ricercatori dell'Istituto tumori di Milano sono riusciti a moltiplicare e studiare in provetta queste cellule e hanno presentato i risultati, appena pubblicati sulla rivista Cancer Research, a Milano in occasione degli ottant'anni della costituzione dell'Istituto, alla presenza del ministro della Salute Francesco Storace e del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.
Ricerca di base, ma che sarà fondamentale per trovare nuovi farmaci contro la neoplasia. Quello firmato da Dario Ponti, Grazia Daidone e Marco Pierotti è il terzo fondamentale lavoro sulle staminali della mammella: i primi due, pubblicati nel 2003 e condotti dal gruppo americano guidato da Mohamed Al Hajj di Ann Arbor, hanno dimostrato, rispettivamente, l'esistenza di staminali adulte "normali" nella mammella e di staminali "deviate" nel tumore mammario. Ora gli italiani sono riusciti a riprodurre queste ultime e a moltiplicarle in laboratorio così da ottenerne in quantità e analizzarle più facilmente.
"Le cellule del tumore sono molto eterogenee - spiega Pierotti -. Le staminali rappresentano l'1-5 per cento di tutte le cellule cancerose, ma sono quelle responsabili della sopravvivenza del tumore stesso; le altre sono sì tumorali, ma prima o poi si estinguono. Il problema è che, quando somministriamo i farmaci, curiamo la massa, cioè colpiamo inutilmente quel 95 per cento di cellule che comunque non sopravviverebbero, ma spesso "manchiamo" le staminali, di solito più resistenti alle terapie". Le staminali, dunque, sono all'origine del tumore e si può già oggi dire che quante più sono le staminali presenti in una neoplasia, tanto più quest'ultima sarà aggressiva e inattaccabile dai farmaci. Del resto per far attecchire un tumore in un topo è necessario inoculare un milione di cellule neoplastiche prese nel loro insieme, ma di staminali ne bastano soltanto mille. Ecco perché lo studio di queste cellule porterà a una vera rivoluzione nella gestione del paziente. Non solo si potranno sviluppare test per la diagnosi di tumore, possibilmente in grado anche di stabilirne la prognosi, ma studiare nuovi farmaci o anticorpi mirati contro le staminali tumorali a differenza di quelli in uso che, invece, "colpiscono nel mucchio".
"Si può pensare non soltanto di mettere a punto nuovi composti - dice Pierotti - ma anche di studiare qualche trucco che permetta di utilizzare al meglio quelli già disponibili. Un esempio: le staminali possiedono geni capaci di "buttare fuori" dal loro interno i farmaci: basterebbe bloccare questa pompa e costringere i composti attivi a rimanere dove devono agire". All'Istituto tumori, Dario Ponti ha già cominciato a occuparsi di un altro tipo di staminali neoplastiche che sono all'origine del tumore al polmone e che si possono definire pneumo-sfere. "L'obiettivo è lo stesso - commenta Ponti -. Studiare dapprima la biologia molecolare di queste cellule con l'obiettivo di individuare interventi più efficaci".
Ma non ci sono soltanto cellule staminali "cattive"; esistono anche staminali cosiddette "buone" che non producono tumori, ma sono in grado di curarli. E' il caso dei linfomi o delle leucemie, malattie che oggi vengono curate con il trapianto di cellule staminali da donatore. In Europa, nel 2003, sono stati eseguiti 20 mila trapianti e globalmente il 50 per cento dei pazienti guarisce.
"Fino ad oggi-spiega Paolo Corradini dell'Istituto tumori - i candidati ideali erano considerati le persone al di sotto dei 50 anni, anche perché le terapie immunosoppressive, che si somministrano prima del trapianto, hanno un certo grado di tossicità. Ora, grazie alle staminali e a farmaci meno tossici, è possibile trapiantare con successo anche soggetti con più di cinquant'anni". La dimostrazione in uno studio a firma dei ricercatori dell'Istituto in pubblicazione sul Journal of Clinical Oncology.
E già che ci siamo le staminali del cancro al polmone uccise da un vaccino.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/06_Giugno/04/vaccino.shtml
Ospite- Ospite
Re: Manca una guida nella malattia
posto anch'io un'articolo analogo sulle staminali
Milano, lo studio del ricercatore Dario Ponti, dell'équipe del professor Marco Pierotti, pubblicato su "Cancer Research"
"Ecco le staminali supercattive
che fanno crescere il cancro"
Nei laboratori dell'Istituto dei tumori, isolate le cellule più resistenti del cancro
di LAURA ASNAGHI
MILANO - Il cancro ha un nocciolo duro, una sorta di "cancro nel cancro" fatto di cellule staminali "cattive" che lo fanno crescere e sviluppare. Non solo. Sono loro le responsabili della ripresa della malattia anche dopo interventi chirurgici e lunghi trattamenti a base di chemioterapia. Questo perché le staminali "cattive", pur essendo poche, non più dell'1-2 per cento, sono mille volte più potenti delle altre che compongono la massa tumorale.
A scoprire il nocciolo duro del cancro è stato un giovane ricercatore milanese, Dario Ponti, che lavora all'Istituto dei tumori e fa parte dell'équipe diretta dal professor Marco Pierotti. Il suo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica "Cancer research" e rappresenta un passo in avanti nella cura dei tumori.
Come si è arrivati a questa scoperta? "Siamo partiti dallo studio di 14 frammenti di tessuto prelevati a donne operate di tumore - ha spiegato il professor Pierotti - e lì sono state isolate le cellule più resistenti del cancro, quelle che non si lasciano scalfire da nessun tipo di terapia. Quel tipo di cellule nei topi è in grado di riprodurre lo stesso cancro anche quando esse vengono inoculate a bassissime concentrazioni". Per rendere più chiara la potenza di queste cellule "cattive", Dario Ponti ha ricordato che "ne sono bastate mille contro il milione di cellule che solitamente si usano per far attecchire il cancro in un topolino-cavia".
Il passo successivo a questa scoperta è stato quello di replicare in laboratorio le potenti cellule tumorali per mettere a punto armi per servano a disinnescarle completamente. Una sfida tutt'altro che semplice, visto che quelle cellule resistono benissimo sia alle radiazioni che i farmaci finora utilizzati dagli oncologi. "Averle individuate è fondamentale - spiega il professor Pierotti - è come aver messo le mani su un nemico astuto e terribile, in grado di nascondersi dentro al tumore. Ora l'abbiamo stanato e questo ci consente di definire nuove terapie per andare alla radice del tumore". L'altra faccia di questa medaglia è rappresentata dalle staminali "buone" che invece sono efficaci contro i linfomi e le leucemie. Oggi la metà dei pazienti colpiti da questi tipi di tumore viene sottoposta a trapianto del midollo prelevato da un donatore compatibile. Ma tutto questo comporta pesanti dosi di chemio e radioterapia prima dell'intervento, con rischi molto elevati nei pazienti adulti. "Con la scoperta delle staminali "buone" - precisa Paolo Corradini, un altro importante ricercatore dell'Istituto milanese - abbiamo notevolmente ridotto il dosaggio dei farmaci per le terapie che precedono il trapianto e visto attraverso studi comparati sia sui giovani che sugli adulti i tassi di sopravvivenza erano gli stessi. Segno che le cellule "buone" sono in grado di fare la loro parte e contrastare il tumore".
Milano, lo studio del ricercatore Dario Ponti, dell'équipe del professor Marco Pierotti, pubblicato su "Cancer Research"
"Ecco le staminali supercattive
che fanno crescere il cancro"
Nei laboratori dell'Istituto dei tumori, isolate le cellule più resistenti del cancro
di LAURA ASNAGHI
MILANO - Il cancro ha un nocciolo duro, una sorta di "cancro nel cancro" fatto di cellule staminali "cattive" che lo fanno crescere e sviluppare. Non solo. Sono loro le responsabili della ripresa della malattia anche dopo interventi chirurgici e lunghi trattamenti a base di chemioterapia. Questo perché le staminali "cattive", pur essendo poche, non più dell'1-2 per cento, sono mille volte più potenti delle altre che compongono la massa tumorale.
A scoprire il nocciolo duro del cancro è stato un giovane ricercatore milanese, Dario Ponti, che lavora all'Istituto dei tumori e fa parte dell'équipe diretta dal professor Marco Pierotti. Il suo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica "Cancer research" e rappresenta un passo in avanti nella cura dei tumori.
Come si è arrivati a questa scoperta? "Siamo partiti dallo studio di 14 frammenti di tessuto prelevati a donne operate di tumore - ha spiegato il professor Pierotti - e lì sono state isolate le cellule più resistenti del cancro, quelle che non si lasciano scalfire da nessun tipo di terapia. Quel tipo di cellule nei topi è in grado di riprodurre lo stesso cancro anche quando esse vengono inoculate a bassissime concentrazioni". Per rendere più chiara la potenza di queste cellule "cattive", Dario Ponti ha ricordato che "ne sono bastate mille contro il milione di cellule che solitamente si usano per far attecchire il cancro in un topolino-cavia".
Il passo successivo a questa scoperta è stato quello di replicare in laboratorio le potenti cellule tumorali per mettere a punto armi per servano a disinnescarle completamente. Una sfida tutt'altro che semplice, visto che quelle cellule resistono benissimo sia alle radiazioni che i farmaci finora utilizzati dagli oncologi. "Averle individuate è fondamentale - spiega il professor Pierotti - è come aver messo le mani su un nemico astuto e terribile, in grado di nascondersi dentro al tumore. Ora l'abbiamo stanato e questo ci consente di definire nuove terapie per andare alla radice del tumore". L'altra faccia di questa medaglia è rappresentata dalle staminali "buone" che invece sono efficaci contro i linfomi e le leucemie. Oggi la metà dei pazienti colpiti da questi tipi di tumore viene sottoposta a trapianto del midollo prelevato da un donatore compatibile. Ma tutto questo comporta pesanti dosi di chemio e radioterapia prima dell'intervento, con rischi molto elevati nei pazienti adulti. "Con la scoperta delle staminali "buone" - precisa Paolo Corradini, un altro importante ricercatore dell'Istituto milanese - abbiamo notevolmente ridotto il dosaggio dei farmaci per le terapie che precedono il trapianto e visto attraverso studi comparati sia sui giovani che sugli adulti i tassi di sopravvivenza erano gli stessi. Segno che le cellule "buone" sono in grado di fare la loro parte e contrastare il tumore".
Re: Manca una guida nella malattia
a me sembra di aver capito che queste staminali cattive resistono a tutto,sia chemio che radio ,quindi qualora con l'intervento chirurgico fosse rimasta qualche cellula staminale cattiva la replicazione delle stesse è senza sosta con le cure oncologiche ufficiali...
Re: Manca una guida nella malattia
CNR - Tumori: accertato il ruolo delle cancer stem cell
Consiglio Nazionale delle Ricerche Biologia | Comunicati stampa | * | Italiano
Uno studio dell'Itb-Cnr e del prof. Dulbecco, pubblicato su Pnas (Proceedings of the National Academy of Science)getta nuova luce sulla cancerogenesi. I ricercatori sono riusciti a isolare e differenziare, in un modello animale, cellule staminali tumorali responsabili delle riprese della malattia.
Nonostante i miglioramenti nella diagnosi e nella terapia che hanno reso possibile l'individuazione dei tumori negli stadi pre-invasivi, la mortalità causata da questa patologia rimane elevata, molto probabilmente a causa dell'esistenza di cellule resistenti ai trattamenti.
La biologia dei tumori suggerisce, infatti, che la massa tumorale sia originata e mantenuta da una frazione di cellule che hanno caratteristiche di staminalit à, cioè capacità di generare tutte le cellule differenziate presenti nell'organo di origine.
Su questa promettente strada si è indirizzato il gruppo di Ileana Zucchi dell'Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche (Itb-Cnr) di Milano, in collaborazione con il prof. Renato Dulbecco.
"Le origini di questa ricerca risalgono al 1979" spiega la ricercatrice dell'Itb-Cnr, "quando il prof. Dulbecco isolò le cellule mammarie LA7 da un tumore indotto nel ratto mediante sostanze chimiche".
Ora, però, il gruppo della Zucchi ha "definitivamente accertato, attraverso esperimenti in vitro e in vivo, le proprietà staminali delle cellule LA7, dimostrando che esse possiedono capacità differenziative e morfogenetiche.
Questo vuol dire che tali cellule si comportano come staminali adulte, in grado quindi: di mantenere l'architettura della ghiandola mammaria, generando strutture tubulo-alveolari funzionali tipiche della ghiandola, di differenziarsi nei tre stipiti cellulari presenti nell'organo adulto e di sintetizzare proteine del latte. Sono però cellule staminali 'cattive'".
Queste cancer stem cell (cellule staminali cancerogene), per la loro esiguità (rappresentano l'1-5/10.000 di tutte le cellule cancerose), la bassa capacità proliferativa, la capacità di escludere agenti tossici esterni e di essere protette dai processi di morte programmata, tendono a eludere l'azione dei trattamenti.
Le terapie attuali, infatti, hanno come bersaglio cellule altamente proliferanti, le quali, sebbene tumorali, nel tempo presumibilmente si esauriscono e non sono in grado di rigenerare il tumore. Un processo che potrebbe spiegare la ripresa della malattia a distanza di tempo, anche quando la lesione primitiva sembra essere stata eradicata e non risulta rilevabile a livello diagnostico.
Le proprietà di queste staminali tumorali sono state provate dal gruppo dell'Itb-Cnr con esperimenti in topi immunocompromessi, dimostrando per la prima volta che anche una sola cellula può generare tumori eterogenei nell'animale. "Nella biologia dei tumori, per la comprensione del potenziale tumorigenico di presunte cancer stem cells", sottolinea la ricercatrice, "sono essenziali analisi quantitative estensive per l'isolamento e identificazione di cellule singole, ad oggi tecnicamente ancora molto difficili dal momento che le cellule che hanno capacità di rigenerare tumore rappresentano una popolazione estremamente esigua nella massa tumorale.
Dopo aver messo a punto un sistema modello per studiare le proprietà di cancer stem cells a livello di singola cellula", conclude la Zucchi, "il prossimo passo sarà quello di identificare in queste cellule, proteine di membrane, cioè i recettori presenti sulla cellula, per disegnare degli anticorpi in grado di catturare le cancer stem umane".
Il lavoro, sostenuto dalla Fondazione Cariplo con il finanziamento Nobel -Network operativo per la biomedicina di eccellenza in Lombardia, è stato condotto all'Istituto di tecnologie biomediche del Cnr, direttore Alberto Albertini, in collaborazione con l'Istituto sui tumori di Genova ed il Max Planck institute di Muenster
Consiglio Nazionale delle Ricerche Biologia | Comunicati stampa | * | Italiano
Uno studio dell'Itb-Cnr e del prof. Dulbecco, pubblicato su Pnas (Proceedings of the National Academy of Science)getta nuova luce sulla cancerogenesi. I ricercatori sono riusciti a isolare e differenziare, in un modello animale, cellule staminali tumorali responsabili delle riprese della malattia.
Nonostante i miglioramenti nella diagnosi e nella terapia che hanno reso possibile l'individuazione dei tumori negli stadi pre-invasivi, la mortalità causata da questa patologia rimane elevata, molto probabilmente a causa dell'esistenza di cellule resistenti ai trattamenti.
La biologia dei tumori suggerisce, infatti, che la massa tumorale sia originata e mantenuta da una frazione di cellule che hanno caratteristiche di staminalit à, cioè capacità di generare tutte le cellule differenziate presenti nell'organo di origine.
Su questa promettente strada si è indirizzato il gruppo di Ileana Zucchi dell'Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche (Itb-Cnr) di Milano, in collaborazione con il prof. Renato Dulbecco.
"Le origini di questa ricerca risalgono al 1979" spiega la ricercatrice dell'Itb-Cnr, "quando il prof. Dulbecco isolò le cellule mammarie LA7 da un tumore indotto nel ratto mediante sostanze chimiche".
Ora, però, il gruppo della Zucchi ha "definitivamente accertato, attraverso esperimenti in vitro e in vivo, le proprietà staminali delle cellule LA7, dimostrando che esse possiedono capacità differenziative e morfogenetiche.
Questo vuol dire che tali cellule si comportano come staminali adulte, in grado quindi: di mantenere l'architettura della ghiandola mammaria, generando strutture tubulo-alveolari funzionali tipiche della ghiandola, di differenziarsi nei tre stipiti cellulari presenti nell'organo adulto e di sintetizzare proteine del latte. Sono però cellule staminali 'cattive'".
Queste cancer stem cell (cellule staminali cancerogene), per la loro esiguità (rappresentano l'1-5/10.000 di tutte le cellule cancerose), la bassa capacità proliferativa, la capacità di escludere agenti tossici esterni e di essere protette dai processi di morte programmata, tendono a eludere l'azione dei trattamenti.
Le terapie attuali, infatti, hanno come bersaglio cellule altamente proliferanti, le quali, sebbene tumorali, nel tempo presumibilmente si esauriscono e non sono in grado di rigenerare il tumore. Un processo che potrebbe spiegare la ripresa della malattia a distanza di tempo, anche quando la lesione primitiva sembra essere stata eradicata e non risulta rilevabile a livello diagnostico.
Le proprietà di queste staminali tumorali sono state provate dal gruppo dell'Itb-Cnr con esperimenti in topi immunocompromessi, dimostrando per la prima volta che anche una sola cellula può generare tumori eterogenei nell'animale. "Nella biologia dei tumori, per la comprensione del potenziale tumorigenico di presunte cancer stem cells", sottolinea la ricercatrice, "sono essenziali analisi quantitative estensive per l'isolamento e identificazione di cellule singole, ad oggi tecnicamente ancora molto difficili dal momento che le cellule che hanno capacità di rigenerare tumore rappresentano una popolazione estremamente esigua nella massa tumorale.
Dopo aver messo a punto un sistema modello per studiare le proprietà di cancer stem cells a livello di singola cellula", conclude la Zucchi, "il prossimo passo sarà quello di identificare in queste cellule, proteine di membrane, cioè i recettori presenti sulla cellula, per disegnare degli anticorpi in grado di catturare le cancer stem umane".
Il lavoro, sostenuto dalla Fondazione Cariplo con il finanziamento Nobel -Network operativo per la biomedicina di eccellenza in Lombardia, è stato condotto all'Istituto di tecnologie biomediche del Cnr, direttore Alberto Albertini, in collaborazione con l'Istituto sui tumori di Genova ed il Max Planck institute di Muenster
Re: Manca una guida nella malattia
XENA ha scritto:a me sembra di aver capito che queste staminali cattive resistono a tutto,sia chemio che radio ,quindi qualora con l'intervento chirurgico fosse rimasta qualche cellula staminale cattiva la replicazione delle stesse è senza sosta con le cure oncologiche ufficiali...
Penso che sia così, chemio e radio gli fanno aria, l'unica è la chirurgia a patto che riesca a sradicarle tutte e che il danno non si produca ancora in staminali diverse.
Queste notizie sono entusiasmanti, ci siamo perdinci, forse siamo a un passo dalla vittoria.
Verrà il giorno in cui il medico ci dirà "oops, c'è un tumorino, prendi la pasticchina così va via" e faremo al cancro una
Sperem, per noi e per tutti i nostri
Ospite- Ospite
Re: Manca una guida nella malattia
da quello che dicono sembra sia una svolta importante aver individuato la replicazione staminale infinita ,ma la svolta decisiva è questa :
"il prossimo passo sarà quello di identificare in queste cellule, proteine di membrane, cioè i recettori presenti sulla cellula, per disegnare degli anticorpi in grado di catturare le cancer stem umane".
quando???
"il prossimo passo sarà quello di identificare in queste cellule, proteine di membrane, cioè i recettori presenti sulla cellula, per disegnare degli anticorpi in grado di catturare le cancer stem umane".
quando???
Re: Manca una guida nella malattia
Sauro ha scritto:XENA ha scritto:a me sembra di aver capito che queste staminali cattive resistono a tutto,sia chemio che radio ,quindi qualora con l'intervento chirurgico fosse rimasta qualche cellula staminale cattiva la replicazione delle stesse è senza sosta con le cure oncologiche ufficiali...
Penso che sia così, chemio e radio gli fanno aria, l'unica è la chirurgia a patto che riesca a sradicarle tutte e che il danno non si produca ancora in staminali diverse.
Queste notizie sono entusiasmanti, ci siamo perdinci, forse siamo a un passo dalla vittoria.
Verrà il giorno in cui il medico ci dirà "oops, c'è un tumorino, prendi la pasticchina così va via" e faremo al cancro una
Sperem, per noi e per tutti i nostri
credi davvero che arriverà quel giorno??????????
VITA- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 3481
Età : 64
Località : TREVISO
Data d'iscrizione : 31.12.07
Re: Manca una guida nella malattia
XENA ha scritto:da quello che dicono sembra sia una svolta importante aver individuato la replicazione staminale infinita ,ma la svolta decisiva è questa :
"il prossimo passo sarà quello di identificare in queste cellule, proteine di membrane, cioè i recettori presenti sulla cellula, per disegnare degli anticorpi in grado di catturare le cancer stem umane".
quando???
Dipende dalle risorse che investiranno e dalle resistenze del vecchio al nuovo che avanza.
Ospite- Ospite
Re: Manca una guida nella malattia
VITA ha scritto:Sauro ha scritto:XENA ha scritto:a me sembra di aver capito che queste staminali cattive resistono a tutto,sia chemio che radio ,quindi qualora con l'intervento chirurgico fosse rimasta qualche cellula staminale cattiva la replicazione delle stesse è senza sosta con le cure oncologiche ufficiali...
Penso che sia così, chemio e radio gli fanno aria, l'unica è la chirurgia a patto che riesca a sradicarle tutte e che il danno non si produca ancora in staminali diverse.
Queste notizie sono entusiasmanti, ci siamo perdinci, forse siamo a un passo dalla vittoria.
Verrà il giorno in cui il medico ci dirà "oops, c'è un tumorino, prendi la pasticchina così va via" e faremo al cancro una
Sperem, per noi e per tutti i nostri
credi davvero che arriverà quel giorno??????????
Deve arrivare, speriamo presto
Ospite- Ospite
Re: Manca una guida nella malattia
la perfezione della chirurgia rimane dopo anni anzi decenni di ricerca farmacologica ufficiale e fiumi di dollari investiti l'unica soluzione attuale al problema tumore?
Con queste nuove rivelazioni sembrerebbe di si.
Con queste nuove rivelazioni sembrerebbe di si.
Re: Manca una guida nella malattia
XENA ha scritto:la perfezione della chirurgia rimane dopo anni anzi decenni di ricerca farmacologica e fiumi di dollari investiti l'unica soluzione attuale al problema tumore?
Con queste nuove rivelazioni sembrerebbe di si.
Credo di si, e m'incappero quando in un articolo che hai postato tu si legge che questa ipotesi di ricerca era già stata imboccata nel lontano 1979. Invece da 40 anni si spendono risorse enormi per sviluppare dei trattamenti peggiori della malattia. Se ne avessero spese la metà nel modo giusto forse oggi non saremmo qui a parlarne perchè non ci sarebbe stato il problema cancro.
Un'altra faccenda che mi urta da morire è che leggo di 1.700.000 casi di tumore nella sola Italia pari al 2,8% della popolazione. Se fossero stati 1.700.000 casi di colera, tifo o meningite l'avrebbero chiamata col nome giusto: EPIDEMIA e sarebbero corsi ai ripari.
Ospite- Ospite
Re: Manca una guida nella malattia
Sauro ha scritto:XENA ha scritto:da quello che dicono sembra sia una svolta importante aver individuato la replicazione staminale infinita ,ma la svolta decisiva è questa :
"il prossimo passo sarà quello di identificare in queste cellule, proteine di membrane, cioè i recettori presenti sulla cellula, per disegnare degli anticorpi in grado di catturare le cancer stem umane".
quando???
Dipende dalle risorse che investiranno e dalle resistenze del vecchio al nuovo che avanza.
-------------------------------
... diciamo pure.... SE ci SI ARRICCHISCONO di PIU'....o ... DI MENO....
-------------------------------
... mi sembra... che ancora... NON abbiamo... una VISIONE COMPLETA della REALTA'...
MAURO LORE- forista esperto
-
Numero di messaggi : 940
Località : Roma
Data d'iscrizione : 30.12.07
Re: Manca una guida nella malattia
MAURO LORE ha scritto:Sauro ha scritto:XENA ha scritto:da quello che dicono sembra sia una svolta importante aver individuato la replicazione staminale infinita ,ma la svolta decisiva è questa :
"il prossimo passo sarà quello di identificare in queste cellule, proteine di membrane, cioè i recettori presenti sulla cellula, per disegnare degli anticorpi in grado di catturare le cancer stem umane".
quando???
Dipende dalle risorse che investiranno e dalle resistenze del vecchio al nuovo che avanza.
-------------------------------
... diciamo pure.... SE ci SI ARRICCHISCONO di PIU'....o ... DI MENO....
-------------------------------
... mi sembra... che ancora... NON abbiamo... una VISIONE COMPLETA della REALTA'...
Non l'ho voluto dire a chiare lettere ma quoto il tuo pensiero... Per ora cerchiamo di essere ottimisti il resto lo scopriremo solo vivendo
Ospite- Ospite
Re: Manca una guida nella malattia
Sauro ha scritto:XENA ha scritto:la perfezione della chirurgia rimane dopo anni anzi decenni di ricerca farmacologica e fiumi di dollari investiti l'unica soluzione attuale al problema tumore?
Con queste nuove rivelazioni sembrerebbe di si.
Credo di si, e m'incappero quando in un articolo che hai postato tu si legge che questa ipotesi di ricerca era già stata imboccata nel lontano 1979. Invece da 40 anni si spendono risorse enormi per sviluppare dei trattamenti peggiori della malattia. Se ne avessero spese la metà nel modo giusto forse oggi non saremmo qui a parlarne perchè non ci sarebbe stato il problema cancro.
Un'altra faccenda che mi urta da morire è che leggo di 1.700.000 casi di tumore nella sola Italia pari al 2,8% della popolazione. Se fossero stati 1.700.000 casi di colera, tifo o meningite l'avrebbero chiamata col nome giusto: EPIDEMIA e sarebbero corsi ai ripari.
------------------------------------
... APPUNTO... quello che dicevo... nel mio post precedente...
------------------------------------
... SAURO... sai contare...??
... conta... 1.700.000 casi ... PER... 80-100 MILA Euri... a caso = ????? TANTI MA TANTI TANTI Eurini...
(costo ufficiale MEDIO allo stato-NOI... di ogni paziente ONCOLOGICO)
... TANTI Eurini... da POTERCISI COMPRARE.... MINISTRI, DOTTORONI, MASS-MEDIA, LEGISLATORI... GIUDICI...etc.etc.
... ancora che CREDIAMO alla SCOPERTA della "cura"... del "K" da parte di chi ci STRA-GUADAGNA a che NON si TROVI...
--------------------------------------
... scusate... ma date le mie "conoscenze attuali"... la PENSO COSI'... (...vorrei tanto... sbagliarmi)...
MAURO LORE- forista esperto
-
Numero di messaggi : 940
Località : Roma
Data d'iscrizione : 30.12.07
Re: Manca una guida nella malattia
E' così Mauro, forse 1.700.000 casi sono troppi ma i tuoi 80-100 mila sono pochissimi, fonti che ho letto io dicono 250-300 mila per ogni malato oncologico tra ricoveri, diagnostica, interventi e trattamenti. Cifre da vertigine, follie.
Mi hanno fatto una confidenza che ti riporto, il ricovero di mia moglie tra i lungodegenti costa 550 al giorno!!! Quindi, fatti due conti, Emanuela sta arrivando a 350 mila.
Ci pensi, se è vero quello che sostiene Moore nel suo documentario Sicko, che un cubano costa al suo SSN la cifra di ... 235 dollari l'anno. Eppure il loro sistema è uno dei migliori del mondo e sono un paese "povero"...
O come mai? (domanda retorica)
Mi hanno fatto una confidenza che ti riporto, il ricovero di mia moglie tra i lungodegenti costa 550 al giorno!!! Quindi, fatti due conti, Emanuela sta arrivando a 350 mila.
Ci pensi, se è vero quello che sostiene Moore nel suo documentario Sicko, che un cubano costa al suo SSN la cifra di ... 235 dollari l'anno. Eppure il loro sistema è uno dei migliori del mondo e sono un paese "povero"...
O come mai? (domanda retorica)
Ospite- Ospite
Re: Manca una guida nella malattia
Poveri siamo noi! Di coscienza e di onestà!
minerva- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 2498
Età : 62
Località : Emilia Romagna
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Manca una guida nella malattia
Dr. House, non ci sono ne ... CREDULONI ne SCIOCCHINE .
Io credo e penso che MauroLore, che io (come molti qui penso) stimo tantissimo e che cmq molti di noi conoscono personalmente dica cose molto utili, interessanti e vere .
A me piace leggere MauroLore, per me è un pò una guida ! Mi sono abituato pure ai suoi ... puntini
Ma tornando al discorso delle cellule, del DNA , volevo sapere se tu conosci questo scienziato "Bruce Lipton" , se hai letto il suo libro
Te lo chiedo perchè non ho capito se , secondo te , ciò che lui afferma ...afferma scientificamente , se secondo te ha un senso o se è solo "fuffa"
Io ho appreso che il "cervello" dovrebbe essere "la membrana" della cellula , perchè (dice Lipton) le cellule "enucleate" (so che non è il termine giusto) continuano a vivere senza potersi riprodurre.
La membrana invece è come se fosse il Chip di un computer .... pertanto il "cervello" .
E' così ?
Io credo e penso che MauroLore, che io (come molti qui penso) stimo tantissimo e che cmq molti di noi conoscono personalmente dica cose molto utili, interessanti e vere .
A me piace leggere MauroLore, per me è un pò una guida ! Mi sono abituato pure ai suoi ... puntini
Ma tornando al discorso delle cellule, del DNA , volevo sapere se tu conosci questo scienziato "Bruce Lipton" , se hai letto il suo libro
Te lo chiedo perchè non ho capito se , secondo te , ciò che lui afferma ...afferma scientificamente , se secondo te ha un senso o se è solo "fuffa"
Io ho appreso che il "cervello" dovrebbe essere "la membrana" della cellula , perchè (dice Lipton) le cellule "enucleate" (so che non è il termine giusto) continuano a vivere senza potersi riprodurre.
La membrana invece è come se fosse il Chip di un computer .... pertanto il "cervello" .
E' così ?
Ospite- Ospite
Re: Manca una guida nella malattia
Ah... dimenticavo ....
MauroLore è un mito ed è molto importante e merita tutto il rispetto che SEMPRE gli abbiamo portato Tutti ....
Quì, abbiam sempre fatto così' e ... TUTTI .... continueranno a far così , perchè Mauro, altro non si merita !
Grazie MauroLOre per tutto quello che ci trasmetti .
Ciao Mitico
MauroLore è un mito ed è molto importante e merita tutto il rispetto che SEMPRE gli abbiamo portato Tutti ....
Quì, abbiam sempre fatto così' e ... TUTTI .... continueranno a far così , perchè Mauro, altro non si merita !
Grazie MauroLOre per tutto quello che ci trasmetti .
Ciao Mitico
Ospite- Ospite
Re: Manca una guida nella malattia
Mauro è la nostra coscienza bella, il nostro e la fonte da cui bere la speranza.
minerva- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 2498
Età : 62
Località : Emilia Romagna
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Manca una guida nella malattia
Anche io rinnovo la mia stima a Mauro......mi ha ri-svegliata!
mara- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 5443
Età : 52
Località : san mauro
Data d'iscrizione : 18.05.08
Re: Manca una guida nella malattia
Ma come sei bella oggi!
minerva- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 2498
Età : 62
Località : Emilia Romagna
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Manca una guida nella malattia
Eh!Grazie Mi'!
mara- Utente Senior
-
Numero di messaggi : 5443
Età : 52
Località : san mauro
Data d'iscrizione : 18.05.08
Re: Manca una guida nella malattia
Ricky ha scritto:Ah... dimenticavo ....
MauroLore è un mito ed è molto importante e merita tutto il rispetto che SEMPRE gli abbiamo portato Tutti ....
Quì, abbiam sempre fatto così' e ... TUTTI .... continueranno a far così , perchè Mauro, altro non si merita !
Grazie MauroLOre per tutto quello che ci trasmetti .
Ciao Mitico
--------------------------------------------------
... Ricky!!!.... mi fai arrossire...
... mi stai "pompando l'EGO".... (lui apprezza.... è fatto così... )...
...Io... invece... "me ne frego"... del "rispetto"....
... perche SO che quelli che possono sembrare "Accesi Diverbi"... tra le PERSONE...
... in effetti... NON hanno nulla di "Personale"...
... il "Diverbio" NON è... TRA le PERSONE...
... il "Diverbio" E'... tra i "programmi e dati" che OGNUNO di NOI... si porta dentro il cervello...
... ed è BELLO così...
... se TUTTI noi... avessimo le stessi "programmi e dati"... non saremmo Uomini... ma... macchine...
... macchine... tutte in fila ed allineate... che sicuramente non "litigherebbero"... MA... saremmo SOLO macchine...
-------------------------------------------------------
... inoltre...
... è da molto tempo che ho "capito"... che OGNUNO di NOI ha il SUO "Sentiero" EVOLUTIVO....
... e che... se sappimo stare in "Ascolto"... ci viene indicato dalla nostra "Vocina Interiore"...
... se invece,... ancora non abbiamo Re-Imparato a "stare in acolto", sentirla e ri-conoscerla...
... la Vita... prima o poi... ce lo INSEGNA...
... prima si capisce... MENO si soffre...
-------------------------------------
... NOI TUTTI... come "bambini"... IMPAREREMO...
... come i bambini... e la "pentola sul fuoco"...
... c'è chi capisce... solo avvicinando il dito alla pentola bollente...
... c'è chi ha bisogno di scottarsi il dito...
... c'è anche chi ha BISOGNO di ROVESCIARSI la PENTOLA BOLLENTE a DOSSO...
... ma alla FINE... TUTTI IMPARIAMO...
----------------------------------
MAURO LORE- forista esperto
-
Numero di messaggi : 940
Località : Roma
Data d'iscrizione : 30.12.07
Re: Manca una guida nella malattia
La terapia mirerà a distruggere quelle cellule mutate che originano il cancro, non ad eliminare TUTTE le staminali presenti.Sauro ha scritto:Comunque per me c'è una teoria in quell'articolo che non mi trova per nulla d'accordo. Il ricercatore si chiede come distruggere le staminali impazzite mentre secondo me si dovrebbero riparare. Se si inventa un farmaco che le distrugge di brutto poi il malato rimane senza e chi li ripara i danni? Se quelle cellule ci sono significa che servono.
Non a caso, in un articolo più sotto, si parla di "indentificare le proteine di membrana per farle attaccare dagli anticorpi".
Questo significa che si cercherà di identificare le proteine di membrana delle cellule tumorali diverse da quelle della membrana della staminali sane.
La metilazione delle basi azotate del DNA le modifica strutturalmente, originando così un acido nucleico non funzionante.Quanto ai danni genetici ho letto da qualche parte senza capire bene perchè la materia è veramente dura, della metilazione del DNA, metilazione della citosina ecc. dove un radicale -CH3 si attacca alle molecole del DNA modificandone il funzionamento (?) e questo fenomeno è indiziato di essere il fattore scatenante l'oncogenesi. House me lo chiarisci sto fatto della metilazione?
In pratica il DNA viene "disattivato" in modo da non esprimere più la proteina che codificava in origine, bloccando così il meccanismo riproduttivo/funzionale della cellula.
Postilla.
la terapia verso cui si sta andando è di tipo immunologico... molto a che fare con i vaccini...
Postilla 2.
Visto la ricerca cosa può fare, se fornita di mezzi adeguati????
Dr. House- Forista junior
-
Numero di messaggi : 182
Età : 58
Località : Firenze
Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: Manca una guida nella malattia
La ricerca di base non si è mai fermata.Sauro ha scritto:Credo di si, e m'incappero quando in un articolo che hai postato tu si legge che questa ipotesi di ricerca era già stata imboccata nel lontano 1979. Invece da 40 anni si spendono risorse enormi per sviluppare dei trattamenti peggiori della malattia. Se ne avessero spese la metà nel modo giusto forse oggi non saremmo qui a parlarne perchè non ci sarebbe stato il problema cancro.
Non conoscendo l'origine del cancro si è cercato di utilizzare tutto ciò che dimostrava di avere un certo funzionamento (scarso quanto volete, ma meglio che nulla).
Difficile stabilire il confine fra interesse della Aziende farmaceutiche (che indubbiamente esiste) e mancanza di alternative valide.
Sarebbero corsi ai ripari perchè ci sarebbe stato qualcosa da fare risolvere la situazione (sieroprofilassi, antibioticoterapia, etc.).Un'altra faccenda che mi urta da morire è che leggo di 1.700.000 casi di tumore nella sola Italia pari al 2,8% della popolazione. Se fossero stati 1.700.000 casi di colera, tifo o meningite l'avrebbero chiamata col nome giusto: EPIDEMIA e sarebbero corsi ai ripari.
Si definisce epidemia una malattia infettiva che colpisca quasi simultaneamente una collettività di individui con una ben delimitata diffusione nello spazio e nel tempo. Affinché si sviluppi un'epidemia è necessario che il processo di contagio tra le persone sia abbastanza facile.
Non essendo il cancro dovuto ad agenti infettivi, nè trasmissibile tramite contatto umano, non si può parlare di epidemia, ma di elevata incidenza.
Dr. House- Forista junior
-
Numero di messaggi : 182
Età : 58
Località : Firenze
Data d'iscrizione : 01.08.08
Re: Manca una guida nella malattia
Dr. House ha scritto:
Postilla.
la terapia verso cui si sta andando è di tipo immunologico... molto a che fare con i vaccini...
Postilla 2.
Visto la ricerca cosa può fare, se fornita di mezzi adeguati????
Quoto House, non ho mai detto che la ricerca non può fare, anzi può e deve fare però tutta la ricerca è finanziata dalle industrie e questo la limita perchè il ricercatore, pena la perdita dei finanziamenti, svolge il suo lavoro solo sulla produzione di farmaci commercialmente convenienti. L'impresa, multinazionale o no, non fa beneficenza, ha per statuto la massimizzazione del profitto e opera solo in questo senso. Ci vogliono, e spero che esistano, dei ricercatori liberi o meglio, dei liberi ricercatori di mente aperta e con finanziamento pubblico. Da questi mi posso aspettare dei risultati a beneficio di tutti, dalle industrie mi aspetto si dei risultati ma conditi di profitti esagerati.
Ti ricordi il Dott. Sabin inventore del vaccino antipolio? Lui ne fece dono all'umanità. Esistono ancora queste persone?
Le terapie immunologiche che i più chiamano impropriamente vaccinoterapie, sono già in sperimentazione. La Dott.ssa Alba Brandes per esempio, al Bellaria di Bologna sta sperimentando un "vaccino" che ritarda la recidiva del glioblastoma multiforme con dei buoni risultati. Non so se ha già pubblicato i risultati ma quando c'era mia moglie parlavano di un raddoppio dei tempi di recidiva che per il terribile GBM è veramente tanta roba.
Ora ti fo un domandone: secondo te, le cellule comunicano tra loro?
Ospite- Ospite
Re: Manca una guida nella malattia
Dr. House ha scritto:La ricerca di base non si è mai fermata.Sauro ha scritto:Credo di si, e m'incappero quando in un articolo che hai postato tu si legge che questa ipotesi di ricerca era già stata imboccata nel lontano 1979. Invece da 40 anni si spendono risorse enormi per sviluppare dei trattamenti peggiori della malattia. Se ne avessero spese la metà nel modo giusto forse oggi non saremmo qui a parlarne perchè non ci sarebbe stato il problema cancro.
Non conoscendo l'origine del cancro si è cercato di utilizzare tutto ciò che dimostrava di avere un certo funzionamento (scarso quanto volete, ma meglio che nulla).
Difficile stabilire il confine fra interesse della Aziende farmaceutiche (che indubbiamente esiste) e mancanza di alternative valide.Sarebbero corsi ai ripari perchè ci sarebbe stato qualcosa da fare risolvere la situazione (sieroprofilassi, antibioticoterapia, etc.).Un'altra faccenda che mi urta da morire è che leggo di 1.700.000 casi di tumore nella sola Italia pari al 2,8% della popolazione. Se fossero stati 1.700.000 casi di colera, tifo o meningite l'avrebbero chiamata col nome giusto: EPIDEMIA e sarebbero corsi ai ripari.
Si definisce epidemia una malattia infettiva che colpisca quasi simultaneamente una collettività di individui con una ben delimitata diffusione nello spazio e nel tempo. Affinché si sviluppi un'epidemia è necessario che il processo di contagio tra le persone sia abbastanza facile.
Non essendo il cancro dovuto ad agenti infettivi, nè trasmissibile tramite contatto umano, non si può parlare di epidemia, ma di elevata incidenza.
La ricerca di base non so cosa sia e cosa la differenzi dalla ricerca industriale. Il fatto innegabile è che la strada delle staminali è stata abbandonata a favore della ricerca su chemio e radioterapia (derivate entrambe da armi militari) che da 40 anni millantasuccessi che non ha mai conseguito e questo si legge proprio sulle riviste tipo JCO, non me lo sono levato dalla testa io. Se non mi vuoi credere posso darti gli url o direttamente i pdf originali dove si legge quello che affermo.
Si, va bene quello che dici, è la fredda definizione da vocabolario, ma epidemia, in senso figurativo, è il termine che rende meglio l'idea e le proporzioni del fenomeno e forse la rende per difetto perchè un numero di casi così alto e con così alto tasso di mortalità non si ritrova nemmeno durante le pestilenze del medioevo.
Le cause del cancro sono chimico fisiche e forse anche biologiche, trasmesse dall'ambiente contaminato all'individuo invece che da soggetti o cose infette a soggetti sani come il colera o il tifo o l'epatite A. Anzi, siccome il problema interessa l'intero pianeta, pandemia rende ancora meglio.
Ospite- Ospite
Pagina 3 di 5 • 1, 2, 3, 4, 5
Argomenti simili
» M.T.Murray. guida agli integratori
» GUIDA MEDICA AGLI INTEGRATORI ALIMENTARI
» LA DONNA NELLA CHIESA
» CRUCIFERE nella prevenzione
» Come vivere bene nonostante la malattia?
» GUIDA MEDICA AGLI INTEGRATORI ALIMENTARI
» LA DONNA NELLA CHIESA
» CRUCIFERE nella prevenzione
» Come vivere bene nonostante la malattia?
Pagina 3 di 5
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.